donato prencipe
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martedì 22 marzo 2016
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"la sfida di pietramezzana"
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In anteprima la recensione di:"Un paese quasi perfetto", la commedia realizzata da Massimo Gaudioso, firma di numerose sceneggiature di film italiani, da "Gomorra" a "Tale of Tales"(il racconto dei racconti) di Matteo Garrone. La pellicola, remake di un film franco-canadese "La grande seduzione" e del più famoso "Doc Hollywood" in cui brillava la stella di Michael J. Fox, narra la storia di un paesino di pura fantasia (Pietramezzana) caduto in disgrazia dopo la chiusura della miniera che rappresentava la forza motrice dell'intera popolazione, abitato da 120 persone, che per non vedersi sfuggire da sotto il naso la possibilità di una rinascita, sia economica che vitale, deve cercare in tutti i modi di reclutare un medico (figura che manca dal paese da otto anni) che svolga il suo lavoro in loco a tempo pieno.
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In anteprima la recensione di:"Un paese quasi perfetto", la commedia realizzata da Massimo Gaudioso, firma di numerose sceneggiature di film italiani, da "Gomorra" a "Tale of Tales"(il racconto dei racconti) di Matteo Garrone. La pellicola, remake di un film franco-canadese "La grande seduzione" e del più famoso "Doc Hollywood" in cui brillava la stella di Michael J. Fox, narra la storia di un paesino di pura fantasia (Pietramezzana) caduto in disgrazia dopo la chiusura della miniera che rappresentava la forza motrice dell'intera popolazione, abitato da 120 persone, che per non vedersi sfuggire da sotto il naso la possibilità di una rinascita, sia economica che vitale, deve cercare in tutti i modi di reclutare un medico (figura che manca dal paese da otto anni) che svolga il suo lavoro in loco a tempo pieno. Per riuscire in quest'intento i personaggi dell'insolito paesino, coordinati da Silvio Orlando, Carlo Buccirosso, Nando Paone e la bella Miriam Leone (contraria all'idea), attraverso una serie di espedienti e giochi di ruolo cercheranno di far innamorare di Pietramezzana, il chirurgo estetico (Fabio Volo) assecondando tutti i suoi gusti e desideri. Un film divertente, una bella commedia da vedere seduti comodi in poltrona, tifando per le sorti dei nostri protagonisti e per la bellezza di cose genuine che la frenesia della vita odierna non ci permette più di assaporare.
Riuscirà Pietramezzana a risollevarsi dalle ceneri della miniera? Appuntamento il 24 marzo al cinema
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nino pell.
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domenica 27 marzo 2016
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commedia genuina e folkloristica
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Il film racconta la storia di tre amici che vivono a Pietramezzana, un paesino di fantasia della Basilicata di cui cercano di risollevare le sorti. Essi non si rassegnano alla cassa integrazione e cercano di restituire vigore e attrattiva a quello che un tempo era un laborioso centro minerario. L’occasione sembra essere l’apertura di una nuova fabbrica, ma per realizzare tale progetto si necessita di una cifra consistente da parte della banca locale diretta da Nicola, nonché occorre la presenza di un medico, considerando che in tale paese, manca da tempo. Pertanto gli abitanti del paese diffondono per via Internet un annuncio al quale fortunatamente risponde un certo Gianluca Terragni, un chirurgo plastico del Nord, il quale una volta trasferitosi a Pietramezzana, si imbatte naturalmente in una realtà completamente diversa dalla sua.
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Il film racconta la storia di tre amici che vivono a Pietramezzana, un paesino di fantasia della Basilicata di cui cercano di risollevare le sorti. Essi non si rassegnano alla cassa integrazione e cercano di restituire vigore e attrattiva a quello che un tempo era un laborioso centro minerario. L’occasione sembra essere l’apertura di una nuova fabbrica, ma per realizzare tale progetto si necessita di una cifra consistente da parte della banca locale diretta da Nicola, nonché occorre la presenza di un medico, considerando che in tale paese, manca da tempo. Pertanto gli abitanti del paese diffondono per via Internet un annuncio al quale fortunatamente risponde un certo Gianluca Terragni, un chirurgo plastico del Nord, il quale una volta trasferitosi a Pietramezzana, si imbatte naturalmente in una realtà completamente diversa dalla sua. Per il resto il film scorre in maniera piacevole, mettendoci in evidenza tutte le caratteristiche ambientali, di abitudini e modi di pensare degli abitanti nell'ambito di un tipico paesino della Basilicata. La storia non si conclude nel migliore dei modi, ma alla fine ci accorgiamo che, in fondo, ne escono vincitori i valori dell'amicizia, della bontà d'animo delle persone, dell'attaccamento alla propria terra e alle proprie radici e a certa bellezza naturale dei paesaggi, tutti aspetti quindi che magari non si possono trovare altrove, nemmeno in certe città economicamente più progredite. Certo l'arretratezza e le problematiche sulla mancanza di un lavoro restano, ma l'uomo resta e resterà il più grande animale che ha sempre lottato per la sopravvivenza. Dal punto di vista recitativo, sicuramente un elogio merita l'esperto attore Silvio Orlando, l'unico che poteva interpretare un umile e bonario personaggio di provincia e che con la sua presenza scenica riesce a dare vigore e caratteristica a tutta la pellicola. Carlo Buccirosso, poi, non ci appare eccessivamente presente (magari qualche sua battuta in più non sarebbe stata male), ma bastano le sue poche battute comunque per riuscire a far ridere e riflettere. Genuina commedia italiana dall'aspetto folkloristico riguardante certe realtà rurali della nostra Italia di cui sarebbe il caso di concentrare maggiormente la nostra attenzione sulle relative problematiche ambientali e, allo stesso tempo, goderne gli aspetti genuini.
