fabrizio cirnigliaro
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lunedì 11 maggio 2009
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paura del futuro
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L’anno prossimo questo film diretto da Zemeckis compirà 25 anni, ma non sembra essere invecchiato affatto. Solitamente una pellicola, quando viene rivista dopo tanti anni, mostra tutti i propri difetti, gli anni passano per tutti.Risulta comunque difficoltoso spiegare i motivi del suo successo. Probabilmente è stato girato nel momento giusto.
L’America nella metà degli anni 80 era vista come il modello della democrazia in tutto il mondo. Tutto quello che proveniva da quel paese oltreoceano diveniva moda,i Levi’s 501,le Nike, lo skateboard, i walkman. Ma soprattutto era la terra delle grandi opportunità, confermata dalla celebre battuta che si ripete più volte durante il film”Ricordati, se ti ci metti con impegno riuscirai in qualsiasi cosa”
Il ragazzo viene trasportato dalla macchina del tempo in un altro periodo d’oro di quella nazione.
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L’anno prossimo questo film diretto da Zemeckis compirà 25 anni, ma non sembra essere invecchiato affatto. Solitamente una pellicola, quando viene rivista dopo tanti anni, mostra tutti i propri difetti, gli anni passano per tutti.Risulta comunque difficoltoso spiegare i motivi del suo successo. Probabilmente è stato girato nel momento giusto.
L’America nella metà degli anni 80 era vista come il modello della democrazia in tutto il mondo. Tutto quello che proveniva da quel paese oltreoceano diveniva moda,i Levi’s 501,le Nike, lo skateboard, i walkman. Ma soprattutto era la terra delle grandi opportunità, confermata dalla celebre battuta che si ripete più volte durante il film”Ricordati, se ti ci metti con impegno riuscirai in qualsiasi cosa”
Il ragazzo viene trasportato dalla macchina del tempo in un altro periodo d’oro di quella nazione.Gli anni 50. Gli anni di Elvis, del Rock’n Roll, dei Drive in.
In quei 30 anni che il protagonista ha saltato c’erano invece la crisi missilistica cubana, l’assassinio del presidente Kennedy, il 68 e i movimenti pacifisti, il Vietnam.Forse la trovata geniale del film è proprio questa, unire con un ponte i 2 momenti di massimo splendore degli States, mostrando allo spettatore sempre il lato migliore della medaglia.Ma altri sono i motivi che renderebbero impossibile oggi la realizzazione di un film del genere.Ad esempio se nel 2010 un ragazzo di 17 anni dovesse viaggiare indietro nel tempo per incontrare i suoi genitori alla sua età, dovrebbe tornare indietro almeno di 40 anni!Inoltre Marty conosce le vie del suo paese, sa chi è il sindaco, è consapevole delle proprie origini.I ragazzi di oggi invece quanto resisterebbero a vivere in un paese senza centri commerciali? Le loro radici sono li, tra un Foot Locker e un Mediaworld, tra un Luxottica e le panchine di fronte Spizzico. Marty invece era affascinato da quel mondo, riesce ad adattarsi anche alla musica che ballano i propri genitori, suonando addirittura durante il ballo in cui si baceranno per la prima volta.
