fabrizio friuli
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venerdì 19 maggio 2023
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fuga da un lager
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Gaia e un numeroso gruppo di galline tentano frequentemente di evadere da un allevamento di galline nel quale sono costrette a vivere, deponendo le uova ogni giorno per l' attività dei coniugi Tweedy, i proprietari dell' allevamento e quando una gallina " improduttiva " non adempie al suo dovere , la spietata Signira Tweedy conduce la sventurata gallina all' interno di una stanza chiamata " mozzatoio " e all' interno di essa , la gallina priva di utilità viene crudelmente soppressa tramite la recisione del collo dalla Signora Tweedy che usa un ' accetta per assicuarsi che la creatura si riveli utile ( come cena ). Una notte, Gaia nota un gallo " volante " nel cielo e , credendo che lui ( Rocky Bulboa ) sia in grado di volare, gli permette di restare nascosto a patto che lui istruisca tutte le galline ( ovvero , lui deve insegnare alle galline come si vola , ed egli , per non essere ricondotto al circo , accetta ) e nel frattempo, La Signora Tweedy ha avuto l' idea di far costruire un macchinario che serve per la preparazione dei Pasticci di Pollo ( sperando di arricchirsi grazie a questa idea ).
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Gaia e un numeroso gruppo di galline tentano frequentemente di evadere da un allevamento di galline nel quale sono costrette a vivere, deponendo le uova ogni giorno per l' attività dei coniugi Tweedy, i proprietari dell' allevamento e quando una gallina " improduttiva " non adempie al suo dovere , la spietata Signira Tweedy conduce la sventurata gallina all' interno di una stanza chiamata " mozzatoio " e all' interno di essa , la gallina priva di utilità viene crudelmente soppressa tramite la recisione del collo dalla Signora Tweedy che usa un ' accetta per assicuarsi che la creatura si riveli utile ( come cena ). Una notte, Gaia nota un gallo " volante " nel cielo e , credendo che lui ( Rocky Bulboa ) sia in grado di volare, gli permette di restare nascosto a patto che lui istruisca tutte le galline ( ovvero , lui deve insegnare alle galline come si vola , ed egli , per non essere ricondotto al circo , accetta ) e nel frattempo, La Signora Tweedy ha avuto l' idea di far costruire un macchinario che serve per la preparazione dei Pasticci di Pollo ( sperando di arricchirsi grazie a questa idea ).
Galline in Fuga è un lungometraggio animato europeo caratterizzato dall' animazione chiamata claymotion : essa è un tipo di stop motion che consiste nell' animare dei fantocci assemblati manualmente con la plastilina o con un qualsiasi altro materiale malleabile, e nonostante sia un film animato diretto ad un pubblico molto giovane, in realtà è un film che nasconde degli elementi che non vengono compresi dai bambini , ad esempio la struttura dell' allevamento delle galline: esso è costituito dal filo spinato e le galline vengono trattate come i detenuti in un campo di concentramento russo o tedesco , e l' antagonista principale del film La Signora Tweedy manifesta un odio palese verso le galline ( proprio come Adolf Hitler odiava morbosamente gli ebrei ), per giunta, il protagonista maschile del film Rocky Bulboa all' inizio del film non è un personaggio positivo, egli sfrutta la disperazione delle galline per non essere riportato nel circo dal quale egli proviene, e non viene visto di buon occhio dall' anziano gallo chiamato Cedrone che lo reputa uno yankee, essendo americano, ma nel corso del film , Rocky , rendendosi realmente conto della triste situazione, cerca di rincuorare le galline, provando a distrarle, ma quando la sua ala guarisce abbandona di nascosto l' allevamento e fa comprendere a Gaia che lui non sa realmente volare, lui è stato sparato dal cannone di un circo , tuttavia, Gaia decide di far costruire a tutte le galline un macchinario volante, chiedendo a Cedrone più informazioni sulla vecchia carretta, perché lui parla spesso delle sue " esperienze " militari e della vecchia carretta. Tuttavia, il signor Tweedy è riuscito a sistemare il macchinario, mentre le galline si sono impegnate a costruire il loro macchinario e durante la loro fuga, La Signora Tweedy scopre Gaia e le altre galline durante il decollo dell' aereo e cerca di ostacolarle, ma Rocky interviene in loro soccorso e riescono ad evadere, sconfiggendo definitivamente la spietata nemica che finisce nel macchinario, sovraccaricandolo e distruggendolo con lei al suo stesso interno. Il film si conclude con le galline che riescono a raggiungere un luogo sicuro dove potranno godersi la tanto agognata e meritata libertà. Alcuni difetti del film sono quattro personaggi che sembrano essere piuttosto simili tra loro : Gli antagonisti e gli Aiutanti, ovvero , I signori Tweedy sono simili a Frego e Piglio, perché i quattro personaggi formano lo stesso tipo di duo formato dalla mente ( La Signora Tweedy è la mente del duo degli antagonisti mentre il topo Frego è la mente del duo di aiutanti ) e dall' aiutante poco sveglio ( Il Signor Tweedy è l' aiutante poco sveglio del duo degli antagonisti e il topo Piglio è l' aiutante poco sveglio del duo di aiutanti ).
