michael
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mercoledì 14 febbraio 2024
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follia, appertenenza, fede
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IL film cerca sin dall'inizio di farti "impazzire" ma in senso buono...
attraverso l'eccellente recitazione e le riprese meccaniche si può immediatamente cominciare a percepire la follia, le varie apparizioni del mitico Brad Pitt ci portano ad aprire la mente.
La trama in sé è ben solida e il significato è ancora più forte: la lotta, il sangue, il degrado e il sapone mutano forma permeano di significato.
Dinamico con ampie inquadrature che però si alternano poeticamente a precisi primi piani, col tentativo del regista di farci vivere ancor più intense emozioni.
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IL film cerca sin dall'inizio di farti "impazzire" ma in senso buono...
attraverso l'eccellente recitazione e le riprese meccaniche si può immediatamente cominciare a percepire la follia, le varie apparizioni del mitico Brad Pitt ci portano ad aprire la mente.
La trama in sé è ben solida e il significato è ancora più forte: la lotta, il sangue, il degrado e il sapone mutano forma permeano di significato.
Dinamico con ampie inquadrature che però si alternano poeticamente a precisi primi piani, col tentativo del regista di farci vivere ancor più intense emozioni.
Un'altra emozione difficilmente trascurabile e particolarmente pronunciata nella pellicola è la fede: la fede verso la mitica figura di Tyler Durden e il clan da esso creato. Se da un lato possiamo giustificarla con la grandiosità e col "patto scenico" dall'latro c'è una ricerca di appartenenza a un qualcosa, che siano gl'incontri di conforto o le serata di botte. L'individuo di qualsiasi estrazione sociale, di qualsiasi cultura essendo animale come qui ben sottolineato, ha bisogno di appartenere a un gruppo di suoi simili.
In questo film l'alienazione dalla società "civile "avviene tramite il dolore e gli istinti più animaleschi, che servono come catarsi per raggiungere quel contatto con il sé animale e con gli altri come te per tornare veri.
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michael
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mercoledì 14 febbraio 2024
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follia, appartenenza, fede
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IL film cerca sin dall'inizio di farti "impazzire" ma in senso buono... attraverso l'eccellente recitazione e le riprese meccaniche si può immediatamente cominciare a percepire la follia, le varie apparizioni del mitico Brad Pitt ci portano ad aprire la mente. La trama in sé è ben solida e il significato è ancora più forte: la lotta, il sangue, il degrado e il sapone mutano forma permeano di significato. Dinamico con ampie inquadrature che però si alternano poeticamente a precisi primi piani, col tentativo del regista di farci vivere ancor più intense emozioni. Un'altra emozione difficilmente trascurabile e particolarmente pronunciata nella pellicola è la fede: la fede verso la mitica figura di Tyler Durden e il clan da esso creato.
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IL film cerca sin dall'inizio di farti "impazzire" ma in senso buono... attraverso l'eccellente recitazione e le riprese meccaniche si può immediatamente cominciare a percepire la follia, le varie apparizioni del mitico Brad Pitt ci portano ad aprire la mente. La trama in sé è ben solida e il significato è ancora più forte: la lotta, il sangue, il degrado e il sapone mutano forma permeano di significato. Dinamico con ampie inquadrature che però si alternano poeticamente a precisi primi piani, col tentativo del regista di farci vivere ancor più intense emozioni. Un'altra emozione difficilmente trascurabile e particolarmente pronunciata nella pellicola è la fede: la fede verso la mitica figura di Tyler Durden e il clan da esso creato. Se da un lato possiamo giustificarla con la grandiosità e col "patto scenico" dall'latro c'è una ricerca di appartenenza a un qualcosa, che siano gl'incontri di conforto o le serata di botte. L'individuo di qualsiasi estrazione sociale, di qualsiasi cultura essendo animale come qui ben sottolineato, ha bisogno di appartenere a un gruppo di suoi simili. In questo film l'alienazione dalla società "civile "avviene tramite il dolore e gli istinti più animaleschi, che servono come catarsi per raggiungere quel contatto con il sé animale e con gli altri come te per tornare veri.
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rikitikitawi
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venerdì 4 febbraio 2022
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come tolstoj in guerra e pace : ma senza la pace
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Coro di critici entusisti . Da parte mia no di certo . Non sono stato capace di proseguire la visione del film proprio per l'assurda tematica : la gioia ed il fine di lottare violentemente e gratuitamente con i propri simili . Uma pellicola da buttare con buona pace per la acclamante critica.
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venerdì 28 gennaio 2022
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sintesi avvelenata?
