Mezzanotte nel giardino del bene e del male |
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Un film di Clint Eastwood.
Con Jack Thompson, John Cusack, Kevin Spacey, Jude Law, Alison Eastwood.
continua»
Titolo originale Midnight in the Garden of Good and Evil.
Drammatico,
durata 155 min.
- USA 1997.
- Warner Bros Italia
uscita venerdì 6 marzo 1998.
MYMONETRO
Mezzanotte nel giardino del bene e del male
valutazione media:
2,95
su
-1
recensioni di critica, pubblico e dizionari.
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Il regno dell'ambiguità...di hollyver07Feedback: 11360 | altri commenti e recensioni di hollyver07 |
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giovedì 28 aprile 2011 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Ciao. A mio avviso si tratta di un film "cameo" sull'Ambiguità (scritto con la A molto maiuscola, quasi cubitale). La considero una eccellente prova registica, estremamente difficile da far attecchire a vari palati. In fondo... è quasi naturale che sia così... da un film (io credo) volutamente ambiguo cosa è lecito attendersi in termini di gradimento? Non lo descriverò, non è necessario, si può quasi definire un vecchio film (perlomeno nel 2011) eppure, come sovente accade nelle storie senza tempo, resta una pellicola da riguardare con piacere, provando ad intuire, o ipotizzare, quale pensiero Clint Eastwood intendesse manifestare. In questo caso, come ho affermato nella frase di lancio, presumo che, o se preferite ipotizzo, il Nostro intendesse rappresentare una sorta di mondo, o regno dell'ambiguità. Se fate attenzione, io credo che potrete aver constatato che tutti i personaggi del film siano, chi più evidentemente e chi meno, fortemente caratterizzati dall'ambiguità. In un simile ambito recitativo, attori come Kevin Spacey, Jude Law e la Drag queen Lady Chabliss, sono davvero ciliegine sulla torta. Inoltre, come morale di riferimento della trama, c'è la giustiza; formalmente impostata sull'etica dell'equità, in realtà frequentemente soggetta a prestarsi ad ambigue interpretazioni. Al contesto dei personaggi ed a quello ambientale, si deve inoltre aggiungere il sovrannaturale, ivi rappresentato (ma estremamente soft come proposizione) da una donna sciamano, il suo vodoo e le contestuali scene nei cimiteri (di bianchi e di neri). Come definire e comprendere un film che dell'ambiguità, a qualsiasi livello, ne ostenta ogni singola immagine, rispresa e dialogo? Risposta... forse, in qualsiasi maniera si voglia? E' mia opinione che qualsiasi giudizio possa esser valido, credo che sia proprio il punto di forza del film. Saluti a tutti
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