Parthenope |
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Un film di Paolo Sorrentino.
Con Celeste Dalla Porta, Stefania Sandrelli, Gary Oldman, Silvio Orlando.
continua»
Drammatico,
Ratings: Kids+13,
durata 136 min.
- Italia 2024.
- PiperFilm
uscita giovedì 24 ottobre 2024.
MYMONETRO
Parthenope ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() |
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Sotto la forma niente
di paolorolFeedback: |
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sabato 8 febbraio 2025 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Ho visto il film ieri sera e questa mattina, al risveglio, non ricordavo neppure più come avevo trascorso la serata. Un vuoto totale. Ecco cosa mi ha trasmesso questo brutto scivolone di Sorrentino : niente. Un Fellini rimasto a secco di inventiva seppe trasformare, con 8 e Mezzo, il suo smarrimento in un capolavoro . Sorrentino no, non ci è riuscito. Un film noioso, che pare non finire mai, dove non succede nulla di minimamente interessante o avvincente. Una figura scialba e artificiale, quella della protagonista, interpretata da un'attrice tanto osannata (non da me) per la sua bellezza e per le sue doti attoriali. Celeste Dalla Porta è bella, ma non bellissima, ha una fisicità da modellina anoressica, recita in modo quasi amatoriale, con una pronuncia pessima ed un accento fasidioso, si muove a scatti sgraziata come un burattino. La Sandrelli la sostituisce nelle ultime scene, dove il suo personaggio è presentato invecchiato, e in quei pochi minuti la sotterra. Gli altri attori: quasi tutti bravi ed irresponsabili del naufragio registico. La sceneggiatura è decisamente irritante, con dialoghi artificiosi, supponenti e para filosofici, profondi come i pensierini dei cioccolatini. L'abuso di frasi ad effetto e di aforismi è pervasivo e ricorda da vicino i ridicoli preziosismi di un certo cinema intellettuale degli anni Sessanta.. La fotografia è la cosa che potremmo salvare se solo Parthenope fosse non già un film d'autore ma uno spot pubblicitario per un qualche marchio fashion. Curatissima, con un'attenzione maniacale per le inquadrature e gli accostamenti cromatici sempre perfettamente azzeccati e troppo estetizzanti, in una parola stucchevole. L'impianto del film è di stampo teatrale, decisamente antiquato, forse idoneo alla rappresentazione di situazioni e concetti distanti dalla realtà. Non salvo quindi nulla. Potrei continuare a snocciolare le mille ragioni per le quali per la prima volta Sorrentino mi ha deluso ma non ho più voglia di scrivere. Un film che non vale la pena di vedere (e neppure di recensire).
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