rongiu
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lunedì 31 maggio 2010
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k-pax “un approccio sistemico-relazionale”
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K-PAX “Un approccio sistemico-relazionale” – prima parte -
Cosa succede al corpo umano quando una “malattia” ne insidia la “normalità?” E… se questa insidia colpisce la psiche? Si può astrarre l’uomo dall’ambiente che lo circonda? Cosa significa lo stare male o il malessere? E… quando nella persona gli atteggiamenti, gli atti, la condotta, il contegno, le sue movenze, le sue abilità non sono più “conformi,” quale sviluppo avrà il suo futuro? L’organismo famiglia in tutto ciò riveste un ruolo fondamentale? Agli esperti le risposte. Io non lo sono. Il mio è un modo del tutto personale di gustare il film e lo presento agli altri. Prot: CONOSCIAMOLO MEGLIO - Psychiatric Institute of Manhattan – riservato - appunti del Dr.
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K-PAX “Un approccio sistemico-relazionale” – prima parte -
Cosa succede al corpo umano quando una “malattia” ne insidia la “normalità?” E… se questa insidia colpisce la psiche? Si può astrarre l’uomo dall’ambiente che lo circonda? Cosa significa lo stare male o il malessere? E… quando nella persona gli atteggiamenti, gli atti, la condotta, il contegno, le sue movenze, le sue abilità non sono più “conformi,” quale sviluppo avrà il suo futuro? L’organismo famiglia in tutto ciò riveste un ruolo fondamentale? Agli esperti le risposte. Io non lo sono. Il mio è un modo del tutto personale di gustare il film e lo presento agli altri. Prot: CONOSCIAMOLO MEGLIO - Psychiatric Institute of Manhattan – riservato - appunti del Dr. Mark Powell. Caso 287 – paziente “PROT”
Maschio bianco, 30 anni, si chiama “Prot” arrestato dalla polizia di New York City dopo essere stato trovato chino su una vittima rapinata nella Grand Central Station.
Anche se un po’ denutrito, al primo esame medico non ha rivelato nessuna anomalia biologica, né alcun segno di disturbo del pensiero formale, afasia, o allucinazione uditiva, e ha presentato un’andatura quasi normale.
Tuttavia, egli sostiene costantemente una cosa piuttosto bizzarra: Crede di venire da un altro pianeta, che chiama "K-PAX". Il paziente è stato completamente insensibile ai farmaci antipsicotici più potenti. Peggio ancora, è riuscito ad arruolare molti dei suoi camerati, e anche parte del personale inizia a credergli! La mia prima sessione con Prot è prevista per Mercoledì 9.
Note della prima sessione.
Secondo Prot K-PAX è a circa 1000 anni luce dalla Terra, nella costellazione della Lyra. Ho cercato di sottolineare le incongruenze nel suo racconto, ad esempio, gli oggetti non possono viaggiare più veloci della luce. Ha spiegato che ha viaggiato con "particelle” più veloci della luce chiamate Tachioni.
In seguito ho chiamato mio cognato Steve circa questo argomento ( è un astrofisico) e mi ha detto che ci sono alcune teorie in proposito, ma mai provate. (NOTA: potrebbe essere un astrofisico Prot? Magari un astrofisico scomparso?
Gli chiesi che cosa era il suo lavoro su K-PAX, ma lui ha sostenuto che nessuno lavora lì - che il "lavoro" è un concetto umano. Qualunque cosa c'è da fare su K-PAX la si fa' e basta.
(Il paziente è probabile disoccupato?)
Note dalla prima sessione (segue)
La Terra è stata descritta come un "pianeta di Classe BA-III - fase iniziale di evoluzione, futuro incerto". (Modo arrogante) Egli sostiene di aver visitato 64 pianeti nella nostra galassia.
Ascoltando il nastro di nuovo, mi ha colpito la totale mancanza di qualsiasi dialetto o accento, ciò rende ancora più difficile scoprire la sua vera identità.
Dr. Chakraborty: avrà i risultati di alcuni test aggiuntivi relativi alla sensibilità insolita del paziente alla luce. (Prot. insiste sulla necessità di indossare occhiali da sole in ogni momento.)
