Negritudine, AI, memoria e lutto: il giovane regista svizzero-keniota Damien Hauser ha gusto e sostanza. Alle Giornate degli Autori
di Federico Pontiggia La Rivista del Cinematografo
Negritudine, Intelligenza Artificiale, memoria e elaborazione del lutto, distopia e umanesimo. È Memory of Princess Mumbi del giovane (2001) regista svizzero-keniota Damien Hauser, in Concorso alle 22esime Giornate degli Autori: naif, brioso, sensibile, a tratti sensitivo, ha freschezza, inventiva e scanzonato coraggio. Una miscela di sci-fi, mockumentary e animazione in un'Africa immaginata e immaginaria davvero niente male.
Sostiene Hauser, "il film sceglie di non concentrarsi sulla distruzione, ma sulla bellezza come atto di resistenza. [...]
di Federico Pontiggia, articolo completo (2393 caratteri spazi inclusi) su La Rivista del Cinematografo 28 agosto 2025