marione
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domenica 1 novembre 2015
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buon film
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Una buona spy story, con un taglio classico che gli amanti del genere sicuramente apprezzeranno. Bravi gli attori, splendida come sempre Olga Kurylenko, giusto ritmo, velocità e azione, trama adeguatamente intricata ma non troppo, verso il finale tutto diventa chiaro. Ua riflessione: il disegno machiavellico del cattivo di turno non sembra del tutto sbagliato, anche se i mezzi per conseguirlo appaiono chiaramente terribili. Piacevole, consigliato, senza aspettarsi un capolavoro.
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gustibus
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domenica 18 giugno 2017
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l'allievo contro il maestro.
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Si aspettano con ansia i Blockbuster dell'anno e intanto ci sono in circolazione ottimi film come questo November Man.Una vera perla cinematografica con pochi effetti speciali,digitale ecc...ma un action-thriller-con spionaggio annesso.Il tutto senza un attimo di tregua!..sorrido perche'senza volerlo ho menzionato il titolo di un film diretto dal regista R.Dolaldson autore di questo splendido film che entra nei crimini della guerra cecena con ufficiale russo che ha compiuto violenze,atrocita' coperto da un potente della CIA americana per scopi politici e di potere.Fatemi sottolineare la ottima performance di P.Brosnan..eccezionale piu'qui che come James Bond!..Piu'invecchia e piu'diventa bravo.
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Si aspettano con ansia i Blockbuster dell'anno e intanto ci sono in circolazione ottimi film come questo November Man.Una vera perla cinematografica con pochi effetti speciali,digitale ecc...ma un action-thriller-con spionaggio annesso.Il tutto senza un attimo di tregua!..sorrido perche'senza volerlo ho menzionato il titolo di un film diretto dal regista R.Dolaldson autore di questo splendido film che entra nei crimini della guerra cecena con ufficiale russo che ha compiuto violenze,atrocita' coperto da un potente della CIA americana per scopi politici e di potere.Fatemi sottolineare la ottima performance di P.Brosnan..eccezionale piu'qui che come James Bond!..Piu'invecchia e piu'diventa bravo..gia'notato in "Survivor"(li faceva la parte cattiva)..non dimentichiamo la O.Kurylenko..insomma siamo davanti ad un pregevole film che qui in Italia e'quasi passato innoservato..mistero e fascino del cinema e dei gusti del pubblico.Passato pochissimo in tv.credo!?...Da vedere! Non un capolavoro ma molto consigliato..una chicca!
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elgatoloco
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martedì 5 febbraio 2019
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poche novità, ma comunque...
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"The November Man"(Roger Donaldson, 2014)è opera tratta da un romanzo di Bill Granger, "There Are No Spies", settimo di una serie, dove i temi prevalenti sono la vendetta, che però è anche il ripercorrere la vita oltre le solite deformazioni e gli autoconvincimenti indotti, l'amore e il recupero del passato, per rnon dire, naturalmente, della combines al vertice tra le superpotenze. Si tratta di temi che la filmografia ha affrontato variamente non certo qui per la prima volta, per cui non vi si troverà"nihil novi", ma comunque l'operazione è svolta bene, sia a livello di azione, con alcune sorprese, adeguatamente"preparate", con "punte di entusiasmo"quando si afferma il picco dell'azione stessa, con rivelazioni non certo"incredibili"ma non rivelate , finora, a chi non sa.
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"The November Man"(Roger Donaldson, 2014)è opera tratta da un romanzo di Bill Granger, "There Are No Spies", settimo di una serie, dove i temi prevalenti sono la vendetta, che però è anche il ripercorrere la vita oltre le solite deformazioni e gli autoconvincimenti indotti, l'amore e il recupero del passato, per rnon dire, naturalmente, della combines al vertice tra le superpotenze. Si tratta di temi che la filmografia ha affrontato variamente non certo qui per la prima volta, per cui non vi si troverà"nihil novi", ma comunque l'operazione è svolta bene, sia a livello di azione, con alcune sorprese, adeguatamente"preparate", con "punte di entusiasmo"quando si afferma il picco dell'azione stessa, con rivelazioni non certo"incredibili"ma non rivelate , finora, a chi non sa...il che ovviamente non vuol dire che qui si esprimano"fatti", ma ipotesi verosimili, anzi in parte quasi dimostrate, come quella dell'intromissione dei governi nelle vicende cecene, per fare solo un esempio... Donaldson dirige bene, Brosnan è qui un secret agent quasi immrmore di essere stato Bond, Oga Kurylenko, Eliza Taylor(nome impegnativo...)e Luke Bracey sono certamente "in parte".... El Gato
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elgatoloco
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martedì 10 settembre 2019
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november man-yes
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"The November Man"(2014, Roger Donaldson)è la storia di un ex killer(questa la definizione adeguata)della CIA che cambia stile o meglio"si converte"a una concezione della vita più "etica", meno legata alla materialità dell'agire per puro guadagno(un mestiere come un altro, quello del killer...per certe superpotenze). Dal romanzo"There Are no Spies"di Bill Granger, settimo della serie"The November Man"del 1987, ossia di più di trent'anni fa(ma nel 2014 erano solo 27...), in questo tempo non particolarmente originale per la trasposizione filmica di testi letterati, il film di Donaldson è decisamente felice, demistificando una realtà inerente alla principale agenzia spionistica("investigativa"si diceva e si dice ipocritamente)del mondo, con i legami internazionali con un'ìaltra superpotenza(la Russia, un tempo URSS.
