La trasparenza della solitudine. Alla Berlinale 70 Rizi (Days) di Tsai Ming-liang
di Massimo Causo Duels.it
Tra la sospensione del tempo e il silenzio del dolore: come sempre in Tsai Ming-liang il dialogo tra la dimensione spirituale e quella fisica passa attraverso la definizione immanente dell'esserci, la quadratura del cerchio esistenziale nelle volumetrie degli spazi di vita. Il suo nuovo esercizio di cinema è in Concorso a Berlino 70 e si chiama Rizi, ovvero Days: come sempre costruito addosso a Lee Kang-Sheng, al suo corpo filmico fatto di carne e di tempo, di presenza e di astrazione. L'attore e il regista taiwanesi sono una inalienabile coppia che documenta la vita dentro lo schermo, il dialogo ininterrotto di una trasfigurazione reciproca, che scorre al ritmo delle variazioni esistenziali del loro appartenersi. [...]
di Massimo Causo, articolo completo (3331 caratteri spazi inclusi) su Duels.it 29 febbraio 2020