ninoraffa
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mercoledì 16 agosto 2017
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tramontare all'alba
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Favola intonata alla nera leggerezza – o leggerezza nera – dei nostri tempi,The Most Beautiful Day richiama alcuni temi del più riflessivo e compiuto Quasi Amici.
Siamo in Germania, Andi, giovane ed ex promettente musicista, conosce in clinica il coetaneo Benno, improvvisato borseggiatore che lo convince di approfittare delle loro diagnosi terminali (fibrosi polmonare e tumore al cervello) per vivere il più bel giorno della vita nel pochissimo tempo che rimane. Li accomuna la libertà della fine, ovvero la sicurezza che qualunque cosa vada storta non può avere prezzo più alto di quello imminente e totale fissato per loro dalla morte.
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Favola intonata alla nera leggerezza – o leggerezza nera – dei nostri tempi,The Most Beautiful Day richiama alcuni temi del più riflessivo e compiuto Quasi Amici.
Siamo in Germania, Andi, giovane ed ex promettente musicista, conosce in clinica il coetaneo Benno, improvvisato borseggiatore che lo convince di approfittare delle loro diagnosi terminali (fibrosi polmonare e tumore al cervello) per vivere il più bel giorno della vita nel pochissimo tempo che rimane. Li accomuna la libertà della fine, ovvero la sicurezza che qualunque cosa vada storta non può avere prezzo più alto di quello imminente e totale fissato per loro dalla morte. Grazie all’inventiva di Benno applicata al consumismo rateale, acquisteranno una vacanza in Africa che non promette ritorno.
David Fitz, regista e protagonista (nella parte di Benno), gioca misuratamente con la malattia e la morte, in un’allegra odissea da Mombasa a Cape Town intralciata appena dalla bomboletta d’ossigeno da cui dipende la vita di Andi e dalle improvvise crisi di narcolessia di Benno, magari mentre è al volante. E gioca pure con certi miti contemporanei d’innocenza e tenerezza: nella metropolitana un ragazzotto grasso estorce a Benno qualche banconota del portafoglio appena rubato, minacciando di chiamare i poliziotti; un bambino africano, dopo essere stato salvato dai nostri che gli hanno pure regalato dei soldi, li deruba di tutto abbandonandoli in un luogo deserto. E in questo mondo senza bussola, come in fondo quello vero, non è poi tanto strano che in condizioni di salute gravissime si possa – e si voglia – rotolare tra le lenzuola con una bella sconosciuta, attraversare mezza Africa in pulmino, scalare scogliere a picco sull’oceano. E finiamo pure volentieri col credere che il giorno più bello possa iniziare e subito finire sul tetto di una clinica, spirando all’alba tra le braccia di un amico.
Storia non particolarmente originale, forse da leggere meglio in controluce. Dedicata ai molti che contano sulla loro buona salute - comunque temporanea - per propositi eternamente ritardati; ai cultori del domani, della repressione e della dilazione; ai virtuosi dell’omissione, custodi del mai accaduto, del contesto avverso e della vita figurata. Rimandare un viaggio, un figlio, un amore, una passeggiata con un amico, un momento per sé, una confessione, un chiarimento, una riconciliazione, una liberazione, una festa, una curiosità, un’avventura, una possibile esagerazione… in attesa del giorno giusto, di tempo libero, di completare un lavoro, di un periodo migliore, di sentirsi meglio, di andare in pensione, di sistemare una situazione, che le cose cambino, che altri seguano precedano o accompagnino. The Most Beautiful Day, nel suo buio rovescio, ammonisce e minaccia i volontari del non senso della vita, malati terminali sin dalla nascita di una sempre rimandata, e magari lunghissima, esistenza.
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biagiochi?
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giovedì 30 marzo 2017
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visto all'anteprima all'intrastevere
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Ho visto il film all'anteprima grazie agli omaggi del TrovaRoma. Non fatevi ingannare dal fatto che sia un film tedesco e che la tematica sia bella forte. E' una commedia con due signori attori, scritta molto molto bene. Finalmente una commedia non volgare, con battute dallo humor nero. Fotografia eccellente, il Sudafrica è reso in maniera impeccabile con panorami che fanno sognare. Fantastica la colonna sonora, indispensabile per un road movie ben fatto.
Consigliato, fa ridere di cuore e veicola un bel messaggio!
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fenr
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lunedì 6 febbraio 2017
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vere emozioni
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Ho visto il film in Germania in sala, è stato un grande successo e devo dire che è un film divertente, mette in evidenza due diversi modi di affrontare la vita e la malattia dei due personaggi: Andi e Benno, due amici, due caratteri differenti, uno timido e riservato e l'altro spensierato e avventurso. Dopo aver raccolto una consistente somma di denaro sufficiente, decidono di partire per un lungo viaggio in Africa, distaccandosi da quelle azioni abitudinarie. Il film è una rappresentazione che valorizza il senso del'ironia e la condivisione di esperienze fuori il proprio ambiente. Un road movie comico, riflessivo, ma mai superficiale. Una riflessione sul vero senza della vita e dell'amicizia.
