Dark City

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Un film di Alex Proyas. Con Rufus Sewell, William Hurt, Kiefer Sutherland, Jennifer Connelly, Richard O'Brien.
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Horror, durata 106 min. - USA 1998. - C.G.D - Cecchi Gori Distribuzione uscita venerdì 25 settembre 1998. MYMONETRO Dark City * * 1/2 - - valutazione media: 2,75 su -1 recensioni di critica, pubblico e dizionari.
   
   
   
dandy mercoledì 14 febbraio 2024
"ricorda..." Valutazione 3 stelle su cinque
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Il regista di "Il corvo" sembra ispirarsi al racconto "Tempo fuori luogo" di Philp K Dick e gira un interessante ma non completamente riuscito noir fantascientifico.Intrigante per come affronta il tema dell'identità,del potere della memoria e dei ricordi.Suggestivo nelle scenografie (con evidenti rimandi a "Metropolis" e al "Batman" di Burton)e con belle invenzioni visive,ma abbastanza scontato nello svolgimento e con personaggi poco delineati.Cosa assai spiacevole considerando il bel cast:Sutherland è nel suo ruolo più insolito,e avrebbe meritato altre occasioni simili.Per certi versi sembra anticipare "Matrix",ed è sicuramente più coraggioso nell'evitare tentazioni commerciali e toni scanzonati. [+]

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eugen mercoledì 10 agosto 2022
molto spettacolare, solita distopia... Valutazione 0 stelle su cinque
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"Dark City"(Alex Proyas, anche autore del soggetto e della sceneggiatura, scritta con David S.Goyer e Lem Dobbs, 1998)parla di un mondo "invaso"dagli Alieni(gli"Stranieri"vengono definit, razza in estinzione)che ruba memoria e mente agli umani, per in qualche modo riproporsi e affermarsi in un altro mondo, diverso dal proprio, di provenineza. Decisamwnte un mondo disfatto, "dark"appunto(dark world si sarebbe potuto chiamare il filmn, non solo"dark city"), dove a mezzanotte inizia un "coprifuoco"totale, ma dove comunque gli umani sono in balia di altri., Attraverso la vicenda di un uomo in cura, in preda a un'amnesia appunto indotta dagli"stranieri"si trova a recuperare gradualmente la sua personalita', ma in mezzo a uno scenario spaventoso e avendo inizialmente sulle spalle l'accusa(ingiusta, ma la cui non giustezza e'indimostrabile, vista la sua amnesia totale) . [+]

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ashtray_bliss martedì 19 maggio 2015
trovare se stessi nel labirinto della dark city. Valutazione 4 stelle su cinque
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Un film visionario, originale per i suoi anni e supportato da uno script ben delineato e finemente realizzato. Cupo e gotico come il titolo lascia intendere, introspettivo e denso di parallelismi metaforici attuali. Un prodotto che non disdegna di proporsi per il consumo da parte della popolazione piu' giovane, con continui richiami al genere fumettistico e fantasy, ma potendo vantarsi di una solida struttura narrativa 'adulta' il film firmato Proyas abbraccia indistintemente ambedue le categorie di spettatori e si conferma un ottimo prodotto crossover che sa spaziare in modo intelligente e bilanciato dal fumetto gotico, a quello fantasy, entrando nel campo della fantascienza a tinte noir. [+]

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kondor17 lunedì 1 settembre 2014
un noir di spessore Valutazione 3 stelle su cinque
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In una città senza luce, popolata da esseri alieni a caccia di un passato e di identità, avviene una serie di omicidi di cui viene accusato un uomo. Questi non si ricorda invece neanche il proprio nome, ma inizia ad avere il sospetto di essere vittima di un complotto. Un medico infatti collabora con le entità omomorfe e spettrali, iniettando una droga che provoca l'oblio e il trasferimento della memoria a favore degli zombi assetati di vita. Già dall'inizio però, l'ispettore Bumstead (William Hurt) non crede che un uomo come John Murdoch (Sewell) possa aver commesso quei crimini efferati e di questo è anche più che convinta la moglie Emma (Jennifer O'Connelly). [+]

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cinecinella domenica 20 luglio 2014
esperimento interessante.. Valutazione 4 stelle su cinque
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Film decisamente visionario, precursore direi del genere. Atmosfera cupa e claustrofobica ottimamente resa, bei richiami anche alla vecchia cinematografia. Un genere a cavallo tra noir, fantasy e horror. Nonostante la lunghezza direi eccessiva sopratutto per la prima parte il film risulta comunque scorrevole. Peccato per la trama che poteva essere arricchita e sviluppata ulteriormente specialmente il finale.. Ho gradito molto il significato intriseco e morale del film..ne consiglio la visione sopratutto agli appassionati del genere..

