clod
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sabato 25 febbraio 2023
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noioso e scontato
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dopo un inizio ammiccante (ma solo per chi è di bocca buona) si perde immediatamente nella più scontata prevedibilità.
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rosalinda gaudiano
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venerdì 17 febbraio 2023
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...en dansant la javanaise nous nous aimions...
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Lei, Charlotte è single, lui, Simon invece è sposato. S’incontrano e decidono di vivere una relazione senza nessun impegno sentimentale, come dice Charlotte, un momento di fuga dalla routine del quotidiano, per essere pienamente nel presente. Ed è così che i due amanti disimpegnati si promettono libertà nel rapporto, senza vestirlo di sentimento amoroso, senza nessun investimento nel futuro.
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Lei, Charlotte è single, lui, Simon invece è sposato. S’incontrano e decidono di vivere una relazione senza nessun impegno sentimentale, come dice Charlotte, un momento di fuga dalla routine del quotidiano, per essere pienamente nel presente. Ed è così che i due amanti disimpegnati si promettono libertà nel rapporto, senza vestirlo di sentimento amoroso, senza nessun investimento nel futuro. Incontri di sesso, passeggiate nei parchi, nei musei, condivisione di momenti gradevoli , che pian piano costruiscono quel qualcosa che si chiama condivisione , che si chiama piacere di stare insieme, che si chiama…importanza l’uno dell’altra. Ed è un sentimento, questo, che s’insinua prepotente nel rapporto tra Charlotte e Simon, un sentimento di dipendenza fuori dal patto, ma che succede. Una storia che inizia nell’effimero, ma che poi sfocia nella condivisione di momenti di vita che aprono le porte al piacere di vedersi, alla necessità dell’uno e dell’altra, un ellissi che racchiude anche un possesso che sfugge a loro stessi, ma avvertito come una corrente che percorre i corpi, nel flusso delle parole, sorrisi, baci rubati in spazi aperti, nel saluto del commiato , nel desiderio del prossimo appuntamento, un flusso di parole incalzanti sempre di più, ad ogni appuntamento. E’ il Cinema francese, il Cinema di Emmanuel Mouret, recitato in modo sublime da Sandrine Kiberlain e Vincent Magaigne, due attori che caratterizzano Charlotte e Simon nella loro scelta di vivere come in una favola, che si trasforma, appuntamento dopo appuntamento, in una storia carica di suspense, perché si tratta di persone e la prerogativa delle persone, volente o nolente è sempre il sentimento che buggera e riporta alla realtà. Il cineasta marsigliese compie una ricerca minuziosa per definire una storia interessante nella nascita del sentimento attraverso i dialoghi dei due personaggi. E nella leggerezza delle parole anche il rapporto non è mai possessivo , ma rispettoso, anche quando la consapevolezza della fine non permette che la sofferenza prenda il sopravvento, ed è così che succede quando… esiste una relazione, è inevitabile.
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rosalinda gaudiano
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Lei, Charlotte è single, lui, Simon invece è sposato. S’incontrano e decidono di vivere una relazione senza nessun impegno sentimentale, come dice Charlotte, un momento di fuga dalla routine del quotidiano, per essere pienamente nel presente. Ed è così che i due amanti disimpegnati si promettono libertà nel rapporto, senza vestirlo di sentimento amoroso, senza nessun investimento nel futuro.
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Lei, Charlotte è single, lui, Simon invece è sposato. S’incontrano e decidono di vivere una relazione senza nessun impegno sentimentale, come dice Charlotte, un momento di fuga dalla routine del quotidiano, per essere pienamente nel presente. Ed è così che i due amanti disimpegnati si promettono libertà nel rapporto, senza vestirlo di sentimento amoroso, senza nessun investimento nel futuro. Incontri di sesso, passeggiate nei parchi, nei musei, condivisione di momenti gradevoli , che pian piano costruiscono quel qualcosa che si chiama condivisione , che si chiama piacere di stare insieme, che si chiama…importanza l’uno dell’altra. Ed è un sentimento, questo, che s’insinua prepotente nel rapporto tra Charlotte e Simon, un sentimento di dipendenza fuori dal patto, ma che succede. Una storia che inizia nell’effimero, ma che poi sfocia nella condivisione di momenti di vita che aprono le porte al piacere di vedersi, alla necessità dell’uno e dell’altra, un ellissi che racchiude anche un possesso che sfugge a loro stessi, ma avvertito come una corrente che percorre i corpi, nel flusso delle parole, sorrisi, baci rubati in spazi aperti, nel saluto del commiato , nel desiderio del prossimo appuntamento, un flusso di parole incalzanti sempre di più, ad ogni appuntamento. E’ il Cinema francese, il Cinema di Emmanuel Mouret, recitato in modo sublime da Sandrine Kiberlain e Vincent Magaigne, due attori che caratterizzano Charlotte e Simon nella loro scelta di vivere come in una favola, che si trasforma, appuntamento dopo appuntamento, in una storia carica di suspense, perché si tratta di persone e la prerogativa delle persone, volente o nolente è sempre il sentimento che buggera e riporta alla realtà. Il cineasta marsigliese compie una ricerca minuziosa per definire una storia interessante nella nascita del sentimento attraverso i dialoghi dei due personaggi. E nella leggerezza delle parole anche il rapporto non è mai possessivo , ma rispettoso, anche quando la consapevolezza della fine non permette che la sofferenza prenda il sopravvento, ed è così che succede quando… esiste una relazione, è inevitabile.
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