felicity
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giovedì 5 gennaio 2023
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un film sul trauma, inteso come esperienza
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Causeway è un film piccolo e breve, e per questo, anche per questo, è bellissimo. È fatto di primi piani, controcampi e totali; è pieno di sguardi e silenzi, e ogni silenzio dice qualcosa di diverso: parla dei protagonisti, dà un altro spessore al loro stato d'animo; sottolinea passaggi fondamentali che non vanno assolutamente ignorati; tiene insieme le sequenze, dà profondità e tono al ritmo; ingigantisce, allarga, sostiene.
Causeway si regge sulle interpretazioni di Jennifer Lawrence e Brian Tyree Henry, ma anche il resto del cast, con poche scene, riesce a farsi notare e - aspetto ancora più importante - ad aiutare la narrazione con il suo andamento.
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Causeway è un film piccolo e breve, e per questo, anche per questo, è bellissimo. È fatto di primi piani, controcampi e totali; è pieno di sguardi e silenzi, e ogni silenzio dice qualcosa di diverso: parla dei protagonisti, dà un altro spessore al loro stato d'animo; sottolinea passaggi fondamentali che non vanno assolutamente ignorati; tiene insieme le sequenze, dà profondità e tono al ritmo; ingigantisce, allarga, sostiene.
Causeway si regge sulle interpretazioni di Jennifer Lawrence e Brian Tyree Henry, ma anche il resto del cast, con poche scene, riesce a farsi notare e - aspetto ancora più importante - ad aiutare la narrazione con il suo andamento.
Causeway racconta la storia di una soldatessa, racconta il suo rapporto con il mondo esterno, con sé stessa e con la sua famiglia; descrive la depressione e l'ansia come due corpi solidi, palpabili, impossibili da non vedere; fotografa perfettamente quello spazio buio e soffocante in cui troppo spesso ci ritroviamo da soli, e di cui abbiamo paura.
Non è banale. Non cerca il lieto fine. Mostra le cose per quello che sono, ed è una doccia d'acqua gelata. È un film sul trauma, inteso come esperienza, ed è in grado di dire la verità: siamo persone e non c'è bisogno di nascondersi; la nostra fragilità è una condanna, sì, e allo stesso tempo è un ponte. Perché ci unisce, ci avvicina ed è quello che ci rende umani. Non migliori, attenzione: ma consapevoli.
Ci sono alcune scene, come quella tra la protagonista e suo fratello, capaci di diventare qualcos'altro, quasi un film a parte, potenti e intense come sono.
Causeway è un esempio. Di buona scrittura e di buona regia prima di tutto. Ma è pure un esempio di come si costruisce una storia, di come si dà spazio e forza agli attori; di quello che vuol dire essere precisi senza essere ridondanti, e del peso che hanno le parole - specialmente quelle non dette.
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