hidalgo
|
domenica 19 gennaio 2014
|
sly e de niro, un film per loro
|
|
|
|
1976: Rocky, di John G. Avildsen, vince tre premi Oscar e lancia un allora poco conosciuto Sylvester Stallone nel mondo del cinema. Rocky Balboa diventerà un mito, e con lui il suo muscoloso protagonista.
1980: Toro Scatenato, di Martin Scorsese, segna forse la più importante collaborazione tra il regista e Robert De Niro; l'interpretazione di Jake LaMotta vale all'attore un meritassimo premio Oscar e consegna il suo personaggio alla storia del cinema.
2014: Sylvester Stallone e Robert De Niro si affrontano sul ring, "accompagnati" dai miti dei loro eroi con i guantoni.
Il grande match, come era facile prevedere, è stato stroncato con infamia dalla critica di tutto il mondo, che evidentemente pensava di trovare in questo film il capolavoro dell'anno.
[+]
1976: Rocky, di John G. Avildsen, vince tre premi Oscar e lancia un allora poco conosciuto Sylvester Stallone nel mondo del cinema. Rocky Balboa diventerà un mito, e con lui il suo muscoloso protagonista.
1980: Toro Scatenato, di Martin Scorsese, segna forse la più importante collaborazione tra il regista e Robert De Niro; l'interpretazione di Jake LaMotta vale all'attore un meritassimo premio Oscar e consegna il suo personaggio alla storia del cinema.
2014: Sylvester Stallone e Robert De Niro si affrontano sul ring, "accompagnati" dai miti dei loro eroi con i guantoni.
Il grande match, come era facile prevedere, è stato stroncato con infamia dalla critica di tutto il mondo, che evidentemente pensava di trovare in questo film il capolavoro dell'anno. Certe volte i giudizi andrebbero formulati tenendo ben conto di cosa si sta parlando. Il grande match non è altro che un omaggio in chiave parodistica a due mostri sacri di Hollywood che tanto hanno dato al mondo del cinema, in termini economici ed emotivi. Vederli darsele di santa ragione a 70 anni, può sembrare uno spettacolo deprimente e ridicolo, ma il film di Segal va preso per quello che è, e prendendolo per il verso giusto ci si diverte come sicuramente si saranno divertiti i due divi sul set. Sly e De Niro scherzano con il loro passato in un film scritto appositamente per loro due, per Rocky Balboa e Toro Scatenato. La sceneggiatura è solo un pretesto, la regia è totalmente, e inevitabilmente, al servizio dei due attempati "pugili", i quali si prendono in giro coinvolgendo quel genere di pubblico che sa divertirsi spensieratamente. Tante sono le citazioni, tante le scene che fanno tornare lo spettatore indietro nel tempo, dove i fisici dei due protagonisti erano tonici e le rughe solo una conseguenza di un futuro che per i loro fan era lontanissimo e impensabile. Stallone non ha più una sola espressione nel suo già limitato repertorio, ma pazienza; a volte, basta la presenza. De Niro rispolvera invece le sue smorfie, guarda caso, alla Jake LaMotta, risultando in ogni caso più credibile del suo compagno d'avventura. Inutile la presenza di Kim Basinger, sempre affascinante nonstante la chirurgia plastica. Irresistibile Alan Arkin, il migliore per distacco. Il grande match è un film consigliato principalmente ai nostalgici dei tempi che furono, a chi, anche per una sola volta, sa apprezzare una frivola commedia senza pretese e a chi di mestiere non fa il critico cinematografico.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a hidalgo »
[ - ] lascia un commento a hidalgo »
|
|
d'accordo? |
|
stelio
|
lunedì 13 gennaio 2014
|
70 anni, ridiamoci su!
|
|
|
|
Peter Segal ci regala una commedia esilarante, a tratti anche dolce e commovente, che conquista i cuori dei più grandi e dei più piccoli. Il plot è incentrato sulla rivalità storica dei due protagonisti Billy "The Kid" McDonnen e Henry "Razor" Sharp, interpretati rispettivamente da De Niro e Stallone, ex pugili in pensione che si sfideranno a distanza di 30 anni per concludere la loro carriera senza rimpianti e tormenti. Rivalità che, come capiremo ben presto, non si limita al ring ma si estende anche all'interno dei confini familiari: la moglie di Sharp ebbe un figlio con Billy. Tra i temi trattati, emerge la consapevolezza del passare del tempo, con la quale i due pugili dovranno fare i conti mettendo da parte la testardaggine e la spregiudicatezza degli anni migliori.
