The Divergent Series: Insurgent

Insomma. Sicuramente se non avessi letto il libro di Veronica Roth, il film mi sarebbe piaciuto molto. Invece, come buona parte degli spettatori, ho visto trasformare quella che era la lotta interiore della protagonista in un dramma a tinte rosa, in cui il personaggio di Quattro viene ridotto a una specie di comparsa che bacia la terra dove cammina la protagonista. Lui, e tutto il resto del cast al seguito. Alcuni personaggio, fondamentali per lo sviluppo della storia, sono delle comparse, ed altri non sono nemmeno stati nominati. La vicenda, che si sviluppava su carta seguendo il dramma di disperazione della protagonista, dilaniata dalla sofferenza e dai sensi di colpa, si trasforma, a metà film nella rappresentazione dell'eroina che amano tanto le ragazzine; l'eroina che non sbaglia, che va sopra tutto e tutti e che non sente il peso che dovrebbe invece gravarle come un macigno sulle spalle. La protagonista, nel film, è determinata e impenetrabile. Ha un solo momento di vera disperazione, quando nella realtà delle cose, o almeno nel libro, vuole morire. Se non avessi letto il libro, probabilmente mi sarebbe piaciuto molto di più. Troppi cambiamenti, fatti per rendere meno cruento e brutale, e quindi accessibile anche a un pubblico più giovane, un film in cui il sangue, la disperazione e il dolore sono in ogni battito della protagonista.