figliounico
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sabato 19 agosto 2023
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bava tradisce diabolik per fantomas
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Il personaggio ed il plot sono delle sorelle Giussani ma per la messa in scena del suo film Bava si ispira piuttosto al Fantomas 70 di Hunebelle, altra produzione italo francese con protagonista un analogo eroe negativo nato dalla penna di Allain e Souvreste mezzo secolo prima di Diabolik e che probabilmente ha influenzato la nascita del fumetto italiano. Nonostante De Laurentis all’epoca non abbia badato a spese ingaggiando una stella del cinema francese, Michel Piccoli nella parte di Ginko, con un cast notevole formato per la gran parte da ottimi attori italiani, Adolfo Celi innanzitutto, ma anche, in piccoli ruoli, Carlo Croccolo e Francesco Mulè, e sebbene Bava si confermi maestro nell’utilizzo degli effetti speciali, il film soffre di un’ambiguità di fondo, indeciso com’è il regista tra il tono ironico e parodistico della commedia nera, riuscita in questo senso la scena della risata collettiva alla conferenza stampa del Ministro dell’Interno, Terry Thomas, e quelli crudi della crime story per l’efferatezza dei delitti compiuti cinicamente dal criminale in calzamaglia nera.
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Il personaggio ed il plot sono delle sorelle Giussani ma per la messa in scena del suo film Bava si ispira piuttosto al Fantomas 70 di Hunebelle, altra produzione italo francese con protagonista un analogo eroe negativo nato dalla penna di Allain e Souvreste mezzo secolo prima di Diabolik e che probabilmente ha influenzato la nascita del fumetto italiano. Nonostante De Laurentis all’epoca non abbia badato a spese ingaggiando una stella del cinema francese, Michel Piccoli nella parte di Ginko, con un cast notevole formato per la gran parte da ottimi attori italiani, Adolfo Celi innanzitutto, ma anche, in piccoli ruoli, Carlo Croccolo e Francesco Mulè, e sebbene Bava si confermi maestro nell’utilizzo degli effetti speciali, il film soffre di un’ambiguità di fondo, indeciso com’è il regista tra il tono ironico e parodistico della commedia nera, riuscita in questo senso la scena della risata collettiva alla conferenza stampa del Ministro dell’Interno, Terry Thomas, e quelli crudi della crime story per l’efferatezza dei delitti compiuti cinicamente dal criminale in calzamaglia nera. Bava vorrebbe rifare il Fantomas di Hunebelle ma gli manca un comico del calibro di Louis de Funès per rendere veramente spassosa la sua black comedy e così finisce per tradire inutilmente il Diabolik della Giussani di cui resta soltanto la mitica Jaguar nera.
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plz
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martedì 30 marzo 2021
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ma quanto era bella marisa mell
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Film decisamente da prendere e apprezzare oggi, 2021, come un omaggio ai filmoni del passato, probabilmente rispetto agli 007 dell'epoca (per me un po' noioisi) sfigura decisamente, ma ha dei tocchi geniali, delle trovate meravigliose anche se poi la trama poteva essere più ridotta e meglio sviluppata in certi passaggi confusi. Sarebbe bastato finire il film con l'esplosione degli uffici imposte, la storia dell'oro davvero eccessiva e surreale, ma fino a quel punto un film quasi stupendo.
E Marisa Mell alias Eva Kant da innamorarsi in ogni inquadratura, peccato non averla potuta vedere in almeno una scena di nudo ntegrale, o in topless, come sarebbe sicuramente successo negli anni '70.
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Film decisamente da prendere e apprezzare oggi, 2021, come un omaggio ai filmoni del passato, probabilmente rispetto agli 007 dell'epoca (per me un po' noioisi) sfigura decisamente, ma ha dei tocchi geniali, delle trovate meravigliose anche se poi la trama poteva essere più ridotta e meglio sviluppata in certi passaggi confusi. Sarebbe bastato finire il film con l'esplosione degli uffici imposte, la storia dell'oro davvero eccessiva e surreale, ma fino a quel punto un film quasi stupendo.
E Marisa Mell alias Eva Kant da innamorarsi in ogni inquadratura, peccato non averla potuta vedere in almeno una scena di nudo ntegrale, o in topless, come sarebbe sicuramente successo negli anni '70.
Le scene di inseguimento troppo scarne, ci sarebbe voluto qualcosa di più, le musiche originali, molto belle e conconrdo, il protagonista sembrava imbalsamato.
Straordinario Piccoli.
