Regression

Ispirato ad una serie di fatti realmente accaduti negli Stati Uniti durante gli anni ’80, il film è una riflessione sul conflitto tra scienza e religione, un'esplorazione dei labirintici spazi mentali e dell’intersezione tra sogno e realtà. Ma anche e soprattutto sull’imperscrutabile natura del “Bene” e del “Male” e il rapporto dell’Uomo con essi. Tecnicamente la pellicola è accettabile, le atmosfere e l’apparato visivo sono evocativi e si rifanno al cinema degli anni ’70, il plot gioca con i cliché del genere horror, e il regista tenta di costruire un contesto razionalistico in una cornice di horror satanico. Però il risultato è deludente. [+]

Ispirato ad una serie di fatti realmente accaduti negli Stati Uniti durante gli anni ’80, il film è una riflessione sul conflitto tra scienza e religione, un'esplorazione dei labirintici spazi mentali e dell’intersezione tra sogno e realtà. Ma anche e soprattutto sull’imperscrutabile natura del “Bene” e del “Male” e il rapporto dell’Uomo con essi. Tecnicamente la pellicola è accettabile, le atmosfere e l’apparato visivo sono evocativi e si rifanno al cinema degli anni ’70, il plot gioca con i cliché del genere horror, e il regista tenta di costruire un contesto razionalistico in una cornice di horror satanico. Però il risultato è deludente. L’opera non convince perché molte cose non tornano e sono lasciate pasticciate tra loro. Amenábar resta sul superficiale, non riuscendo a districare bene tutto il contenuto della densa materia trattata e non infondendo nemmeno la necessaria forza alla messa in scena o alle immagini. Insomma, un horror paranormale piuttosto abbozzato e irrisolto. [-]