stramonio70
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sabato 8 luglio 2017
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ottimo thriller spagnolo veramente spiazzante!
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Se amate i thriller con finale a sorpresa non lasciatevi scappare questo bellissimo film che io ho scoperto quasi per caso su Netflix. Non si capisce perché un film così ben diretto e ben confezionato non sia stato distribuito anche da noi nei cinema. La trama parla di un giovane ricco imprenditore accusato dell'omicidio della sua amante nella loro camera d'albergo. L'uomo, che si dichiara innocente, la sera prima del processo riceve la visita della sua avvocatessa per discutere la sua linea di difesa. Il suo lungo racconto ha così inizio: secondo il giovane c'era qualcun altro nascosto in quella camera... Se via aspettate il solito scontato gialletto da quattro soldi vi sbagliate di grosso, questo film è una vera perla nel panorama dei film usciti negli ultimi dieci anni.
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Se amate i thriller con finale a sorpresa non lasciatevi scappare questo bellissimo film che io ho scoperto quasi per caso su Netflix. Non si capisce perché un film così ben diretto e ben confezionato non sia stato distribuito anche da noi nei cinema. La trama parla di un giovane ricco imprenditore accusato dell'omicidio della sua amante nella loro camera d'albergo. L'uomo, che si dichiara innocente, la sera prima del processo riceve la visita della sua avvocatessa per discutere la sua linea di difesa. Il suo lungo racconto ha così inizio: secondo il giovane c'era qualcun altro nascosto in quella camera... Se via aspettate il solito scontato gialletto da quattro soldi vi sbagliate di grosso, questo film è una vera perla nel panorama dei film usciti negli ultimi dieci anni. Pieno di sorprese e di citazioni famose (Psyco, La finestra sul cortile, So cosa hai fatto, L'ultima casa a sinistra, Homicidal...), il film vanta anche un'ottima fotografia e un'adeguata colonna sonora ma soprattutto una perfetta sceneggiatura e una buona recitazione da parte di tutti gli attori (anche se qui da noi non sono famosi). Per concludere, se non l'avete ancora visto fatelo perché merita veramente!
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laurence316
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domenica 6 gennaio 2019
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teso e imprevedibile, un thriller entusiasmante...
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... che ti ricorda: un contrattempo ti può rovinare la vita
Solo un “piccolo” contrattempo. Dal quale si originano tutta una serie di effetti a catena che hanno del vertiginoso. Solo una si rivelerà essere (ovviamente) la verità, alla fine, ma lungo tutta la durata del film il regista nonché sceneggiatore si diverte a scompaginare continuamente le carte, congegnando colpi di scena su colpi di scena, distribuendo indizi e seminando dubbi.
Costruisce un intreccio apparentemente insolvibile che induce continuamente "fuori strada", non concede di distrarsi neppure per un secondo, e costringe di conseguenza a tenere ben alta l’attenzione (e già questo è un bel merito, per un film che in fin dei conti non ambisce ad essere nulla più che [ottimo] intrattenimento).
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... che ti ricorda: un contrattempo ti può rovinare la vita
Solo un “piccolo” contrattempo. Dal quale si originano tutta una serie di effetti a catena che hanno del vertiginoso. Solo una si rivelerà essere (ovviamente) la verità, alla fine, ma lungo tutta la durata del film il regista nonché sceneggiatore si diverte a scompaginare continuamente le carte, congegnando colpi di scena su colpi di scena, distribuendo indizi e seminando dubbi.
Costruisce un intreccio apparentemente insolvibile che induce continuamente "fuori strada", non concede di distrarsi neppure per un secondo, e costringe di conseguenza a tenere ben alta l’attenzione (e già questo è un bel merito, per un film che in fin dei conti non ambisce ad essere nulla più che [ottimo] intrattenimento).
Contrattempo è forse un po’ poco plausibile (in particolare in certi suoi rivolgimenti, via via sempre più contorti), a tratti prevedibile (ma, importante sottolinearlo, mai sugli aspetti essenziali, il che fa capire una volta in più con quale maestria sia stato architettato un meccanismo che conduce continuamente lo spettatore fuori strada), ma in ultima analisi estremamente coinvolgente (al netto di un inizio un po’ lento) e capace di tenere incollati allo schermo.