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Sì, è un film che tratta la violenza, ma no, non direi proprio che Pitt è il diavolo: non basta essere forte, astuto, bello e violento, ammesso che il diavolo, per chi ci crede, sia davvero questo. Forse è il re-censore che ha questa visione del demonio. Norton rimane sedotto da Pitt? Sì, rimane sedotto da una parte di sé, ma non vuol dire che ognuno di noi si porti dentro il diavolo. Scaricare pugni può alleggerire la tensione? Direi che è uno dei vari metodi possibili, in quanto al machismo imperante, ma che vuol dire? Infine, a cosa si riferisce la parola ideologia? A quella contenuta nella trama o a una supposta, sottesa ideologia che Fincher avrebbe inserito nel film?
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filosofabio
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domenica 22 novembre 2020
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critica estremamente lucida della società moderna
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Un film spettacolare. Critica estremamente lucida della società moderna. "Le cose che possiedi alla fine ti possiedono" e "io non sono il mio lavoro". Concetti banali che però quasi nessuno ha più chiaro nella propria mente. Fincher usa la scusa del Fight Club per descrivere il risveglio di coscienza che attraversa il protagonista liberandolo della schiavitù del consumismo a tutti i costi. C'è psicologia, filosofia, ottimi dialoghi mai fini a sé stessi. Un film dall'ottimo ritmo, ottima colonna sonora e ottimi attori. C'è una sorpresa suggerita sapientemente durante la trama e la scena finale è una catarsi spettacolare.
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Un film spettacolare. Critica estremamente lucida della società moderna. "Le cose che possiedi alla fine ti possiedono" e "io non sono il mio lavoro". Concetti banali che però quasi nessuno ha più chiaro nella propria mente. Fincher usa la scusa del Fight Club per descrivere il risveglio di coscienza che attraversa il protagonista liberandolo della schiavitù del consumismo a tutti i costi. C'è psicologia, filosofia, ottimi dialoghi mai fini a sé stessi. Un film dall'ottimo ritmo, ottima colonna sonora e ottimi attori. C'è una sorpresa suggerita sapientemente durante la trama e la scena finale è una catarsi spettacolare. A distanza di 21 anni rimane a mio parere un film fondamentale da vedere con grande attenzione.
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giuseppetoro
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venerdì 3 gennaio 2020
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che bel film
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Film splatter , fino all'ultimo non capisci. Fatto bene, violento.
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lorenzodv
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venerdì 30 agosto 2019
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la parte bella è la fine.
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So che non bisognerebbe commentare se non si ha visto il film ma vorrei raccontarvi la mia esperienza: ne ho visto un po' meno di metà e non sono riuscito a finirlo. Siccome tutti dicono che sia un bel film evidentemente è bella la seconda metà. La prima invece è squalida vuota e insensata; squallore e cattivo gusto non sono inseriti in un contesto, sono fine a se stessi èd anzi il contesto futile forma una malriuscita cornice allo squallore, proprio come il fight club, un posto dove la gente fa a pugni per .. nulla. Se come ho letto ciò rappresenta la protesta, si tratta della protesta qualunquista del distruggere senza costruire e senza neppure una proposta su come ricostruire.
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So che non bisognerebbe commentare se non si ha visto il film ma vorrei raccontarvi la mia esperienza: ne ho visto un po' meno di metà e non sono riuscito a finirlo. Siccome tutti dicono che sia un bel film evidentemente è bella la seconda metà. La prima invece è squalida vuota e insensata; squallore e cattivo gusto non sono inseriti in un contesto, sono fine a se stessi èd anzi il contesto futile forma una malriuscita cornice allo squallore, proprio come il fight club, un posto dove la gente fa a pugni per .. nulla. Se come ho letto ciò rappresenta la protesta, si tratta della protesta qualunquista del distruggere senza costruire e senza neppure una proposta su come ricostruire.
Non capisco come possa essere un film controverso, a me sembra chiarissimo.
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xxx
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martedì 24 ottobre 2017
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grande mistero!!
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Questo film ha la media di 4,02% su 195 recensioni, non posso crederci.
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contrammiraglio
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venerdì 15 settembre 2017
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nzomma
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Sconclusionato, bravo Pitt, in definitiva alquanto sopravvalutato; come il regista del resto. 😏
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parsifal
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mercoledì 7 giugno 2017
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alienazione e rivolta
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IL romanzo di Chuck Palahniuk diventa , grazie alla regia di Fincher ed alla sceneggiatura di Jin Uhls, uno dei film più rappresentativi e controversi del cinema americano anni '90. IL protagonista, di cui non si conosce il nome ( nulla avviene a caso) è interpretato da un talentuoso Ed Norton. Incarna il tipico americano medio, single ( molto interessante la digressione sulle porzioni singole di cibo, sempre più diffuse nella società odierna), arrivista, nevrotico, stressato a tal punto da soffrire di insonnia cronica. IL medico però non intende prescrivergli psicofarmaci e lo invita a compiere un atto di altruismo; constatare il dolore altrui frequentando i gruppi d'ascolto dedicati ai malati cronici e/o terminali.