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onufrio
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lunedì 26 dicembre 2016
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cercasi miracolo economico
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Commedia dal tono favolistico ambientata in un ipotetico paesino dele Dolomiti Lucane che per decenni ha visto gli abitanti lavorare nelle miniere, ma dopo la chiusura di queste, il paesino è caduto nell'anonimato rimanendo con poco più di 130 persone. Alcune di queste proveranno a tirar su il proprio Comune attraverso situazioni poco credibili, ma si sa, nella commedia tutto è possibile, nella realtà un pò meno. Convincente Fabio Volo, deludente Miriam Leone, Silvio Orlando sempre affidabile.
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jackmalone
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lunedì 11 aprile 2016
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c'è qualcuno che ama ancora il suo paese?
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Chi abita nelle grandi città non conosce la realtà dei piccolissimi centri montani del sud e fatica a credere che, nonostante i poderosi finanziamenti europe,i la maggior parte di essi sia destinata al completo spopolamento e all'oblio. I finanziamenti sono serviti solo a dare temporaneo lavoro a qualche ingegnere, a tecnici o geologi, a finanziare gli agriturismi destinati a chiudere in breve tempo senza nessuna ricaduta sull'occupazione stabile e giovanile. Spesso la sicurezza di un minimo reddito finanziato dall'UE nella pastorizia o in qualche produzione di nicchia ha disincentivato gli investimenti strutturali e l'iniziativa personale trasformandosi in un vero e proprio assistenzialismo.
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Chi abita nelle grandi città non conosce la realtà dei piccolissimi centri montani del sud e fatica a credere che, nonostante i poderosi finanziamenti europe,i la maggior parte di essi sia destinata al completo spopolamento e all'oblio. I finanziamenti sono serviti solo a dare temporaneo lavoro a qualche ingegnere, a tecnici o geologi, a finanziare gli agriturismi destinati a chiudere in breve tempo senza nessuna ricaduta sull'occupazione stabile e giovanile. Spesso la sicurezza di un minimo reddito finanziato dall'UE nella pastorizia o in qualche produzione di nicchia ha disincentivato gli investimenti strutturali e l'iniziativa personale trasformandosi in un vero e proprio assistenzialismo. Ci sono moltissimi paesi nella stessa situazione di quello descritto nel film con paesaggi mozzafiato e beni artistici e culturali che tutto il mondo invidia ma che visitiamo distrattamente atterriti dal silenzio e dalla tranquillità a cui non siamo abituati; ci meravigliamo che non ci siano bambini nelle grandi aree verdi e non vediamo l'ora di tornararcene nel nostro caos quotidiano. I paesini che ancora hanno una scuola hanno le multiclassi; un alunno in prima, 2 in seconda che lavorano tutti insieme.Spesso per l'esame di 3^ media la commissione si scomoda per un solo alunno che ha trascorso la maggior parte della sua vita senza un compagno con cui fare i compiti, senza condivisione. La cosa che colpisce di più nel film è la figura dell'unico bambino che sembra un pesce fuor d'acqua in paese di vecchi dove l'unico che adopera un computer sembra un pò matto e l'unico ritrovo è il bar chiaramente interdetto per lui.
La voglia di cambiare le cose, ribellandosi all'ineluttabile destino, da parte dello sparuto gruppo di residenti è commovente e credibile, il soggetto è originale,ma non tutti gli attori sono all'altezza e la regia arranca . Silvio Orlando è, come al solito, strepitoso.
