WALL•E |
||||||||||||||
Un film di Andrew Stanton.
Con Ben Burtt, Elissa Knight, Jeff Garlin, Sigourney Weaver, Fred Willard, John Ratzenberger.
continua»
Animazione,
Ratings: Kids,
durata 97 min.
- USA 2008.
- Walt Disney
uscita venerdì 17 ottobre 2008.
MYMONETRO
WALL•E
valutazione media:
4,43
su
-1
recensioni di critica, pubblico e dizionari.
|
||||||||||||||
|
||||||||||||||
|
|
|||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Una storia d'amore, una storia stupenda.di Eta BetaFeedback: 0 |
|||||||||||||||||||||||||||||||||||||
lunedì 20 ottobre 2008 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
La storia narrata è semplice e robusta; parte da un'idea non nuova (per esempio R. Sheckley, in "Fantasma Cinque" o Ray Bradbury, in "Cronache Marziane"), ma la eleva a vette liriche, raramente toccate con questo successo: un piccolo robot, addetto allo stoccaggio rifiuti, è l'ultima macchina ancora funzionante su una Terra ormai disabitata e coperta di pattume. Questo orfano adempie fedelmente al suo compito insensato e nel tempo sviluppa un senso della vita che comprende, se non intelligenza, almeno sensibilità e affettività. Wall-e è la facile parafrasi dell'uomo "solo, su una stella, tra le stelle" e come lui non coglie il senso della sua opera, che infatti senso non ha, ma la esegue senza capire, restando tuttavia sensibile alla bellezza. Wall-e riconosce e tesaurizza il bello dove e come può, raccogliendo ninnoli tra il ciarpame, ed accumulandoli in una versione miserevole della caverna di Alì Babà, dove i suoi tesori di seconda mano lo confortano e danno senso alla sua solitudine. In questa vita da naufrago senza naufragio, quello che eleva il protagonista alle stelle (e non solo in senso metaforico), è l'incontro con Eve, una sonda proveniente dallo spazio, della quale Wall-e perdutamente si innamora. Perchè, diciamolo subito, Wall-e è un bambino. Guarda il mondo con gli occhioni stupiti del bambino, e come un bambino ama e segue, senza criterio e con dedizione piena. Di conseguenza Eve (non a caso, la prima madre) gli/ci si presenta come un essero angelico: bianco, asessuato, ieratico, incomprensibile e superiore. Senza perchè e senza ragionamenti Wall-e la segue e la sua fedeltà e il suo amore unidirezionale sono talmente potenti da commuovere lo spettatore prima, e la stessa Eve poi. Questa coglie, riconosce, apprezza e poi cerca l'amore cieco del quale è fatta oggetto, diventando in effetti alma protrettrice della patetica figura che l'ha seguita (e memorabile resta la scena in cui Wall-e va alla deriva nello spazio senza paura, ben sapendo che Eve lo accoglierà tra le sue braccia protettive). La coppia Wall-e - Eve non è quindi la coppia paritetica cui siamo abituati, ma una coppia diseguale, imperniata sullo scambio appartenenza - protezione che tanto più assomiglia alla vita reale e al rapporto materno. E infatti, non a caso, l'affettività della coppia è casta ed infantile: mani che si intrecciano e - due sole volte - un bacio, a distanza, ma con una scintilla che - in senso letterale - dona la vita. Insomma un film che non parla ai bambini, ma al bambino che tutti siamo stati. Che ci dice che siamo soli, che siamo piccoli e abbandonati, ma che tra le braccia della donna/madre troveremo completezza, soddisfazione, nuovi cieli e terra nuova. Sullo sfondo, poi, altri messaggi. Quello ambientalista, giustamente lasciato "a perdere", stanco, abusato e forse perdente come la Terra che doveva essee ripulita; il contrasto con gli umani, che hanno perso il loro "ka" insieme con la voglia di cambiare il mondo e che, giustamente, persino nel disegno sono meno realistici delle macchine. Il messaggio neo-umanistico che viene ripreso (notevole la sigla finale) proprio dalle macchine, in una sorta di umanesimo meccanico. Ma su questo sfondo rutilante e generoso di idee, Wall-e è prima di tutto e alla fine di tutto, una strordinaria, non-umana, umanissima storia d'amore.
[+] lascia un commento a eta beta »
|
|||||||||||||||||||||||||||||||||||||
|
|||||||||||||||||||||||||||||||||||||
|
|||||||||||||||||||||||||||||||||||||