[+]
Peter Segal ci regala una commedia esilarante, a tratti anche dolce e commovente, che conquista i cuori dei più grandi e dei più piccoli. Il plot è incentrato sulla rivalità storica dei due protagonisti Billy "The Kid" McDonnen e Henry "Razor" Sharp, interpretati rispettivamente da De Niro e Stallone, ex pugili in pensione che si sfideranno a distanza di 30 anni per concludere la loro carriera senza rimpianti e tormenti. Rivalità che, come capiremo ben presto, non si limita al ring ma si estende anche all'interno dei confini familiari: la moglie di Sharp ebbe un figlio con Billy. Tra i temi trattati, emerge la consapevolezza del passare del tempo, con la quale i due pugili dovranno fare i conti mettendo da parte la testardaggine e la spregiudicatezza degli anni migliori. Molto interessante anche la sottotrama familiare dei due protagonisti che dovranno confrontarsi con l'amore di un figlio cresciuto senza un padre e una moglie pentita del tradimento passato. La sfida sul ring, quindi, sarà doppia: De Niro dovrà riconquistare l'amore del figlio che non aveva mai conosciuto e Stallone dovrà mettere da parte l'orgoglio maschile per perdonare sua moglie del tradimento. L'aspetto più convincente e se vogliamo il motivo per il quale De Niro e Stallone sembrano così naturali nelle loro interpretazioni, sembra proprio essere la presa in giro di un genere di film di cui gli stessi attori furono protagonisti in passato. Stallone, famoso per interpretare sempre la parte del duro e incazzato, giunto ormai all'età di 67 anni deve fare i conti con il passare del tempo e lo fa in modo divertente in questo film, prendendosi più volte in giro e ironizzando anche nella scena in cui sta per prendere a botte una mucca appesa (come in Rocky). De Niro, allo stesso modo, accetta nel suo intimo di non essere più Jack LaMotta di Toro Scatenato e affronta i suoi 70 anni con intelligenza e ironia, consapevole della decadenza fisica e della sua pancia di cui si ride tutto il film. Interpretazione quindi intelligente e molto divertente quella dei due pugili, che segnano la loro carriera con una performance ottima sia sul ring sia come attori. Contrariamente a quanto potrebbe sembrare, la riconsiderazione e la conquista generazionale della vecchiaia, celebrata dallo scontro di due pugili in pensione, non è né un punto di arrivo né rappresenta il fine ultimo del film, ma viene percepita solamente come il mezzo per trattare e ridicolizzare un certo tipo di atteggiamento, con l'intento di comunicare l'importanza e se vogliamo anche gli aspetti positivi del passare degli anni. Lo consiglio veramente a tutti, a chi ha voglia di farsi una sana risata e vuole divertirsi ed emozionarsi nell'avvincente incontro che segnerà la storia del cinema. Un complimenti sincero al cast: avete tutti vinto un Grande Match.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a stelio »
[ - ] lascia un commento a stelio »
|
|
d'accordo? |
|
gcannata
|
venerdì 10 gennaio 2014
|
2 big del cinema in un film leggero non esaltante
|
|
|
|
Il Grande Match è un film che,forse si concentra poco sul valore dello sport,e più sulla voglia di due boxer ormai ritirati,con un unico rimpianto quello di non essersi mai confrontati per l'ultima volta al "meglio della forma"(i due si erano già battuti vincendo una volta a testa).Il film appare anche,o meglio soprattutto ironico,che dopotutto ti cattura e fa sentire l'emozione del Grande Match anche allo spettatore.
|
|
[+] lascia un commento a gcannata »
[ - ] lascia un commento a gcannata »
|
|
d'accordo? |
|
mat251
|
giovedì 16 gennaio 2014
|
stallone vs de niro
|
|
|
|
Divertente e Leggero!
Film da vedere per una serata all'insegna dell'allegria , dialoghi intelligenti e battute fulminanti seppur con qualche risvolto poco credibile...
Si ride sul passato, con due leggende del cinema Americano!
