flyanto
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venerdì 12 dicembre 2014
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quando si deve credere a tutti i costi a babbo nat
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Film in cui si narra di un bimbo che nel corso della notte della Vigilia di Natale sorprende in casa sua un uomo travestito da Babbo Natale che lui crede essere proprio quello reale. In realtà l'uomo è un ladruncolo travestito da Babbo Natale il cui piano è quello di introdursi in quella precisa notte dentro le case delle persone facoltose al fine di derubarle. Il ragazzino, contento più che mai di essere a contatto con Babbo Natale, lo segue ben determinato ed il malfattore suo malgrado non riesce più ad allontanarlo da sè ed è costretto in pratica a condurlo con lui, anzi lo "aasolda" come piccolo complice, nelle sue peripezie di furto.
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Film in cui si narra di un bimbo che nel corso della notte della Vigilia di Natale sorprende in casa sua un uomo travestito da Babbo Natale che lui crede essere proprio quello reale. In realtà l'uomo è un ladruncolo travestito da Babbo Natale il cui piano è quello di introdursi in quella precisa notte dentro le case delle persone facoltose al fine di derubarle. Il ragazzino, contento più che mai di essere a contatto con Babbo Natale, lo segue ben determinato ed il malfattore suo malgrado non riesce più ad allontanarlo da sè ed è costretto in pratica a condurlo con lui, anzi lo "aasolda" come piccolo complice, nelle sue peripezie di furto. Dopo innumerevoli avvenimenti a fine nottata i due protagonisti si saranno affezionati l'uno all'altro, avendo ciascuno imparato una una sorta di lezione di vita nonchè diviso un affetto sincero.
Questa simpatica pellicola è intrisa tutta ovviamente di spirito natalizio e non solo per il periodo proprio della festività in cui è svolta, ma soprattutto per i buoni sentimenti e gli insegnamenti morali che essa dà. Quella che poteva sembrare una storia banale e superficiale nel suo complesso risulta invece una piacevole e molto delicata narrazione che sicuramente piacerà al pubblico infantile ma che intenerirà di per sè anche gli spettatori adulti per la freschezza e l' immediatezza con cui è presentata.
Entrambi i protagonisti principali sono in perfetta sintonia e recitano in un accordo così naturale e spontaneo che dimostra quanto diretto e sincero deve essere stato per loro interpretare il proprio ruolo. Tahar Rahim, che il pubblico è abituato a vedere in ruoli ben più drammatici, crudi e sicuramente di maggior spessore ( vedi "Il Profeta" ed "Il Passato") dimostra ancora una volta il proprio talento artistico riuscendo a calarsi in un ruolo per lui, appunto, insolito ed il piccolo Victor Cabal che interpreta il bambino risulta quanto mai delizioso nelle sue espressioni e movenze, molto naturali e dirette e non da macchietta costruita.
Insomma, un film da gustare interamente in pieno spirito natalizio e di buoni propositi.
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elgatoloco
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martedì 8 dicembre 2015
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politicamente corretto, ma efficace
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Probabilmente questo"Le père Noe"l"(molto più efficace del titolo italiano, "catturante")è sì"politicamente corretto"(il ladro, quasi il"buon ladrone"evangelico ha comunque chances di redenzione, come dimostra il finale), forse fin troppo e in certi momenti rischia quasi di mostrare i furti con nonchalance, quasi a voler dire che "sì, il cirmine c'è, è stato compiuto, ma in complesso non è così grave", ma d'altra parte il film si inerisce in un clima tra magia(quella, appunto, del Natale, al di là di tutto...)e realtà che privilegia la prima, anche se mostra come necessaria la via del bambino verso la conoscenza della realtà.
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Probabilmente questo"Le père Noe"l"(molto più efficace del titolo italiano, "catturante")è sì"politicamente corretto"(il ladro, quasi il"buon ladrone"evangelico ha comunque chances di redenzione, come dimostra il finale), forse fin troppo e in certi momenti rischia quasi di mostrare i furti con nonchalance, quasi a voler dire che "sì, il cirmine c'è, è stato compiuto, ma in complesso non è così grave", ma d'altra parte il film si inerisce in un clima tra magia(quella, appunto, del Natale, al di là di tutto...)e realtà che privilegia la prima, anche se mostra come necessaria la via del bambino verso la conoscenza della realtà... quasi in un percorso da"Bildungsfilm", film di formazione. Ma il tutto con quel tocco di"meraviglia", di"innocenza"che comunque eleva il film francese ben oltre, ben al di là delle americanate sul Natale e oltre i film made in Italy tipo"commedia sul Natale"tra il ridanciano e il volgare, anche se negli ultimi anni la moda sembra essersi un po'attenuata e in parte aver anche cambiato direzione. Non un film che implichi recondite metafore e/o simbolismi particolari, ma un'operina leggera, capace, però , di fare della leggerezza una chiave quasi mozartiana, se mi si consente l'audace parallelismo.E le problematiche complesse relative al padre del bambino "in cielo", "sulla sua stella"etc,vengono volutamente sfiorate, non affrontate direttamente. Interpreti oltremodo adeguati. El Gato
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eugen
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domenica 31 dicembre 2023
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simpatico film"de noe"l"
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Film di Natale poltiicamente correttol certo, ma non"dogmaticamente", "Le pe're Noe"l"(in italiano"Un amico molto speciale", non si sa bene perche', sarebbe stato meglio tradurrre alla lettera"Papa'Natale", film di Alexandre Coffre, anche coautore della sceneggiatura con Rachel Palmieri, Fabfrice Carazo, Laurent Zedou e Carol Noble(2014), e'un film dove un bambino, la notte di Natlae, scopre un uomo vestito da "Pe're Noe"l"e lo prende per tale, anche quando si accorge di alcuni strani "movimenti"in"prendere"invece che in"dare"(regali)-si tratta di un ladro, che nella"holy night", si traveste da Papa'Natale-Babbo Natale, italico morte dicendi, per sfuggire a controlli etc.
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Film di Natale poltiicamente correttol certo, ma non"dogmaticamente", "Le pe're Noe"l"(in italiano"Un amico molto speciale", non si sa bene perche', sarebbe stato meglio tradurrre alla lettera"Papa'Natale", film di Alexandre Coffre, anche coautore della sceneggiatura con Rachel Palmieri, Fabfrice Carazo, Laurent Zedou e Carol Noble(2014), e'un film dove un bambino, la notte di Natlae, scopre un uomo vestito da "Pe're Noe"l"e lo prende per tale, anche quando si accorge di alcuni strani "movimenti"in"prendere"invece che in"dare"(regali)-si tratta di un ladro, che nella"holy night", si traveste da Papa'Natale-Babbo Natale, italico morte dicendi, per sfuggire a controlli etc., L'amicizia rimane, anche quando il bambino , orfnao di padre ma con la madre ben presente, scopre trattarsi di un ladro. Lo ritrovera', cambiato, commesso di un supermercato. Tahar Rahim e'il"Pe're Noe"l", Victor Cabal e'il bmabino, Annelise Hesme la madre-tutti bravi nella parte. Il film e'azzeccato in ogni senso, come dimostra l'esito, sorprendente, decisamente. Rimane un film visto con gli occhi del bambino, dal suo"punto di vista"(angolo visuale, per citare un famoso uomo politico, a Dio piacendo extra.europeo e non USA), molto azzeccato e concentrato sulla volonta'di non smitizzare, in alcun m,odo, il Natale, ma ntenendone il mistero.,... Eugen
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