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IL romanzo di Chuck Palahniuk diventa , grazie alla regia di Fincher ed alla sceneggiatura di Jin Uhls, uno dei film più rappresentativi e controversi del cinema americano anni '90. IL protagonista, di cui non si conosce il nome ( nulla avviene a caso) è interpretato da un talentuoso Ed Norton. Incarna il tipico americano medio, single ( molto interessante la digressione sulle porzioni singole di cibo, sempre più diffuse nella società odierna), arrivista, nevrotico, stressato a tal punto da soffrire di insonnia cronica. IL medico però non intende prescrivergli psicofarmaci e lo invita a compiere un atto di altruismo; constatare il dolore altrui frequentando i gruppi d'ascolto dedicati ai malati cronici e/o terminali. Inizia così un'avventura in un territorio del tutto sconosciuto; il dolore altrui cambia la sua percezione delle cose e la visione della vita che aveva avuto sino a quel momento. Non riesce più a farne a meno e frequenta tutti i gruppi presenti in città e si accorge di una presenza costante, tento quanto la sua: si tratta di Marla, talmente sfrontata ed ingenua che frequenta, tra i tanti , anche il gruppo di ascolto per malati di cancro ai testicoli. Norton se ne accorge e la affronta; inizia così un rapporto bizzarro e controverso, fatto di battute aspre, sfide , litigate ed incontri notturni. Ma poco tempo dopo , in aereo , ci sarà l'incontro che cambierà in maniera definitiva la vita del protagonista; IL suo vicino di sedile, durante un viaggio di lavoro, è Tyler Durden, uomo di bell'aspetto, sicuro di sè e critico oltremisura nei confronti delle sovrastrutture , condizionamenti sociali e comportamentali inscindibili dalla società odierna. IL protagonista ne resta affascinato ed a causa di un incendio al suo appartamento, andrà a vivere presso la dimora di Tyler, una casa semi distrutta in periferia, non priva però di risorse ed anche di un notevole fascino decadente. Inizia un nuovo percorso, un robusto sodalizio in cui Tyler istruisce il suo nuovo amico sulle realtà dell' esistenza , a partire da un assunto fondamentale; come puoi conoscere te stesso, se non ti sei mai battuto con nessuno? Su questo principio si fonda la nascita del Fight Club, una congrega clandestina aperta a tutti, con delle ferree regole, dove lo scopo è il ritorno ai primordi del genere umano, l'esaltazione dello scontro fisico come momento rivelatore di verità ancestrali e primordiali, come simbolo di rivolta verso le convenzioni che tutti dobbamo subire. IL fenomeno si allarga a macchia d'olio, vengono fondati club in tutte le città degli USA, tutti vogliono battersi e riappropriarsi di ciò della propria identità primordiale. Prende vita il progetto Mayhem; sabotaggio di tutte le strutture che inducono al consumo sfrenato, gesti eclatanti e violenti diffusi in tutta la nazione. Gli adepti più stretti prendono alloggio nella casa di Tyler, dove vengonno progettate le azioni da compiere. Marla , che frequentava quella casa in quanto amante di Tyler, inizia a dubitare di tutto e scompare ma tornerà , come sempre, sui suoi passi. Durante uno dei viaggi del Progetto Mayhem il protagonista apprende una piccola, semplice ed inquietante verità; Tyler Durden è lui e non esiste al mondo nessun altro che abbia quel nome. Telefona a Marla per essere rassicurato e lei conferma che è lui Tyler e nessun altro. L' amico immaginario rapparirà , spiegando il perchè di ciò che sembra assurdo , pur essendo avvenuto davvero; IL protagonista cercava delle nuove ragioni di vita e l'amico immaginario gliele ha fornite. Inizia così la parte più surreale del fim; mentre il progetto Mayhem procede senza sosta , dando vita ad una progressiva distruzione della società, i due amici, il reale e l'immaginario si sfidano in un assurdo duello che condurrà ad un finale ancora più assurdo. Critica alla società dei consumi ben strutturata , con un evidente dose di ironia ed aggressività , è senz'altro un film che non lascia indifferenti. Ottima colonna sonora , parte integrante della narrazione.
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