Toro Scatenato vs Rocky , in con contorno humor !
|
|
[+] lascia un commento a mat251 »
[ - ] lascia un commento a mat251 »
|
|
d'accordo? |
|
the dark knight legend
|
venerdì 10 gennaio 2014
|
il grande match recensione
|
|
|
|
Il Grande Match
Il 2014 cinematografico si apre con una commedia sportiva ,raramente spezzata da un lieto e non pesante tratto drammatico.
La buona interpretazione di Stallone e De Niro contribuiscono alla riuscita della pellicola,che pur rimanendo molto statica e a tratti quasi banale riesce a far divertire lo stesso il pubblico con situazioni e gag viste e straviste.
Voto: 3/5
|
|
[+] lascia un commento a the dark knight legend »
[ - ] lascia un commento a the dark knight legend »
|
|
d'accordo? |
|
catcarlo
|
venerdì 24 gennaio 2014
|
il grande match
|
|
|
|
Va bene, a mente fredda si finisce per pensare che, in fondo, è una stupidata. Però, stando al gioco, ci si diverte per un centinaio di minuti senza troppi pensieri: basta lasciarsi andare alla sfacciata inverosimiglianza e osservare i due vecchi leoni fare il verso al proprio passato e sovente gigioneggiare appoggiati a una storia in cui non mancano spunti e battute (dopo pochi minuti, De Niro proclama ‘sono un grande attore’ mentre a Stallone viene vietato di prendere a pugni i quarti di manzo in una cella frigorifera). Razor (Sly) e il Kid (Bob) si odiano da trent’anni – da cui il titolo originale ‘Il match del rancore’ - per motivi sportivi e sentimentali: da quando il primo ha rinunciato al confronto che avrebbe dovuto sancire la superiorità di uno dei due (e alla boxe tutta) dopo che il secondo gli ha messo incinta la fidanzata (Basinger e, nelle immagini degli anni Ottanta, la figlia Ireland).
[+]
Va bene, a mente fredda si finisce per pensare che, in fondo, è una stupidata. Però, stando al gioco, ci si diverte per un centinaio di minuti senza troppi pensieri: basta lasciarsi andare alla sfacciata inverosimiglianza e osservare i due vecchi leoni fare il verso al proprio passato e sovente gigioneggiare appoggiati a una storia in cui non mancano spunti e battute (dopo pochi minuti, De Niro proclama ‘sono un grande attore’ mentre a Stallone viene vietato di prendere a pugni i quarti di manzo in una cella frigorifera). Razor (Sly) e il Kid (Bob) si odiano da trent’anni – da cui il titolo originale ‘Il match del rancore’ - per motivi sportivi e sentimentali: da quando il primo ha rinunciato al confronto che avrebbe dovuto sancire la superiorità di uno dei due (e alla boxe tutta) dopo che il secondo gli ha messo incinta la fidanzata (Basinger e, nelle immagini degli anni Ottanta, la figlia Ireland). Dante, il tascabile erede del vecchio promoter (un Kevin Hart che fa parecchio il verso a Eddie Murphy), prova a resuscitare la sfida per soldi e i due, dopo qualche tentennamento accettano: Razor ha un posto di lavoro traballante e mantiene il vecchio allenatore (Alan Arkin fa il Burt Young senza la vena di amarezza ma con un rumorosissimo apparecchio acustico) mentre Kid è un vanaglorioso figlio di buona donna e non può certo tirarsi indietro. Inizia così l’allenamento parallelo, in cui si inserisce il figlio della colpa come manager di papà, e si arriva alla grande sfida davanti a mezza Pittsburgh: dodici round di irreale scazzottamento a guardia bassa (del resto i due sono stati protagonisti di match cinematografici tra i più sanguinolenti della storia) al termine del quale Razor grida ‘Adrianaaaaaa’ – no, ok, stavo scherzando – e Kid recupera un po’ di dignità. Ambientata in una periferia urbana abbastanza anonima, la sceneggiatura di Tim Kelleher e Rodney Rothman delinea due antagonisti tagliati con l’accetta mettendo via via più a fuoco il confronto tra un ‘buono’ e un ‘cattivo’ o, quantomeno, un ‘simpatico’ e un ‘antipatico’: Stallone è monolitico come di prammatica nell’interpretare il rude-ma-sensibile Razor mentre De Niro (il cui doppiaggio lo fa sempre sembrare strafatto di elio) utilizza il suo ghigno beffardo per rendere la meschinità che contraddistingue il suo personaggio. Il grande Bob dà l’impressione di divertirsi e rende assai di più rispetto ai tanti ruoli ‘alimentari’ interpretati di puro mestiere in varie commedie degli ultimi anni, e anche gli altri attori sembrano condividere l’atmosfera generale, con la spalla comica di Arkin che si fa