E la rivelazione finale è del tutto inaspettata (a posteriori, ma solo a posteriori, ci si rende conto di quanti indizi siano stati in realtà abilmente disseminati a suggerire l’esito finale, ma nel mentre della visione non se ne ha praticamente sentore, e allo sciogliersi dell’intreccio non si può che rimanere sbalorditi).
Diffidare, dunque, di chiunque dica si tratti di un film prevedibile.
Scricchiola, qua e là, questo Contrattempo, è vero, ma si può tranquillamente affermare che non lo faccia mai nei momenti salienti, nonostante sia indubbiamente anche merito del cast se il risultato finale si rivela così avvincente.
Al di là delle interpretazioni, comunque, molto efficace anche la colonna sonora (vedi nel finale).
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camillotriolo
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giovedì 5 luglio 2018
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semplicemete eccezionale
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Triller eccezionale di rara efficacia, dai mille volti della verità alla verità vera.
DA NON PERDERE ASSOLUTAMENTE!
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Inspirato a Rashomon, ma qui la vendetta giunge alla sua conclusione con una tecnica maièutica raffinata e colta.
Di un triller non si deve dir nulla che rovini la visione, dirco solo che questo è un triller pregevolissimo che nell'essenza si svolge quasi del tutto in una stanza seduti ad un tavolo dove i colpi di scena si succedono a ritmo continuo modificando la prospettiva dei fatti; creando nuovi punti di vista che volta in volta modificano completamente la realtà dei fatti.
La verità giunge inesorabile, inaspettata e completamente imprevista.
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Triller eccezionale di rara efficacia, dai mille volti della verità alla verità vera.
DA NON PERDERE ASSOLUTAMENTE!
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Inspirato a Rashomon, ma qui la vendetta giunge alla sua conclusione con una tecnica maièutica raffinata e colta.
Di un triller non si deve dir nulla che rovini la visione, dirco solo che questo è un triller pregevolissimo che nell'essenza si svolge quasi del tutto in una stanza seduti ad un tavolo dove i colpi di scena si succedono a ritmo continuo modificando la prospettiva dei fatti; creando nuovi punti di vista che volta in volta modificano completamente la realtà dei fatti.
La verità giunge inesorabile, inaspettata e completamente imprevista.
Recitato e diretto in modo impeccabile, avrebbe meritato maggior successo e qualche OSCAR.
Da vedere e rivedere, da far vedere ai cinefili cui sia sfuggito, VE NE SARANNO GRATI!
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elgatoloco
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giovedì 17 giugno 2021
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intelligente, nella migliore tradizione"ispanica"
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"Contratiempo"(Oriol Paulo, anche cosceneggiatore 2016)nella migliore tradizione ispanica(castiglian-.catalana, bisogna precisare)ci parla di un manager molto giovane, che è ai"domiliciari", in quanto accusato di aver ucciso la sua amanete . Assume un'avvocatessa, Virgiana Goodman, che sembra fare"pergfettamente"il suo gioco... solo che, sarà che "la fatalità predispone le cose"(Charles Aznavour)o più realisticamente-razionalmente le cose vanno in un verso diverso da quello atteso, almeno da parte di chi è accusato, lo stesso Adriàn Doria, ma anche di chi gioca sul fatto... Nella migliore tradizione ispanica(intendendo quella castigliana, ma anche catalana, dove Oriol Paulo come gran parte dei suoi collaborator, compresi gli interpreti, i sono di lingua e cultura catalana, di quella straordinaria fucina di idee e realizzazione che è Barcelona)un thriller emozionante, peraltro senza bisogno di "colpi bassi", osisa di violenza gratuita e di sequenze raccapriccianti, dove, volendo, oltre a quanto potremmo aspettarci, il protagonista Doria(un ottimo Mario Casas)incontra il suo"duende"(espressione intraducibile, perché colma di significati ulteriori, che rimandano al"doppio", come al"Mister Hyde", per citare quanto è parte di una cultura"diffusa", ma anche a molto altro), con citazioni oltre che dell"pensiero laterale"di Edward de Bono, peraltro espressamente citato dall'avvocatessa del film, dei"Delitti della Rue Morgue"di Edgar Allan Poe(che nei film tratti da Poe o direttamente da lui ispirati sono meno chiare), di"Rashomon"di Kurosawa, opportunamente ricordato da vari co,mmetatori e commentatrici.
