pablito russo
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martedì 20 marzo 2012
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pseudo snuff movie inutile e gratuito
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Cannibal Holocaust è stato censurato in 32 paesi, mai mandato in televisione, scandalizzato mezzo mondo. Questa pubblicità non può che mettere un pizzico di curiosità per un amante dei cult. L'ho visto con ottime aspettative, sperando in una perla dell'horror nascosto. Ma mi sbagliavo. Questo film è un abominio. Le scene di maltrattemento sugli animali vanno al di là di qualsiasi immaginazione, ed è inaccettabile che nel XXI secolo si possa giustificare tale azione.
Una tartaruga decapitata, la sua testa mostrata davanti alla cinepresa con aria divertita, il suo guscio aperto con violenza e le mani degli assassini che scavano nelle sue interiora.
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Cannibal Holocaust è stato censurato in 32 paesi, mai mandato in televisione, scandalizzato mezzo mondo. Questa pubblicità non può che mettere un pizzico di curiosità per un amante dei cult. L'ho visto con ottime aspettative, sperando in una perla dell'horror nascosto. Ma mi sbagliavo. Questo film è un abominio. Le scene di maltrattemento sugli animali vanno al di là di qualsiasi immaginazione, ed è inaccettabile che nel XXI secolo si possa giustificare tale azione.
Una tartaruga decapitata, la sua testa mostrata davanti alla cinepresa con aria divertita, il suo guscio aperto con violenza e le mani degli assassini che scavano nelle sue interiora. Ma ovviamente...è arte, No? Questa povera tartaruga è morta al fin di bene? Prima non potevamo vivere senza vedere questa scene? Ha un senso tutto ciò?
Quell'animale non è morto per l'arte, è morto per il sadismo e le perversioni di un regista maniaco e presuntuoso. Una scena priva di senso è significato. (Gli uomini sono selvaggi? La crudeltà umana non ha limiti? Beh questo lo sapevamo già, è questa scena lo dimostra.
Quello che molta gente non capisce è che c'è una sottile differenza tra "L'arte che rappresenta la morte" e "l'arte che uccide". Girando per forum ho trovato solo perversi finti cinefili che si accanivano per difendere questa sottospecie di film. Ho letto commenti di un insensibilità ed una inumanità che non credevo si potesse raggiungere. C'è chi ha scritto "Ma la tartaruga è stata decapita subito quindi non ha sofferto!" O_O Ma stiamo scherzando? La tartaruga è stata decapitata è quindi la violenza gratuita è accetabile ed artistica. Un altro diceva "Il cibo che va la macello fa una fine peggiore quindi siete degli ipocriti ad attacare questo film!". O_O Mi rifiuto di credere che queste persone Non-pensanti! C'è una netta differenza tra l'uccidere per sopravvivere e l'uccidere per colmare le proprie pulsioni e farsi della pubblicità. Non metto in dubbio che gli animali uccisi nei macelli muoiono in maniera atroce, ma nessuno li difende. Gli animali negli allevamenti dovrebbero uccisi in maniera non dolorosa, ma il fatto che queste violenze esistano, non giustifica neanche lontanamente il riprendere l'uccisione di quella tartaruga e tanto meno di quella scimmietta il cui cranio è stato spappolato, di quel maialino fucilato, di quel topo sminuzzato e tanto meno della tarantola. SECONDO VOI LA TROUPE SI E' MANGIATA QUEGLI ANIMALI? Io non credo proprio. Gli attori di certo non avevano le stesse pietanze degli indigeni, anche se è questo quello che vi vogliono far credere. Lo sapevate che molte delle altre scimmie che erano in gabbia ed hanno assistito alla decapitazione della loro compagna sono morte di infarto durante quello orribile spettacolo? Lo sapevate che quella scimmia è stata decapitata che era ANCORA VIVA! Sensa alcuna anestesia ne quant'altro? Come potete difendere con tanta determinazione l'indifendibile?
