Matteo Galli
Close-Up
Giunto all'undicesimo film nell'arco di trent'anni (l'ultimo risaliva a sette anni fa, s'intitolava Stray dogs e aveva ottenuto il premio della Giuria a Venezia), Tsai Ming-laing torna per la quinta volta a Berlino con un film che reca il titolo internazionale Days e che può essere considerato la summa del suo stile inconfondibile.
Si tratta innanzitutto di un film senza dialoghi, come viene specificato fin dai titoli di testa, senza dialoghi che, si badi bene, non significa muto, anzi la pista sonora, proprio perché non ci sono dialoghi, è molto importante e induce lo spettatore a concentrarvisi, assai più di quanto non accadrebbe se essa fosse sopravanzata dai dialoghi. [...]
di Matteo Galli, articolo completo (4668 caratteri spazi inclusi) su Close-Up 28 febbraio 2020