Sesso, culi e drink: l'intermezzo nudo di Kechiche
di Federico Pontiggia Il Fatto Quotidiano
Segreti, bugie e il cunnilingus più lungo della storia del cinema, compreso quello a luci rosse. In Concorso a Cannes 72 e probabilmente mai nelle nostre sale, Mektoub, My Love: Intermezzo riprende da dove ci aveva lasciato il primo capitolo, Canto Uno, presentato alla Mostra di Venezia del 2017: Abdellatif Kechiche ritrova a Sète il morigerato Amin (Shaïn Boumédine), la lussureggiante Ophélie (Ophélie Bau) e il dionisiaco Tony (Salim Kechiouche), ma non il capolavoro che fu. Intermezzo di nome e di fatto, sembra girato dalla seconda unità e poco aggiunge a quel che avevamo già visto, eccetto per la quantità e qualità di culi femminili. [...]
di Federico Pontiggia, articolo completo (2978 caratteri spazi inclusi) su Il Fatto Quotidiano 24 maggio 2019