I compari

Ho visto questo film molti anni fa e sono rimasta colpita. Interessante, inusuale, attori bravissimi e colonna sonora di Choen. Non e' poco. vale davvero la pena di vederlo, anche dopo tanti anni.

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Troppo triste come la realta'.
Da vedere una sola volta.
 

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secondo voi sergio leone ha visto questo film? mi riferisco al finale che ricorda in modo imbarazzante c'era una volta in america!

[+] ...ti metteranno una pallottola in testa... (di giovanni) [ - ] ...ti metteranno una pallottola in testa... [+] ...ti metteranno una pallottola in testa... (di giovanni) [ - ] ...ti metteranno una pallottola in testa... [+] ...ti metteranno una pallottola in testa... (di giovanni) [ - ] ...ti metteranno una pallottola in testa...

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Quest'opera di Altman del '71 con i suoi tempi, i suoi paesaggi, le sue esplosioni di violenza avvolte dal ghiaccio e dalla neve, la musica di Leonard Cohen a raccontare la sospensione dei personaggi e dei luoghi, crea una malinconia avvolgente e disperta che trasforma il film in uno stato d'animo. Tutte le teorizzazioni sulla fine del west e dell'immagine-azione, sul perdente che sostituisce l'eroe, sul declino del sogno americano e le nefandezze che sono alla base dello stesso, sono qui applicabili. Ma non è questo che rimane del film, che con la sua bellezza cinematografica, comunicabile solo attraverso la visione, rende minime queste riflessioni ed esalta tutto quello che è evidente. Altre volte Altman sarà ironico, ma qui crea un mondo originale, non derivativo, dove Beatty non è solo un loser, ma soprattutto un indeciso, uno che non sa che ruolo scegliere e lascia che siano gli altri a farlo per lui. [+]

Quest'opera di Altman del '71 con i suoi tempi, i suoi paesaggi, le sue esplosioni di violenza avvolte dal ghiaccio e dalla neve, la musica di Leonard Cohen a raccontare la sospensione dei personaggi e dei luoghi, crea una malinconia avvolgente e disperta che trasforma il film in uno stato d'animo. Tutte le teorizzazioni sulla fine del west e dell'immagine-azione, sul perdente che sostituisce l'eroe, sul declino del sogno americano e le nefandezze che sono alla base dello stesso, sono qui applicabili. Ma non è questo che rimane del film, che con la sua bellezza cinematografica, comunicabile solo attraverso la visione, rende minime queste riflessioni ed esalta tutto quello che è evidente. Altre volte Altman sarà ironico, ma qui crea un mondo originale, non derivativo, dove Beatty non è solo un loser, ma soprattutto un indeciso, uno che non sa che ruolo scegliere e lascia che siano gli altri a farlo per lui. Si adegua alle aspettative fino alle estreme conseguenze, senza nascondere il suo disagio. Una costruzione che sarà ripresa, in tono allucinato, da un'altra grande opera, Dead Man di jarmusch. Anche lì un'epopea casuale e realistica fatta di duelli incerti e morti occasionali, una guerra minimale perduta nell'indifferenza della natura. Il problema di questi film è che ne cerchi altri simili, ma ne esistono davvero pochi. Allora torni a vederli, perchè hai bisogno di qualcosa di uguale. [-]

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grande film forse il migliore di altman è uno degli ultimi grandi western anomalo e crepuscolare immensa la fotografia drammatico il finale dove nessuno ne uscirà vincitore.

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grande film forse il migliore di altman è uno degli ultimi grandi western anomalo e crepuscolare immensa la fotografia drammatico il finale dove nessuno ne uscirà vincitore.

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un grande film,grandissima la fotografia, questa opera trasuda di tempi andati una certa malinconia accompagna tutto il film, drammatico il finale dove nessuno ne uscirà vincitore memorabili le songs di leonard choen

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un grande film,grandissima la fotografia, questa opera trasuda di tempi andati una certa malinconia accompagna tutto il film, drammatico il finale dove nessuno ne uscirà vincitore memorabili le songs di leonard choen

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western conrtocorrente straordinaria la fotografia stupenda la colonna sonora una grande malinconia di tempi andati accompagna la visione del film dove tutti sono perdenti e nessuno è vincente la fine del west secondo altman, capolavoro

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ALTMAN DISTRUGGE IL MITO DEL WEST E CON ESSO IL SOGNO AMERICANO: L'AFFERMAZIONE DEL SINGOLO INDIVIDUO E' SEMPRE SUBORDINATA AL VOLERE DEI POTENTI. NEMMENO UN BORDELLO SE DIVENTA UN AFFARE PUO' SFUGGIRE AL CONTROLLO DEI VERI PADRONI.

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