Un film che molti hanno definito CORAGGIOSO! Coraggioso, osano definirlo coraggioso. Con che coraggio, si può dire una cosa del genere. L'unica cosa che ha fatto Deonato è farsi della pubblicità facile e VIGLIACCA! Gli animali "Uccisi per davvero!" gli uomini "per finta!", ma bravo complimenti! Che coraggio! Davvero! No so che dire!
Alla fine se c'è un gruppo di maniaci perversi e sadici che si eccita vedendo queste immagini poco mi interessa. Ma se questo piccolo gruppo si squilibrati osano definirla una opera d'arte, ecco che si raggiungono i limiti della follia. L'ARTE NON è QUESTO! E dal quel che ho letto, i difensori di questo film sono molto lontani dal sapere cosa sia la vera arte.
L'idea di Deonato era interessante, lo stile dello snuff movie, del film nel film, , lo sguardo disincantato, la rappresentazione di uomini che diventano bestie era innovativa. Ma un film che era potenzialmente un piccolo gioello è diventato uno spettacolo inguardabile ed inaccetabile che lo rende un film rivoltante e crudele senza motivo. Se quelle scene fossero state finte, il risultato sarebbe stato lo stesso alla visione, No?
Non trovo accetabile che continuino ad esserci persone che possano difendere certe scene, che soddisfano le lore esigenze perverse, nascondendosi dietro al fatto che è un "CULT" che è "Un film che ha avuto il coraggio di mostrare l'immastrabile", che è "UN OPERA D'ARTE E UN CAPOLAVORO!", addirittura si è arrivati a dire che è "UN FILM DI DENUNCIA!". Io non sono un moralista. Ho vissuto quattro anni in un villaggio Masai, lì il cibo lo procuravano. Ero piccolo, ma mi ricordo perfettamente che gli animali li amazzavano anche davanti me! Lo so che l'ho già detto, ma quando si tratta di uccidere un'animale per nutrirsi e sopravvivere è ben diverso da quello che ha fatto Deonato. A me poi mi parevano divertiti il gruppo di finti attori, a parte la ragazza che si è messa a vomitare per finta.
Peccato per la colonna sonora. Bellissima e sprecata per un film che non si può definire tale.
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(di orion84)
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cibox89
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domenica 29 aprile 2012
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non solo critica,anche riflessione sull'uomo
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Questo film non è soltanto critica alla società occidentale,anche se tale è una parte decisamente importante del film. Critica certo: critica verso una società che inquina la sua parte animale con quel fenomeno psicologico che è il considerarsi superiore a tutti,fenomeno tipico della nostra società. Una società che si considera l'unica,si considera superiore a tutti e a tutto e proprio per questo suo sentirsi superiore commette atti di violenza atroci verso popoli considerati inferiori, inferiorià verso chi e verso cosa nessuno lo sa davvero! Ma alla fine non è andato così il colonialismo,ennesimo crimine della società occidentale? Ma oltre questa critica,seppur fondamentale, vi è una riflessione ancora più profonda sull'essere umano; quale giustizia? quale rapporto con la nostra natura? I reporter sono schiavi completi della società che ci allontana dalla nostra natura, d'altra parte i selvaggi sono solo Nautra.
