blowup
|
domenica 21 novembre 2021
|
ma per favore...
|
|
|
|
E' davvero un mistero come possa essere piaciuto un film del genere. Uno dei più insipidi che abbia mai visto in vita mia. Va bene che basta mettere DDR in un film per ricevere applausi, ma insomma... Non fa ridere, non fa riflettere, non racconta nè una storia collettiva nè una storia personale. Il tutto si ferma sulla idea iniziale e lì rimane. Si rimesta su questa cosa di non far capire alla madre, ma così, in maniera meccanica. Ricorda il consiglio del mitico regista di Boris: "smarmella, smarmella tutto!" Si, perchè questo film sembra proprio una bella passata uniforme di marmellata sulla storia, senza un briciolo di analisi, di profondità.
[+]
E' davvero un mistero come possa essere piaciuto un film del genere. Uno dei più insipidi che abbia mai visto in vita mia. Va bene che basta mettere DDR in un film per ricevere applausi, ma insomma... Non fa ridere, non fa riflettere, non racconta nè una storia collettiva nè una storia personale. Il tutto si ferma sulla idea iniziale e lì rimane. Si rimesta su questa cosa di non far capire alla madre, ma così, in maniera meccanica. Ricorda il consiglio del mitico regista di Boris: "smarmella, smarmella tutto!" Si, perchè questo film sembra proprio una bella passata uniforme di marmellata sulla storia, senza un briciolo di analisi, di profondità... niente!
[-]
|
|
[+] lascia un commento a blowup »
[ - ] lascia un commento a blowup »
|
|
d'accordo? |
|
marlon
|
martedì 26 gennaio 2016
|
la vera storia della ddr
|
|
|
|
Commedia lucida ed equilibrata, non si pone come obiettivo quello di dare voce alla storia comune di un popolo riunificato, ma di saper leggere le storie di vita attraverso gli occhi di un passato recente, quanto mai così lontano. Alexander compie una vera e propria parabola lungo l'arco del film, da giovane contestatore a nostalgico di quella repubblica che ormai vive solo nelle mura ricostruite intorno alla madre. il regista reinterpreta la storia mettendo in risalto pregi e difetti di quella Germania che non c'è più più, che velocemente è stata etichettata con un bollino rosso e messa in strada, cancellando con un solo tratto tutto ciò che è stato. Questo film vuole ricordare che la storia non è mai a senso unico e come è bravo il regista a fare non va giudicata schierandosi, ciò capisce Alex che riscrivendo la storia a modo suo riscriverà la propria vita.
[+] dove la vedi la nostalgia?
(di blowup)
[ - ] dove la vedi la nostalgia?
|
|
[+] lascia un commento a marlon »
[ - ] lascia un commento a marlon »
|
|
d'accordo? |
|
no_data
|
sabato 7 febbraio 2015
|
al di là del reale c'è l'amore
|
|
|
|
Come la verità si manifesta nei particolari, così la storia dell'umanità mostra il suo vero volto nella singola vita, nella singola storia di una persona. "Good bye, Lenin!" è un ritratto della storia politica, ma anche della storia di una madre e di un figlio, dell'amore che li lega, della storia dell'uomo, dei suoi peccati, delle sue contraddizioni, delle sue tensioni morali, della sua capacità di sognare il miglior mondo possibile frustrata dal non riuscire, o forse non volere realizzarlo.
[+]
Come la verità si manifesta nei particolari, così la storia dell'umanità mostra il suo vero volto nella singola vita, nella singola storia di una persona. "Good bye, Lenin!" è un ritratto della storia politica, ma anche della storia di una madre e di un figlio, dell'amore che li lega, della storia dell'uomo, dei suoi peccati, delle sue contraddizioni, delle sue tensioni morali, della sua capacità di sognare il miglior mondo possibile frustrata dal non riuscire, o forse non volere realizzarlo.
