[thewolf]
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lunedì 16 novembre 2015
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film per pochi (ma buoni)
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Che proprio la Universal, colosso industriale che, anno dopo anno, rigurgita indefessa cinepanettoni e blockbusters, abbia distribuito questo film è quanto mai sorprendente. Sorprendente è anche il fatto che By The Sea, un film che di commerciale non ha nulla, sia stato creato da una delle dive hollywoodiane per eccellenza, Angelina Jolie (Pitt)...ma neanche poi tanto sorprendente, a voler considerare i suoi due lavori precedenti da regista. C'è una certa continuità nei suoi film, come tele raffiguranti paesaggi completamente diversi dipinte dallo stesso pittore. Se Unbroken non è un film per tutti - e non lo è - allora By The Sea è un film per pochi, scelti. La cosa peggiore che potrebbe accadere a questo film è che la gente vada a vederlo attratta dai due protagonisti, magari aspettandosi un seguito di Mr.
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Che proprio la Universal, colosso industriale che, anno dopo anno, rigurgita indefessa cinepanettoni e blockbusters, abbia distribuito questo film è quanto mai sorprendente. Sorprendente è anche il fatto che By The Sea, un film che di commerciale non ha nulla, sia stato creato da una delle dive hollywoodiane per eccellenza, Angelina Jolie (Pitt)...ma neanche poi tanto sorprendente, a voler considerare i suoi due lavori precedenti da regista. C'è una certa continuità nei suoi film, come tele raffiguranti paesaggi completamente diversi dipinte dallo stesso pittore. Se Unbroken non è un film per tutti - e non lo è - allora By The Sea è un film per pochi, scelti. La cosa peggiore che potrebbe accadere a questo film è che la gente vada a vederlo attratta dai due protagonisti, magari aspettandosi un seguito di Mr. & Mrs. Smith. Queste persone rimarranno amaramente deluse. Se prediligete i film "ipercalorici" - pieni di azione ma poca vera sostanza - fate un favore a tutti e non andate a vederlo, perché By The Sea è cinema spogliato di qualsiasi velleità d'intrattenimento. Nudo. Crudo. E' un film lento, languido, a tratti sensuale, che affronta temi come la depressione e la perdita senza mezzi termini e senza compromessi, perché nella vita vera la disperazione non è logorroica, o rumorosa, ma arida e silenziosa. Il film è girato in modo impeccabile, tra paesaggi mozzafiato e interni sfarzosi e opulenti, che stridono in modo agghiacciante con la sterilità emotiva dei personaggi. Roland (Brad Pitt) e Vanessa (Jolie) sono due esseri umani resi ciechi alla bellezza del mondo e della vita dalla forza distruttiva della loro mente: sono ricchi, sono belli, avrebbero più che abbastanza di cui essere felici, ma - come molti - non se ne rendono conto o non vogliono rendersene conto, intrappolati e annientati dai piccoli (o grandi) dolori che la vita riserva a tutti. Ottima la recitazione: con i dialoghi ridotti all'osso, i due attori riescono a comunicare con lo sguardo e i gesti l'enorme abisso di frustrazione ed incomprensione che li separa. Lui - a tratti struggente, a tratti irritante - è perfetto nel ritrarre un uomo ad un passo dall'alcolismo, schiacciato dall'esistenza apatica e nichilista condotta dalla moglie; lei è anche meglio nel saper tratteggiare una donna apparentemente fredda e altezzosa, ma in realtà molto fragile, e per questo molto umana. Da notare che qua la Jolie veste sia i panni della regista ( e sceneggiatrice) che quelli dell'attrice, cosa mai facile, anche senza dover interpretare un personaggio "sgradevole" come il suo. Interessante anche il cast di supporto, su cui spicca la figura del gestore del bar (Niels Arestrup), a cui la Jolie affida le parole forse più personali del film, quelle dedicate alla perdita di sua madre. C'è un profondissimo ed interessante studio psicologico in questo film, uno studio sia dei meccanismi spesso distruttivi della mente, sia della difficoltà a relazionarsi tipica della natura umana quando i rimpianti (per quello che poteva essere e non è stato, o quello che si era e non si è più, e via discorrendo...) diventano troppi e le parole non dette anche di più. Nel complesso sono due ore difficili, che ai più risulteranno noiose e indigeste. Ma se, come me, amate i film che hanno da offrire qualche introspezione in più rispetto a 007 e non siete spaventati dai lunghi silenzi, allora potreste uscire dalla sala con qualcosa su cui pensare, e una sensazione finale sorprendentemente edificante.