Un’altra intuizione del film si ha quando Doccapisce il motivo per cui uno come Ronald Regan è potuto diventare presidente degli Stati Uniti “Per forza il vostro presidente è un attore, deve essere bello in televisione!”. Le telecamere avranno un ruolo fondamentale anche in politica, dopo Regan gli Spin doctor ribalteranno il modo di fare politica in tutto il mondo, ci saranno governatori attori, bellocci sindaci, conduttori televisivi parlamentari.Neanche la fantasia di Spielberg (produttore del film) sarebbe potuta arrivare a tanto.Forse è riduttivo limitarsi a questa chiave di lettura, il film ha alimentato i sogni della mia adolescenza, fantasticato di poter suonare al ballo in cui si sono conosciuti i miei genitori, di poter vedere la costa del mare del mio paese non violentata dalle raffinerie che hanno alleggerito le preoccupazioni per il futuro dei miei nonni e appesantito e inquinato l’aria che respirano i loro nipoti. Queste “delusioni “ forse mi hanno spinto a cercare di capire perché solo a Marty McFly è stata data la possibilità di vivere questo sogno. Ma forse è tutto un equivoco, dopo 24 anni oggi io ho capito che da ora in poi sarò George McFly, se un giorno mio figlio avrà la possibilità di vivere quel sogno, cosa penserà di me, delle mie scelte? Come sarà il mio paese quando lui avrà 17 anni? Cosa penserà del mondo che gli stiamo lasciando in eredità?
Forse è solo paura del futuro.
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(di antonio montefalcone)
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alex41
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domenica 29 agosto 2010
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un bellissimo cult da collezionare e rivedere!
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Divertente, emozionante, nostalgico, un po' fantascienza, un po' commedia, un po' avventura e un po' fantastico. "Ritorno al futuro", soprattutto il primo, è un bellissimo cult che ha fatto la storia nel mondo della fantascienza, adatto per tutta la famiglia. Quanti di noi non vorremmo avere una macchina del tempo per tornare indietro e mettere a posto alcune delle cose andate male? Un film soprattutto di cultura, che mostra la moda, le usanze e la musica negli anni '80, con i Van Halen, Huey Lewis e gli Ac/Dc, e quella degli anni '50, con Chuck Berry, i Beatles e Elvis Presley. In questo film, Marty (Michael J. Fox), dopo aver visto il suo amico Doc (Christopher Lloyd) morire ucciso da un gruppo di terroristi, andrà sulla sua macchina del tempo per mettersi in salvo, ma finirà nell'epoca del 1955, quando Doc ha deciso di inventare il veicolo.
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Divertente, emozionante, nostalgico, un po' fantascienza, un po' commedia, un po' avventura e un po' fantastico. "Ritorno al futuro", soprattutto il primo, è un bellissimo cult che ha fatto la storia nel mondo della fantascienza, adatto per tutta la famiglia. Quanti di noi non vorremmo avere una macchina del tempo per tornare indietro e mettere a posto alcune delle cose andate male? Un film soprattutto di cultura, che mostra la moda, le usanze e la musica negli anni '80, con i Van Halen, Huey Lewis e gli Ac/Dc, e quella degli anni '50, con Chuck Berry, i Beatles e Elvis Presley. In questo film, Marty (Michael J. Fox), dopo aver visto il suo amico Doc (Christopher Lloyd) morire ucciso da un gruppo di terroristi, andrà sulla sua macchina del tempo per mettersi in salvo, ma finirà nell'epoca del 1955, quando Doc ha deciso di inventare il veicolo. In quello stesso anno, Marty conoscerà suo padre e sua madre, a quell'epoca adolescenti, e il suo nemico di sempre: Biff. Mettendo alla prova la fiducia dei suoi "genitori", Marty convincerà in un modo o nell'altro George, suo padre, a invitare al ballo sua madre, che per un errore si scopre essere innamorata proprio di Marty. Fantastico, assolutamente perfetto, sceneggiatura grandiosa e mai monotona o noiosa, gli attori sono tutti bravi, sopratutto Christopher Lloyd, la scena del ballo è fenomenale e epica, e la regia di Robert Zemeckis si fa sentire. Un cult, adatto a tutti. Bello anche il secondo anche se un po' monotono, mentre il terzo è il mio secondo preferito della serie. Non vi dico altro, guardatevelo e sognate. Ciao a tutti!
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[+] e’ forza cinematografica allo stato puro!