Storia e verità, fianco a fianco, ma mai coincidenti: così nella Repubblica democratica tedesca, così anche nella Germania dell'ovest e in quella riunificata poi. Non proprio l'inferno la prima, non completamente il paradiso le seconde. Come spesso accade, bene e male, giusto e sbagliato, si mescolano, si intrecciano in una dimensione in cui è quasi impossibile differenziarli, si fondono come a fondersi sono le due Germanie, sancendo l'inizio dell'illusione, per alcuni, e la fine di un sogno, per altri, quegli altri che credevano così tanto in quel sogno da dedicargli un'intera vita, per sentirsi in seguito traditi, abbandonati da un sistema divenuto opprimente, un sistema che ha perso di vista quei valori che esso stesso propugnava. È la realtà che rompe il sogno, è un'ideologia, il comunismo, che vede sprecato tutto il suo potenziale valoriale da coloro che storicamente hanno cercato di metterlo in atto, è la verità che sfugge, ancora una volta, alla storia, e che riesce a svelarsi solo in un mondo parallelo, in una sorta di limbo dove tutto è possibile, dove anche il socialismo ritrova se stesso, un universo che, forse, solo l'amore di un figlio verso la propria madre può creare.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a no_data »
[ - ] lascia un commento a no_data »
|
|
d'accordo? |
|
trammina93
|
sabato 2 agosto 2014
|
bel film ma per me non ha spaccato
|
|
|
|
Il film è oggettivamente bello, non ci sono grosse critiche da porgli, eppure non me la sento di dargli più di tre stelle. Personalmente per giudicare un film mi baso sulle emozioni che mi ha suscitato esso, quanto mi sia rimasto dentro a distanza di giorni e nel caso dei veri capolavori li giudico tali se mi sono rimasti così tanto dentro da farmi sempre venire la voglia di rivederli. Questo film a distanza di giorni non mi è rimasto dentro, non è sicuramente uno dei film che per me è più caro e che più resteranno vividi tra i miei ricordi. Devo riconoscergli una bella trama. E' originale l'idea di ambientare un film nella Berlino post-caduta del muro.
[+]
Il film è oggettivamente bello, non ci sono grosse critiche da porgli, eppure non me la sento di dargli più di tre stelle. Personalmente per giudicare un film mi baso sulle emozioni che mi ha suscitato esso, quanto mi sia rimasto dentro a distanza di giorni e nel caso dei veri capolavori li giudico tali se mi sono rimasti così tanto dentro da farmi sempre venire la voglia di rivederli. Questo film a distanza di giorni non mi è rimasto dentro, non è sicuramente uno dei film che per me è più caro e che più resteranno vividi tra i miei ricordi. Devo riconoscergli una bella trama. E' originale l'idea di ambientare un film nella Berlino post-caduta del muro. In genere si sfrutta sempre la Germania nazista mentre questo pezzo di storia, per quanto importante, viene dimenticato nei film. Originale anche la trama, più che altro è buffa. Essa tratta della decisione da parte del protagonista di reinventare la storia da dichiarare a sua madre, convalescente dopo essersi risvegliata da otto mesi di coma e che non può subire grossi traumi. Se le dicesse che il muro è crollato e che la Germania socialista è crollata aprendosi al capitalismo, alla madre prenderebbe un colpo essendo una convinta socialista ed essendo il suo amato socialismo la sua chiave antidepressiva. Così il ragazzo arriverà a costruire un telegiornale da sè da far vedere alla madre, in cui inventerà i fatti a modo suo, addirittura farà diventare la Coca Cola una scoperta socialista, eviterà ogni contatto tra la madre e il mondo esterno perchè uscendo o parlando con gente esterna scoprirebbe una realtà molto diversa da quella che ricorda. Questa sceneggiata durerà per molto, nonostante non tutti quelli che stanno intorno al ragazzo la condividano e nonostante lui sappia che prima o poi debba finire, eppure lui sembra prenderci sempre di più gusto e la sua sceneggiata si fa sempre più eclatante. Una delle frasi più significative del film per me è questa: «Devo ammetterlo, ormai il gioco mi aveva preso la mano. La Repubblica Democratica che stavo creando per mia madre, assomigliava sempre più a quella che avrei potuto desiderare io ».