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tim_darkshadows
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domenica 15 novembre 2015
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mr. & mrs. pitt
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A. Jolie oltre ad essere un’attrice di grande talento, una donna socialmente impegnata, in questo ultimo periodo della sua carriera sta iniziando a cimentarsi con il ruolo da regista, accantonando la recitazione, riuscendo anche in questa veste a cavarsela egregiamente. “By the sea” la sua quarta volta da regista, segna un drastico cambio di registro rispetto ai suoi precedenti lavori. Abbandonando lo sfondo bellico delle precedenti pellicole, la Jolie si dona completamente al mondo dello spettacolo dirigendo, producendo, scrivendo e interpretando questo film, affiancata dal marito Brad Pitt, con il quale non divideva la scena dal 2005 con “Mr & Mrs Smith”. La pellicola non è affatto un’opera di autocelebrazione, ma un percorso che ogni spettatore intraprende sin dalle prime scene assieme ai suoi protagonisti, a cui i Brangelina danno vita nel migliore dei modi.
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A. Jolie oltre ad essere un’attrice di grande talento, una donna socialmente impegnata, in questo ultimo periodo della sua carriera sta iniziando a cimentarsi con il ruolo da regista, accantonando la recitazione, riuscendo anche in questa veste a cavarsela egregiamente. “By the sea” la sua quarta volta da regista, segna un drastico cambio di registro rispetto ai suoi precedenti lavori. Abbandonando lo sfondo bellico delle precedenti pellicole, la Jolie si dona completamente al mondo dello spettacolo dirigendo, producendo, scrivendo e interpretando questo film, affiancata dal marito Brad Pitt, con il quale non divideva la scena dal 2005 con “Mr & Mrs Smith”. La pellicola non è affatto un’opera di autocelebrazione, ma un percorso che ogni spettatore intraprende sin dalle prime scene assieme ai suoi protagonisti, a cui i Brangelina danno vita nel migliore dei modi. “By the sea” non è certamente un film dalla facile lettura, ma al contrario presenta una struttura narrativa molto ben articolata, e la tensione emotiva cresce man mano lo scorrere dei minuti. In due ore la sceneggiatura riesce a toccare delicati e svariati temi, affrontandoli tutti nella giusta maniera senza tediare troppo e non cadendo vittima degli stereotipi tipici del genere, con uno stile coraggioso, audace, atipico e meravigliosamente sfacciato. Non siamo davanti ad una sequenza già vista di discussioni e grida tra due coniugi, bensì ad una profonda analisi psicologica della vita della coppia protagonista. A. Jolie è una regista senza peli sulla lingua, e questo era già chiaro dai suoi precedenti lavori, ma qui non si fa trattenere dai paletti del cinema hollywoddiano, regalandoci un film del tutto libero, in cui riesce ad esprimersi appieno come artista, su tutti i fronti. E se la regia della Jolie qui è introspettiva e priva di inibizioni, la sua interpretazione conferma il suo talento come interprete, dimostrandosi perfetta nel portare in scena una donna apatica e altezzosa, ma anche fragile e insicura, ben affiancata da un ispirato B. Pitt, la cui chimica con la moglie era innegabile anche in “Mr & Mrs Smith”. Degne di nota sono anche tutte le interpretazioni del cast di supporto, a cominciare da Mélanie Laurent e Melvil Poupaud, per finire con Niels Arestrup. Così come il reparto artistico di alto livello, anche il reparto tecnico del film è ineccepibile, la fotografia arricchisce l’impatto visivo della pellicola, la scenografia è dettagliata e seducente, la colonna sonora funge meravigliosamente da sceneggiatura laddove le scene sono prive di dialoghi, mentre i costumi e il trucco riescono a rendere credibile e completa l’ambientazione anni ’70. Purtroppo l’elemento che a volte non si rivela sempre funzionale è il montaggio, poiché si passa da una prima parte leggermente ripetitiva in alcuni punti ad una seconda molto carica di pathos, e seppur non venga intaccata la bellezza del film, un equilibrio maggiore avrebbe giovato e alleggerito alcuni momenti molto forti della pellicola. “By the sea” è un film che sorprende, capace di mantenere l’attenzione dello spettatore viva per tutta la sua durata. L’ultima fatica della Jolie è capace di trasmettere contenuti molto forti – di certo non adatti ad un pubblico vasto – in maniera nuova e non mirata a fare incetta di premi, curando tutto nei minimi dettagli, confezionando un’affascinante, coinvolgente, autentica altalena di emozioni che non lascia di certo indifferenti, alla quale si perdona anche qualche piccola pecca.
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liuk!
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mercoledì 17 febbraio 2016
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meglio dopo che durante
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By The Sea scorre lento, troppo lento. La visione è decisamente sofferta e spesso ci si lascia prendere dalla noia che fuoriesce da decine di scene identiche. Lui si ubriaca, lei è depressa, gli altri ci danno dentro. Avanti così per molto tempo. Ma ad un certo punto accade qualcosa, quasi impercettibile, che cambia volto al film intero. Non che il ritmo cambi, per carità, ma la pellicola inizia ad avere un senso, le relazioni appaiono chiare e finalmente ci si riesce ad immedesimare e si può apprezzare la crudezza dell'insieme.