(di antonio montefalcone)
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romario
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lunedì 25 aprile 2011
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capolavoro-simbolo degli anni '80
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Ritorno al futuro è uno di quei film che puoi vedere 10 volte di seguito senza stancarti mai,
Esemplare nella regia, nei dettagli, nei personaggi, nel mischiare elementi di commedia con elementi più drammatici.
La capacità di creare determinate ambientazioni e di far sognare lo spettatore è il vero punto di forza del film.
Lo spettatore viene letteralmente catapultato dentro al film, senza mai un solo secondo di calo.
Capolavoro assoluto.
[+] grazie “ritorno al futuro”...
(di antonio montefalcone)
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kobayashi
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lunedì 22 settembre 2008
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l'apologia della de lorean
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John De Lorean era un industriale ed ha costruito capannoni, spandendo cemento al di qua e al di là dell'Atlantico per arrivare a produrre una sola auto (e poi fallire accusato di appropriazione indebita). La DeLorean DMC (De Lorean Motor Company) 12, con carrozzeria in acciaio inox, porte ad apertura alare e un motore v6 2.8 litri da 130 cavalli. Un'auto elegante per il 1980/1981, sfruttata da Zemechis nel 1985 per la sua trilogia di "Ritorno al Futuro" come macchina del tempo. Dice Doc. Brown (Christopher LLoyd) che "l'acciaio inox del telaio ha permesso il viaggio nel tempo". A dire il vero non completa la frase, nel film, ma l'epilogo è questo. Solo l'inox garantisce la non ossidazione, che si sarebbe verificata con la normale lamiera a causa del raffreddamento e del "ghiaccio" conseguente agli sbalzi temporali.
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John De Lorean era un industriale ed ha costruito capannoni, spandendo cemento al di qua e al di là dell'Atlantico per arrivare a produrre una sola auto (e poi fallire accusato di appropriazione indebita). La DeLorean DMC (De Lorean Motor Company) 12, con carrozzeria in acciaio inox, porte ad apertura alare e un motore v6 2.8 litri da 130 cavalli. Un'auto elegante per il 1980/1981, sfruttata da Zemechis nel 1985 per la sua trilogia di "Ritorno al Futuro" come macchina del tempo. Dice Doc. Brown (Christopher LLoyd) che "l'acciaio inox del telaio ha permesso il viaggio nel tempo". A dire il vero non completa la frase, nel film, ma l'epilogo è questo. Solo l'inox garantisce la non ossidazione, che si sarebbe verificata con la normale lamiera a causa del raffreddamento e del "ghiaccio" conseguente agli sbalzi temporali. Per viaggiare nel tempo bisogna che la DeLorean di Doc.Brown e di Marthy (Martin) Mc. Fly venga lanciata fino a 88 miglia all'ora (poco oltre i 140 orari) in moto che si attivi il "flusso canalizzatore" che, lo dice Doc. "rende possibile il viaggio nel tempo". E' così che all' 1.20 del mattino, circa, a Hill Valley, nel parcheggio del Twin Pines Mall, avviene l'esperimento temporale numero uno. Pilotata con un radiocomando e con a bordo il cane di Doc., Einestein (...), la DMC 12 viene lanciata in fondo al parcheggio e messa di fronte al dottore e a Martin, che filma il tutto con una videocamera: vengono bloccati i freni anteriori e viene dato gas. Rilasciato il comando dei freni la de Lorean scatta rapida fino agli 88 miglia all'ora, velocità alla quale scompare lasciandosi dietro due scie di fuoco e la targa (OUTA TIME). Esperimento temporale riuscito. Doc vuole ripartire subito alla volta del futuro, "trent'anni nel futuro, per essere esatti", ma deve ricaricare il flusso canalizzatore. Dettaglio, la deloran và a plutonio. Senza il plutonio non ha la corrente necessaria per fare il salto temporale. Dettaglio. Il materiale radioattivo necessario a realizzare l'esperimento temporale numero uno è stato fregato dal dottore a dei libici nazionalisti. I libici arrivano al parcheggio e costringono alla fuga Martin che, involontariamente, attiva i circuiti temporali e, nella fuga, arriva a 88 miglia all'ora. La data impostata era quella del 5 ottobre 1955. data in cui doc ebbe l'idea del "flusso canalizzatore, che rende possibile il viaggio nel tempo". Da lì in poi il film è anche meglio. Primo capitolo di una trilogia indimenticabile, fatta di azione, di eventi coinvolgenti (Martin che suona Johnny be Good), piena di contenuti e tematiche, inducente la riflessione, divertentissima. Un film unico nel suo genere e.. per questo di culto! Celebrazione di un'auto che altrimenti sarebbe stata dimenticata presto dalla maggior parte delle persone, travolta dagli scandali del suo produttore. Capolavoro. Michael J.Fox, ai tempi, spaccava di brutto.
