A torto o a ragione |
||||||||||||
Un film di István Szabó.
Con Harvey Keitel, Stellan Skarsgård, Moritz Bleibtreu, Ulrich Tukur
Titolo originale Taking Sides.
Storico,
durata 100 min.
- Francia 2002.
Acquista »
|
||||||||||||
|
||||||||||||
|
|
|||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Le contapposizioni dei 2 protagonisti su cui si...di figgieuFeedback: 0 |
|||||||||||||||||||||||||||||||||||||
mercoledì 11 agosto 2004 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
impernia l’intero film vanno ben oltre le loro antipodiche personalità e possono essere lette su diversi livelli interpretativi. Dopo la seconda g. m., in Germania è ormai tempo di resa dei conti: Keitel è 1 maggiore dell’esercito americano incaricato di scovare criminali di guerra. E’ duro e cafone, ma pragmatico ed è decisissimo ad incastrare con ogni mezzo il grande Direttore d’orchestra interpretato da Skarsgard x fare emergere le sue connivenze con il nazismo. Queste connivenze ci sono state, ma forse soltanto di comodo o comunque dovute soltanto alla sua genialità e alla conseguente popolarità, di certo nn è emigrato all’estero come altri suoi colleghi prestigiosi. Afferma di aver aiutato a scappare 1 manipolo di ebrei, ma ammette pure di aver suonato nella cerimonia di 1 compleanno del Fuhrer. Il regista ha il merito di nn voler spiegare da quale parte sta la verità e mantiene volutamente 1 tono di ambiguità e di ambivalenza. Il conflitto è in realtà tra 2 universi contrapposti e fatalmente inconciliabili. Il raffinato musicista europeo è portatore di 1 cultura millenaria che il rude cowboy neppure sa cos’è. E’ il conflitto tra Europa e Usa, in parte giocato nell’ultima guerra mondiale e, presumibilmente, da giocarsi in modo definitivo e tragico in 1 futuro nn troppo lontano. 1 civiltà americana nata e fortificatasi nelle barbarie e nella sopraffazione contro 1 Europa che di certo nn ha risparmiato nella sua storia l’uso della violenza, ma che è ricca di 1 bagaglio culturale ineguagliabile, che puo interessare lo statunitense al massimo come fattore folcloristico a cui dedicare magari 1 vacanza. 1 Europa che ha provato, anche recentemente, sulla proprio pelle gli orrori di 1 guerra, contro 1 paese che ha della guerra il principale prodotto di esportazione. “come facevano i tedeschi a nn sapere dei lager?” sbotta il maggiore. “lei nn sa cosa significa vivere in paese in guerra”, risponde la sua segretaria tedesca.La stessa che mette sullo stesso piano i metodi delle interrogazioni fatte dalla Gestapo con quelle del maggiore.Lungi dal dimenticare gli orrori ineguagliabili prodotti dal nazismo, occorre rilevare che il rispetto per i prigionieri (nn ebrei ovviamente) fatti dai tedeschi è completamente sparito nel codice comportamentale dei marines dei giorni ns (i talebani di Guantanamo insegnano).Da rimarcare la scena di apertura, la sinfonia di Beethoven in 1 sontuoso teatro di Berlino intervallata dalle esplosioni delle bombe lanciate dagli aeroplani
[+] lascia un commento a figgieu »
|
|||||||||||||||||||||||||||||||||||||
|
|||||||||||||||||||||||||||||||||||||