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elgatoloco
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giovedì 9 aprile 2020
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tuttora attualissima metafora
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"Chicken Run"(2000, Per Lord, Nick Park)è uno dei rari film d'animazione capaci di fare epoca: per la qualità dei cartoons, di ottimo anzi di eccelso livello , per la storia, per la metafora sottesta ma facilmente leggibile se non da parte dei bambini più piccoli: il pollaio composta da "lager", con tanto di reti e di filo spinato, in questo senso, deve pur essere considerato abbastanza eloquente e credo che effettivamente lo sia., gelline costrette a vendere la loro forza-lavoro per nulla o quasi, solo per assicurarsi il"proprio minimo vitale"e l'estorsione del pluslavoro(in questo caso surproduzione di uova, come comprensibile)in favore del plusvalore e dunque del profitto dei produttori(diciamo meglio della padrona dell'appezzamento di terra in cui il pollaio si trova); tutte condizioni che rimandano chiaramente alla condizione operaia nel capitalismo, anche nella fase attuale, non"postacpitlistica"(come spesso erroenamente viene detto)ma, al contrario, neoliberista.
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"Chicken Run"(2000, Per Lord, Nick Park)è uno dei rari film d'animazione capaci di fare epoca: per la qualità dei cartoons, di ottimo anzi di eccelso livello , per la storia, per la metafora sottesta ma facilmente leggibile se non da parte dei bambini più piccoli: il pollaio composta da "lager", con tanto di reti e di filo spinato, in questo senso, deve pur essere considerato abbastanza eloquente e credo che effettivamente lo sia., gelline costrette a vendere la loro forza-lavoro per nulla o quasi, solo per assicurarsi il"proprio minimo vitale"e l'estorsione del pluslavoro(in questo caso surproduzione di uova, come comprensibile)in favore del plusvalore e dunque del profitto dei produttori(diciamo meglio della padrona dell'appezzamento di terra in cui il pollaio si trova); tutte condizioni che rimandano chiaramente alla condizione operaia nel capitalismo, anche nella fase attuale, non"postacpitlistica"(come spesso erroenamente viene detto)ma, al contrario, neoliberista. Come si diceva, non tutti(per motivi di erà, soprattutto)colgono tale rimando molto chiaro, ma evidentemente esso c'è ed è palese. In più, comunque , anche le stessegalline sono molto ben caratterizzate nella loro individualità e singolarità, con il gallo da circo che al circo non vuol tornare(un"ilniltrato utile, se vogliamo), la gallina organizzatrice dello sciperto delle uova e dunque dopo anche dela fuga, altre galline ancora decisamente ben "rese"nella loro specificità(capacità grafica e registica), mentre poi gli umani sono molto ben caratterizzati: la donna avida e"negriera", il marit che fa la voce grosssa con le galline solo quando è visto.osservato dalla moglie, dove una punta di antifemmismo o di pregiudizio maschiliusta(meglio dire così)in questo non guasta per rendere in modo più charo ed emblematico la reale condizione di chi agisce nel film. Il tutto, a parte l'escapismo finale che esprime la fuga e la condizione felice(ma forse utopica?)che alla fuga segue, è certamente caratterizzante un film non disneyano ma in qualche modo"impegnato"anche socialmente-"politicamente", che risulta da una coproduzione anglo-americana, con partecipazione(minore, però)francese, Se"Fantasy"e tutta la produzione disenyana anche successiva fino almeno a"Pokemon"(dove