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alex41
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giovedì 11 ottobre 2012
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uno dei film più perfetti mai realizzati
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Questo film è un mix di fantascienza, commedia, romanticismo (quanto basta) e di musica. Un film assolutamente irresistibile, piacevole, scurrile, dalle atmosfere veramente superlative. Effetti speciali giusti per un film del genere, da vedere sia con la famiglia che con gli amici, una pellicola che giustamente è diventata un'icona degli anni '80 e che ha portato alla realizzazione di altri due sequel, molto belli anche se a mio parere non toccano nemmeno la perfezione di questo piccolo grandioso capolavoro. A cominciare dal cast: l'esordiente Michael J. Fox, un protagonista perfetto, simpatico, frizzante e scatenato, fino a Christopher Lloyd, grandissimo attore comico trasformista (non si può dimenticare la sua interpretazione dello Zio Fester nella famiglia Addams) doppiato peraltro da Ferruccio Amendola (questo fatto, soprattutto nel nostro paese, vale 10 punti in più).
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Questo film è un mix di fantascienza, commedia, romanticismo (quanto basta) e di musica. Un film assolutamente irresistibile, piacevole, scurrile, dalle atmosfere veramente superlative. Effetti speciali giusti per un film del genere, da vedere sia con la famiglia che con gli amici, una pellicola che giustamente è diventata un'icona degli anni '80 e che ha portato alla realizzazione di altri due sequel, molto belli anche se a mio parere non toccano nemmeno la perfezione di questo piccolo grandioso capolavoro. A cominciare dal cast: l'esordiente Michael J. Fox, un protagonista perfetto, simpatico, frizzante e scatenato, fino a Christopher Lloyd, grandissimo attore comico trasformista (non si può dimenticare la sua interpretazione dello Zio Fester nella famiglia Addams) doppiato peraltro da Ferruccio Amendola (questo fatto, soprattutto nel nostro paese, vale 10 punti in più). Prodotto da Steven Spielberg (questo basta?), diretto da Robert Zemeckis (regista sottovalutato) e perfetto perfino nella sceneggiatura (una delle più equilibrate che abbia mai visto su uno schermo), nel montaggio, nella scenografia e nella storica colonna sonora di Huey Lewis. Un film assolutamente perfetto, emozionante e divertente.
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lorenzonero27
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martedì 29 gennaio 2013
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ritorno a........vederlo per l'ennesima volta
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Il titolo della mia recensione rende bene l'idea di quante volte abbia visto questo film. A distanza ormai di quasi 28 anni dall'uscita,la passione che c'è intorno a questo cult movie fatica ad affievolrsi. C'è da chiedersi perchè ??? Semplicemente, è una storia appassionante e ritmata che tiene incollati alla poltrona dall'inizio alla fine. Il sogno di ogni uomo,scorrazzare qua e là nel corso del tempo,riuscendo a vedere e a parlare con i propri antenati. Il film inizia,ambientato in una cittadina Californiana(Hill Valley),Il giovane Marty Mcfly si reca ad un appuntamento notturno con un suo amico,il dottore 'scombussolato' Emmett Brown, il quale gli illustra la sua ultima creazione,la macchina del tempo.