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"Contratiempo"(Oriol Paulo, anche cosceneggiatore 2016)nella migliore tradizione ispanica(castiglian-.catalana, bisogna precisare)ci parla di un manager molto giovane, che è ai"domiliciari", in quanto accusato di aver ucciso la sua amanete . Assume un'avvocatessa, Virgiana Goodman, che sembra fare"pergfettamente"il suo gioco... solo che, sarà che "la fatalità predispone le cose"(Charles Aznavour)o più realisticamente-razionalmente le cose vanno in un verso diverso da quello atteso, almeno da parte di chi è accusato, lo stesso Adriàn Doria, ma anche di chi gioca sul fatto... Nella migliore tradizione ispanica(intendendo quella castigliana, ma anche catalana, dove Oriol Paulo come gran parte dei suoi collaborator, compresi gli interpreti, i sono di lingua e cultura catalana, di quella straordinaria fucina di idee e realizzazione che è Barcelona)un thriller emozionante, peraltro senza bisogno di "colpi bassi", osisa di violenza gratuita e di sequenze raccapriccianti, dove, volendo, oltre a quanto potremmo aspettarci, il protagonista Doria(un ottimo Mario Casas)incontra il suo"duende"(espressione intraducibile, perché colma di significati ulteriori, che rimandano al"doppio", come al"Mister Hyde", per citare quanto è parte di una cultura"diffusa", ma anche a molto altro), con citazioni oltre che dell"pensiero laterale"di Edward de Bono, peraltro espressamente citato dall'avvocatessa del film, dei"Delitti della Rue Morgue"di Edgar Allan Poe(che nei film tratti da Poe o direttamente da lui ispirati sono meno chiare), di"Rashomon"di Kurosawa, opportunamente ricordato da vari co,mmetatori e commentatrici. Ana Aagener, nel rjuolo dlel'avvocatessa, rende uil ruolo particoalmente e intelligentemente inquietante. El Gato
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eugen
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domenica 26 marzo 2023
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cambiamento continuo dell''angolo visuale
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"Contratiempo"(Oriol Paulo, anche autore della sceneggiatura, 2016)ci mette di fronte a un continuo cambio di prospettiva nell'identificare l0assassino, l'esceutore del reato di un giovane uomo d'affari molto in vista: la ricostruzione dei fatti, compreso un"antefatto"che spiega molto di quanto avvenuto in seguito viene ricostruito impietosamente da un'avvocatessa(?) incaricata da lui e da un suo amico per difenderlo. Emergono delle"verita0alternative", delle ricstruzioni che si escludono a vicenda, salvo poi che,...Pensiero laterale, teorica dlela relativita'e sue implicazioni epistemologiche etc: tutto cio'e', chairamente, nel background dell'autore e di questo"Contratiempo"che ci stupisce e ci interroga sempre, dove naturalmente anche caratteristiche molto(troppo, per dirla nietzschaianamente.