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Questo film non è soltanto critica alla società occidentale,anche se tale è una parte decisamente importante del film. Critica certo: critica verso una società che inquina la sua parte animale con quel fenomeno psicologico che è il considerarsi superiore a tutti,fenomeno tipico della nostra società. Una società che si considera l'unica,si considera superiore a tutti e a tutto e proprio per questo suo sentirsi superiore commette atti di violenza atroci verso popoli considerati inferiori, inferiorià verso chi e verso cosa nessuno lo sa davvero! Ma alla fine non è andato così il colonialismo,ennesimo crimine della società occidentale? Ma oltre questa critica,seppur fondamentale, vi è una riflessione ancora più profonda sull'essere umano; quale giustizia? quale rapporto con la nostra natura? I reporter sono schiavi completi della società che ci allontana dalla nostra natura, d'altra parte i selvaggi sono solo Nautra. Entrambi sono un'assenza totale di etica,etica qualsiasi essa sia: i primi seppur sentendosi etici e superiori non ne hanno la benchè minima traccia di eticità, i secondi sono solo Natura animale e per loro l'etica non è contemplata,non esiste nessuna etica al di fuori della Natura e delle sue leggi, anche quelle più ciniche più cattive. Tra le due una è preferibile,la seconda: non è ipocrita ma evidenzia una grande verità dell'essere animale Umano! Le strade di vita sono solo queste quindi? Forse no: il regista difatti ci indica anche il personaggio del professore. Un professore di grande eticità ma capace di comunicare e di entrare in dialogo con le popolazioni selvaggie. Forse il regista ci sta comunicando una grande cosa: La verità sta nel non negare la propria animalità di essere Umano ma di saper creare dialettica tra questa parte e un'etica profonda-vera e non ipocrita. Insomma è come se ci dicesse: la società occidentale è da abbandonare per la sua ipocrisia che crea soltanto mostri, è da recuperare invece il mondo selvaggio il quale però è da fare convivere con un'eticità vera,profonda che per troppo tempo abbiamo abbandonato vivendo un una squallida ed ipocrita società. Saremo capaci di vivere secondo questo insegnamento di questo crudele e letteralmente sconvolgente film? Saremo capaci di accettare il nostro essere animali,ma anche il nostro essere dei peculiari animali: capaci di stragi,ma anche di una eticità impossibile a tutti gli altri animali. La sfida è davvero importante esattamente come il valore di questo film!
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nicolò
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sabato 16 giugno 2007
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il film più controverso della storia del cinema
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E' la prima volta che non riesco effettivamente a dare un giudizio a un film. Perché le stellette saranno puramente indicative, come ricorda sempre qualcuno, ma davanti a una pellicola come "Cannibal Holocaust" non si riesce a giudicare in modo giusto il film. C'è chi lo critica pesantemente, accusandolo di tutti i mali di questo mondo, di essere persino uno "snuff movie", ovvero uno di quei film con scene di sadismo e violenza, anche sessuale, girati sfruttando persone e animali e senza l'ausilio di effetti speciali. Ripeto, senza. E poi ci sono i cultori, quelli che amano il film nel bene e nel male, ritenendolo, come il suo stesso autore, una pellicola di denuncia. E' vero anche questo, ma non solo.
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E' la prima volta che non riesco effettivamente a dare un giudizio a un film. Perché le stellette saranno puramente indicative, come ricorda sempre qualcuno, ma davanti a una pellicola come "Cannibal Holocaust" non si riesce a giudicare in modo giusto il film. C'è chi lo critica pesantemente, accusandolo di tutti i mali di questo mondo, di essere persino uno "snuff movie", ovvero uno di quei film con scene di sadismo e violenza, anche sessuale, girati sfruttando persone e animali e senza l'ausilio di effetti speciali. Ripeto, senza. E poi ci sono i cultori, quelli che amano il film nel bene e nel male, ritenendolo, come il suo stesso autore, una pellicola di denuncia. E' vero anche questo, ma non solo. E' anche vero che l'opus di Deodato è per gli stomaci forti: contiene scene di violenza vera solo su animali, e per questo fu denunciato dagli animalisti. Di scene crude, in novantacinque minuti di noia mortale, ce ne sono tante, anche troppe: alla fine il sangue stucca, ma nonostante questa carrellata di efferatezze sarebbe sbagliato ritenere il film un horror. Possiamo invece definirlo una pellicola girata con spirito documentaristico, il cui realismo lo fa avvolgere in un alone da finto "snuff", appunto. Poi c'è la meravigliosa, e al tempo stesso agghiacciante, musica di Riz Ortolani, esemplare soprattutto nella scena della punizione dell'adultera. Una scena crudelissima e disgustosa, forse più di altre. Potevano benissimo risparmiarsele. Ma io non sono nessuno per giudicare. Deodato va rispettato per l'operazione che ha voluto portare a termine e che, dopo il rilascio nelle sale cinematografiche, ha voluto difendere con tanta costanza. Deodato non solo ha contribuito al rispolvero dei "mondo movies" (ricordate "Mondo cane" di Gualtieri, Prosperi e Jacopetti?) ma ha fatto il più controverso e, al tempo stesso, riuscito film "cannibal", un filone che negli anni '80, dopo il successo di "Cannibal Holocaust", vedeva ogni anno nascere nuove pellicole. Concludendo, affermo fermamente che il film va visto, o altrimenti, magari, rivisto, tenendo meglio presente dell'epoca in cui è stato girato e delle intenzioni di Deodato di voler denunciare la civiltà occidentale. Non perdete quindi quello che Sergio Leone definì "il cavallo di battaglia" di un regista che, pur di diventare famoso, avrebbe fatto qualsiasi cosa. Anche venire accusato di aver girato uno "snuff".