comunque c'è l'anticolonialismo)lavora più sul versante estetico, senza essere estetizzante e rende quanto attiene a quell'ambito, qui la creazione estetica non è banalmente funzionalizzata a un"messaggio"ma ci coniuga con una testimonianza importante, dove il versante metaforico è asoslutamente decisivo. Alta qualità, insomma, ma anche capacità di rendere quanto è nella società. Non conviene parlare qui dell'impegno dei"datori voci"nell'originale)attori come Mel Gibson e Miranda Richardson, tra gli altri; in quanto nella versione italiana, il lavoro di Nany Brilli, di Christian De Sica e di altri/e, è chiramanete mediato, funzionalizzato a ridare quanto avevano fatto gli(le)interpreti originali, chiaramente con altre modalità anche linguistica)per es. la gallina che in italiano parla con accento tedesco nell'originale invece parla con pronuncia marcatamente scozzese). Speficificà che in questa sede sono difficili da rimarcare e da discutere. per ovvi motivi.
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great steven
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domenica 1 febbraio 2015
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chicken run: pennuti uniti per cercare la salvezza
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GALLINE IN FUGA (USA, 2000) diretto da PETER LORD & NICK PARK
Per i bambini e gli adulti amanti del cinema d’animazione P. Lord e N. Park sono due importanti punti di riferimento, poiché hanno ideato la meravigliosa serie Wallace & Gromit. Jeffrey Katzenberg, socio di Steven Spielberg e presidente del settore animazione della DreamWorks, ha fornito loro un capitale di 54 milioni di dollari dando carta bianca nella realizzazione di questo straordinario film in cui i 430 pupazzi (alti circa 5 cm in presenza di pupazzi umani, 20 da soli) sono stati costruiti in una materia a metà strada fra la plastilina e il chewing-gum e per le cui riprese sono occorse oltre tre centinaia di persone.
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GALLINE IN FUGA (USA, 2000) diretto da PETER LORD & NICK PARK
Per i bambini e gli adulti amanti del cinema d’animazione P. Lord e N. Park sono due importanti punti di riferimento, poiché hanno ideato la meravigliosa serie Wallace & Gromit. Jeffrey Katzenberg, socio di Steven Spielberg e presidente del settore animazione della DreamWorks, ha fornito loro un capitale di 54 milioni di dollari dando carta bianca nella realizzazione di questo straordinario film in cui i 430 pupazzi (alti circa 5 cm in presenza di pupazzi umani, 20 da soli) sono stati costruiti in una materia a metà strada fra la plastilina e il chewing-gum e per le cui riprese sono occorse oltre tre centinaia di persone. Indubbiamente i due registi hanno confezionato un prodotto particolare, certamente meritevole per la difficoltà tecnica e l’impegno: i pupazzi sono stati azionati movimento per movimento! E il risultato visivo è interessante e non privo di metafore. La storia è accattivante nella sua brillante semplicità: l’odiosa signora Tweedy è la tirannica proprietaria di un pollaio, in cui la vita delle sfortunate galline è ripetitiva e ossessionante, fino a quando non atterra per sbaglio Rocky (doppiato nella versione originale da Mel Gibson e con la voce di Christian De Sica in quella italiana), un gallo rivoluzionario, vitale e di impagabile simpatia che sconvolge la vita di tutti. La signora Tweedy s’è appena accorta che c’è un inspiegabile (per lei) calo di produzione di uova e sta organizzando la trasformazione delle sue bestiole in chicken pies, ma l’astuta gallina