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"Contratiempo"(Oriol Paulo, anche autore della sceneggiatura, 2016)ci mette di fronte a un continuo cambio di prospettiva nell'identificare l0assassino, l'esceutore del reato di un giovane uomo d'affari molto in vista: la ricostruzione dei fatti, compreso un"antefatto"che spiega molto di quanto avvenuto in seguito viene ricostruito impietosamente da un'avvocatessa(?) incaricata da lui e da un suo amico per difenderlo. Emergono delle"verita0alternative", delle ricstruzioni che si escludono a vicenda, salvo poi che,...Pensiero laterale, teorica dlela relativita'e sue implicazioni epistemologiche etc: tutto cio'e', chairamente, nel background dell'autore e di questo"Contratiempo"che ci stupisce e ci interroga sempre, dove naturalmente anche caratteristiche molto(troppo, per dirla nietzschaianamente...)umane vengono a giocare un ruolo determinante, come la vendetta e non da ultimo il rancore sociale, una qualita'e una caratteristica umana, appunto, "molto umana", che nell'interclassisimo ideologicamente dominante nelle postmoderne societa'"democratico-capitalistiche"viene spesso elusa, messa da parte, quasi fosse qualcosa di irrmediabilmente passe' e scomparso... Decisamente, se un film oggi ci interroga, e'questo e siamo a livello, in un'epoca ormai completamnete diversa da quella di sir Alfred, di un Hitchcok, dove anche l'ambientazione deicsamente pirenaica, tra Spagna e Francia, in questi borghi innevati, contribisce ad accentuare quell"malestar"pervasivo che percorre tutto il film. Bravisisma Ana Wagener, bene Mario Casas e Barabara Le'onie, bene anche Jose'Coronado, meno impegnato qui, in un film raro, dove il sottile gioco psicologico continuo"batte qualunque s'adagia"per citare il dantesco"Caron dimonio..." Eugen
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tmpsvita
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lunedì 11 settembre 2017
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poca tensione e tante assurdità
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Ho visto questo film su Netflix dopo aver visto il suo voto piuttosto alto su IMDb e più o meno capisco perché sia piaciuto così tanto, credo sia per via dei suoi numerosi colpi di scena ma, sinceramente, non mi trovo affatto d'accordo con il parere generale.
Ciò che mi aspetto sempre, prima di guardare un thriller, è la tensione e molto coinvolgimento e questi due requisiti per giudicare un thriller come buono, questo film non li ha.
I problemi che ho riscontrato sono davvero molteplici soprattutto nella sceneggiatura, ovvero un aspetto particolarmente importante in un film di questo genere, che risulta inverosimile e alcune parti fin troppo assurde assurde; ci sono troppe ingenuità che distruggono il castello di carte che il film cerca di creare, I dialoghi sono in parte mediocri, i colpi di scena sono troppi, la maggior parte forzati e alcuni, invece, alquanto prevedibili, per questo nella parte finale mi sono trovato un po' spaesato e confuso, poi l'ultimo colpo di scena è davvero poco credibile.
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Ho visto questo film su Netflix dopo aver visto il suo voto piuttosto alto su IMDb e più o meno capisco perché sia piaciuto così tanto, credo sia per via dei suoi numerosi colpi di scena ma, sinceramente, non mi trovo affatto d'accordo con il parere generale.
Ciò che mi aspetto sempre, prima di guardare un thriller, è la tensione e molto coinvolgimento e questi due requisiti per giudicare un thriller come buono, questo film non li ha.
I problemi che ho riscontrato sono davvero molteplici soprattutto nella sceneggiatura, ovvero un aspetto particolarmente importante in un film di questo genere, che risulta inverosimile e alcune parti fin troppo assurde assurde; ci sono troppe ingenuità che distruggono il castello di carte che il film cerca di creare, I dialoghi sono in parte mediocri, i colpi di scena sono troppi, la maggior parte forzati e alcuni, invece, alquanto prevedibili, per questo nella parte finale mi sono trovato un po' spaesato e confuso, poi l'ultimo colpo di scena è davvero poco credibile.
Inoltre il ritmo è discontinuo, in alcuni punti è teso mentre in altri è troppo lento. Non è assolutamente riuscito ad intrattenermi ed a coinvolgermi, anzi l'ho trovato spesso noioso.
La regia mi ha dato la sensazione di stare a vedere un episodio di una crime serie di basso livello mentre le interpretazioni non mi hanno soddisfatto del tutto. La colonna sonora è banale e non riesce a creare la giusta atmosfera.
VOTO: 4/10
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