Risultati delle prove di visione:
Secondo il Dott. Chakraborty, il paziente ha la capacità di rilevare anomalie in lunghezze d'onda fino a 400 Angstoms - nello spettro ultravioletto. Prot, percepisce gli ultravioletti.
Nutro molti sospetti sui risultati del test, possono essere stati contaminati in qualche modo, oppure immagino ci potrebbe essere una mutazione genetica o un difetto che potrebbe spiegare tutto ciò.
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lester burnham
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sabato 13 gennaio 2007
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kevin l'alieno affascinante (corretto)
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Kevin Spacey, secondo alcuni, da un bel po di tempo ormai, sbaglia film. K-Pax (2001 con Spacey appena reduce dal successo di Amarican Beauty) rientrerebbe tra questi (come The Life of David Gale, Shipping News, Pay It Forward). Forse la critica cinematografica non dovrebbe essere un lavoro. A mio parere Kevin Spacey è solo un serio professionista che ama il suo lavoro. Voglio dire: si studia il copione e lo recita. Uno alla Sir Anthony Hopkins: i film potranno non piacere ma loro, gli attori, funzionano. Sempre. Forse il segreto è tanto talento più brandelli di mistero che ancora circondano sulla loro vita privata, ciò che forse aiuta a vederli migliori al cinema. Kevin si trova perfettamente a suo agio nei panni dell’alieno/paziente Prot.
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Kevin Spacey, secondo alcuni, da un bel po di tempo ormai, sbaglia film. K-Pax (2001 con Spacey appena reduce dal successo di Amarican Beauty) rientrerebbe tra questi (come The Life of David Gale, Shipping News, Pay It Forward). Forse la critica cinematografica non dovrebbe essere un lavoro. A mio parere Kevin Spacey è solo un serio professionista che ama il suo lavoro. Voglio dire: si studia il copione e lo recita. Uno alla Sir Anthony Hopkins: i film potranno non piacere ma loro, gli attori, funzionano. Sempre. Forse il segreto è tanto talento più brandelli di mistero che ancora circondano sulla loro vita privata, ciò che forse aiuta a vederli migliori al cinema. Kevin si trova perfettamente a suo agio nei panni dell’alieno/paziente Prot. E con un misurato e convincente Dottor J. Bridges costruisce i momenti migliori del film proprio durante dialoghi di "conoscenza" tra dottore e paziente, in cui l’ET con la "configurazione energetica" più umana della storia del cinema manifesta interessanti “opinioni" sulla razza umana tipo: “No laws. No lawyers” oppure “You humans, most of you, subscribe to this policy of "an eye for an eye, a life for a life," which is known throughout the universe... for its stupidity. Even your Buddha and your Christ had quite a different vision, but nobody's paid much attention to them, not even the Buddhists or the Christians.” e anche qualche consiglio tipo … “… all beings have the capacity to cure themselves” e ancora “My advice to you is to get it right this time around, because this time... is all you have.” Il plot “umano” che affiora dalle sedute di ipnosi, resta interessante, anche se già visto, fino alla fine. Il film affascina e diverte. Coinvolge anche. Tanto che forse, alla fine, che Prot esista o meno, non è importante. Circola un non so che di crescita e curiosità per tutto il film. Assolutamente da vedere Kevin che mangia la banana senza sbucciarla. Non buttate via i soldi se acquistate la colonna sonora: Edward Shearmur ha scritto alcune parti così buone da essere sicuramente molto più conosciute di un film che merita più di una sola visione per essere apprezzato. Onesta la regia, a tempo il montaggio.
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rongiu
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giovedì 3 giugno 2010
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la “brigata” prot.
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LA “BRIGATA” PROT. (ultima parte)
Cosa è riuscito a fare, o meglio a dare Prot? Prot è riuscito a dare alla sua “allegra brigata:”
1. un progetto di vita.
2. non li ha considerati solo pazienti “farmacologici” ma ha ricostruito una dinamica comunicativo - relazionale.
3. ha sempre preso “maledettamente” sul serio tutto il loro pensiero.
4. è un loro complice.
5. non li ha mai “tutelati” eccessivamente.
6. li ha stupiti.