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tomb
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venerdì 17 ottobre 2008
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17.10.2008 film di denuncia? mah...
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Premetto che ho visto il film una volta sola e sono arrivato in fondo con una certa difficoltà, dopo essere stato tentato di interrompere la visione numerose volte.
A mio modesto parere Cannibal Holocaust è assolutamente ingiudicabile.
Un'operazione davvero abile dal punto di vista cinematografico, che il suo autore ha voluto difendere a spada tratta, fiutando da buon volpone il vespaio di polemiche che ne sarebbe scaturito, la bagarre che avrebbe fatto guadagnare al film lo status di cult, circondato da un'aura sinistra e "canagliesca" insieme.
L'impianto generale del film indubbiamente funziona. Il taglio volutamente documentaristico, il distacco da entomologo con cui la telecamera a mano si inchioda inesorabile sulle scene più atroci e l'indubbia efficacia delle musiche di Riz Ortolani amplificano la percezione dello spettatore a un livello tale da rivoltare le viscere per la repulsione, e allo stesso tempo ipnotizzarne lo sguardo, pizzicando le corde più profonde e oscure dell'istinto voyeuristico, (lo stesso istinto, per capirci, che fa rallentare gli automobilisti per osservare la scena di un incidente.
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Premetto che ho visto il film una volta sola e sono arrivato in fondo con una certa difficoltà, dopo essere stato tentato di interrompere la visione numerose volte.
A mio modesto parere Cannibal Holocaust è assolutamente ingiudicabile.
Un'operazione davvero abile dal punto di vista cinematografico, che il suo autore ha voluto difendere a spada tratta, fiutando da buon volpone il vespaio di polemiche che ne sarebbe scaturito, la bagarre che avrebbe fatto guadagnare al film lo status di cult, circondato da un'aura sinistra e "canagliesca" insieme.
L'impianto generale del film indubbiamente funziona. Il taglio volutamente documentaristico, il distacco da entomologo con cui la telecamera a mano si inchioda inesorabile sulle scene più atroci e l'indubbia efficacia delle musiche di Riz Ortolani amplificano la percezione dello spettatore a un livello tale da rivoltare le viscere per la repulsione, e allo stesso tempo ipnotizzarne lo sguardo, pizzicando le corde più profonde e oscure dell'istinto voyeuristico, (lo stesso istinto, per capirci, che fa rallentare gli automobilisti per osservare la scena di un incidente... ). Di fatto non viene lasciato nulla all'immaginazione, e questo può disgustare totalmente o "affascinare", a seconda della natura di chi guarda..
Detto questo, l'artigianato splatter raggiunge qui vette eguagliate di rado, per realismo e quantità: agli occhi degli appassionati, il grand guignol finale e la punizione dell'adultera risulteranno davvero "esaltanti".
