Benvenuto in Germania!

  Fa impressione vedere come una bella donna come Senta Berger riesca ad essere affascinante ancora a 77 anni. E’ una grande attrice da sempre, e lo dimostra ancora in questo film, in cui la lucentezza dei suoi occhi fa da filtro femminile ad una storia dolce, se un pochino stereotipata, dell’evoluzione di una famiglia borghese ai tempi nostri, sconvolta dall’arrivo di un emigrato in casa.  Molto simili a noi, questi tedeschi dall’aria piu chiusa e diffidente (il padre e figlio) e sognanti e buoniste (la mamma e figlia). Questa contrapposizione famigliare si sviluppera’ in maniera inaspettata, con il contributo del piccolo Basti, appena 12enne, amante del “Hip-pop” come dichiara Senta.
 
Il film fa sorridere spesso ed anche ridere. E’ un tipo di commedia intelligente e pacata che contrasta molto con quelle grezze, piene di volgarita’ e nudi femminili tirati fuori con il minimo pretesto che abbondano nelle nostre sale. Ho sentito da Marzullo una critica che dicevano che “l’humor tedesco e’ un gusto acquisito”. E’ vero, come quello inglese, ancora piu raffinato. Per fortuna oltre a Parma ho viaggiato spesso ed ho acquisito, piu che il gusto per il humor tedesco, quello di apprezzare l’intelligenza in tutte le sue forme, e questo film ne e’ pieno. Ripensi a molte cose dopo, e questo e’ sempre un buon segno di questi tempi bui di veline piu o meno camuffate anche in politica. Lo consiglio vivamente, anche ai nostri giovani che mi sembrano piu persi di molti dei protagonisti del film.