Conosciamola questa brigata:
1. Ernie
Ernie è ricoverato da anni, è moto legato alla vita, ha una ossessiva paura della morte. Controlla i battiti del polso e la temperatura con regolarità, indossa mascherina e guanti di gomma, più volte al giorno fa la doccia.
Il cibo per Ernie è un vero problema, ha paura di intossicazioni alimentari e morte da soffocamento.
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LA “BRIGATA” PROT. (ultima parte)
Cosa è riuscito a fare, o meglio a dare Prot? Prot è riuscito a dare alla sua “allegra brigata:”
1. un progetto di vita.
2. non li ha considerati solo pazienti “farmacologici” ma ha ricostruito una dinamica comunicativo - relazionale.
3. ha sempre preso “maledettamente” sul serio tutto il loro pensiero.
4. è un loro complice.
5. non li ha mai “tutelati” eccessivamente.
6. li ha stupiti.
Conosciamola questa brigata:
1. Ernie
Ernie è ricoverato da anni, è moto legato alla vita, ha una ossessiva paura della morte. Controlla i battiti del polso e la temperatura con regolarità, indossa mascherina e guanti di gomma, più volte al giorno fa la doccia.
Il cibo per Ernie è un vero problema, ha paura di intossicazioni alimentari e morte da soffocamento. (All’età di 9 anni, ha visto la madre morire a causa di un boccone di carne.) Ernie non esce fuori dell’edificio, teme un bombardamento da meteoriti, raggi cosmici, avvelenamento da sostanze chimiche, polveri organiche, e così via.
2. Sal
Ex portiere di New York City, pessimista senza speranza , il classico musone. È stato ricoverato perché aveva iniziato a dire ai condomini di “puzzare”. Le sue prime parole dopo l'arrivo sono stati "questo posto puzza", e ha informato l'intero staff. L'unica persona all’interno dell’ospedale che non puzza, secondo Sal, è Prot.
3. Howie
Nato in una famiglia povera di Brooklyn. Howie fin da piccolo ha evidenziato abilità musicali . Più diventava bravo, più si rendeva conto di non sapere tutto, non gradiva margini di errori.
Per poter suonare il suo violino perfettamente, Howie si gettò a capofitto negli studi musicali in tutti i suoi aspetti. Quando si rese conto che anche questo non sarebbe stato sufficiente, iniziò a studiare giorno e notte, finché alla fine si è ammalato ed ha avuto bisogno del ricovero. Nessun farmaco tranquillante si è dimostrato abbastanza potente per rallentare la sua incessante ricerca della perfezione.
La maggior parte del tempo lo trascorre leggendo dizionari ed enciclopedie mentre ascolta musica. L’incontro con Prot ha cambiato tutto.
4.
Bess
Bess non ha risposto bene al trattamento farmacologico, mantiene un rapporto conflittuale con la realtà. I suoi periodi di depressione sono stati gestiti con ECT (terapia elettroconvulsionante). Recentemente anche il gatto della signora Archer ha fatto la sua parte. Bess mangia poco, sostiene di "mangiar troppo" e di "non meritare il cibo."
Fino a quando il progresso scientifico non darà nuove prospettive per la cura della schizofrenia, non si può fare di più per lei.
5. Mrs. Archer
La signora Archer, ex moglie di uno degli industriali più importanti d’america, è conosciuta in reparto come la “Duchessa” – pranza – in fine porcellana nella privacy della propria camera. Abituata fin da piccola ad una vita lussuosa, si lamenta continuamente per il servizio che non ritiene alla sua altezza.
La Duchessa una volta ha percorso, correndo nuda, la Quinta Avenue per circa un miglio. Il marito la lasciò per una donna molto più giovane, a seguito di tale avvenimento, è in uno stato dissociativo. Con l’arrivo di Prot, il suo atteggiamento è cambiato. Ha iniziato ad unirsi agli altri pazienti nella sala da pranzo.
Prot è un grande. E' e resterà, un meraviglioso mistero!
Good ciak!
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donald93
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martedì 9 agosto 2011
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kevin spacey magistrale
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Il film ha protagonista Prot (Kevin Spacey), personaggio misterioso che afferma di venire da K-PAX, un pianeta posizionato nella costellazione della Lira.
