marce84
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martedì 2 novembre 2010
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roman si diverte divertendo
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Parodia dei film sui vampiri, è il primo film di Polanski a colori. E’ evidente la voglia del regista di divertirsi nel fare cinema, facendo divertire: strepitosa, in tal senso, è l’interpretazione dello stesso Polanski nel ruolo dell’imbranato e pauroso aiutante ammazza-vampiri, talmente impacciato da non riuscire assolutamente a fare nulla. Così come non riesce a risolvere nulla neppure il dottor Abronsius, che pur dovrebbe avere esperienza da vendere, e che invece incarna il logos, il piacere della parola, della ragione, distaccata dal mondo reale, dalla concretezza del fare e del risolvere. I due si vanno a cacciare nei guai, non sono in grado di “ammazzare” neppure un vampiro, perdono continuamente qualcosa ( ombrelli, borse, sci, guanti ), quasi a volerci dire che la vita è un lungo viaggio, durante il quale si perde sempre qualcosa per strada, affetti o cose.
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Parodia dei film sui vampiri, è il primo film di Polanski a colori. E’ evidente la voglia del regista di divertirsi nel fare cinema, facendo divertire: strepitosa, in tal senso, è l’interpretazione dello stesso Polanski nel ruolo dell’imbranato e pauroso aiutante ammazza-vampiri, talmente impacciato da non riuscire assolutamente a fare nulla. Così come non riesce a risolvere nulla neppure il dottor Abronsius, che pur dovrebbe avere esperienza da vendere, e che invece incarna il logos, il piacere della parola, della ragione, distaccata dal mondo reale, dalla concretezza del fare e del risolvere. I due si vanno a cacciare nei guai, non sono in grado di “ammazzare” neppure un vampiro, perdono continuamente qualcosa ( ombrelli, borse, sci, guanti ), quasi a volerci dire che la vita è un lungo viaggio, durante il quale si perde sempre qualcosa per strada, affetti o cose. Numerosi i rovesciamenti, che rendono il film davvero divertente: invece che il sangue la cantina viene inondata dal vino, i lupi invece che azzannare la vittima vengono a loro volta addentati, il vampiro omosessuale viene morso all’orecchio da Alfred-Polanski, il dottore fa sempre qualcosa al rovescio ( sci, paletto sul cuscino ). Tutto risulta molto divertente e molto realistico, non interessa infatti la voglia di stupire con la scenografia, il castello stesso, ad esempio, sembra la parodia dei precedenti, con i suoi cunicoli e pertugi e con la sua evidente struttura circolare, a causa della quale, ad esempio Alfred-Polanski, ritorna tra le grinfie del suo spasimante Herbert ( figlio del conte e vampiro gay, trovata geniale ). A proposito di trovate eccellenti, quella dello specchio durante il ballo dei vampiri è davvero strepitosa, con il solo trio Alfred-Dottore-Sarah ad essere riflesso su di esso. Curioso è anche il modo di rendere umanissimi e deboli i vampiri, ritratti durante il loro ritiro nelle bare alle prime luci dell’alba. Oggetto delle attenzioni dei vampiri, ma non solo, è l’attrice Sharon Tate, che interpreta il ruolo della bella figlia dell’oste: questa viene spesso presentata durante il bagno caldo, che diventa quasi una sua ossessione; inoltre, il modo in cui viene messa in scena è simile allo sguardo di un voyeur, tant’è che la telecamera indugia spesso sul suo corpo, ma senza mostrarcelo interamente, poiché la si guarda da uno spioncino di una porta, oppure dalla fessura di una finestra, insomma c’è sempre qualcuno che prova a spiarla ( Alfred, il conte ). Sharon Tate, tra l'altro, sarà la prima moglie del regista, ma perirà qualche anno dopo in circostanze tragiche ad opera della setta di Charles Manson. Per Favore non mordermi… è un’opera intelligente, originale, ma soprattutto divertente, grazie ad alcune trovate geniali del regista e all’interpretazione al limite della goffagine dei personaggi.
VOTO 6/7
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fedeleto
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giovedì 26 maggio 2011
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vampiri,castelli,neve,e polanski
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Dopo Cul de sac ,polanski gira un film del tutto differente dalle sue tre precedenti pellicole,ovvero un film parodia sul genere vampiresco.Alla sceneggiatura ancora una volta troviamo polanski e brach(repulsion,cul de sac)che ancora una volta ci stupiscono per la loro originalita'.Un professore esperto in vampirologia,arriva in carrozza con il suo assistente(interpretato dallo stesso polanski )nel gelo della transilvania,verra' gradualmente a considerare che li dove viene ospitato vengono i vampiri,ma soprattutto un vampiro nobile,padrone di un castello,qual soluzione migliore se non quella di andare al suo castello con paletto e martello per porre fine a questa maledizione?ma soprattutto l'assistente del professore dovra' andarci per forza poiche' uan ragazza di cui si e' innamorato(sharon tate) e' stata portata li'.