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enzo70
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lunedì 30 marzo 2020
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commedia semplice ma quasi perfetta
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Silvio Orlando riesce ad avere una coerenza nella scelta dei ruoli da recitare che occorre riconoscergli. In un’intervista pubblicata qualche anno fa disse che lui era di sinistra perché aveva impiegato molto tempo a capire che fosse quella la scelta giusta. E di non avere il tempo per mettere in discussione quella vecchia convinzione. Ma Orlando non è mai pesante, perché riesce a declinare temi complessi con grande ironia. Un Paese quasi perfetto tratta, infatti, un fatto sociale fondamentale, l’assenza di lavoro al sud, con una commedia gradevole e divertente- Nel paese di Pietramezzana, nella Lucania, la chiusura della miniera ha fatto perdere il lavoro a tutti i cittadini, che vivono con grande disagio la situazione assistenziale nella quale si trovano a vivere.
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Silvio Orlando riesce ad avere una coerenza nella scelta dei ruoli da recitare che occorre riconoscergli. In un’intervista pubblicata qualche anno fa disse che lui era di sinistra perché aveva impiegato molto tempo a capire che fosse quella la scelta giusta. E di non avere il tempo per mettere in discussione quella vecchia convinzione. Ma Orlando non è mai pesante, perché riesce a declinare temi complessi con grande ironia. Un Paese quasi perfetto tratta, infatti, un fatto sociale fondamentale, l’assenza di lavoro al sud, con una commedia gradevole e divertente- Nel paese di Pietramezzana, nella Lucania, la chiusura della miniera ha fatto perdere il lavoro a tutti i cittadini, che vivono con grande disagio la situazione assistenziale nella quale si trovano a vivere. E l’unica opportunità sembra essere l’apertura dello stabilimento di una multinazionale che richiede, però, la presenza di un medico in paese e almeno 250 abitanti. Pietramezzana non ha né l’uno, né l’altro. E per il resto vale la pena di vedere questo bel film che, tra l’altro, parafrasa una storia vera.
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raffele
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mercoledì 6 aprile 2016
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remake leggero
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immaginiamo, in una favola, che un professionista d'oggi, complice la grande delusione (amore e amicizia), si lasci ammaliare da un piccolo mondo antico (Fogazzaro non c'entra) e lasci la città per quella specie di focolare sociale fra le montagne. Immaginiamo che quella famiglia di 120 persone, su cui si è abbattuta la disoccupazione, pur di non cambiare vita rinunci al lavoro in città e si inventi di tutto, per mantenere in vita quel piccolo regno della pace e della semplicità. Con le furbizie fanciullesche e perdonabili di chi lo fa a fin di bene. Immaginiamo perfino una favola in cui il direttore di una microfiliale, su cui pesa l'incubo di essere sostituito da un bancomat, rischi di persona per un sogno, una missione.
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immaginiamo, in una favola, che un professionista d'oggi, complice la grande delusione (amore e amicizia), si lasci ammaliare da un piccolo mondo antico (Fogazzaro non c'entra) e lasci la città per quella specie di focolare sociale fra le montagne. Immaginiamo che quella famiglia di 120 persone, su cui si è abbattuta la disoccupazione, pur di non cambiare vita rinunci al lavoro in città e si inventi di tutto, per mantenere in vita quel piccolo regno della pace e della semplicità. Con le furbizie fanciullesche e perdonabili di chi lo fa a fin di bene. Immaginiamo perfino una favola in cui il direttore di una microfiliale, su cui pesa l'incubo di essere sostituito da un bancomat, rischi di persona per un sogno, una missione. Tutto è travolto, alla resa dei conti, da un elemento realistico: la fabbrica che darà pane e lavoro non ci sarà, non ci può essere a Lilliput, si parlava solo della sede legale. Ma Gaudioso non rinuncia ad un happy-end di consolazione, appena appena moraleggiante. Immaginiamo pure una favola con tutto questo. Ma io credo che lo spessore di Buccirosso e Orlando, a proprio agio sempre, la disinvoltura di Volo e di tutti gli altri non bastino: più idee, o almeno più gag, sul contrasto fra l'amicizia semplice di una volta, l'epoca delle compravendite di una stalla o un capannone con una stretta di mano, senza trascrizione in conservatoria dei registri immobiliari, e la complessità del progresso ci volevano, almeno per sorridere di più.
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no_data
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sabato 2 aprile 2016
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benvenuti a pietramezzana
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UN PAESE QUASI PERFETTO non mostra molto di più di quello che già ci ha raccontato il trailer, che ci priva pure del gusto delle gag, già tutte spiattellate nella promozione. Il film di Massimo Gaudioso, già sceneggiatore per importanti registi, rimastica il tema di “Benvenuti al Sud” portando un chirurgo estetico di città nel paesino dei monti lucani di Pietramezzana, dove le 120 anime rimaste, che vivono di sussidi dopo la chiusura della locale miniera, sperano in un rilancio grazie a un'azienda che, per ragioni fiscali, potrebbe insediarsi lassù. Per farlo è però necessaria la presenza di un dottore a tempo indeterminato, e il Sindaco Orlando, coi suoi amici Paone e Bucirosso, grazie a uno stratagemma e a una messa in scena, tentano di arruolare Fabio Volo come medico condotto.