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toty bottalla giovedì 15 maggio 2014
spettacolo di fantasia e banalità! Valutazione 2 stelle su cinque
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Tanta confusione in una storia di fantasia in stile cartoon: banale e inutile, per fortuna l'anima è salva e tutti gli extraterrestri e i loro poteri perdono di fronte a un umano che guardacaso è il protagonista di un copione a lieto fine. Saluti.

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andyflash77 sabato 11 agosto 2012
un film che precede le "visioni" di matrix Valutazione 3 stelle su cinque
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Diretto da Alex Proyas, Dark City è un thriller fantascientifico con molti rimandi al noir e ai film di Tim Burton: atmosfere cupe, ombre predominanti, toni scuri sono le caratteristiche principali di questo film.

La trama ci racconta della venuta sulla terra di una razza aliena in via d’estinzione, che decide di usare gli uomini come cavie alla ricerca di una via di salvezza: è l’anima, insieme alla capacità umana di rimanere individui a prescindere dalle variazioni del contesto, quello che attira ed interessa gli alieni, dotati invece di una coscienza collettiva che sembra non riconoscere valore all’individuo. [+]

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il camaleonte sabato 5 marzo 2011
luci ed ombre Valutazione 4 stelle su cinque
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Affascinanti molte "allucinazioni" visuali, ma, guardando alla trama, l'idea di scoprire qual'è l'essenza degli esseri umani tramite il trapianto/rimescolamento delle memorie è quantomeno balzana; più interessante il fatto che una società in cui l'individuo non ha un valore per sè abbia bisogno di scoprire il "segreto" dell'Umanesimo per sopravvivere (oddio, certo è molto discutibile, visto che gli organismi con più probabilità di sopravvivenza sono le formiche, le api, le termiti: insomma, proprio le "menti collettive"); per il resto una godibilissima rivisitazione kafkiana del dilemma eterno: esistiamo, o siamo solo i personaggi del sogno di qualcun altro? In fondo Murdoch non salva nessuno, inconsciamente non fa che sostituirsi a Mr. [+]

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frz94 venerdì 3 dicembre 2010
dark city. Valutazione 3 stelle su cinque
65%
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 Un misconosciuto e visionario film noir e weird, passato ingiustamente sotto silenzio. In un epoca indeterminata (forse siamo agli inizi del 1900) in un mondo dove non splende mai il sole, ruotano le vicende del protagonista John Murdock, in cerca della sua vera identità,  dell’ispettore Bumstead (il bravo e impassibile William Hurt) che gli dà la caccia, e di altri esseri non umani, alieni che vivono sottoterra e sembrano tirare le fila e governare ogni aspetto della città e della vita dei cittadini: edifici che spuntano dalle viscere della terra per poi svettare possenti nel cielo notturno di color pece,le memorie delle persone annullate e trapiantate, il tempo regolato da un possente orologio sotterraneo … Un’atmosfera patinata e raffinata e scenografie difficilmente eguagliabili che ricordano lo stupendo “Sin City” di Robert Rodriguez. [+]

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fluturnenia martedì 7 aprile 2009
l'insostenibile pesantezza del bello impossibile Valutazione 0 stelle su cinque
55%
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45%

Non discuto sul potere visionario del regista, ne' su tutto quello di ammirevole che nel film viene mostrato. La storia è eccellente, le atmosfere, la fotografia, insomma un connubio perfetto di arte e visione. Eppure è come se mi trovassi di fronte al concerto del + grande degli esecutori, stilisticamente sublime, dalla tecnica insuperabile, i colori e le arie più adatte ma alla fine è tutto noia, ogni elemento si perde in quello, si disperde e perde il candore iniziale in favore di un surrealismo voluto, cercato, sforzato, preteso ad ogni costo. Proyas è nato dai videoclip. Lo si notava nel Corvo. Qui lo ha ribadito. L'immagine supera il senso e la misura. Gli intenti sono sconfitti dalla smania di stupire. [+]

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