Gaia (con la voce di Nancy Brilli) lo scopre e decide di mettere in piedi una maestosa fuga prima della strage. I problemi che incontrano nella progettazione per la salvezza sono quelle canoniche dei fuggiaschi, e in questo il film si riaggancia a titoli del passato come Fuga per la vittoria di John Huston e Fratello, dove sei? dei fratelli Coen. Ma si riscontrano citazioni prese in prestito anche da Schindler’s List, specialmente all’inizio, quando vengono mostrate le galline intente in alcuni iniziali e fallimentari tentativi di scappatoia. Una lampante proposta per il Natale 2000. Comunque, al di là del suo fascino figurativo e del suo lato più ingenuo e spassoso, è anche un inno acclamante alla libertà e un monito contro chi decide per noi la nostra vita, annullando la volontà altrui e opprimendo pesantemente con sanzioni, leggi ingiuste e privazioni indiscriminate. A guardarlo bene, il pollaio abitato dalle povere galline assomiglia ad un lager nazista, e la vita delle stesse non è molto lontana da quella di un gruppo relativamente omogeneo di deportati. Fra i personaggi maschili, spiccano il già citato Rocky per un’accentuata imbranataggine di fondo ma anche per una perseveranza che trascende i limiti del grottesco, e il vecchio decano brontolone e retrogrado. Simpatico anche il tormentone dei due topi che assistono, spanciandosi dalle risate, all’allenamento delle galline per imparare a volare: la figura dei disturbatori, il cui ruolo non è determinante ai fini della trama, è frequente anche nelle commedie con attori veri, ma quando compare nei cartoni animati riesce sempre a sorprendere. Nel complesso, risulta gradevole e sereno anche per la lieta fine, in cui fa la sua apparizione un gigantesco macchinario di legno dotato di ali e azionato dal pedalare simultaneo di tutti i pennuti che ne occupano lo spazioso interno. Favoloso, divertente, di umorismo tipicamente british, va visto anche dai genitori.
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giorg99
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mercoledì 24 luglio 2013
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anche le galline vogliono la libertà
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c'era una volta... un re! diranno subito i miei piccoli lettori. no, ragazzi, avete sbagliato. c'era una volta una gallina. un semplice pennuto che anelava la libertà, solo intravista, oltre le recinzioni di un pollaio, simile più a un campo di concentramento che non ai cortili spogli delle fattorie.
il pennuto in questione è la gallina Gaia, che cerca in tutti i modi di fuggire verso pascoli verdi come la speranza. e si sforza di convincere anche le sue compagne dell'importanza del suo piano.
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c'era una volta... un re! diranno subito i miei piccoli lettori. no, ragazzi, avete sbagliato. c'era una volta una gallina. un semplice pennuto che anelava la libertà, solo intravista, oltre le recinzioni di un pollaio, simile più a un campo di concentramento che non ai cortili spogli delle fattorie.
il pennuto in questione è la gallina Gaia, che cerca in tutti i modi di fuggire verso pascoli verdi come la speranza. e si sforza di convincere anche le sue compagne dell'importanza del suo piano. ma, come in una trasposizione animalesca della caverna platonica, solo lei riesce a distinguere la realtà dall'apparenza. al cotrario, le altre galline non concepiscono mondi privi di padroni, nè comprendono il significato della parola libertà, concetto per loro oscuro e privo di significati concreti.