Proprio per queste sue affermazioni ad un primo impatto bizzarre, Prot viene rinchiuso in un manicomio. Ad occuparsi di questa situazione divenuta oramai "un caso" (curioso come Prot sia insensibile agli psicofarmaci), sarà il Dr. Powell (Jeff Bridges). Dopo molti curiosi dialoghi riguardanti il pianeta K-PAX, il dottore decide d'intervenire con un'ipnosi sul paziente; da quì la storia prenderà un tratto molto umano, dalla mente di Prot verrano estrapolati più ricordi, ricordi che lui vorrebbe cancellare perennemente.
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Il film ha protagonista Prot (Kevin Spacey), personaggio misterioso che afferma di venire da K-PAX, un pianeta posizionato nella costellazione della Lira.
Proprio per queste sue affermazioni ad un primo impatto bizzarre, Prot viene rinchiuso in un manicomio. Ad occuparsi di questa situazione divenuta oramai "un caso" (curioso come Prot sia insensibile agli psicofarmaci), sarà il Dr. Powell (Jeff Bridges). Dopo molti curiosi dialoghi riguardanti il pianeta K-PAX, il dottore decide d'intervenire con un'ipnosi sul paziente; da quì la storia prenderà un tratto molto umano, dalla mente di Prot verrano estrapolati più ricordi, ricordi che lui vorrebbe cancellare perennemente. In questa scena Kevin Spacey dimostra il suo talento, colpendo lo spettatore con un pianto disperato, pieno di dolore.
Senza chiudere la recensione con uno spoiler, consiglio il film; un finale che fa riflettere, anche se quest'ultimo momento diviene meno affascinante per via dei cliché che rendono apparentemente tutto più semplice. Ciò, comunque non guasta la visione di una pellicola fin troppo sottovalutata, con un Kevin Spacey da Oscar.
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elisa 5
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mercoledì 12 ottobre 2011
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kevin spacey rende tutto credibile
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Il film è interpretato da Kevin Spacey, attore unico e inimitabile. Continuare a parlare del suo immenso talento sarebbe solo una perdita di tempo.
Il film vede come protagonista Prot, interpretato appunto da Spacey, un personaggio al quanto particolare, ma che attira subito tutte le simpatie del pubblico. Prot viene considerato un malato mentale, perchè si definisce un alieno proveniente dal pianeta K-PAX, e portato in un ospedale psichiatrico viene affidato alle cure del dott. Powell. Da subito lo psichiatra rimane affascinato da Prot, dal suo modo di muoversi, sempre calmo e contenuto, dal suo portare sempre gli occhiali, per via della luce troppo forte della Terra e dalla sua passione smisurata per la frutta.
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Il film è interpretato da Kevin Spacey, attore unico e inimitabile. Continuare a parlare del suo immenso talento sarebbe solo una perdita di tempo.
Il film vede come protagonista Prot, interpretato appunto da Spacey, un personaggio al quanto particolare, ma che attira subito tutte le simpatie del pubblico. Prot viene considerato un malato mentale, perchè si definisce un alieno proveniente dal pianeta K-PAX, e portato in un ospedale psichiatrico viene affidato alle cure del dott. Powell. Da subito lo psichiatra rimane affascinato da Prot, dal suo modo di muoversi, sempre calmo e contenuto, dal suo portare sempre gli occhiali, per via della luce troppo forte della Terra e dalla sua passione smisurata per la frutta. Continuando le terapie lo stesso dott. Powell capisce che non è davanti al solito pazzo con disturbi della personalità e tenterà di capire qual è la vera storia dietro "l'alieno". Film emozionante, con degli spunti anche filosofici (la vita su K-PAX), che ti appassiona minuto dopo minuto e con un finale bellissimo!!!!