La Jolie è di una bellezza disarmante ed anche molto brava, Pitt recita bene. La fotografia è ottima e la location splendida.
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By The Sea scorre lento, troppo lento. La visione è decisamente sofferta e spesso ci si lascia prendere dalla noia che fuoriesce da decine di scene identiche. Lui si ubriaca, lei è depressa, gli altri ci danno dentro. Avanti così per molto tempo. Ma ad un certo punto accade qualcosa, quasi impercettibile, che cambia volto al film intero. Non che il ritmo cambi, per carità, ma la pellicola inizia ad avere un senso, le relazioni appaiono chiare e finalmente ci si riesce ad immedesimare e si può apprezzare la crudezza dell'insieme.
La Jolie è di una bellezza disarmante ed anche molto brava, Pitt recita bene. La fotografia è ottima e la location splendida. Tecnicamente il film è impeccabile.
Credo che si possa definirlo un lavoro maturo, introspettivo, quasi impegnato. Personalmente l'ho apprezzato più dopo la sua fine che durante la visione perchè mi ha lasciato qualcosa, cosa che accade raramente e per cui ho deciso di regalargli una stelletta in più di quanto forse meriti realmente. Complessivamente, comunque, non posso che consigliarne la visione.
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mauribianu
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lunedì 16 novembre 2015
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la francia è lontana
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I protagonisti soprattutto belli, ma meno bravi, devono gestire una sceneggiatura che fa l'occhiolino al cinema francesce. Ma la nouvelle vogue è lontana, nonostante la colonna sonora e le atmosfere. Di certo è un film che si lascia vedere con piacere, che mostra luoghi bellissimi e lascia passare sotto pelle qualche piccolo brivido d'emozione. La trama è quella ampiamente sfruttata della coppia in crisi e della ambiguità dei sentimenti. La sceneggaitura ben scritta lascia montare nello spettatore delle aspettative che però alla fine vengono deluse.
[+] una pellicola non molto riuscita
(di tom87)
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giovlone
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martedì 17 novembre 2015
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bye bye the see
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Leggo richiami e rievocazioni storiche letterarie illustri,che riecheggiano nella trama e nella narrazione della storia Pitt-Jolie; sarebbe stato meglio che il film evocasse qualcosa di proprio ed esclusivo che non fossero i soli paesaggi , veri quadri tra il provenzale e altri francesismi(parigini , decò...) e le interminabili sedute al bar bistrò di Pitt, che cerca conforto e oblio dal suo tormento bevendosi anima e corpo; chi è stato in Francia , spesso , del sud non può non cogliere l'impossibilità di coniugare la solitudine meravigliosa del fiordo con le improbabili serate animate al ristorante e la bellezza dell'hotel con la fatiscenza dei gestori , imperdonabili errori sui dettagli x un film che si regge sugli stessi; d'altra parte capita persino ad Allen di scivolare sul grottesco nel raccontare l'Europa e la sua fascinosissima decadente cultura(Allen nel film romano è sembrato un dilettante allo sbaraglio),figuriamoci se la coppia holliwoodiana,nel maneggiare un'ostrica non si scorderebbero il ketchup sul tavolo.
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Leggo richiami e rievocazioni storiche letterarie illustri,che riecheggiano nella trama e nella narrazione della storia Pitt-Jolie; sarebbe stato meglio che il film evocasse qualcosa di proprio ed esclusivo che non fossero i soli paesaggi , veri quadri tra il provenzale e altri francesismi(parigini , decò...) e le interminabili sedute al bar bistrò di Pitt, che cerca conforto e oblio dal suo tormento bevendosi anima e corpo; chi è stato in Francia , spesso , del sud non può non cogliere l'impossibilità di coniugare la solitudine meravigliosa del fiordo con le improbabili serate animate al ristorante e la bellezza dell'hotel con la fatiscenza dei gestori , imperdonabili errori sui dettagli x un film che si regge sugli stessi; d'altra parte capita persino ad Allen di scivolare sul grottesco nel raccontare l'Europa e la sua fascinosissima decadente cultura(Allen nel film romano è sembrato un dilettante allo sbaraglio),figuriamoci se la coppia holliwoodiana,nel maneggiare un'ostrica non si scorderebbero il ketchup sul tavolo...Ciò detto Jolie è donna intelligente ed ha cercato di contenere il parossismo in una misura cinematografica scandita dalla bellezza degli attori dei paesaggi e degli arredi d'interni molto ben centrati . Il drammone psicologico ve lo risparmio nel dettaglio perché , abituati al cinema italiano , di intimismo e pieghe psicoanalitiche,sulle relazioni di coppia,ne siamo sazi e coscienti,ben oltre le pur buone intenzioni degli american's boys,anzi, ex boys e molto "agè". Di rilievo il fondoschiena della biondina della coppia giovane , i vestiti anni '70 di Pitt , la citroen pallas con cui arrivano e se ne vanno; di non rilievo,la basetta e l'occhiale di Pitt,che lo dovrebbero rendere scrittore credibile ,ma riescono a malapena a celare sguardo e mascella da eterno sex simbol ; rimandati a settembre lui e la moglie.