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emanuelemarchetto
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giovedì 2 novembre 2017
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uno dei primi cinefumetti italiani
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La critica non fu troppo benevola. Tullio Kezich, per esempio, lo definì: “Uno dei film più stupidi degli anni sessanta”.
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La critica non fu troppo benevola. Tullio Kezich, per esempio, lo definì: “Uno dei film più stupidi degli anni sessanta”. Ma col tempo acquisì lo status di cult. La cosa è comprensibile: il film è diretto con maestria e il tono non dà mai l’idea di essere troppo realistico o serioso. La mano di Mario Bava è riconoscibile, soprattutto nella costruzione delle immagini, che prendono il sopravvento su una trama piuttosto debole: quello che realmente domina sono i colori, le luci, le scenografie, tutto permette al regista di realizzare dei veri e propri quadri pop, che farebbero invidia a Andy Wharol e Roy Lichtenstein.
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fabio57
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giovedì 17 dicembre 2015
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carino
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Non si capisce il motivo per cui su un soggetto così interessante,quale era ed è Diabolik,si sia fatto solo questo film.A memoria mia nessun remake,peccato,pensate quanti ne hanno avuti Batman, l'uomo ragno e Superman.Il fumetto delle sorelle Giuliani è stato veramente un mito.Comunque,questo film è discreto ma datato,con la tecnologia di oggi si potrebbe fare un caleidoscopio di effetti speciali,ma tant'è bisogna accontentersi.Guardatevi Marisa Mell nello splendore dei suoi anni,vera festa per gli occhi.
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mauri 67
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sabato 30 agosto 2008
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quasi un capolavoro
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Diabolik è un film che cattura dall inizio alla fine certo ci sono delle sbavature qua e là ma stiamo parlando di un film di quaranta anni fà quindi bisogna chiudere un occhio
Film da riscoprire anche perchè film belli tratti da fumetti se ne contano su le dita della mano
Tra gli interpreti vanno segnalati , la bella Marisa Mell e il bravo Adolfo Celi
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rinaieskj
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lunedì 5 maggio 2008
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diabolik contro l'i.c.i.
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Avevo sempre letto giudizi negativi, compreso quello del regista, e invece questo film non è affatto male. Certo i personaggi sono appena abbozzati e, a partire dal somigliante ma particolarmente inespressivo attore protagonista, completamente privi di sfumature, ma si tratta di un fumettone... e appunto non è che nei fumetti di Diabolik ci sia chissà quale approfondimento psicologico. Del resto anche nei milionari film di supereroi Usa i caratteri, chi più chi meno, sono sempre semplificati. In compenso Bava, allontanandosi dai personaggi per divertirsi con lo sguardo d'insieme, restituisce la splendida atmosfera pop di fine anni '60, tutta sesso spregiudicatezza e psichedelia, smontando l'efferatezza del racconto con dosi generose d'ironia.
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Avevo sempre letto giudizi negativi, compreso quello del regista, e invece questo film non è affatto male. Certo i personaggi sono appena abbozzati e, a partire dal somigliante ma particolarmente inespressivo attore protagonista, completamente privi di sfumature, ma si tratta di un fumettone... e appunto non è che nei fumetti di Diabolik ci sia chissà quale approfondimento psicologico. Del resto anche nei milionari film di supereroi Usa i caratteri, chi più chi meno, sono sempre semplificati. In compenso Bava, allontanandosi dai personaggi per divertirsi con lo sguardo d'insieme, restituisce la splendida atmosfera pop di fine anni '60, tutta sesso spregiudicatezza e psichedelia, smontando l'efferatezza del racconto con dosi generose d'ironia. E senza i milioni di dollari dei film Usa riesce a creare un mondo scenico dignitosamente adeguato a quello dei vari Batman e f.lli (il rifugio di Diabolik, raggiungibile da un passaggio segreto che si apre sulla strada litoranea, è altrettanto archetipicamente delizioso e poco credibile dal punto di vista della sicurezza, quanto quello dell'uomo pipistrello).
