Mission to Mars

Non si può non parle di "Mission to Mars" di Brian De Palma. 
Affondato dalla critica, non merita così poca indulgenza
Prima di tutto riconosco un merito particolare a  tutti i registi  che intendono confrontarsi con il " mistero  Marte ".
Di Marte si è detto di tutto:
che c'è vita ,anzi no;
che c'è acqua ,anzi no;
che  è abitato sotto superficie ,anzi no;
che noi veniamo da Marte , anzi no;
che Marte ,la terra e la luna ,come pure gli astreroidi ,siano la conseguenza di una collisione cosmica , anzi no. [+]

Non si può non parle di "Mission to Mars" di Brian De Palma. 
Affondato dalla critica, non merita così poca indulgenza
Prima di tutto riconosco un merito particolare a  tutti i registi  che intendono confrontarsi con il " mistero  Marte ".
Di Marte si è detto di tutto:
che c'è vita ,anzi no;
che c'è acqua ,anzi no;
che  è abitato sotto superficie ,anzi no;
che noi veniamo da Marte , anzi no;
che Marte ,la terra e la luna ,come pure gli astreroidi ,siano la conseguenza di una collisione cosmica , anzi no.
Chiunque si vuole confrontare con tante  affermazione  fa bene a dire la sua : potrebbe darsi che magari "ci azzecchi"!!!
De Palma , che é "fuori" dal gene fantascientifico,
è salito su carro di "Marte " ci si e trovato bene e ci ha fatto star bene .
Alla faccia di chi dice  che il film è così così ...quando un film piace  sufficit. 
Facciamo  parte di coloro che ricordo con piacere questo film : l'astronave è pronta , il portello si aperto che aspettate, ... andiamo anche noi a dire la nostra e sentiamo cosa ci dice Brian. 
voto 7.5

Se non fosse per il vortice di sabbia iniziale e la manifestazione dell'alieno alla fine, sembrerebbe un film in stile "Space Cowboys". De Palma affronta per la prima volta la fantascienza e se la cava egregiamente, magari eccedendo un po' nei virtuosismi di macchina, ma che in fondo sappiamo tutti che sono la sua passione. Ha più di un debito verso 2001: Odissea nello spazio e chiunque può accorgersene, ma gli attori lavorano bene, il dipartimento tecnico, sopratutto effetti visivi sono al massimo dell'impegno, portando credibilità e coinvolgimento nell'ambiente. Notevole la fotografia di Stephen H. Barum, con De Palma dai tempi di Mission: Impossible, e il ritorno di Paul Hirsh al montaggio, che in "Omicidio in diretta" venne sostituito da Bill Pankow. [+]

Se non fosse per il vortice di sabbia iniziale e la manifestazione dell'alieno alla fine, sembrerebbe un film in stile "Space Cowboys". De Palma affronta per la prima volta la fantascienza e se la cava egregiamente, magari eccedendo un po' nei virtuosismi di macchina, ma che in fondo sappiamo tutti che sono la sua passione. Ha più di un debito verso 2001: Odissea nello spazio e chiunque può accorgersene, ma gli attori lavorano bene, il dipartimento tecnico, sopratutto effetti visivi sono al massimo dell'impegno, portando credibilità e coinvolgimento nell'ambiente. Notevole la fotografia di Stephen H. Barum, con De Palma dai tempi di Mission: Impossible, e il ritorno di Paul Hirsh al montaggio, che in "Omicidio in diretta" venne sostituito da Bill Pankow. Un po' sotto tono le musichette di Ennio Morricone, incaricato di scrivere la partitura musicale del film, dopo che De Palma rifiutò le musiche di Ryuichi Sakamoto.
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I generi possono essere trattati dall'interno o dall'esterno;in entrambi i casi sarebbe pur sempre Cinema, ma gli esiti e le chiavi di lettura sono rispettivamente divergenti. I riferimenti a Kubrick e Spielberg (i quali invece hanno usato la FS per una riflessione sull'Umanità, evolvendo al contempo la ricerca personale e artistica) non tradiscono il programma di De Palma: attenersi al canone fantascientifico (quante tempeste e incidenti nello Spazio abbiamo sorbito noi vecchi lettori di Urania!)senza nulla inventare, firmando tutt'al più una prova d'autore che accetta rispettosamente situazioni e topiche poco plausibili nella realtà. Posti questi limiti, De Palma è ineccepibile e ci porta fino in fondo come a una cena tra vecchi compagni di scuola. [+]

