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Ho visto il film stasera,ma forse fra un paio di giorni porterò le stelline a 5...Qui non c'è affatto bisogno di aspettare Morandini & Co per sbilanciarsi.
E' un film complicato,pieno di rimandi storici,non si può non ricordare "ET","Corto circuito","Guerre stellari" e "2001 odissea nello spazio".
Anche WALL-E come Will Smith in quell'altro capolavoro che è "Io sono leggenda"si trova nella condizione di Robinson Crusoe,solo che invece di naufragare su un'isola si trovano a naufragare in megalopoli diroccate.
Wall costruisce muri come dice il suo nome stesso(WALL),edifica le sue gigantesche stalagmiti con mattoni di rifiuti,quasi fossero derive o discendenti dei vecchi grattacieli,infatti Wall impara tutto ciò che sa dagli umani,perfino ad amare,come del resto fanno gli uomini da altri uomini.
ciò che più mi ha scosso del film è stato il suo essere un "2001 odissea nello spazio" al contrario ,qui gli umani sono le scimmie,che imparano nuovamente a camminare e possono ri-prendere il timone (HAL-9000) e sconfiggerlo.
C'è una concezione ciclica della temporalità,il passo di Strauss in questa scena lo palesa fin troppo e c'è la stessa volontà-violenza che c'era nella scimmia di Kubrick che comprende l'utilizzo dell'osso-arma.
Come dicevo,questo Wall è una fusione di altri robot che abbiamo incontrato nella storia del cinema e di tutti ha preso il meglio.
Wall ci è simpatico perchè è ingenuo,è un fanciullo che apprende le prime cose della vita,non è cinico e senza cuore come un robot.
Non conosce il disincanto della matura razza umana!
E' imbarazzante la portata profetica dell'umanità obesa che tutto delega alle macchine,sembra il divenire certo dei nostri bambini,i quali, crocefissi per comodità all'immediatezza tecnologica,tutto vedranno e faranno attraverso un video.
Avranno perfino ricordi poligoni,e questi ricordi verrano come sono venuti a EVE rivedendo le registrazioni di Wall che da un pezzo di danza umana aveva appreso la vita.
Altro passaggio rivoluzionario è la piantina...Nonostante tutti gli sforzi di Wall per corteggiare Eve,la piantina(che era vita preistorica) vince il suo corteggiamento,sebbene i suoi tentativi fossero probabilmente più vita di quella pianta!
E qui si apre un ventaglio di riflessioni sulla Natura-uomo,che in questo caso è robot.
La piantina era superiore perchè a mio parere era ancora portatrice di quel mistero divino,la leggerezza di quelle foglie avevano la stessa forza e fragilità,la stessa tenerezza delle dita di un fanciullo.
E' un film poetico e apocalittico.
Se fosse finito male,cioè che al cambio del suo hardware non avesse riconosciuto Eve,si sarebbe usciti dal cinema stesso,per entrare in quella terrificante umanità fuggita dai suoi stessi rifiuti,dal suo divenire.
Ma questa è una storia di robot e allora anche a chi viene sostituita la memoria può amare al primo sguardo e ritrovare "il tempo perduto" in un istante che si tiene per mano
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