è la storia di Galline in fuga, film di animazione della DreamWorks, che si presta a differenti chiavi di lettura. potrebbe essere un semplice e divertente cartone, oppure un metodo eccellente per far comprendere ai bambini il concetto di campi di concentramento e di ingiusta prigionia. potrebbe essere l'eco di libertà lanciato tra atroci sofferenze dallo scozzese William Wallace, il riflesso di un desiderio tanto forte da trasformarsi in realtà per uno sfortunato e innocente Tim Robbins, il deja-vù di uomini reali, non scaturiti dalla penna di uno scrittore o miticizzati sullo schermo cinematografico, sacrificati solo per un ideale. Gaia troverà le sue Ali della Libertà nelle ali, vere, di Rocky, gallo volante e rivoluzionario.
ma, vi è ancora almeno un'altra chiave di lettura alla cui luce analizzare il film. ed è qui che interviene il pensiero platonico. nel mito della caverna, metafora del destino del filosofo, il pensatore greco immagina che solo una persona riesca a liberarsi delle catene che lo imprigionavano e a distinguere gli oggetti reali dalle loro ombre, cosa impossibile agli altri uomini. ma quando il fotunato individuo tenta di spiegare quanto scoperto e convincere, così, i suoi compagni, questi lo irridono, forse per paura della verità. perchè la verità sconvolge. l'intervento di qualcosa che spezza i nostri abituali schemi mentali è salutato dalla maggior parte di noi come una maledizione e non come un privilegio, una sfida.
e così è arduo scegliere di fuggire da una rassicurante schiavitù verso pascoli verdi ma pericolos. è più facile credere che non ci sia nulla oltre il piccolo universo che ci circonda. che questo sia il mglior mondo possibile.
pillola azzurra o pillola rossa? quanti di noi avrebbero compiuto la stessa scelta di Neo-Reeves? chi vuole effettivamente avventurarsi nella misteriosa e oscura tana del coniglio bianco? e tra tante galline spaurite è difficile mostrare la verità. Morpheus-Fishburne, in Matrix, ci riesce e così la nostra gallina-filosofo, anche se solo dopo numerosi sforzi e insuccessi. ma quello è il cinema e la realtà è qualcosa di molto diverso. anche una pentola in cui finire bollite.
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ultimoboyscout
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sabato 15 gennaio 2011
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delizioso!
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Divertentissimo cartoon con personaggi in plastilina sulla scia di "Wallace & Gromit" (stessi autori in effetti). Il gallo Rocky, doppiato in italiano da Christian DeSica è il personaggio in assoluto più esilarante, di un umorismo davvero delicato ma pungente. La storia non è particolarmente originale poichè le storie coi fuggiaschi sono particolarmente inflazionate e soprattutto sempre le stesse ma a mio parere va assolutamente visto.
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nick castle
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mercoledì 29 settembre 2010
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simpatica animazione stop motion...
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Simpatico film in animazione stop motion dagli stessi autori di Wallace & Gromit. E' una storia simpaticissima, con esplicite citazioni a "La grande fuga" (anche più che citazioni...), che diverte molto. Ci si diverte tutti, grandi e piccoli. Inoltre, superbe musiche di John Powell e Harry Gregson Williams.
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massimo
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giovedì 12 marzo 2009
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capolavoro assoluto
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capolavoro assoluto pieno di comicità Nera e Argomenti
Neri che fanno ridere e pensare e Dimostra Anche il
Genio Che Si Nasconde in nick park,Realizzatore Dei Mitici Wallace e Gromit e di questo piccolo capolavoro
assoluto,che,se non L'avete visto vi Consiglio Di Vedere.
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anonimo
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giovedì 28 febbraio 2008
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un cartoon divertente ideato da nick park
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Un film d'animazione molto divertente, di grande originalità ideato dal genio della plastilina Nick Park già realizzatore di Wallace & Gromit. Il belle di questo cartoon e che riesce a mostrare azioni umane dal punto di vista degli animali in questo caso della galline rivoluzionare e simpatiche.
Il film lo raccomando molto, dal suo stile geniale, all' umorismo british, dalle battute e le gag simpatiche alla trama che può comprendere un grande fascia di età, quindi non solo bambini ma anche gli adulti.
Gli do un 8 pieno su 10
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dodo
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giovedì 28 febbraio 2008
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un capolavoro della animazione
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un capolavoro della animazione interamente realizzato in plastilina divertente e molto di qualità.
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xexe
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martedì 29 maggio 2007
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molto carino
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A me è piaciuto molto...Originale e veramente divertente.Consiglio pienamente!!!
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