Ciò che trovo totalmente ingiustificabile, e che non bollerei come semplicemente "negativo" sono le torture perpetrate a danno degli animali. Tali scene sono totalmente superflue per la resa complessiva del messaggio, rivelandosi indice di un sadismo agghiacciante, sia da parte di chi le ha scritte, che di chi le ha "interpretate". Le giustificazioni addotte da Deodato, ovvero che gli animali in questione siano stati mangiati dagli indigeni che hanno collaborato alla realizzazione del film, paiono francamente fuori luogo. Traspare più che altro la volontà di stupire a tutti i costi, di spingere ancora più in là i confini dell'estremo e alimentare la morbosità di certe frange del pubblico di spettatori.
In quest'ottica, il preteso messaggio di denuncia della componente più violenta e voyeuristica della società occidentale ( lo stesso che Oliver Stone tenta di mettere alla berlina nel controverso Natural Born Killers ) si impregna di ipocrisia: non sono forse proprio questi gli aspetti che vengono maggiormente solleticati dalla visione del film???
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[+] ma perchè parlare della tortura sugli animali?
(di fearthereaper)
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walter
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venerdì 22 giugno 2007
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siamo noi i veri cannibali...
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Il film più controverso della storia del cinema, il Cannibal-movie per eccellenza che tanto ha fatto parlare di se, del regista Ruggero Deodato e degli attori, per i grossi problemi avuti con la censura, culminati con un processo in cui veniva portata avanti l'accusa che Cannibal Holocaust fosse uno "snuff movie" e che gli attori fossero stati uccisi veramente per dare un effetto più realistico al film! In realtà fu una mossa di pubblicizzazione dove il regista scelse degli attori che sarebbero potuti non apparire al cinema o in tv per alcuni anni in modo che sparendo dalla circolazione si pensasse veramente fossero stati vittime delle tribù cannibali dell'Amazzonia! Oltre alla violenza e al sadismo finto rappresentato dal film, c'è da dire che in alcune scene vengono uccisi degli animali veri e questo è sicuramente una cosa negativa, ma al tempo nel 1979 evidentemente la deontologia e le leggi a riguardo non erano ancora così dure da impedire questo! Ciò genero uno scandalo per le associazioni animaliste che se la presero soprattutto con l'attore Luca Barbareschi, il quale in una scena ammazza con un colpo di fucile un maialetto indifeso! Sicuramente ai più Cannibal Holocaust avrà fatto ribrezzo, avrà creato disgusto e dato il volta stomaco.
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Il film più controverso della storia del cinema, il Cannibal-movie per eccellenza che tanto ha fatto parlare di se, del regista Ruggero Deodato e degli attori, per i grossi problemi avuti con la censura, culminati con un processo in cui veniva portata avanti l'accusa che Cannibal Holocaust fosse uno "snuff movie" e che gli attori fossero stati uccisi veramente per dare un effetto più realistico al film! In realtà fu una mossa di pubblicizzazione dove il regista scelse degli attori che sarebbero potuti non apparire al cinema o in tv per alcuni anni in modo che sparendo dalla circolazione si pensasse veramente fossero stati vittime delle tribù cannibali dell'Amazzonia! Oltre alla violenza e al sadismo finto rappresentato dal film, c'è da dire che in alcune scene vengono uccisi degli animali veri e questo è sicuramente una cosa negativa, ma al tempo nel 1979 evidentemente la deontologia e le leggi a riguardo non erano ancora così dure da impedire questo! Ciò genero uno scandalo per le associazioni animaliste che se la presero soprattutto con l'attore Luca Barbareschi, il quale in una scena ammazza con un colpo di fucile un maialetto indifeso! Sicuramente ai più Cannibal Holocaust avrà fatto ribrezzo, avrà creato disgusto e dato il volta stomaco..e ciò è piuttosto comprensibile, ma se lo si guarda con attenzione, più che un cannibal-horror vuole essere un film di denuncia! Denuncia contro i media, denuncia contro il giornalismo d'assalto fatto con l'unico fine del successo e della avidità personale chiodo fisso della civiltà occidentale che considera se stessa evoluta, ma è in realtà selvaggia, cannibale, spietata e non si ferma davanti a nessun principio etico o morale! Emblematica la frase finale del Film dove L'antropologo giustamente dopo aver visto il documentario girato dai reporter si chiede: "Chi sono i veri Cannibali?"