I generi possono essere trattati dall'interno o dall'esterno;in entrambi i casi sarebbe pur sempre Cinema, ma gli esiti e le chiavi di lettura sono rispettivamente divergenti. I riferimenti a Kubrick e Spielberg (i quali invece hanno usato la FS per una riflessione sull'Umanità, evolvendo al contempo la ricerca personale e artistica) non tradiscono il programma di De Palma: attenersi al canone fantascientifico (quante tempeste e incidenti nello Spazio abbiamo sorbito noi vecchi lettori di Urania!)senza nulla inventare, firmando tutt'al più una prova d'autore che accetta rispettosamente situazioni e topiche poco plausibili nella realtà. Posti questi limiti, De Palma è ineccepibile e ci porta fino in fondo come a una cena tra vecchi compagni di scuola. Era messo in conto, che affetti e malinconia non colmano il cuore. [-]

Bisogna andare coi piedi di piombo quando si traveste da scienza la fantascienza. De Palma ripropone la teoria dei marziani buoni che colonizzarono la Terra, guadagnandosi così la stroncatura del film: non propone niente di nuovo e non rinnova nulla. Manca la necessaria tensione drammatica, anche se evita di scadere nella banalità degli effetti speciali. Lo scopo non è quello di fare spettacolo ma di raccontare la probabile realtà (ossia l’esplorazione del pianeta rosso da parte degli astronauti, almeno fin quando non appare la “faccia” misteriosa). Molto affascinante il deserto marziano battuto dal vento, col relitto dell’astronave che sventola come una tenda. L’idea è stata suggerita dalla famosa “faccia di Cydonia”: una collina rocciosa simile ad un volto umano, scoperta sulla superficie di Marte nel 1976. [+]

Bisogna andare coi piedi di piombo quando si traveste da scienza la fantascienza. De Palma ripropone la teoria dei marziani buoni che colonizzarono la Terra, guadagnandosi così la stroncatura del film: non propone niente di nuovo e non rinnova nulla. Manca la necessaria tensione drammatica, anche se evita di scadere nella banalità degli effetti speciali. Lo scopo non è quello di fare spettacolo ma di raccontare la probabile realtà (ossia l’esplorazione del pianeta rosso da parte degli astronauti, almeno fin quando non appare la “faccia” misteriosa). Molto affascinante il deserto marziano battuto dal vento, col relitto dell’astronave che sventola come una tenda. L’idea è stata suggerita dalla famosa “faccia di Cydonia”: una collina rocciosa simile ad un volto umano, scoperta sulla superficie di Marte nel 1976. [-]

Alcune parti sono apprezzabili ma sostanzialmente è un film scialbo, senza mordente e in alcuni tratti "inappropiato". I primi 20 minuti ad esempio vedono gli astronauti comportarsi con un tono più da teen agers che da uomini di spazio, battute e commenti leggeri stanno bene, ma qui sono esagerati, fuori luogo. Alcune trovate "scientifiche" poi sono altrettanto dure da digerire, come il fatto che tutti gli astronauti conoscono esattamente come è fatto un DNA (e evito di aggiungere i dettagli per non rivelare trama a chi non ha visto il film). Il finale, nonché "chiave" del film è carino ma un po' leggero, un po' monco se vogliamo, sembra che si voglia chiudere in fretta il film perché non si sa come svilupparlo.

Che dire... se la prendiamo sul serio e dal punto di vista della trama, avrei dovuto dare 1 stella...  Io invece la prendo come un film ironico, anche divertente. Una sorta di presa in giro di astronauti più simili a cowboys americani che a scienziati e quindi un po' ironica. Veicoli lunari, giocatoli, molto evidenti ed effetti belli ma anche ridicoli. Cè dietro sempre la solita "americanata" e cioè i soliti che si sacrificano solo per amore e quelli che dovrebbero essere stati annientati che sopravvivono come Rambo. Comunque mi è rimasta la sensazione della presa in giro, del film satira. Qualcuno ha pagato per produrlo e Di Palma si è divertito a dirigerlo. [+]

Che dire... se la prendiamo sul serio e dal punto di vista della trama, avrei dovuto dare 1 stella...  Io invece la prendo come un film ironico, anche divertente. Una sorta di presa in giro di astronauti più simili a cowboys americani che a scienziati e quindi un po' ironica. Veicoli lunari, giocatoli, molto evidenti ed effetti belli ma anche ridicoli. Cè dietro sempre la solita "americanata" e cioè i soliti che si sacrificano solo per amore e quelli che dovrebbero essere stati annientati che sopravvivono come Rambo. Comunque mi è rimasta la sensazione della presa in giro, del film satira. Qualcuno ha pagato per produrlo e Di Palma si è divertito a dirigerlo. La falsa riga con 2001 Odissea nello Spazio è evidente dall'inizio alla fine, sopratutto nella scena finale. Mi ha fatto divertire!  [-]