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"The November Man"(2014, Roger Donaldson)è la storia di un ex killer(questa la definizione adeguata)della CIA che cambia stile o meglio"si converte"a una concezione della vita più "etica", meno legata alla materialità dell'agire per puro guadagno(un mestiere come un altro, quello del killer...per certe superpotenze). Dal romanzo"There Are no Spies"di Bill Granger, settimo della serie"The November Man"del 1987, ossia di più di trent'anni fa(ma nel 2014 erano solo 27...), in questo tempo non particolarmente originale per la trasposizione filmica di testi letterati, il film di Donaldson è decisamente felice, demistificando una realtà inerente alla principale agenzia spionistica("investigativa"si diceva e si dice ipocritamente)del mondo, con i legami internazionali con un'ìaltra superpotenza(la Russia, un tempo URSS....). Significativo che a compiere l'operazione sia un regista australiano naturalizzato neozelandese come Donaldson insieme con l'ex-Bond Pierce Brosnan, naturalizzato USA ma di nascita irlandese, dove si dimostra una certa lontananza, comunque dall'american way of life per cui la CIA, appunto, ha una sua"sacralità"in quanto delegata(nella concezione corrente dell'americano medio, cui questi film vorrebbero rivolgersi)allla tutela e difesa della sicurezza nazionale, un altro mito, forse, ma duro a morire. Alternando azione ad altro(investigazione, riflessione, flash backs), "The November Man"è una ricerca sensibile non solo del tempo passato-"perduto"ma del proprio operato da parte di un protagonista, con sbocchi etici, appunto, "insperati". Brosnan, volendo, è"troppo in là con gli anni per il ruolo", ma lo rende comunque in maniera efficace,la Kyrylenko e Luke Bracey sono efficaci co-protagonisti. El Gato
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elgatoloco
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giovedì 24 marzo 2016
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bravo brosnan, ma troppo vecchio per il ruolo
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"The November Man", film di spionaggio e azione, tratto da una bella serie di romanzi, è complessivamente interessante, anche svelando qualche retroscena(per es.sul ruolo dell'indipendentismo ceceno e sul suo uso politico), ma le rughe di Brosnan(anni fa più volte nei panni di James Bond) appaiono decisamente in controtendenza con il ruolo d'azione che qui comunque ricopre, anche se è impegnato in una parte comunque di "spia triste". La vicenda, per essere un film di spionaggio, è abbastanza lineare, non troppo ingarbugliata, mostrando un mondo comunque"falso", anzi basato sull'inganno, dove "nulla è come sembra", dove la finzione la vince sulla"realtà".
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"The November Man", film di spionaggio e azione, tratto da una bella serie di romanzi, è complessivamente interessante, anche svelando qualche retroscena(per es.sul ruolo dell'indipendentismo ceceno e sul suo uso politico), ma le rughe di Brosnan(anni fa più volte nei panni di James Bond) appaiono decisamente in controtendenza con il ruolo d'azione che qui comunque ricopre, anche se è impegnato in una parte comunque di "spia triste". La vicenda, per essere un film di spionaggio, è abbastanza lineare, non troppo ingarbugliata, mostrando un mondo comunque"falso", anzi basato sull'inganno, dove "nulla è come sembra", dove la finzione la vince sulla"realtà". Olga Kyrilnenko , che "piace a troppi", per citare il titolo italiano di un famoso film, è brava e senz'altro appariscente, dove però bisognerebbe rivendicare il ruolo di coloro che l'attrice non riesce ad esaltare, neppure per apprezzamenti e tentativi di corteggiamento. D'altronde è Quaresima, carissimi con-spettatori... Altri ruoli ben interpretati, in un film anche serioso, ma con sbandamenti d'umore e di tenore complessivo. El Gato
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