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[+] denuncia ai media - scusa debole
(di giada)
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critichetti
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sabato 30 luglio 2011
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continua a girare.....
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un film che dopo averlo visto ti toglie l'uso della parola.sconsigliato vivamente agli animalisti e a chi sviene alla vista del sangue,cannibal holocaust è un film che và oltre ogni immaginazione,denunciando i costumi di una società corrotta disposta a tutto per i soldi e la gloria.
lo consiglio a chi vuole vedere realmente una faccia del mondo che molti non conoscono,perchè qui troveranno qualcosa che è si un falso snuff,ma dentro di sè ha quella che potrebbe essere un agghiacciante verità.
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maga**
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domenica 20 gennaio 2013
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film da vedere, se lo si riesce a capire.
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Eviterei di puntare il dito al regista,agli attori, e quant'altro. Se le azioni nel film sono così crudeli e toccanti ci sarà un motivo che non è difficile da comprendere ma più che altro da accettare. Deodato aveva uno scopo bene preciso anche se è stato frainteso con mera sadicita da moralisti, da persone che vedendo uccisioni di poveri animali (anestetizzati o no), pensano più semplicemente all'inutile cattiveria riversata su questi ultimi. Beh, affinché un uomo si rende conto di quanta inumanità ci sia in se stesso, ha bisogno di immagini, dimostrazioni vere e assolutamente sconvolgenti! La sete del potere, dell'apparire e non dell'essere, del possente, della fama stessa è oramai talmente diffusa e irreversibile che non ce ne se rende conto più.
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Eviterei di puntare il dito al regista,agli attori, e quant'altro. Se le azioni nel film sono così crudeli e toccanti ci sarà un motivo che non è difficile da comprendere ma più che altro da accettare. Deodato aveva uno scopo bene preciso anche se è stato frainteso con mera sadicita da moralisti, da persone che vedendo uccisioni di poveri animali (anestetizzati o no), pensano più semplicemente all'inutile cattiveria riversata su questi ultimi. Beh, affinché un uomo si rende conto di quanta inumanità ci sia in se stesso, ha bisogno di immagini, dimostrazioni vere e assolutamente sconvolgenti! La sete del potere, dell'apparire e non dell'essere, del possente, della fama stessa è oramai talmente diffusa e irreversibile che non ce ne se rende conto più. Se gli attori avevano facce divertite o eccitate, era perché erano TENUTI a farlo! Dovevano semplicemente imitare noi stessi! Gli indigeni pur essendo non civilizzati hanno un senso di giustizia,di rispetto verso la natura e gli animali che di certo noi non abbiamo più! Siamo accecati dal consumismo e questo film ha cercato con i suoi modi bruschi di togliere la polvere dai nostri occhi. Non è di certo l'horror o lo splatter migliore fra tutti ma non è nemmeno inutile, e le persone dovrebbero sedersi e interrogarsi su quanto il mondo AVANZATO sia regredito.
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(di alex41)
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sylya
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lunedì 28 gennaio 2013
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l'eccesso che rovina un buon lavoro
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E' un film dai contenuti molto forti. Contenuti che indubbiamente sono presentati con una crudezza orginale e shockante, e per questo di intenso impatto fisico (uno splatter piuttosto realistico perchè ben contestualizzato), ma che via via si fanno fin troppo eccessivi. Non parlo di un'eccessività di contenuto, quanto, più che altro, di tempo utilizzato per la descrizione di alcune scene forti (gore) a mio parere più che sovrabbondanti. Si può mostrare qualunque genere di tortura, ed essa, se ben motivata, renderà il film agghiacciante e persino di buon impatto (colgo A Serbian Film come esempio lampante di questo concetto), ma mostrarne oltre dieci minuti di pellicola per quasi ogni tortura in questione, diventa un inutile supplizio fisico ed una dimostrazione di quella che definirei un'inutile speculazione sulla ripugnanza di certi atti.