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Il titolo della mia recensione rende bene l'idea di quante volte abbia visto questo film. A distanza ormai di quasi 28 anni dall'uscita,la passione che c'è intorno a questo cult movie fatica ad affievolrsi. C'è da chiedersi perchè ??? Semplicemente, è una storia appassionante e ritmata che tiene incollati alla poltrona dall'inizio alla fine. Il sogno di ogni uomo,scorrazzare qua e là nel corso del tempo,riuscendo a vedere e a parlare con i propri antenati. Il film inizia,ambientato in una cittadina Californiana(Hill Valley),Il giovane Marty Mcfly si reca ad un appuntamento notturno con un suo amico,il dottore 'scombussolato' Emmett Brown, il quale gli illustra la sua ultima creazione,la macchina del tempo. Per una serie di vicissitudini Marty viene scaraventato indietro nel tempo,per l'esattezza di 30 anni. Presa coscienza di essere realmente tornato indietro nel tempo,Marty cerca di contattare il 'dottore' ,che nel 1955 ignora il fatto che nel futuro riuscirà a costruire una macchina del tempo. Da li in poi c'è un susseguirsi di eventi che potrebbero sconvolgere l'intero corso temporale.....Marty conosce e fa innamorare di se la propria madre,nel tentativo di difendere il proprio padre giovane intenterà una guerra contro Biff Tannen,che si protrarrà nel resto della trilogia.Quando Marty riuscirà faticosamente a tornare al presente,scoprirà di aver cambiato l'intera esistenza dei suoi amici e familiari. Il film è puro spettacolo e mescola comicità ad imprevedibilità in una trama dai risvolti mai scontati e semplici.Da vedere ASSOLUTAMENTE la scena in cui Marty suona Johhny B Goode alla festa della scuola,lasciando sbigottiti i giovani del 1955(Il rock stava prendendo piede proprio in quegli anni).Dei 3 film,questo indubbiamente è quello che ha reso questa trilogia una vera e propria leggenda.......sminuendo considerevolmente i 2 seguiti.La rappresentazione dell' Hill Valley passata,non lascia niente al caso....facendo si che ognuno di noi fantastichi a piacere, sul proprio passato e sul proprio futuro. Il fulcro stesso del film,sta nel far capire allo spettatore di come una semplice azione,una semplice parola, possa paradossalmente cambierà l'esito di una o piu vite.....mandando a ognuno di noi una precisa domanda: Come sarebbe il Mondo se potessimo viaggiare nel tempo..............
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savross85
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giovedì 22 ottobre 2015
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e' un film che fa sempre sognare
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Non sono andato a rivederlo al cinema in occasione del 21 ottobre: ma rimane un film che farà sempre sognare. In questa opera cult, tutto è perfetto: ma soprattutto, sono le emozioni trasmesse ad essere importanti. Il cinema deve essere sì trama, effeti speciali, fotografia, attori, musiche: ma l'amalgama di tutto quanto deve finire in un cocktail che trasmette allo spettatore un'emozione, una voglia di sognare, un dimenticare tutto mentre ci si trova inchiodati davanti al grande schermo, come fosse un bellissimo sogno. L'operazione nostalgia di Zemeckis e di Spielberg faceva sognare infatti la generazione che fu giovane in America negli anni '50. Ma fece sognare anche la generazione mondiale degli anni '80.
