Quasi niente |
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Un film di Sébastien Lifshitz.
Con Jérémie Elkaïm, Stéphane Rideau, Dominique Reymond, Marie Matheron.
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Titolo originale Presque Rien.
Drammatico,
durata 90 min.
- Francia, Belgio 2001.
MYMONETRO
Quasi niente
valutazione media:
3,00
su
-1
recensioni di critica, pubblico e dizionari.
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un amore libero dentro un mondo che si chiudedi darkoFeedback: 0 |
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mercoledì 17 maggio 2006 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Fino ad ora nel cinema non c'era mai stato un esempio di film così genuino, semplice e diretto che affrontasse il tema dell'omosessualità. Questo film la rappresenta idealmente epurandola di tutti i possibili impacci stereotipali in cui di solito i produttori e i registi impegnati cadono per forza di cose (vedi l'esempio lampante di Jonathan Demme in PHILADELPHIA o di Herbert Ross in A PROPOSITO DI DONNE, sua ultima opera prima di morire d'infarto nel '95 ). Quì si affrontano le cose con onestà e notevole piglio artistico, insomma alla maniera europea. Il film non ha i toni della commedia, è puro dramma esistenziale... e minimalista per giunta. Limpido e denso, PRESQUE RIEN trasmette - nel finale molto avanti nel tempo - un messaggio molto bello e speranzoso. Prima però ritrae una storia semplicissima, sullo sfondo di una vacanza estiva al mare, di un ragazzo che scopre la propria omosessualità e che cresce insieme alle dovute gioie e delusioni. Bravissimi e belli tutti gli interpreti, maschili e non, un buon doppiaggio per un film che rischiava di essere bistrattato e, finalmente, bando alle autocensure: quì i due amanti possono essere "spiati" dal pubblico mentre ne combinano di tutti i colori (baci alla francese, giochi adolescenziali in spiaggia, lotte e carezze notturne sulla baia, sesso selvaggio sulle duune e sotto un sole d'agosto che brucia, non manca nemmeno un ardito primissimo piano del grosso uccello in stato di semi-erezione del protagonista, dopo che ha fatto la doccia). Un film che non ha pretese e che parla direttamente al pubblico. La costruzione narrativa non è affatto lineare ed è stata progettata così per aumentare lo spaesamento che il pubblico deve provare immedesimandosi col protagonista. Da vedere, almeno per quelli che non hanno pregiudizi.
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