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gian_90
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sabato 22 marzo 2014
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"terra - k-pax un viaggio con la mente"
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"K-Pax - da un altro mondo" è un film ampiamente sottovalutato, io stesso ero scettico nel guardarlo quando mi fu caldamente consigliato, ma dopo qualche tempo decisi di dargli una chance, in fondo mi dissi "c'è Kevin Spacey, non uno qualunque"; infatti, K.Spacey... Un attore monumentale che regala ad ogni film a cui partecipa, quella marcia in più; di fatti le sue interpretazioni sono frutto di un mix tra studio scolastico del copione e impersonificazione magistrale del personaggio da interpretare. Terminata la visione del film ero affascinato, perso nei pensieri, dubbioso, viaggiavo con la mente e avevo una voglia irresistibile di riguardare questa pellicola per apprezzare al meglio ogni sua sfaccettatura.
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"K-Pax - da un altro mondo" è un film ampiamente sottovalutato, io stesso ero scettico nel guardarlo quando mi fu caldamente consigliato, ma dopo qualche tempo decisi di dargli una chance, in fondo mi dissi "c'è Kevin Spacey, non uno qualunque"; infatti, K.Spacey... Un attore monumentale che regala ad ogni film a cui partecipa, quella marcia in più; di fatti le sue interpretazioni sono frutto di un mix tra studio scolastico del copione e impersonificazione magistrale del personaggio da interpretare. Terminata la visione del film ero affascinato, perso nei pensieri, dubbioso, viaggiavo con la mente e avevo una voglia irresistibile di riguardare questa pellicola per apprezzare al meglio ogni sua sfaccettatura. K-Pax ti rapisce subito dalle sue prime battute, la ricerca della verità ti accompagna fino all'ultima scena del film e la straordinaria interpretazione di Spacey rende tutto maledettamente più credibile. Il film ,collocato nel genere fantascienza-drammatico, non offre effetti speciali come in "Alien" o "Incontri ravvicinati del terzo tipo", ma in modo eguale lo spettatore crede davvero di trovarsi nello spazio, poiché Prot è sicuro e convinto delle sue parole e argomenta tutto quello che dice con esempi ed esperienze proprie, permettono a coloro che lo ascoltano di immaginare il pianeta dal quale giunge. Ma oltre alla trama che scorre in modo straordinario grazie alla notevole intesa tra Spacey (Prot) e J.Bridges (Dottore), c'è un altro fattore che permette la perfetta riuscita del film, il "Soundtrack" creato per l'occasione da Edward Shearmur, infatti le parole di Prot accompagnate da queste note sembrano davvero più credibili e allo spettatore sembra veramente di "viaggiare" insieme al PROTagonista tramite un raggio di luce e di giungere su K-Pax, quel pianeta che nessun uomo ha mai visto, ma che sembra così nitido, così meravigliosamente reale. Il finale è stato criticato perché non chiarisce di fatto come stanno realmente le cose, ma è proprio questo uno dei punti di forza del film, allo spettatore è lasciata la liberta di credere che sia tutto frutto di una mente disturbata, ma molto fantasiosa o al contrario di credere all'alieno giunto tramite uno dei suoi numerosi viaggi intergalattici. Concludo, consigliando fortemente la visione di questo film,poichè nonostante non sia un capolavoro, risulta davvero essere un ottimo film, coinvolgente e piacevole, con eccellenti interpretazioni dei principali attori (K.Spacey e J.Bridges) ed una magnifica colonna sonora (Edward Shearmur), che ci compagna per tutto il film, aumentando in modo smisurato il pathos dello spettatore. Buona visione
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zoeemily
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martedì 4 ottobre 2011
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regia (quasi) impeccabile
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Arriva a new York un bizzarro personaggio, che afferma di chiamarsi Prot. Egli viene da K-pax, come lui stesso afferma più e più volte durante il film. Purtroppo nessuno, o quasi, gli crede, così viene rinchiuso in un ospedale psichiatrico. Ma lo psichiatra che esercita nell'ospedale inizia un pò a credergli, piano piano. Nascerà tra loro una strana unione, azzardata amicizia.
Allora, film strutturato bene, regia mai stanca e sempre attenta, forse proprio per questo il ritmo risulta un pò lento, forse dal fatto ce la regia voleva che fosse tutto perfetto, con un velo di mistero. Comunque film molto bello,e, direi, sottovalutato.