La trama è accompagnata dalle fantastiche musiche di Yann Tiersen, qualche musica è nuova e qualche altra è presa dal fantastico "Il favoloso mondo di Amélie". A questo punto vi chiederete cosa allora ha fatto sì che questo film non spaccasse e non mi entusiasmasse al 100%. Io credo la tematica politica. All'inizio il film mi stava addirittura annoiando con questa continua tematica politica, poi si è ripreso e ha iniziato a distaccarsi da solo quello, per parlare di questa sceneggiata del protagonista che però è sempre legata alla politica. Giustamente è una tematica, questa inererente al muro di Berlino a me lontana perchè non ho vissuto quel periodo storico, per giunta è qualcosa di estraneo al nostro Paese, pure chi l'ha vissuto di Italiano, l'ha vissuto tramite le tv, i giornali, non è qualcosa che riguarda noi Italiani in primis ma i Tedeschi. Non a caso il film è stato record d'incassi in Germania, per loro sarà stato stupefacente un film così ben fatto riguardo a quel pezzo di storia per loro molto caro. Pertanto mi limito a delle moderate tre stelle e auguro una buona visione a chi deciderà di vedere questo film.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a trammina93 »
[ - ] lascia un commento a trammina93 »
|
|
d'accordo? |
|
lucyelisa
|
lunedì 22 aprile 2013
|
film ironico e tenero
|
|
|
|
Film originale che, a cavallo della caduta del Muro , guarda con garbata ironia all' ideologia marxista leninista ma anche ai nuovi miti ed icone del capitalismo ed al sovvertimento di stili di vita e di ideali determinata da quell'evento epocale . Una donna, fervente socialista -che alla causa dell'educazione della gioventù socialista ha sacrificato la vita coniugale ( non ha seguito il marito scappato all'Ovest che i due figli infine ritrovano con una nuova famiglia ) ,dopo la caduta del Muro , si risveglia dal coma , in esito ad un attacco cardiaco avuto nell osservare una manifestazione anti regime in cui era coinvolto il figlio .
[+]
Film originale che, a cavallo della caduta del Muro , guarda con garbata ironia all' ideologia marxista leninista ma anche ai nuovi miti ed icone del capitalismo ed al sovvertimento di stili di vita e di ideali determinata da quell'evento epocale . Una donna, fervente socialista -che alla causa dell'educazione della gioventù socialista ha sacrificato la vita coniugale ( non ha seguito il marito scappato all'Ovest che i due figli infine ritrovano con una nuova famiglia ) ,dopo la caduta del Muro , si risveglia dal coma , in esito ad un attacco cardiaco avuto nell osservare una manifestazione anti regime in cui era coinvolto il figlio . Questi'ultimo ,con delicatezza e e dedizione e con straordnaria inventiva, riuscirà a farle continunare a credere nell'esisenza della Repubblica socialista . Il film commuove ma non scade mai nel melodramma grazie anche alla genialità delle finzioni del giovane protagionista che - pur di salvaguardre la madre dalla brusca realtà - arriverà a comporre dei finti programmi televisivi della RDT facendole credere, in ultimo ,dinanzi al dilagare dei nuovi segni del consumismo ( memoriabile la scena il cui la madre scende in strada incredula dinanzi ai nuovi taslochi mentre un areo porta via la statua di Lenin ) che ,in realtà ,i tedeschi dell ovest sono dei rifugiati che abbandonano lo stile di vista capitalista verso l'Est in cerca di nuovi valori . All insegna del relativismo , l' idea, molto originale e profonda , è sorretta da un interpratazione misurata e convincente.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a lucyelisa »
[ - ] lascia un commento a lucyelisa »
|
|
d'accordo? |
|
eliagne
|
venerdì 7 settembre 2012
|
ideali socialisti e sogni di viaggi spaziali
|
|
|
|
Bellissima cronistoria delle vicissitudini familiari di una famiglia tedesca a cavallo tra la Repubblica Democratica Tedesca e la caduta del Muro di Berlino.