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Dopo Cul de sac ,polanski gira un film del tutto differente dalle sue tre precedenti pellicole,ovvero un film parodia sul genere vampiresco.Alla sceneggiatura ancora una volta troviamo polanski e brach(repulsion,cul de sac)che ancora una volta ci stupiscono per la loro originalita'.Un professore esperto in vampirologia,arriva in carrozza con il suo assistente(interpretato dallo stesso polanski )nel gelo della transilvania,verra' gradualmente a considerare che li dove viene ospitato vengono i vampiri,ma soprattutto un vampiro nobile,padrone di un castello,qual soluzione migliore se non quella di andare al suo castello con paletto e martello per porre fine a questa maledizione?ma soprattutto l'assistente del professore dovra' andarci per forza poiche' uan ragazza di cui si e' innamorato(sharon tate) e' stata portata li'.Difficilmente le cose andranno come previsto,e il colpo di scena finale colpisce senza preavviso.Polanski dirige un grande film,senza sbagliare un colpo,le scene lasciano tutto il tempo incollati,e ci si diverte(la scena dello scantinato in cui pensano di aver infilzato il vampiro e invece e' una cassa di vino,il vampiro omosessuale che seduce l'assistente,lo schiavo deforme che usa la bara come slitta)merito di una sceneggiatura ottima.
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renato c.
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mercoledì 28 ottobre 2015
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horror? comico? parodia?
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Il titolo italiano fa immediatamente pensare ad un film comico! Poi quando iniziano i titoli di testa con quelle musiche e quei cori spettrali, e poi le prime scene tetre e buie, assume anche l'aria del thriller. Prima di questo film io avevo visto un paio dei films classici di Dracula della Hammer con Christopher Lee, e mi sono subito accorto che era proprio a quei films che Polasnki si è ispirato: il conte (come Dracula!)Von Krolock somigliava d'aspetto a Christopher Lee, ed inoltre aveva il suo mantello classico nero all'esterno e rosso all'interno; aveva il servo succube (una persona vivente ma completamente assoggettata al vampiro),resa in questo film con un aspetto orribile! Le vittime che diventavano a loro volta vampiri e,fatto classico,la loro immagine non si rifletteva negli specchi! Per tutto il film l'atmosfera è cupa e la colonna sonora non da tregua nel creare un'atmosfera horror, però, già dalle prime "boutades" di Roman Polasnki, attore di spalla, si inizia a ridere! E le scene comiche sono parecchie, ma favolosa quella in cui il vampiro gay cerca di mordere Polansky e si trova tra i denti un libretto! Fortissima la scena in cui al ballo Polanski parla a Sharon Tate di Venezia, le gondole, i colombi e quando dice Otello si trova davanti un negro! Comunque, per uno che aveva visto qualche film su Dracula, quasta rimane una bella parodia! Quando l'ho visto al cinema nel lontano 1968 c'erano comunque in sala persone, soprattutto ragazze, che films sui vampiri non ne avevano mai visti, così ogni tanto qualche urlo in sala non mancava! In ogni caso un film ben riuscito con una tristezza però rivedendolo adesso: la presenza della bella Sharon Tate, allora moglie di Roman Polanski, della cui fine non era possibile scacciare dalla mente l'orribile ricordo! Nel film muore e diventa vampira, ma se si pensa a come è morta veramente.
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Il titolo italiano fa immediatamente pensare ad un film comico! Poi quando iniziano i titoli di testa con quelle musiche e quei cori spettrali, e poi le prime scene tetre e buie, assume anche l'aria del thriller. Prima di questo film io avevo visto un paio dei films classici di Dracula della Hammer con Christopher Lee, e mi sono subito accorto che era proprio a quei films che Polasnki si è ispirato: il conte (come Dracula!)Von Krolock somigliava d'aspetto a Christopher Lee, ed inoltre aveva il suo mantello classico nero all'esterno e rosso all'interno; aveva il servo succube (una persona vivente ma completamente assoggettata al vampiro),resa in questo film con un aspetto orribile! Le vittime che diventavano a loro volta vampiri e,fatto classico,la loro immagine non si rifletteva negli specchi! Per tutto il film l'atmosfera è cupa e la colonna sonora non da tregua nel creare un'atmosfera horror, però, già dalle prime "boutades" di Roman Polasnki, attore di spalla, si inizia a ridere! E le scene comiche sono parecchie, ma favolosa quella in cui il vampiro gay cerca di mordere Polansky e si trova tra i denti un libretto! Fortissima la scena in cui al ballo Polanski parla a Sharon Tate di Venezia, le gondole, i colombi e quando dice Otello si trova davanti un negro! Comunque, per uno che aveva visto qualche film su Dracula, quasta rimane una bella parodia! Quando l'ho visto al cinema nel lontano 1968 c'erano comunque in sala persone, soprattutto ragazze, che films sui vampiri non ne avevano mai visti, così ogni tanto qualche urlo in sala non mancava! In ogni caso un film ben riuscito con una tristezza però rivedendolo adesso: la presenza della bella Sharon Tate, allora moglie di Roman Polanski, della cui fine non era possibile scacciare dalla mente l'orribile ricordo! Nel film muore e diventa vampira, ma se si pensa a come è morta veramente....!!! La realtà, a volte supera di gran lunga la fantasia horror!!!
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