preferire a quella sopra le righe di Hart, mentre Basinger – il cui personaggio è nonna di un bimbo di otto anni – rende lustro ai miracoli della chirurgia estetica. Il regista Peter Segal mette in immagini il tutto senza voli pindarici, ma con una buona attenzione al ritmo e un’inevitabile attenzione al citazionismo visivo: il risultato è un onesto prodotto medio che si regge sul carisma dei suoi interpreti e che assolve al suo compito di divertire senza troppi retropensieri accompagnato da una simpatica colonna sonora d’epoca (‘Back in black’ degli AC/DC accompagna Razor sull’ultimo ring). Da notare che i titoli di coda sono inframezzati da un paio di scenette conclusive (non al termine del rullo, perciò non c’è da aspettare tanto): in una, Dante cerca di organizzare un nuovo incontro fra Tyson e Holyfield – li chiama per cognome per farli riconoscere, si suppone – prendendosi i suoi rischi.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a catcarlo »
[ - ] lascia un commento a catcarlo »
|
|
d'accordo? |
|
alexcold83
|
mercoledì 31 dicembre 2014
|
classico "blockbuster" da banco/paytv
|
|
|
|
Il film non è nient'altro che uno "sfizio" dedicato a tutti coloro che hanno vissuto gli anni '80 e si sono sempre chiesti nei loro deliri: chi sarebbe stato il migliore in un ipotetico match fra Rocky Balboa e Jake la Motta? E dato che i due attori seppur decrepiti sono ancora in vita, si è deciso di dare una risposta "fantasiosa" al quesito, impiantando "da zero" il "background" della sfida con tanto di foto e video veri tratti dalla vita "anni '80" degli attori, il motivo dello scontro, il conflitto amoroso e familiare (con una famiglia "allargata" anzi direi "spalancata"), fino al match che è l'apoteosi del "non sense" hollywoodiano visto che due glorie del passato si scontrano scimmiottando altre due glorie del passato che poi sono personaggi di fantasia ma talmente conosciuti da essere ormai popolarmente veri.
[+]
Il film non è nient'altro che uno "sfizio" dedicato a tutti coloro che hanno vissuto gli anni '80 e si sono sempre chiesti nei loro deliri: chi sarebbe stato il migliore in un ipotetico match fra Rocky Balboa e Jake la Motta? E dato che i due attori seppur decrepiti sono ancora in vita, si è deciso di dare una risposta "fantasiosa" al quesito, impiantando "da zero" il "background" della sfida con tanto di foto e video veri tratti dalla vita "anni '80" degli attori, il motivo dello scontro, il conflitto amoroso e familiare (con una famiglia "allargata" anzi direi "spalancata"), fino al match che è l'apoteosi del "non sense" hollywoodiano visto che due glorie del passato si scontrano scimmiottando altre due glorie del passato che poi sono personaggi di fantasia ma talmente conosciuti da essere ormai popolarmente veri. Ne escono fuori un 100 minuti di film abbastanza gradevole, che si dipana fra un palese elogio alla vecchiaia (d'altronde il "target" principale del film è quello) e un richiamo continuo ai due "alter ego", messi palesemente "alla berlina" da una realtà che non è più la loro ("non picchiare i quarti di bue, non è igienico" "i pugili si bevono ancora le uova? è tutto colesterolo" "tu non sei il mio allenatore, al massimo te lo sei mangiato" "uno e mezzo? è tutto quello che sai fare?"). Stallone e De Niro reggono i loro ruoli per come possono e senza pretese, mentre la Kim Basinger (ormai non più "sex symbol" ma comunque attrice di grande fascino) rappresenta l'ennesimo "ripescaggio" attuato da Stallone nel vasto deposito di "mercenari" anni '80. Se non si pretende la luna, ne esce fuori un film discreto, con il solito messaggio alla "volemose bene" nel finale, prevedibile, scontato, buonista. Nulla che faccia gridare all'Oscar o al Grammy, ma qualche minuto di spensieratezza "made in 1980" la regala, a patto di lasciarsi andare a forza in uno stato di "animazione sospesa" ... Paradossalmente, la scena più divertente è nei titoli di coda, con Tyson-Holyfield (che forse hanno anche "dettato" o "ispirato" un pò la trama) messi "a confronto" per fare anche loro un rematch, con risultati prevedibili per il povero malcapitato.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a alexcold83 »
[ - ] lascia un commento a alexcold83 »
|
|
d'accordo? |
|
ultimoboyscout
|
domenica 17 maggio 2015
|
vecchie glorie alla riscossa.