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Non sono andato a rivederlo al cinema in occasione del 21 ottobre: ma rimane un film che farà sempre sognare. In questa opera cult, tutto è perfetto: ma soprattutto, sono le emozioni trasmesse ad essere importanti. Il cinema deve essere sì trama, effeti speciali, fotografia, attori, musiche: ma l'amalgama di tutto quanto deve finire in un cocktail che trasmette allo spettatore un'emozione, una voglia di sognare, un dimenticare tutto mentre ci si trova inchiodati davanti al grande schermo, come fosse un bellissimo sogno. L'operazione nostalgia di Zemeckis e di Spielberg faceva sognare infatti la generazione che fu giovane in America negli anni '50. Ma fece sognare anche la generazione mondiale degli anni '80. Ora, viene vista come un'operazione nostalgia per chi era giovane proprio un decennio addietro. Ed è diventato, come letto in una recensione, un film simbolo degli anni 80. Ma fa anche innamorare chi è un adolescente oggi. Certo sarebbe bello se potesse realizzarsi un quarto capitolo. Ma forse certe saghe devono finire così. E rimanere nella memoria e nella leggenda per sempre.
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madmax86
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giovedì 20 giugno 2013
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voglio essere marty mcfly !!!
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Questo film rappresenta il sogno di tutti gli adolescenti…. Avere uno scienziato pazzo come amico. E non uno qualunque ! Ma il primo scienziato capace di inventare una macchina del tempo.La spiegazione del funzionamento della macchina del tempo (modello DeLorean) sta tutta nell’invenzione del “condensatore di flusso” che fu idealizzato in sogno dallo scienziato Emmett “Doc” Brown nel lontano 1955.
Il ritmo del film è incalzante e ti incolla allo schermo per tutta la sua durata. E’ un sapiente mix di azione, commedia e naturalmente fantascienza che ti lascia sempre con il fiato sospeso senza però perdere mai il fascino del viaggio spazio-temporale.
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Questo film rappresenta il sogno di tutti gli adolescenti…. Avere uno scienziato pazzo come amico. E non uno qualunque ! Ma il primo scienziato capace di inventare una macchina del tempo.La spiegazione del funzionamento della macchina del tempo (modello DeLorean) sta tutta nell’invenzione del “condensatore di flusso” che fu idealizzato in sogno dallo scienziato Emmett “Doc” Brown nel lontano 1955.
Il ritmo del film è incalzante e ti incolla allo schermo per tutta la sua durata. E’ un sapiente mix di azione, commedia e naturalmente fantascienza che ti lascia sempre con il fiato sospeso senza però perdere mai il fascino del viaggio spazio-temporale.Il film non si prende troppo sul serio, come giusto che sia, e lascia spazio a qualche scena esilarante che fa fidelizzare ancora di più lo spettatore con i protagonisti. La scena di Marty che suona “Johnny B. Goode” sul palco con la chitarra nel 1955, facendo intendere che Chuck Berry in realtà avrebbe copiato il pezzo da quella performance, è ormai divenuta un Cult !
Gli effetti speciali sono belli e sapientemente calibrati. Le interpretazioni di Marty Mcfly (Michael J. Fox) e di Emmett “Doc” Brown (Christopher Lloyd) sono da oscar. La colonna sonora è eccezionale. Solo pensando al film risuona nella mente la splendida musica orchestrale di Alan Silvestri (appositamente composta per i film) che accompagna la visione di del film. Bellissimi anche i due sequel !!!
Non c’è nient’altro da dire se non consigliarvi vivamente di vedere questa trilogia (sempre che ci sia qualcuno che ancora non l’abbia fatto !). Io intanto proseguo nella ricerca di una DeLorean…. per lo scienziato pazzo forse saprei già a chi rivolgermi……
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aristoteles
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domenica 27 dicembre 2015
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ehi tu porco levale le mani di dosso!
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Il primo episodio della serie è sicuramente il più bello di tutti,nei successivi infatti i paradossi temporali finiranno per generare troppa confusione.
Sceneggiatura e fotografia da oscar accompagnate dalle meravigliose interpretazioni di Lloyd e Fox,azzecatissimi nei rispettivi ruoli di inventore pazzo e giovanotto scapestrato ma furbo e intelligente.