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UN PAESE QUASI PERFETTO non mostra molto di più di quello che già ci ha raccontato il trailer, che ci priva pure del gusto delle gag, già tutte spiattellate nella promozione. Il film di Massimo Gaudioso, già sceneggiatore per importanti registi, rimastica il tema di “Benvenuti al Sud” portando un chirurgo estetico di città nel paesino dei monti lucani di Pietramezzana, dove le 120 anime rimaste, che vivono di sussidi dopo la chiusura della locale miniera, sperano in un rilancio grazie a un'azienda che, per ragioni fiscali, potrebbe insediarsi lassù. Per farlo è però necessaria la presenza di un dottore a tempo indeterminato, e il Sindaco Orlando, coi suoi amici Paone e Bucirosso, grazie a uno stratagemma e a una messa in scena, tentano di arruolare Fabio Volo come medico condotto. La prima parte del film è scontata ma vivace, c'è poi un momento di stanca nella parte centrale, per poi finire con una svolta sul sentimentale, ma che non è proprio da buttar via. Si è detto delle affinità con "Benvenuti al Sud", anche UN PAESE QUASI PERFETTO infatti è un remake, stavolta di un'opera canadese, mentre la fonte dell'altro era francese. Qui però non riesce appieno quella italianizzazione che tanto successo aveva dato al film di Luca Miniero. Non va malissimo insomma, ma si può fare di meglio.
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flyanto
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venerdì 1 aprile 2016
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un paese a dire poco allettante....
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"Un Paese Quasi Perfetto" è Pietramezzana un piccolo paese di fantasia nelle Dolomiti della Lucania che deve apparire come tale agli occhi del nuovo medico generico (Fabio Volo) trasferitovi. In realtà è un paese piccolo che sta soffrendo, come anche tante altre città italiane, la forte e seria crisi economica determinante la chiusura di svariate attività con le conseguenti perdite di occupazione per molti individui. Qui, precisamente è stata chiusa l'attività della miniera, un tempo fiorente e sostegno importante dell'economia dello stesso, causando, appunto, agli abitanti la perdita del lavoro. Poichè per ottenere un finanziamento Pietramezzana necessita della presenza stabile di un medico insieme ad altre garanzie, tutti i paesani guidati dal minatore Silvio Orlando, si adoperano in tutti i modi per indurlo a rimanere e svolgere a tempo indeterminato la propria professione.
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"Un Paese Quasi Perfetto" è Pietramezzana un piccolo paese di fantasia nelle Dolomiti della Lucania che deve apparire come tale agli occhi del nuovo medico generico (Fabio Volo) trasferitovi. In realtà è un paese piccolo che sta soffrendo, come anche tante altre città italiane, la forte e seria crisi economica determinante la chiusura di svariate attività con le conseguenti perdite di occupazione per molti individui. Qui, precisamente è stata chiusa l'attività della miniera, un tempo fiorente e sostegno importante dell'economia dello stesso, causando, appunto, agli abitanti la perdita del lavoro. Poichè per ottenere un finanziamento Pietramezzana necessita della presenza stabile di un medico insieme ad altre garanzie, tutti i paesani guidati dal minatore Silvio Orlando, si adoperano in tutti i modi per indurlo a rimanere e svolgere a tempo indeterminato la propria professione. Ed è così che ognuno si improvvisa, per esempio, giocatore di cricket in quanto al suddetto medico piace tale sport, oppure, ascoltando le sue conversazioni telefoniche, ognuno cerca di soddisfargli le sue preferenze ed i propri gusti, e così via. L'intera messinscena verrà ovviamente scoperta ma, dopo un' attenta riflessione, il medico opterà per restare stabilmente nella località che, nel frattempo, rifiorirà dal punto di vista economico dando vita a numerose altre e nuove attività sinora poco sfruttate.
La pellicola è una commedia divertente ma alquanto esile per ciò che riguarda il contenuto (peraltro alquanto improbabile) e la presentazione dei vari personaggi, più a guisa di macchiette che di individui con determinate caratteristiche. In ogni caso, i due elementi di successo sono costituiti sicuramente dalla presenza degli attori Silvio Orlando, Fabio Volo e Carlo Buccirosso che, appunto, costituiscono già di per sè una garanzia ma che, per quanto riguarda soprattutto Silvio Orlando, risultano notevolmente sprecati nel proprio ruolo.
Del tutto tralasciabile.
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