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E' un film dai contenuti molto forti. Contenuti che indubbiamente sono presentati con una crudezza orginale e shockante, e per questo di intenso impatto fisico (uno splatter piuttosto realistico perchè ben contestualizzato), ma che via via si fanno fin troppo eccessivi. Non parlo di un'eccessività di contenuto, quanto, più che altro, di tempo utilizzato per la descrizione di alcune scene forti (gore) a mio parere più che sovrabbondanti. Si può mostrare qualunque genere di tortura, ed essa, se ben motivata, renderà il film agghiacciante e persino di buon impatto (colgo A Serbian Film come esempio lampante di questo concetto), ma mostrarne oltre dieci minuti di pellicola per quasi ogni tortura in questione, diventa un inutile supplizio fisico ed una dimostrazione di quella che definirei un'inutile speculazione sulla ripugnanza di certi atti. Non apprezzo nè apprezzerò mai, credo, lo splatter usato solo come veicolo dell'attenzione dello spettatore, ed in Cannibal Holocaust purtroppo se ne vede molto.
In generale, comunque, il film è ben fatto, mi è sembrato ben girato, per il genere che rappresenta, credibile e coraggioso. Come sempre nei film del genere, anche in questo, seppur meno degli attuali, i protagonisti sono ben poco furbi, per non dire completamente privi di buon senso, tuttavia ritengo che anche questo sia da considerarsi funzionale al messaggio che il film vorrebbe trasmettere. Non siamo poi molto più evoluti di animali e popolazioni non civilizzate: un uomo tra le bestie, non è bestia meno di loro.
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raysugark
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domenica 26 novembre 2017
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cannibal holocaust
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Gli anni 70 e 80, sono stati gli anni in cui uscirono spesso pellicole controverse, che hanno scioccato il pubblico per l'estrema violenza come Reazione a Catena, A Clockwork Orange, The Exorcist, Salò o le 120 giornate di Sodoma, Zombie 2, ecc. Queste pellicole inizialmente non sono state accolte positivamente, ma solo gli anni avvenire vengono considerate dei grandi cult. Nel 1980 esce Cannibal Holocaust di Ruggero Deodato che è un[+]
Gli anni 70 e 80, sono stati gli anni in cui uscirono spesso pellicole controverse, che hanno scioccato il pubblico per l'estrema violenza come Reazione a Catena, A Clockwork Orange, The Exorcist, Salò o le 120 giornate di Sodoma, Zombie 2, ecc. Queste pellicole inizialmente non sono state accolte positivamente, ma solo gli anni avvenire vengono considerate dei grandi cult. Nel 1980 esce Cannibal Holocaust di Ruggero Deodato che è una delle pellicole più controverse, ad aver particolarmente scioccato il pubblico e la critica. La pellicola narra di un antropologo che è alla ricerca di 4 giovani reporter, che da un po' di tempo sono scomparsi nella Foresta Amazzonica. Dopo che gli indigeni consegnano al antropologo il materiale girato dai reporter, verrà scoperto quali sono gli orrori compiuti dai reporter all'interno di The Green Inferno. Cannibal Holocaust ha riscosso un enorme successo, che viene persino apprezzato da Sergio Leone. Ruggero Deodato gira Cannibal Holocaust con un budget basso, da cui è diventato un cult che può essere apprezzato oppure odiato. La pellicola si addentra nel realismo cruento, fino a diventare stomachevole. Infatti ci sono scene estremamente violente, che sono diventate famose che hanno urtato la sensibilità del pubblico. La pellicola è stata sia censurata, che bandita in alcuni paesi del mondo. Allo stesso modo Cannibal Holocaust ha portato un’innovazione, ovvero lo stile del Found Footage. Infatti da lì in poi sono usciti film in stile Found Footage, come Cloverfield, Trollhunter, Chronicle, Project Almanac, che hanno preso di ispirazione lo stile della narrazione di Cannibal Holocaust.
