Roberto Escobar
Il Sole-24 Ore
forse anche per questi, la risposta sta nelle parole del colonnello Dymshitz (Oleg Tabakov). All’inizio si diffida del potere, spiega, poi se ne intravedono i vantaggi, in seguito ci si lascia sedurre dagli onori, alla fine ci si ritrova "a dirigere il più grande museo del mondo".
Così suona il lapsus del sovietico Dymshitz, che con ogni evidenza parla di sé e dello stalinismo. La si può chiamare corruzione morale, questa resa progressiva e muta della coscienza. Si comincia con un no non detto, perduto nel silenzio, e poi ci si chiude in un circolo vizioso di sì, ormai complici. [...]
di Roberto Escobar, articolo completo (2011 caratteri spazi inclusi) su Il Sole-24 Ore 7 Aprile 2002