Un mix perfetto di fantascienza, commedia divertente ed avventura.
Un viaggio nel tempo ma anche nelle nostra coscienza, Martin e DOC infatti si ritroveranno in più di un'occasione a decidere se cambiare o meno gli eventi in corso.
Se ognuno di noi ne avesse avuto la possibilità, quante cose avremmo cambiato della nostra esistenza???
Un bellissimo sogno ad occhi aperti.
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Il primo episodio della serie è sicuramente il più bello di tutti,nei successivi infatti i paradossi temporali finiranno per generare troppa confusione.
Sceneggiatura e fotografia da oscar accompagnate dalle meravigliose interpretazioni di Lloyd e Fox,azzecatissimi nei rispettivi ruoli di inventore pazzo e giovanotto scapestrato ma furbo e intelligente.
Un mix perfetto di fantascienza, commedia divertente ed avventura.
Un viaggio nel tempo ma anche nelle nostra coscienza, Martin e DOC infatti si ritroveranno in più di un'occasione a decidere se cambiare o meno gli eventi in corso.
Se ognuno di noi ne avesse avuto la possibilità, quante cose avremmo cambiato della nostra esistenza???
Un bellissimo sogno ad occhi aperti.
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elgatoloco
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martedì 30 luglio 2019
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rimane un capolavoro, forse"piccolo"; forse"grande
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"Back to Future"(I, per intenderci, regia e sceneggiatura di Robert Zemeckis), 1985, film capace di combinare insieme, quasi alchemicamente, SF, comicità, avventura e un po'di dramma, rivela le grandi doti di Zemerckis, autore assolutamente fondamentale nel cinema USA, dalla tecnica impeccabile che però è sempre finalizzata alla produzione di senso, che dimostra qui di sapere trattare, divertendo ma anche facendo riflettere, l'atavico e utopico tema del"superamento della barriera temporale"(qui, per ora, temporale, non acnhe spazio-temporale), in modo eccelso, dimostrando maestria nell'accennata fusione di generi che non scade mai in una sorta di caotico agglomerato di elementi.
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"Back to Future"(I, per intenderci, regia e sceneggiatura di Robert Zemeckis), 1985, film capace di combinare insieme, quasi alchemicamente, SF, comicità, avventura e un po'di dramma, rivela le grandi doti di Zemerckis, autore assolutamente fondamentale nel cinema USA, dalla tecnica impeccabile che però è sempre finalizzata alla produzione di senso, che dimostra qui di sapere trattare, divertendo ma anche facendo riflettere, l'atavico e utopico tema del"superamento della barriera temporale"(qui, per ora, temporale, non acnhe spazio-temporale), in modo eccelso, dimostrando maestria nell'accennata fusione di generi che non scade mai in una sorta di caotico agglomerato di elementi. Da considerare, questo film, da valorizzare, a differenza, se vogliamo, degli altri, dei "seguiti", dei sequel che spesso non hanno confermato il livello, che comunque è rimasto discreto anche in questi"aggiornamenti". La freshcezza dell'originale, che p già nel soggetto ma viene poi sviluppato compiutamente in tutto il film, sneza cadute di tono, è decisamente da notare e da apprezzare. Gli interpreti, da Michael Fox a Christopher LLOyd a Lea Thompson, non a caso, da allora, si sono affermati sempre e decisamente, confermando quanto avevano già espresso in questo iflm, che rimane un antesignano anche per varie serie TV che si sono dimostrate di discreta tenuta.Zemeckis non ha mai avuto la presunzione di muoversi come, per dire, Spielberg, ma ha sempre dimostrato una grande capacità "complessiva"di cineasta, che spazia da "Romancing the Sonte"(precedente di un anno a "Back to Future")a"A Christams Carol"(2009, da Dickens)mantenendosi sempre a un livello notevolssimo, appunto e spaziando intelligente nei generi e attraverso gli stessi. El Gato
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