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sergente hartman
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lunedì 22 giugno 2009
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un grande messaggio di critica all'occidente
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di questo film rimane sicuramente impressa allo spettatore l' iniziale visione dall'alto della immensa e impenetrabile foresta amazzonica:il polmone verde della Terra con il rio delle amazzoni che vi scorre in mezzo sinuosamente ,per le musiche soavi di riz ortolani di sottofondo alle scene di forte brutalità e violenza che vengono perpetrate e che creano un profondo contrasto voluto dal regista.Senz'altro è il film dell'orrore che ha accusato piu critiche a livello internazionale e che ha fatto parlare di piu di se stesso e del suo sanguinolento regista,per le innumerevoli uccisioni perpetrate realmente su degli inermi animali ,per le decapitazioni,mutilazioni e letterali smembramenti che ricevono i 4 a ragazzi da parte degli indios.
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di questo film rimane sicuramente impressa allo spettatore l' iniziale visione dall'alto della immensa e impenetrabile foresta amazzonica:il polmone verde della Terra con il rio delle amazzoni che vi scorre in mezzo sinuosamente ,per le musiche soavi di riz ortolani di sottofondo alle scene di forte brutalità e violenza che vengono perpetrate e che creano un profondo contrasto voluto dal regista.Senz'altro è il film dell'orrore che ha accusato piu critiche a livello internazionale e che ha fatto parlare di piu di se stesso e del suo sanguinolento regista,per le innumerevoli uccisioni perpetrate realmente su degli inermi animali ,per le decapitazioni,mutilazioni e letterali smembramenti che ricevono i 4 a ragazzi da parte degli indios.Ciò ha causato parecchio scontegno e disgusto e la notorietà del film si è sparsa velocemente essendo catalogato come uno dei primi snuff-movie e splatter risalente a 30 anni fa ,senza dubbio deodato ebbe un idea geniale nel creare un genere del tutto nuovo e cosi realistico che poi diede l'imput alle infinite pellicole horror splatter che si sono succedute in seguito fino ai giorni nostri ,dove il sangue e la violenza scorre a flutti senza una ragione o un nesso logico.Ma a differenza di questi ultimi ,nel capolavoro di deodato ,non era tutto cosi scontato e sbrigativo e il messaggio di profonda accusa verso la società occidentale distruttrice ,egoista,avida e portatrice di calamità ,dedita solo al successo individuale e al denaro ,senza nessun scrupolo impersonata dai 4 giovani protagonisti è lapalissiano e palese .Infatti i 4 pur di procurarsi fama e denaro ,arrivano perfino a incendiare il villaggio degli innocui nativi rinchiudendoli nelle capanne per vederli arsi vivi , a impalare una giovanissima indios dopo averla brutalmente stuprata ,e tutto questo allo scopo di creare un documentario sensazionale,mai visto prima di allora , con costernanti immagini che avrebbero provocato certamente un grande eco e scalpore allo spettatore occidentale.Ma il messaggio diventa ancora piu forte alla fine del film ,quando il biondo e la ragazza sono catturati e fatti a pezzi dagli indigeni sotto i loro occhi, e loro incuranti e disinteressati e in preda alla cieca avidità e pazzia continuano a girare pur di avere uno scoop di un massacro di una persona (in questo caso addirittura di un loro amico )in diretta affinchè se mai ce l'avessero fatta ad uscire da quell'inferno verde sarebbero diventati ricchissimi possedendo quelle ecclatanti riproduzioni.
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