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Arriva a new York un bizzarro personaggio, che afferma di chiamarsi Prot. Egli viene da K-pax, come lui stesso afferma più e più volte durante il film. Purtroppo nessuno, o quasi, gli crede, così viene rinchiuso in un ospedale psichiatrico. Ma lo psichiatra che esercita nell'ospedale inizia un pò a credergli, piano piano. Nascerà tra loro una strana unione, azzardata amicizia.
Allora, film strutturato bene, regia mai stanca e sempre attenta, forse proprio per questo il ritmo risulta un pò lento, forse dal fatto ce la regia voleva che fosse tutto perfetto, con un velo di mistero. Comunque film molto bello,e, direi, sottovalutato. Ottima, come sempre, anche l'interpretazione di Kevin Spacey.
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giovedì 20 settembre 2012
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fino a dove riusciamo a credere?
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Fino a dove riusciamo a credere?
La verità è ciò in cui crediamo, ciò che vediamo oppure è rappresentata da ciò fin cui possiamo riuscire a credere e/o a vedere?
I limiti della nostra mente, della nostra visione delle cose sono i limiti della nostra realtà, ma questi limiti variano di persona in persona, giusto?
Qual'è il confine?
ma sopratutto qual'è il nostro interesse a scoprirlo?
Queste sono le domande che la visione di questo film mi ha lasciato.
La storia del film non ve la racconto, come sempre parlerò di emozioni, sensazioni immagini per finire con un giudizio complessivo.
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Fino a dove riusciamo a credere?
La verità è ciò in cui crediamo, ciò che vediamo oppure è rappresentata da ciò fin cui possiamo riuscire a credere e/o a vedere?
I limiti della nostra mente, della nostra visione delle cose sono i limiti della nostra realtà, ma questi limiti variano di persona in persona, giusto?
Qual'è il confine?
ma sopratutto qual'è il nostro interesse a scoprirlo?
Queste sono le domande che la visione di questo film mi ha lasciato.
La storia del film non ve la racconto, come sempre parlerò di emozioni, sensazioni immagini per finire con un giudizio complessivo.
Tutta la parte iniziale del film la trovo geniale, non mi soffermo a criticare come hanno fatto in molti i dettagli e la loro credibilità ma voglio soffermarmi sui confini citati sopra, sulla superba creazione del personaggio interpretato con grande classe da Kevin Speacy.
Un personaggio che con calma ed eleganza rimpicciolisce le grandi e illustri menti della nostra società e riavvicina la vita alla semplicità che ne compone la struttura di base, complicata troppo spesso dalla volontà e dalla realtà vista da quelle menti che hanno a carico l'esistenza dei loro simili.
La cosa che mi fà più pensare, durante e dopo la visione del film non è innovativa ma è molto stimolante, se ne parla da decenni probabilmente nei testi delle canzoni, nel libri, nei film, nelle associazioni di pensiero e in questo film sembra essere nascosta alla base della storia che racconta
ed è la ridicolizzazione di tutte le fondamenta della nostra attuale società civile.
Una società basata sulla distinzione, decisa da qualcuno qualche secolo fa, tra bene e male, tra dottori e pazienti, tra vincoli e libertà, tra società e famiglia e non per ultimo tra intelligenza e stupidità.
Su questo ultimo punto mi sembra che il film denunci, nemmeno in maniera troppo velata la "stupidità" degli esseri umani indicandola proprio come responsabile della poca gioia e felicità delle nostre vite. Conflitti, regole, dettami che ci sono imposti fin da piccoli sono i confini della nostra libertà e con essa rinchiudiamo serenità, gioia e allegria.
Un ipotetica società dove non c'è bisogno di stato, polizia persone che decidano quale sia la giustizia, dove non c'è bisogno di un istituzione chiamata famiglia per crescere i bambini ma gli stessi sono cresciuti nell'insieme da questa forma evoluta di società ("imparando un pò da uno e un pò da un altro" citando Prott) che solo un intelligenza superiore potrebbe permetterne l'esistenza ma sopratutto la convivenza.