|
|
|
|
Commedia a sfondo pugilistico ai tempi dei social network più che film sportivo vero e proprio. E' la storia di due attempati ex pugili ed ex inseparabili amici, che 30 anni dopo si ritrovano sul ring, non per un semplice match, ma per risolvere questioni ben più importanti rimaste per troppo tempo sospese. Film più ironico che commovente che non presenta nulla di nuovo, è un omaggio bello e buono a Rocky Balboa e a Jack LaMotta, con un pizzico di humour e qualche discreta ed efficace scena di pugilato, con due attori in forma più che accettabile, non tanto per Stallone quanto per DeNiro, che nelle sue ultime interpretazioni appariva fin troppo bolso e sembrava recitare in apnea.
[+]
Commedia a sfondo pugilistico ai tempi dei social network più che film sportivo vero e proprio. E' la storia di due attempati ex pugili ed ex inseparabili amici, che 30 anni dopo si ritrovano sul ring, non per un semplice match, ma per risolvere questioni ben più importanti rimaste per troppo tempo sospese. Film più ironico che commovente che non presenta nulla di nuovo, è un omaggio bello e buono a Rocky Balboa e a Jack LaMotta, con un pizzico di humour e qualche discreta ed efficace scena di pugilato, con due attori in forma più che accettabile, non tanto per Stallone quanto per DeNiro, che nelle sue ultime interpretazioni appariva fin troppo bolso e sembrava recitare in apnea. "Il grande match" è la più classica delle pellicole sulle seconde opportunità che gioca sul tema amici/nemici e dove a farla da padrona è l'età dei protagonisti che non viene mai dichiarata ma si capisce perfettamente che sono entrambi ultrasessantenni. I due personaggi sono le versioni aggiornate e invecchiate di Balboa e LaMotta, una trovata che poteva diventare un disastro, ma che, pur non essendo una gran cosa, non fa danni evidenti. Si evitano soprattutto l'effetto cartoon e il comico involontario, gli attori appaiono credibili in una pellicola, come detto, non memorabile ma che scorre fluida e realistica. La parte nostalgica è assicurata dalle star, quella contemporanea dai social media e dai videogames, la boxe in salsa comedy funzionicchia e non dispiace grazie anche a una protagonista femminile old-school come Kim Basinger e ad un altro vecchietto terribile come Alan Arkin: alla faccia di chi dice che a Hollywood a 30 anni si è già vecchi!
[-]
|
|
[+] lascia un commento a ultimoboyscout »
[ - ] lascia un commento a ultimoboyscout »
|
|
d'accordo? |
|
melvin ii
|
domenica 26 gennaio 2014
|
anche se vecchi e grassi, non smettiamo di lottare
|
|
|
|
Il grande match è un film del 2013 diretto da Peter Segal, con protagonisti Robert De Niro e Sylvester Stallone.
De Niro e Stallone ritornano nel mondo della boxe rispettivamente dopo Toro scatenato e la saga di Rocky.
Il film, inoltre, è il secondo interpretato dai due attori dopo Cop Land
La storia è semplice, forse anche banale, ma tipicamente americana.
Due ex grandi pugili, divisi da storica rivalità anche per colpa di una bella donna(Kim Basinger), hanno la possibilità di tornare sul ring per stabilire, una volte per tutte, chi è il più forte.
De Niro e Stallone si confermano due grandi professionisti, capaci di far ridere e sorridere mettendo in scena “la parodia” dei loro storici personaggi (La Motta e Rocky), senza apparire ridicoli.
