eugenio
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domenica 26 dicembre 2021
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il congedo di proietti con ironia e leggerezza
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Il buon Gigi Proietti, protagonista del suo ultimo film da protagonista, Io sono babbo Natale commuove, diverte e conferma la sua grande verve emotiva lasciando un testamento identitario all'attore Marco Giallini che lo affianca nelle vesti inusitate di un ladruncolo, Ettore, uscito dopo una rapina dal carcere, tutt'altro che redento con una oramai ex compagna- Barbara Ronchi- mica tanto felice di rivederlo e che ora giustamente convive con la pargoletta, con un uomo “dalla testa a posto”, impiegato stressato di una multinazionale.
Ettore è un solitario, molto ma “molto in fondo” dall’animo gentile ma sprezzante e poco misericordioso nei confronti di un simpatico anziano (Gigi Proietti) che in qualche modo lo avvicina caritevolmente alla sua magione.
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Il buon Gigi Proietti, protagonista del suo ultimo film da protagonista, Io sono babbo Natale commuove, diverte e conferma la sua grande verve emotiva lasciando un testamento identitario all'attore Marco Giallini che lo affianca nelle vesti inusitate di un ladruncolo, Ettore, uscito dopo una rapina dal carcere, tutt'altro che redento con una oramai ex compagna- Barbara Ronchi- mica tanto felice di rivederlo e che ora giustamente convive con la pargoletta, con un uomo “dalla testa a posto”, impiegato stressato di una multinazionale.
Ettore è un solitario, molto ma “molto in fondo” dall’animo gentile ma sprezzante e poco misericordioso nei confronti di un simpatico anziano (Gigi Proietti) che in qualche modo lo avvicina caritevolmente alla sua magione. Il ladruncolo finisce per piazzarsi in casa sua, in una dimora démodé ma di grande eleganza, con una cantina molto fornita di regali. Il suo obiettivo è cercare di impossessarsi di quei giocattoli da rivendere, in realtà pronti per essere inviati ai bambini di tutto il mondo. Perchè quell'anziano altri non è che Babbo Natale con tutti gli accessori del caso (costume e cappello che lo rendono invisibile a tutti bambini esclusi e una slitta dietro l'armadio senza renne ahimè troppo vecchie e “in pensione” in Lapponia), pronto per un "passaggio consegne" dopo l’ultimo viaggio.
Riuscirà il ladruncolo a chiudere i conti col suo tormentato passato e ritornare a una via costellata di altruismo alla luce anche di una bambina che non lo ha mai conosciuto?
Sappiamo già di si e Io sono babbo Natale di Edoardo Falcone, garbatamente, ci ricorda come nella sua malinconia di fondo, il cinismo iniziale possa cedere il posto, grazie a un inatteso incontro, a un ricongiungimento emozionale, non necessariamente zuccheroso e retorico ma puro come l’amore che proviamo verso i nostri figli.
Giallini, con quella romanità perduta, quella voce roca capace di arrivare diretta e potente come un pugno allo spettatore, ben si adegua come "buddy" alla caduca figura di un Babbo Natale stanco ma ancora ligio al dovere, omaggiando, nella preparazione della trippa, il piatto povero per eccellenza , il ricordo mai sopito di un'Italia da boom economico, sincera e popolana dove le pellicole di Monicelli (una su tutte i soliti ignoti) riecheggiano come indimenticata saudade.
Un percorso di conoscenza, quindi, archetipico ma mai banale, dove ogni attore è ben inserito, dove il furto alla Banda Bassotti e la cialtronesca diavoleria di Giallini sono funzionali ad una fiaba "realistica", una redenzione tanto cara ai film americani anni '90 che Falcone rende suoi con la grazia di un maestro come Proietti che si congeda al termine da tutti noi, verso una meritata pensione.
Auguri Gigi, da lassù. Ci immaginiamo che tu stia facendo delle grasse risate, donandoci parte di esse a noi in tempi non propriamente sereni.
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frankmoovie
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venerdì 3 dicembre 2021
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in punta di piedi ...