Nella seconda parte invece mi ha colpito la riflessione sul rapporto tra essere umano e malattia e tra medico e paziente. La traccia che mi rimane è quella di riflettere sul fatto che molto spesso la soluzione ai nostri problemi di salute o umorali non si trova ne con le medicine, ne con i medici ma semplicemente dentro di noi, dentro la nostra storia. Medici e medicine ti possono avere in cura per anni senza ottenere risultati perchè la cura di cui abbiamo bisogno è dentro di noi, dentro la nostra storia e non si può trovare soluzione se non si ascolta, non si cerca di capire, non si indaga sulla quella che è ed è stata la nostra vita.
Prott ci dimostra come la cura per i suoi compagni di malattia sia proprio strettamente legata con la loro vita e con i vincoli di cui abbiamo scritto sopra, vincoli imposti da una società sbagliata.
Un altra cosa che il film ti fa notare è la differente capacità di affrontare e di vivere la vita a seconda della cultura e conoscenza che abbiamo.
Conoscenza e cultura non vuol dire titolo di studio o posto di lavoro, ci sono persone che hanno alti titoli e alti ruoli in società e nonostante ciò hanno poca conoscenza e poca cultura, ci sono persone che rivestono ruoli trasparenti ma che hanno conoscenze sconfinate, ne gli uni ne gli altri sono indispensabili per la nostra sopravvivenza ma con un maggior peso degli uni la nostra vita peggiora, con maggior peso degli altri la nostra vita migliora.
Ecco forse, la parte finale del film, il messaggio che traspare alla fine, è l'unica parte che mi ha un pò deluso perchè scesa un pò in banalità è che l'amore e l'amicizia sono qualcosa di più profondo della nostra sola esistenza.
Alla fine consiglio assolutamente la visione del film, che rischia però di annoiare o deludere chi si aspetta di vedere un film con una storia dove non è necessario altro che una visione ed un ascolto distratto.
E' un film di spunti, di contorni, di stimolazioni e inoltre è un film con una colonna sonora sicuramente indovinata.
Spero di rivedervi tutti un giorno lontano su K-Pax!!!
Mark: “Come distinguete il bene dal male voi di K-Pax?”. Prott:“Ogni creatura dell’universo distingue il bene dal male!”.
Mark: “Su questo pianeta io sono il dottore, lei il paziente”.
Prott. “Dottore… paziente… curiosa distinzione umana!”.
Prott:" Voglio dirti una cosa Mark,una cosa che ancora non sai.Noi K-Paxiani abbiamo vissuto abbastanza da averlo già scoperto...l'universo si espanderà poi tornerà a collassare su se stesso e poi si espanderà di nuovo ripetendo questo processo all'infinito.Ciò che non sai è che quando l'universo si espanderà di nuovo tutto quanto sarà come adesso,qualunque errore commetterai in questa vita lo ripeterai nel tuo prossimo passaggio ogni errore che commetterai sopravviverà ancora e ancora,per sempre.Quindi il consiglio che ti do è fare le scelte giuste questa volta,perchè questa volta è tutto ciò che hai."
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gian_90
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mercoledì 19 marzo 2014
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"terra - k-pax un viaggio con la mente"
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"K-Pax - da un altro mondo" è un film ampiamente sottovalutato, io stesso ero scettico nel guardarlo quando mi fu caldamente consigliato, ma dopo qualche tempo decisi di dargli una chance, in fondo mi dissi "c'è Kevin Spacey, non uno qualunque"; infatti, K.Spacey... Un attore monumentale che regala ad ogni film a cui partecipa, quella marcia in più; di fatti le sue interpretazioni sono frutto di un mix tra studio scolastico del copione e impersonificazione magistrale del personaggio da interpretare. Terminata la visione del film ero affascinato, coinvolto, perso nei pensieri, dubbioso, viaggiavo con la mente e avevo una voglia rresistibile di riguardare questa pellicola per apprezzare al meglio ogni sua sfaccettatura.