[+]
Il grande match è un film del 2013 diretto da Peter Segal, con protagonisti Robert De Niro e Sylvester Stallone.
De Niro e Stallone ritornano nel mondo della boxe rispettivamente dopo Toro scatenato e la saga di Rocky.
Il film, inoltre, è il secondo interpretato dai due attori dopo Cop Land
La storia è semplice, forse anche banale, ma tipicamente americana.
Due ex grandi pugili, divisi da storica rivalità anche per colpa di una bella donna(Kim Basinger), hanno la possibilità di tornare sul ring per stabilire, una volte per tutte, chi è il più forte.
De Niro e Stallone si confermano due grandi professionisti, capaci di far ridere e sorridere mettendo in scena “la parodia” dei loro storici personaggi (La Motta e Rocky), senza apparire ridicoli.
Mostrano con orgoglio e disinvoltura rughe, botox e pancetta.
I dialoghi sono semplici, scarni, ma sono godibili.
Alan Arkin è divertente e salace nel ruolo del vecchio allenatore di Stallone
Kim Basinger illumina la scena, con la sua bellezza e garbo. Il fascino non ha età.
Il finale è retorico e scontato , con il trionfo dei buoni sentimenti e del buonismo.
Il grande match, è un’operazione”nostalgia” abbastanza riuscita.
Lo spettatore è invecchiato ed ingrassato come Jack la Motta e Rocky, ma dopo aver visto questo film, può guardarsi allo specchio e pensare che c’è sempre tempo e modo per mettersi in gioco nella vita.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a melvin ii »
[ - ] lascia un commento a melvin ii »
|
|
d'accordo? |
|
melvin ii
|
domenica 26 gennaio 2014
|
vecchi, grassi ma non mollano
|
|
|
|
Il grande match è un film del 2013 diretto da Peter Segal, con protagonisti Robert De Niro e Sylvester Stallone.
De Niro e Stallone ritornano nel mondo della boxe rispettivamente dopo Toro scatenato e la saga di Rocky.
Il film, inoltre, è il secondo interpretato dai due attori dopo Cop Land
La storia è semplice, forse anche banale, ma tipicamente americana.
Due ex grandi pugili, divisi da storica rivalità anche per colpa di una bella donna(Kim Basinger), hanno la possibilità di tornare sul ring per stabilire, una volte per tutte, chi è il più forte.
De Niro e Stallone si confermano due grandi professionisti, capaci di far ridere e sorridere mettendo in scena “la parodia” dei loro storici personaggi (La Motta e Rocky), senza apparire ridicoli.
[+]
Il grande match è un film del 2013 diretto da Peter Segal, con protagonisti Robert De Niro e Sylvester Stallone.
De Niro e Stallone ritornano nel mondo della boxe rispettivamente dopo Toro scatenato e la saga di Rocky.
Il film, inoltre, è il secondo interpretato dai due attori dopo Cop Land
La storia è semplice, forse anche banale, ma tipicamente americana.
Due ex grandi pugili, divisi da storica rivalità anche per colpa di una bella donna(Kim Basinger), hanno la possibilità di tornare sul ring per stabilire, una volte per tutte, chi è il più forte.
De Niro e Stallone si confermano due grandi professionisti, capaci di far ridere e sorridere mettendo in scena “la parodia” dei loro storici personaggi (La Motta e Rocky), senza apparire ridicoli.
Mostrano con orgoglio e disinvoltura rughe, botox e pancetta.
I dialoghi sono semplici, scarni, ma sono godibili.
Alan Arkin è divertente e salace nel ruolo del vecchio allenatore di Stallone
Kim Basinger illumina la scena, con la sua bellezza e garbo. Il fascino non ha età.
Il finale è retorico e scontato , con il trionfo dei buoni sentimenti e del buonismo.
Il grande match, è un’operazione”nostalgia” abbastanza riuscita.
Lo spettatore è invecchiato ed ingrassato come Jack la Motta e Rocky, ma dopo aver visto questo film, può guardarsi allo specchio e pensare che c’è sempre tempo e modo per mettersi in gioco nella vita.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a melvin ii »
[ - ] lascia un commento a melvin ii »
|
|
d'accordo? |
|
|