Alex, figlio di una carismatica attivista Socialista e fervida sostenitrice del regime, si ritroverà a prendersi cura della madre, caduta in pessime condizioni fisiche dopo un coma che la tiene legata ad un respiratore per otto lunghi mesi. Mesi di grandi cambiamenti sociali e politici, soprattuto nella Berlino dalla faccia bi-colore, mesi che avrebbero portato al definitivo tramonto del sogno leninista e alla vittoria del capitalismo che segnerà un rapido e brusco ribaltamento della città e dello stile di vita dei suoi abitanti.
[+]
Bellissima cronistoria delle vicissitudini familiari di una famiglia tedesca a cavallo tra la Repubblica Democratica Tedesca e la caduta del Muro di Berlino.
Alex, figlio di una carismatica attivista Socialista e fervida sostenitrice del regime, si ritroverà a prendersi cura della madre, caduta in pessime condizioni fisiche dopo un coma che la tiene legata ad un respiratore per otto lunghi mesi. Mesi di grandi cambiamenti sociali e politici, soprattuto nella Berlino dalla faccia bi-colore, mesi che avrebbero portato al definitivo tramonto del sogno leninista e alla vittoria del capitalismo che segnerà un rapido e brusco ribaltamento della città e dello stile di vita dei suoi abitanti. Alex, preoccupato dagli effetti che il risveglio tardivo e tutte le complicazioni e i traumi del caso (il medico avverte Alex, che anche un piccolo scossone emotivo potrebbe esserle fatale), si prodiga per ricostruire il mondo che Christiane, questo il nome della madre, aveva contribuito a creare con il suo operato e la sua tenace attività politica, ma che ora si ritrovava sprofondato sotto gli immensi magazzini Ikea o gli stabilimenti Coca Cola, simbolo di un mercato globale in avanzamento che schiacciava definitivamente l'impero Socialista. Ricostruisce, così, una piccola Germania dell'est in miniatura, dentro la camera della madre costretta a letto per i postumi dell'infarto, finendo per tirare dentro alla messinscena anche la sorella, Ariane, la fidanzata, Lara, e tutti i conoscenti obbligati a recitare in questa forzata rievocazione storica (farsa). A far assumere una piega da trauma familiare alla storia (ormai un clichè usato ed abusato, forse uno delle poche pecche del film) è la scomparsa del padre di Alex e Ariane, scappato anni che furono nella Germania dell'ovest e ricomparso in extremis per l'ultimo saluto alla moglie.
Il film cattura e rimane nella testa dello spettatore per la veridicità e la sincerità di esposizione dei fatti: una cornice storica (quella della caduta del muro) che si stacca completamente dalle narrazioni da documentari in bianco e nero o manuali di storia a cui si è spesso abituati, spontanea e vicina alla piccola realtà familiare tedesca. Un passaggio epocale mostrato con gli occhi di un ventenne scaltro e premuroso, e non dai soliti tavoli diplomatici e riprese da notiziario. Una pellicola in equilibrio, che non varca mai la soglia dell'eccessiva pietosità e compassione ma osa, dall'altro lato, una ricostruzione dei fatti moderna, insolita e mai nettamente di parte.
L'idealismo caratteristico di quell'epoca, vestito di giovanile e innocente entusiasmo.
