EDUCAZIONE AFFETTIVA
Accipicchia come sono fortunati questi freschi adolescenti protagonisti della storia vera filmata da Federico Bondi con Clemente Bicocchi in “ Educazione Affettiva”! Lo sono davvero e anche tanto e non certo per la loro giovanissima età… l’abbiamo avuta tutti e chi tra noi ha buona memoria sa che spesso si tratta di un’età ingrata…Sono certo fortunati perché sono alunni di quell’esempio di buona didattica che è la Scuola-Città Pestalozzi di Firenze e quindi possono contare sull’educazione affettiva che viene loro dalla straordinaria competenza ed empatia di insegnanti come quelli che hanno guidato la loro classe, ma soprattutto sono fortunati perché grazie a questo documentario possono esorcizzare il loro grande spavento che “Educazione Affettiva” narra: il cambiamento che dovranno affondare! Sono i ragazzi della 5A che concludono il ciclo delle elementari l’8 giugno 2011 e i loro 2 insegnanti Paolo e Matteo che Federico Bondi, l’amato regista di “ Mare Nero”, sa spiare per catturarne i moti della più intrigante autenticità. Temono il cambiamento gli allievi ma non solo visto che l’insegnante Paolo confessa di avere paura di innamorarsi, hanno paura dell’ignoto che il futuro rappresenta non riuscendo a dare un senso alla fine di un esperienza che per loro è stata conoscenza quindi protezione e bene. La perdita di quel loro presente che non vogliono né sanno considerare appena metteranno piede nel futuro come passato, li destabilizza. Ecco perché lasciando accarezzare la loro cara realtà che li contempla, come solo il documentario essendo un genere che meglio di ogni altro sa contaminare le estetiche ed imporsi per la sua forza emotiva sa fare, ottengono il miracolo di cristallizzarla. Le belle commoventi e emozionanti immagini di questo “ Educazione Affettiva” costituiranno il loro tesoro a cui tornare per trovare la forza e la voglia per ripartire. Radici buone e solide affinché la loro vita autenticamente consapevole non tradisca mai “ la verità rivoluzionaria” che l’amorevole insegnante raccomanda loro nella commovente lettera di commiato e che questo bellissimo documentario rappresenta al meglio.
ANTONELLA SENSI
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