Adele H., una storia d'amore |
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Un film di François Truffaut.
Con Isabelle Adjani, Bruce Robinson, François Truffaut, Sylvia Marriott, Roger Martin, Ruben Dorey, Joseph Blatchley, Carl Hathwell, Ivry Gitlis, Cecil de Sausmarez, Raymond Falla, Madame Louise, Jean-Pierre Leursse, Louise Bourdet, Clive Gillingham, Ralph Williams, Thi-Loan Nguyen, Edward J. Jackson, Aurelia Mansion, David Foote, Jacques Fréjabue, Chantal Durpoix, Geoffrey Crook
Titolo originale L'histoire d'Adèle H..
Drammatico,
Ratings: Kids+16,
durata 110 min.
- Francia 1975.
MYMONETRO
Adele H., una storia d'amore
valutazione media:
3,82
su
-1
recensioni di critica, pubblico e dizionari.
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Uno dei più grandi Truffautdi Antonio CanzoniereFeedback: 3354 | altri commenti e recensioni di Antonio Canzoniere |
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sabato 6 ottobre 2012 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
A metà dell'800, Adèle, figlia di Victor Hugo, arriva in Canada ad Halifax sotto falso nome. Il motivo scatenante del suo viaggio? L'amor fou per Pirson, militare stanziatosi in America che l'ha lasciata incosciente dell'amore della donna, che lo seguirà fino alle Bardabos fino alla pazzia, quella vera...Attingendo ai diari di una piccola grande donna, Truffaut continua la sua crescita stilistica (iniziata con I 400 colpi, Jules e Jim, Tirate sul pianista) con un dramma perforante, straziante, tragico, in cui le emozioni regnano indiscusse, all'insegna di una precisione ineccepibile, cinefilissima (per i più attenti saranno una ghiottoneria le citazioni bunueliane e langhiane) e uno sfarzo visivo (scenografie di Jean Pierre Kout-Svelko, fotografia di Néstor Almendros) correlato ad un'introspezione psicologica che spacca le pietre. L'Adèle dell' Adjani è una forza della natura, una creatura selvatica e passionale cui il mondo esterno non ha portato che sofferenze, ma il suo coraggio risiede nel diniego delle debolezze, il furente macchiavellismo che la porta ad andare fino in fondo senza risparmiare nulla. Raramente nei grandi registi fare grandi ritratti di donna significa elevarle come esseri superiori ed ultraterreni. E questo compendio di umanità e bellezza lo più di tutte. E' blasfemo pensare che la grande Adjani fosse stata battuta agli Oscar dalla mediocre Fletcher nel '75. Comunque, questo capolavoro assoluto rimane uno dei più grandi testamenti di cinema truffautiano. Da vedere fino alla fine assaporando la poesia che scaturisce da ogni inquadratura. Uno di quei film che valgono una vita intera.
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