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Questo film di Edoardo Falcone è proprio ciò che aspettavamo: atmosfera natalizia, una favola per bambini e adulti, una commedia italiana ante-volgarità, un saluto al grande Gigi Proietti, ma certo non un film da Oscar. Effetti scenici disneyani che portano lo spettatore a visitare tante Città in pochi istanti e attori scelti con attenzione, ben aderenti ai personaggi: un Marco Giallini delinquente fanfarone anzichè ispettore fanfarone e ottima spalla per il mattatore Gigi che, sarà per motivi emozionali, abbiamo trovato ricco di umanità, di saggezza, di esperienza e bravura.
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Questo film di Edoardo Falcone è proprio ciò che aspettavamo: atmosfera natalizia, una favola per bambini e adulti, una commedia italiana ante-volgarità, un saluto al grande Gigi Proietti, ma certo non un film da Oscar. Effetti scenici disneyani che portano lo spettatore a visitare tante Città in pochi istanti e attori scelti con attenzione, ben aderenti ai personaggi: un Marco Giallini delinquente fanfarone anzichè ispettore fanfarone e ottima spalla per il mattatore Gigi che, sarà per motivi emozionali, abbiamo trovato ricco di umanità, di saggezza, di esperienza e bravura. Barbara Ronchi è un'attrice che piace e migliora sempre più e non esagero pensando che possa essere la nuova Claudia Gerini. L'impacciato personaggio affidato a Daniele Pecci è risultato veritiero. Brava la bimba, promettente. Film ben costruito, con messaggi importanti sul miglioramento di se stessi, sul recupero sociale dopo un'esperienza di malavita, sul non essere egoisti anche con un occhio al vecchio detto "Aiutati che Dio ti aiuta". Come non associare la visione di quel Babbo Natale che, in abiti civili, tira un trolley andandosene in pensione, lentamente, verso una meta tranquilla, al suo saluto a tutti noi che lo abbiamo ammirato come mattatore e lo ameremo sempre?
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jonnylogan
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sabato 11 dicembre 2021
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cala il sipario
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Ettore Magni è un criminale con una vita problematica: cinque anni prima è finito in prigione per una rapina per la quale non ha mai confessato il nome dei complici e una volta rilasciato spera vanamente di trovare riconoscenza e denaro da parte di chi ha protetto, mentre la sua ex compagna Laura si è ricostruita una vita con Walter che ha fatto da padre ad Alice, la figlia di cinque anni di Ettore e che Laura non vuole che lo conosca. Disilluso e senza un posto dove andare, una sera fa la conoscenza di Nicola un signore che è disposto a ospitarlo e che gli svelerà di essere Babbo Natale.
Marco Giallini e Gigi Proietti danno vita a uno dei migliori film natalizi degli ultimi anni.
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Ettore Magni è un criminale con una vita problematica: cinque anni prima è finito in prigione per una rapina per la quale non ha mai confessato il nome dei complici e una volta rilasciato spera vanamente di trovare riconoscenza e denaro da parte di chi ha protetto, mentre la sua ex compagna Laura si è ricostruita una vita con Walter che ha fatto da padre ad Alice, la figlia di cinque anni di Ettore e che Laura non vuole che lo conosca. Disilluso e senza un posto dove andare, una sera fa la conoscenza di Nicola un signore che è disposto a ospitarlo e che gli svelerà di essere Babbo Natale.
Marco Giallini e Gigi Proietti danno vita a uno dei migliori film natalizi degli ultimi anni. Una fiaba moderna anticipata a Novembre per celebrare degnamente e nel corso del Festa del Cinema di Roma il primo anniversario della scomparsa di Proietti. Edoardo Falcone alla sua terza pellicola da regista, si limita a fornire alla coppia di attori, già visti assieme nel corso del 2011 in Tutti al mare, di Matteo Cerami, poche linee guida. Permettendo a Proietti e allo stesso Giallini di dar libero sfogo all’istrionismo trainante del primo ancora in vena recitativa, nel ruolo di un anziano Babbo Natale desideroso di appendere il cappello rosso al chiodo per ritirarsi a vita privata, e poi di un Giallini che gli si accoda pur non avendo, nel ruolo di Ettore, quelle caratteristiche cercate da Nicola in un possibile sostituto, ovvero di essere in grado sia di recapitare regali in breve tempo ma anche di essere spinto da una vena di altruismo che naturalmente non gli appartiene. Al duo comico si aggiungono attori che sanno caratterizzare e bene i propri personaggi. L’attrice teatrale Barbara Ronchi nella parte di Laura. Daniele Pecci in quello di Walter e Antonio Gerardi nella parte dell’ex sodale di Ettore. Alla fine si riflette e si osserva per l’ultima volta sul grande schermo un attore di rara bravura come Proietti che mai come in tal caso ha scelto di far calare il sipario su una carriera piena di successi.