Giovlone
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flyanto
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giovedì 19 novembre 2015
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una coppia in crisi nel sud della frabcia degli an
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Dieci anni dopo il film "Mr. e Mrs. Smith" ritroviamo insieme in "By the Sea" Angelina Jolie ed il marito Brad Pitt. Entrambi interpretano una coppia fortemente in crisi (per una motivazione che si scoprirà alla fine del film) che trascorre all'inizio degli anni '70 un lungo soggiorno estivo in una località balneare del sud della della Francia nella speranza di un riavvicinamento e, da parte dell'uomo, di terminare anche il suo romanzo (donde il titolo del film) che fatica a trovare una conclusioe. Nel corso delle lunghe e soleggiate giornate che essi trascorrono nella spettacolare località farncese, per lo più, soprattutto da parte della donna, nell'indolenza più totale, essi faranno la conoscenza di una coppia di giovani vicini in luna di miele (Mélanie Laurent e Melvil Poupaud).
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Dieci anni dopo il film "Mr. e Mrs. Smith" ritroviamo insieme in "By the Sea" Angelina Jolie ed il marito Brad Pitt. Entrambi interpretano una coppia fortemente in crisi (per una motivazione che si scoprirà alla fine del film) che trascorre all'inizio degli anni '70 un lungo soggiorno estivo in una località balneare del sud della della Francia nella speranza di un riavvicinamento e, da parte dell'uomo, di terminare anche il suo romanzo (donde il titolo del film) che fatica a trovare una conclusioe. Nel corso delle lunghe e soleggiate giornate che essi trascorrono nella spettacolare località farncese, per lo più, soprattutto da parte della donna, nell'indolenza più totale, essi faranno la conoscenza di una coppia di giovani vicini in luna di miele (Mélanie Laurent e Melvil Poupaud). Da qui inizia da parte della coppia una sorta di interesse quasi morboso nei confronti degli sposini che essi spiano nella propria intimità attraverso un buco della parete comunicante. Ciò porterà non poco scompiglio in loro sino ad arrivare da parte della moglie stessa dello scrittore al desiderio di avere un incontro sessuale col neo sposo, minando ovviamente anche la stabilità della giovane e fresca coppia di coniugi. Ma tutto si risolverà nel migliore dei modi sulle note di un brano di Chopin arrangiato da Serge Gainsbourg e cantato da Jane Birkin con cui la coppia Jolie-Pitt lascerà in macchina la località balneare.
Angelina Jolie, qui, non riveste solo i panni di attrice ma anche quelli più ambiziosi di regista, cimentandosi per la prima volta e molto coraggiosamente in un dramma intimistico/psicologico, peraltro da lei stessa scritto, di non facile portata. Pur essendo un'opera prima per ciò che concerne la regia, la Jolie riesce però a superarla abbastanza positivamente nel suo complesso: a parte un'eccessiva lunghezza e lentezza, forse da lei volutamente ricercata al fine di indicare la monotonia delle giornate tutte uguali ed il lento superamento della crisi coniugale, che sicuramente va a scapito della riuscita del film, la rappresentazione del dramma privato della coppia di protagonisti viene ben rappresentato attraverso le immagini all'insegna del più completo silenzio e di una pesante incomunicabilità tra i due coniugi ed il loro trascorrere separatamente ed in maniera completamente differente le proprie lunghe ed estenuanti giornate (eccezion fatta per la comune e condivisa azione di spiare i giovani vicini di casa). Insomma viene ottimamente consegnando un ritratto profondo e molto dettagliato di tutti i sintomi di una coppia profondamente in crisi e se, forse, le immagini risultano di una patinatura patinatura eccessiva, dove trionfa la bellezza eccessiva sia dei luoghi che degli individui stessi, nonchè degli ambienti lussuosi e dell' abbigliamento in generale, anche in questo caso, penso, la Jolie ricorre ad esse al fine di rappresentare un mondo che esteriormente si presenta come perfetto ed invidiabile ma che dentro è stato completamente svuotato dai sentimenti e da tutto ciò che è vivo.
In conclusione, a parte il finale troppo facilmente e positivamente superato,, Angelina Jolie è riuscita in ogni caso a consegnare un'opera di tutto rispetto ee di un certo interesse.
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