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Ho visto il film in Germania in sala, è stato un grande successo e devo dire che è un film divertente, mette in evidenza due diversi modi di affrontare la vita e la malattia dei due personaggi: Andi e Benno, due amici, due caratteri differenti, uno timido e riservato e l'altro spensierato e avventurso. Dopo aver raccolto una consistente somma di denaro sufficiente, decidono di partire per un lungo viaggio in Africa, distaccandosi da quelle azioni abitudinarie. Il film è una rappresentazione che valorizza il senso del'ironia e la condivisione di esperienze fuori il proprio ambiente. Un road movie comico, riflessivo, ma mai superficiale. Una riflessione sul vero senza della vita e dell'amicizia. Una nuova e buona idea di cinema. La recitazione e la scenografia sono curate molto bene come elementi peculiari nel film.
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alejazz
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mercoledì 12 settembre 2018
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il vero senso della vita e del tempo che abbiamo
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The Most Beautiful Day (il giorno più bello) è un film non affatto banale ma coinvolgente la cui trama, sebbene drammatica, ci fa riscoprire dei valori della vita e del tempo che spesso ignoriamo o dimentichiamo.
I protagonisti Benno e Anni, due ragazzi malati terminali, decidono di fare pazzie e sfruttare il loro status quo per andare alla ricerca del loro giorno più bello della vita prima di lasciare questo mondo.
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The Most Beautiful Day (il giorno più bello) è un film non affatto banale ma coinvolgente la cui trama, sebbene drammatica, ci fa riscoprire dei valori della vita e del tempo che spesso ignoriamo o dimentichiamo.
I protagonisti Benno e Anni, due ragazzi malati terminali, decidono di fare pazzie e sfruttare il loro status quo per andare alla ricerca del loro giorno più bello della vita prima di lasciare questo mondo. Arrivano in Africa. In realtà la metà è stata scelta da uno di loro (Benno) per riuscire a incontrare la propria figlia che non vede da anni. I due ne passano di cotte e di crude….
Cosa mi è piaciuto:
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la trama poiché non è facile vedere film di questo calibro
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la forza e la determinazione trasmessa dai protagonisti
Cosa non mi è piaciuto:
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il dover marcare anche con apparecchiature e strumenti medicali la malattia terminale di uno dei protagonisti (affetto da fibrosi polmonare)
Consigliata la visione per un pubblico di adulti e ragazzi. Sconsiglio la presenza di bambini per il tema che si affronta.
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flyanto
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giovedì 6 aprile 2017
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un viaggio on the road che cementa un'amicizia
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Dopo "Vi Presento Toni Endermann" esce nelle sale cinematografiche "The Most Beautiful Day", un altro film di produzione tedesca, grosso successo in patria.
La storia racconta di due individui, uno più differente dall'altro, che per caso si trovano insieme in ospedale in quanto entrambi malati terminali.
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Dopo "Vi Presento Toni Endermann" esce nelle sale cinematografiche "The Most Beautiful Day", un altro film di produzione tedesca, grosso successo in patria.
La storia racconta di due individui, uno più differente dall'altro, che per caso si trovano insieme in ospedale in quanto entrambi malati terminali. Uno, pianista, è affetto da fibrosi polmonare e, poichè non si trova un donatore nell'immediato momento, è destinato ad avere vita breve. L'altro, un ladruncolo, è colpito da improvvise crisi che gli causano repentini ed inaspettati colpi di sonno ed anche per lui il futuro non è certo dei più rosei. Essi così decidono di abbandonare tutto e di partire per il Sud Africa dove trascorrere il giorno più bello, togliendosi la vita e ponendo fine a tutte le loro sofferenze. Nel corso del lungo viaggio prima in aereo e poi "on the road", i due protagonisti incapperanno in numerose avventure di ogni genere che però non faranno che cementare la loro amicizia, nata in base alle circostanze più disparate.
L'idea generale del film è sicuramente divertente e spunto per numerose tematiche, quali: il valore dell'amicizia, degli affetti familiari e del godersi la vita appieno con tutto quello che essa riserva e per quanto essa breve possa essere, ma il suo andamento e soprattutto il modo in cui viene esposta l'intera vicenda risulta alquanto superficiale e, a volte, pure scontato. Sembra quasi che il regista Florian David Fitz, peraltro qui in veste anche di attore, abbia voluto raggiungere a tutti i costi l'ironia, forzando così un poco la mano e risultando eccessivamente leggero. Peccato! I due attori tra loro funzionano costituendo una coppia affiatata e dove uno fa in pratica da spalla all'altro ma ciò non basta a sollevare un film da un livello mediocre e certamente non all'altezza del ben più riuscito e raffinato "Vi Presento Toni Endermann".
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