Ma il colpo da maestro è l'episodio in cui Diabolik, per neutralizzare una taglia messa sulla sua testa dallo Stato, distrugge le riserve di denaro statale e tutti i documenti necessari agli accertamenti dei redditi dei contribuenti. Il ministro delle Finanze invita i cittadini ad aiutare il Paese pagando le tasse di propria iniziativa secondo il dovuto, ma è accolto dalle risate del pubblico. Ecco così che l'eroe negativo Diabolik, capace di uccidere tranquillamente decine di poliziotti per rubare una collana da regalare alla propria ganza, si scopre assomigliare alla "gente" comune che, allora come oggi, invoca ordine e polizia ma è pronta a dimenticarsi qualsiasi valore di legalità appena condoni o consuetudini di massa lo consentono. A differenza di loro Diabolik ha il coraggio di agire da protagonista, assecondando le proprie pulsioni, cercando l'intensità al posto del quieto vivere, ma se da vecchio, abbandonata l'attività criminosa, si presentasse alle elezioni rischierebbe pure di finire al Governo. Ed è con questo quadro sociologico che l'aspetto ye-ye, psichedelico e libertino di cui parlavamo prima, espressione del clima di liberazione sessuale di fine anni '60, si lega agli umori di rinnovamento socio-politico di quel tempo. Diabolik e il film "Diabolik" attaccano tutte le categorie ipocrite della società borghese, la finta moralità dei comportamenti di costume e quella dei valori civici. E alla fine della fiera è il cattivone a vincere. A differenza di quanto crede Ginko, Diabolik non è morto e saluta noi spettatori facendoci l'occhiolino: sa bene come siamo fatti e per chi parteggiamo.
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(di tony)
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lety
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venerdì 28 dicembre 2007
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diabolik: pietra miliare nel fumetto italiano.
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beh direi che avrebbero fatto meglio a non farlo il film... diabolik ed eva kant sono un mito e come tali devono restare... vedendo loro così perfetti e poi vedendo gli attori ( senza nulla togliere loro) che non sono come loro due, il pubblico resta deluso, chiaramente. diabolik è un mito che resterà come una pietra miliare nel fumetto italiano.
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nicolò
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sabato 2 giugno 2007
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il re del terrore al cinema: insomma
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Il supercriminale Diabolik si fa ancora beffe del testardo ispettore Ginko che, pur di prenderlo, è pronto a scendere a patti con un boss mafioso del narcotraffico. Ispirato ad un fumetto di Angela e Luciana Giussani, pubblicato dal 1962 e subito messo al bando, il film di M. Bava – da lui sceneggiato con Dino Maiuri su un soggetto cui collaborarono le stesse Giussani – è, più che la sua trasposizione filmica, una evidente caricatura dove tutti i personaggi (esclusi Diabolik, Eva Kant e Ginko) sono il trionfo del ridicolo: ne è una prova il Ministro degli Interni di Terry-Thomas, ma anche i poliziotti, poveri incompetenti. Al di là della stupidità della vicenda, meccanica e prevedibile fino all’ultimo, il film vale specialmente per le musiche di Ennio Morricone e i trucchi del mago Carlo Rambaldi.
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Il supercriminale Diabolik si fa ancora beffe del testardo ispettore Ginko che, pur di prenderlo, è pronto a scendere a patti con un boss mafioso del narcotraffico. Ispirato ad un fumetto di Angela e Luciana Giussani, pubblicato dal 1962 e subito messo al bando, il film di M. Bava – da lui sceneggiato con Dino Maiuri su un soggetto cui collaborarono le stesse Giussani – è, più che la sua trasposizione filmica, una evidente caricatura dove tutti i personaggi (esclusi Diabolik, Eva Kant e Ginko) sono il trionfo del ridicolo: ne è una prova il Ministro degli Interni di Terry-Thomas, ma anche i poliziotti, poveri incompetenti. Al di là della stupidità della vicenda, meccanica e prevedibile fino all’ultimo, il film vale specialmente per le musiche di Ennio Morricone e i trucchi del mago Carlo Rambaldi. In questo delirante opus dall’aspetto visivo prodigioso, Bava si avvale di richiami alla pop art nella scenografia come per la discoteca, centro della droga, e il rifugio segreto di Diabolik con alcuni accessori cult come il letto girevole e la doccia semitrasparente. Frutto di una cooperazione fra Italia e Francia e prodotto da Dino De Laurentiis, fu un clamoroso fiasco al box-office.
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(di nicolò)
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diaboliko
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domenica 1 aprile 2007
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tutti i gangster mi preoccupano - di un uomo solo
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il più bel film tratto da un fumetto nero è ora un cult! nonostante assomigli + a una parodia di james bond diabolik è un film dignitoso, meglio dei due kriminal, di satanik, e di mister x. la trama lascia a desiderare ma certe sequenze sono indimenticabili. law è un diabolik troppo magro ma come viso non delude. per il 2009 è prevista l'uscita di una nuova avventura completamente diversa da questa. vedremo se cosa riuscirà a fare di meglio il regista
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piero
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martedì 6 febbraio 2007
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diabolik
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QUANDO VIENE TRASMESSA IN TV DIABOLIK IL FILM?
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