Geniale rivisitazione di due secoli di storia russa, da Gogol a Putin, un cinema che impasta decine di forme d'arte per raccontare la censura dei suoi "Mavericks" da parte del Potere
di Mario Turco Sentieri Selvaggi
Come in un notturno di chopiniana memoria, nel finale di Il naso o la cospirazione degli anticonformisti, passato al #PesaroFF56, uno stormo di aerei si libra nel cielo intrisi di morte ed al contempo di speranza, alla stessa maniera delle note musicali del compositore polacco. Nelle fusoliere di questi mastodontici uccelli metallici sono infatti scritti i nomi dei "mavericks" russi, artisti silenziati in terra dal Potere ma il cui lascito poetico continua a cantare dall'alto, udibili/visibili per chi abbia ancora il coraggio di volare col corpo e con la fantasia. [...]
di Mario Turco, articolo completo (5896 caratteri spazi inclusi) su Sentieri Selvaggi 5 maggio 2022