Il giovane Karl Marx |
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Un film di Raoul Peck.
Con August Diehl, Stefan Konarske, Vicky Krieps, Olivier Gourmet.
continua»
Titolo originale Le jeune Karl Marx.
Biografico,
Ratings: Kids+13,
durata 112 min.
- Francia, Germania, Belgio 2017.
- Wanted
uscita giovedì 5 aprile 2018.
MYMONETRO
Il giovane Karl Marx
valutazione media:
3,15
su
-1
recensioni di critica, pubblico e dizionari.
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Come ti senti, tu, pietra rotolante?di FabioFeliFeedback: 25659 | altri commenti e recensioni di FabioFeli |
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lunedì 9 aprile 2018 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Nel 1843 un grande fermento agita il mondo occidentale ed una Europa già sviluppata industrialmente, ancora inceppata in stati monarchici i cui sovrani frenano qualsiasi cambiamento. Karl Marx (August Diehl) all’epoca ha 25 anni e Friedrich Engels (Stephan Konarske) appena 23, ma già i due hanno chiaro che può esserci un futuro alle porte per i diseredati e per gli operai che vendono la loro forza lavoro per salari di fame. Non basta l’umanitarismo di Proudhon o il ribellismo anarchico di Bakunin; si deve incidere sull’economia, sui rapporti di produzione: la classe operaia deve conquistare spazio e peso mentre l’Europa entra in ebollizione. La vita del giovane Marx è grama: scrive come un disperato libri, articoli e pamphlet la pubblicazione dei quali non basta ai bisogni della sua famiglia: è sposato con Jenny (Vicky Krieps), una donna che ha abbandonato una vita agiata in Germania e che cresce le loro due figlie. Engels se la passa meglio e spesso aiuta l’amico: lavora nell’azienda del padre, un rigido industriale e gli operai diffidano di lui nonostante abbia già scritto il saggio-inchiesta “La condizione della classe operaia in Inghilterra”, che spiega chiaramente come la pensi. La convergenza con le idee propugnate da Marx e la stima reciproca cementano un’amicizia che rivolterà il mondo … Il film di Peck è onesto nella ricostruzione storica, con grande attenzione a costumi e ambienti, del crocevia 1843-48 negli anni che precedettero l’uscita del Manifesto. La pellicola è certamente didascalica, proprio come doveva essere, secondo l’idea di Engels, lo scritto di Marx: una vulgata comprensibile al “pubblico” al quale era rivolto, la classe operaia, affinché non fosse più una accozzaglia di pietre rotolanti senza scopo e direzione. Nel film la descrizione delle vite dei due filosofi li umanizza, mantenendo una aderenza con la realtà e non inventando nulla. I personaggi sono calati nelle loro parti e ben diretti. Si individuano tre scene fondamentali, con pregio narrativo e artistico: quella iniziale con gli straccioni, il lumpenproletariat, che raccolgono la legna caduta nelle terre di nobili e borghesi e che vengono duramente repressi; quella di fronte al mare dove Jenny, la moglie di Marx, conversa con Mary (Hanna Steele), la compagna di Engels: le due donne si confrontano sui rispettivi progetti di vita, anticipando un cambiamento importante per le aspirazioni e la vita delle donne, un inizio di rivoluzione per una vera e totale uguaglianza anche tra i sessi; ed infine quella, davanti allo stesso mare, nella quale Engels convince un Marx stanco e sfiduciato a scrivere il Manifesto, un’opera che produrrà grandi cambiamenti. In chiusura è perfetta la scelta del brano musicale di Bob Dylan, Like a rolling stone. Il film è una vera lezione dedicata a chi è in età scolare o già si confronta con un futuro che non gli promette un vero lavoro ed una dignità umana. Da non mancare.
Valutazione *** e ½ FabioFeli
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