Punto di forza: stupenda narrazione del protagonista che accompagna il susseguirsi dei fatti durante tutta la pellicola
Un bel film, davvero. Un film da vedere
[-]
|
|
[+] lascia un commento a eliagne »
[ - ] lascia un commento a eliagne »
|
|
d'accordo? |
|
folsom
|
giovedì 29 marzo 2012
|
il comunismo e la coca cola
|
|
|
|
Good bye lenin,film eccezionale e divertente racconta la storia di una famiglia di berlino est padre madre e due figli,la quale la vita viene stravolta dopo che il padre nonchè marito ,decide di scappare per emigrare ad ovest,da allora la madre Christiane (Katrine Sass) diventa un accanita socialista ,finchè un giorno non viene colpita da un infarto ed entra in coma quasi irreversibile.Nel frattempo mentre la donna si trova in questo stato il muro crolla e la germania est cessa definitivamente di esistere.Un giorno come per miracolo la donna si risvegli ma il medico fa presente al figlio Alex che non deve subire nessun tipo di emozione eccessiva perchê questa le causerebbe un altro e stavolta fatale infarto.
[+]
Good bye lenin,film eccezionale e divertente racconta la storia di una famiglia di berlino est padre madre e due figli,la quale la vita viene stravolta dopo che il padre nonchè marito ,decide di scappare per emigrare ad ovest,da allora la madre Christiane (Katrine Sass) diventa un accanita socialista ,finchè un giorno non viene colpita da un infarto ed entra in coma quasi irreversibile.Nel frattempo mentre la donna si trova in questo stato il muro crolla e la germania est cessa definitivamente di esistere.Un giorno come per miracolo la donna si risvegli ma il medico fa presente al figlio Alex che non deve subire nessun tipo di emozione eccessiva perchê questa le causerebbe un altro e stavolta fatale infarto.Sarà Alex con la collaborazione di un amico, a far rivivere in un appartamento della ormai ex DDR quelli che un tempo erano gli ideali e le consuetudini socialiste.
Un film bellissimo,commovente segnato da un'ironia pungente,Wolfgang Becker supera se stesso per originalità,mostrando le contraddizioni e le differenze di due mondi Comunista e Capilista,uno all'apice del suo espansionismo l'altro morente ed abbandonato ai propri dogmi.Trasmette anche il senso di malinconia per chi con quegli ideali ha convissuto e ci 'e cresciuto.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a folsom »
[ - ] lascia un commento a folsom »
|
|
d'accordo? |
|
gi4ndo
|
martedì 7 febbraio 2012
|
una storia forzata in un periodo importante
|
|
|
|
Commedia sul "muro" , che divide due punti di vista:
se diamo dello psicopatico ossessivo morboso al giovane protagonista Alex allora il film è una genialata ,
se invece pensiamo che non sia così ecco che tutto diventa iper-patetico,
un sentimentalismo troppo distaccato dalla realtà accompagnato forse da una non ottima recitazione , tutto in mezzo a importanti riferimenti storici finemente inseriti in una fotografia moderna e astrattista.
Tema centrale troppo forzato in un contesto dove politica, storia e sociologia hanno un peso già rilevante e quindi di facili apprezzamenti!
Si poteva far meglio, fallimento di un ottima idea!
|
|
[+] lascia un commento a gi4ndo »
[ - ] lascia un commento a gi4ndo »
|
|
d'accordo? |
|
gi4ndo
|
martedì 7 febbraio 2012
|
una storia forzata di un periodo importante
|
|
|
|
In questo film abbiamo un "muro" che divide due punti di vista:
se diamo dello psicopatico ossessivo morboso al giovane Alex allora il film è una genialata ,
se invece pensiamo che non sia così ecco che tutto diventa iper-patetico, un sentimentalismo troppo distaccato dalla realtà accompagnato forse da una non ottima recitazione , tutto in mezzo a importanti riferimenti storici tedeschi finemente inseriti in una fotografia moderna e astrattattista.
Tema centrale troppo forzato in un contesto dove politica, storia e sociologia hanno un peso già rilevante e quindi di facili apprezzamenti!
Si poteva far meglio, fallimento di un ottima idea!
|
|
[+] lascia un commento a gi4ndo »
[ - ] lascia un commento a gi4ndo »
|
|
d'accordo? |
|
|