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"K-Pax - da un altro mondo" è un film ampiamente sottovalutato, io stesso ero scettico nel guardarlo quando mi fu caldamente consigliato, ma dopo qualche tempo decisi di dargli una chance, in fondo mi dissi "c'è Kevin Spacey, non uno qualunque"; infatti, K.Spacey... Un attore monumentale che regala ad ogni film a cui partecipa, quella marcia in più; di fatti le sue interpretazioni sono frutto di un mix tra studio scolastico del copione e impersonificazione magistrale del personaggio da interpretare. Terminata la visione del film ero affascinato, coinvolto, perso nei pensieri, dubbioso, viaggiavo con la mente e avevo una voglia rresistibile di riguardare questa pellicola per apprezzare al meglio ogni sua sfaccettatura. K-Pax ti rapisce subito dalle sue prime battute, la ricerca della verità ti accompagna fino all'ultima scena del film e la straordinaria interpretazione di K.Spacey rende tutto maledettamente più credibile. Il film ,collocato nel genere fantascienza-drammatico, non offre effetti speciali come in "Alien" o "Incontri ravvicinati del terzo tipo", ma in modo eguale lo spettatore crede davvero di trovarsi nello spazio, poiché Prot è sicuro e convinto delle sue parole e argomenta tutto quello che dice con esempi ed esperienze proprie, permettono a coloro che lo ascoltano di immaginare il pianeta dal quale giunge. Ma oltre alla trama che scorre in modo straordinario grazie alla notevole intesa tra Spacey (Prot) e J.Bridges (Psicologo), c'è un altro fattore che permette la perfetta riuscita del film, il "Soundtrack" creato per l'occasione da Edward Shearmur, infatti le parole di Prot accompagnate da queste note sembrano davvero più credibili e lo spettatore, ascoltando queste musiche, ha veramente la sensazione di "viaggiare" insieme al PROTagonista tramite un raggio di luce e di giungere su K-Pax, quel pianeta che nessun uomo ha mai visto, ma che sembra così nitido, così meravigliosamente reale. Il finale è stato criticato perché non chiarisce di fatto come stanno realmente le cose, ma è proprio questo uno dei punti di forza del film, allo spettatore è lasciata la liberta di credere che sia tutto frutto di una mente disturbata, ma molto fantasiosa o al contrario di credere all'alieno giunto tramite uno dei suoi numerosi viaggi intergalattici. Concludendo consiglio vivamente la visione di questo film, non tanto per la trama o la regia o gli effetti speciali, ma per l'insieme di tutta la pellicola, che risulta davvero coinvolgente e piacevole, a partire dalle interpretazioni di K.Spacey e J.Bridges, fino alla colonna sonora di Edward Shearmur, che ci compagna per tutto il film, aumentando in modo smisurato il pathos dello spettatore. Buona visione
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franco fruciano
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venerdì 22 gennaio 2021
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alieno o pazzo?
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Capolavoro assoluto con interpretazioni da Oscar, tratto dall’omonimo romanzo di Gene Brewer. Inutile parlare della bravura di Kevin Spacey. Inspiegabilmente passato inosservato, è un film difficilmente inquadrabile al primo acchito, perché è un drammatico ma anche un fantascientifico, tuttavia scorre come se fosse leggero fino allo svelare l'amara verità. Ma è quella la verità? Oppure lui è veramente quello che dice di essere? Il finale sembra scoprire le carte ma non del tutto. La caratteristica principale è quella di tenere lo spettatore in perenne incertezza su quale sia la tipologia del film: realtà o fantascienza.
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Capolavoro assoluto con interpretazioni da Oscar, tratto dall’omonimo romanzo di Gene Brewer. Inutile parlare della bravura di Kevin Spacey. Inspiegabilmente passato inosservato, è un film difficilmente inquadrabile al primo acchito, perché è un drammatico ma anche un fantascientifico, tuttavia scorre come se fosse leggero fino allo svelare l'amara verità. Ma è quella la verità? Oppure lui è veramente quello che dice di essere? Il finale sembra scoprire le carte ma non del tutto. La caratteristica principale è quella di tenere lo spettatore in perenne incertezza su quale sia la tipologia del film: realtà o fantascienza. Prot (Spacey) è davvero un extraterrestre catapultato sulla terra dal pianeta K-Pax oppure è solo un uomo che rifiuta la realtà dopo il dramma che ha distrutto la sua famiglia? Un film che è riuscito a far sorridere, riflettere e commuovere nello stesso tempo. Ogni personaggio lascia qualcosa di se che è importante. Gran bel film, ne consiglio la visione.
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