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eugen
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domenica 25 dicembre 2022
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proietti con giallini
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Bene, in ogni senso, questo"IO sono Babbo Natale"(2021, Eduardo Falcone che ha scrtto e diretto il film), nel quale Gigi Proietti e'il vero Santa Claus. Babbo Nalale, mentre Marco Giallini , ex detentuto in quanto ladro incallito, alppena rilasciato, ha dietro di se'una storia triste, in quanto i regali che Santa Claus gli portava veinivano sottratti dai suoi genitori. rispettivamente ladro e spacciatrice di droga; incontra Proietti-Claus , inizialmente lo deruba e seuqestra in casa, poi invece, essendo comunque di animo buono caratterialmente, lo aiuta come "badante", complice la"ex"di lui(del ladro)che e'assistente sociale. Poi, pero', cooptato dal curioso Santa Claus, ne diventa l'aiutante sulla magica slitta, tanto da diventare(un po'paradossalmente, ma la logica non entra e non deve entrare nella leggenda, dato che quella di"Santa Claus "e'una leggenda, per l'appunto), kui stesso Babbo Natale, con Proietti finaknebte pensionato.
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Bene, in ogni senso, questo"IO sono Babbo Natale"(2021, Eduardo Falcone che ha scrtto e diretto il film), nel quale Gigi Proietti e'il vero Santa Claus. Babbo Nalale, mentre Marco Giallini , ex detentuto in quanto ladro incallito, alppena rilasciato, ha dietro di se'una storia triste, in quanto i regali che Santa Claus gli portava veinivano sottratti dai suoi genitori. rispettivamente ladro e spacciatrice di droga; incontra Proietti-Claus , inizialmente lo deruba e seuqestra in casa, poi invece, essendo comunque di animo buono caratterialmente, lo aiuta come "badante", complice la"ex"di lui(del ladro)che e'assistente sociale. Poi, pero', cooptato dal curioso Santa Claus, ne diventa l'aiutante sulla magica slitta, tanto da diventare(un po'paradossalmente, ma la logica non entra e non deve entrare nella leggenda, dato che quella di"Santa Claus "e'una leggenda, per l'appunto), kui stesso Babbo Natale, con Proietti finaknebte pensionato.. Ottimo film capace di rispettare scadenze e regole precise della leggenda relativa al"magico vecchietto", dove Proietti, alla sua ultima performance , e'straordinaro come sempre, da vero maestro quale interprete e anche Giallini e'un partner di tutto rispetto, tanto che l'interqzione fatalmente"dialettica"(quanto ai ruoli interpretati, ovviamente, intendo) tra i due va benisismo e anche i comprimari, dove Barbara Ronchi ha la parte maggiore, sono felicemente contagiati dai due e da un sceneggiatura e regia che, un a volta tanto, mostra come anche il cinema italiano, che ci aveva abituati a troppi "cinepanettoni"disuguali ma in genere destinati a far ridere in modo superficiale un pubblico anche volgare, sappia fare "filmn di Natale"di qualita', Ripensando a Proietti, chi, come chi scrive questa nota, l'ha conosciuto avendolo visto e avendo commentato bremevemente su un gionale una sua performance in"A me gi ochci, please"forse nel 1987 o 1988, non puo'non commuoversi, ma la commorazione e'"compensata"da una ulteiore grande prova del"Gigi"nazionale. El Gato.Eugen
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