melvin ii
|
lunedì 9 giugno 2014
|
il sole non tramonta sul biliardino
|
|
|
|
Il biglietto d’acquistare per “Goool” è 4) Ridotto
“Goool” è un film d’animazione del 2014 scritto e diretto da Juan José Campanella, Ispirato al racconto "Memorie di un'ala destra" di Roberto Fontanarrosa.
Le prime parole che un bambino dice sono generalmente “mamma” e “mapà”, ma poco dopo quasi d’istinto impara a dire “goal”, almeno così è stato per me.
Sono stato un malato di calcio, lo confesso, vivevo le sconfitte della mia squadra del cuore malissimo e mi chiudevo per giorni in camera.
[+]
Il biglietto d’acquistare per “Goool” è 4) Ridotto
“Goool” è un film d’animazione del 2014 scritto e diretto da Juan José Campanella, Ispirato al racconto "Memorie di un'ala destra" di Roberto Fontanarrosa.
Le prime parole che un bambino dice sono generalmente “mamma” e “mapà”, ma poco dopo quasi d’istinto impara a dire “goal”, almeno così è stato per me.
Sono stato un malato di calcio, lo confesso, vivevo le sconfitte della mia squadra del cuore malissimo e mi chiudevo per giorni in camera. Invecchiando, fortunatamente, ho cominciato ad avere un approccio”zen” con le sconfitte domenicali, soffro in silenzio e mi stampo sul viso un sorriso alla “Joker” e provo a domare la passione con lo stile british.
Quando ho visto il trailer di “Goool” ho subito pensato che fosse il film giusto per mio nipote Aldo.
Se c’è una cosa che mia piace del mio ruolo di zio è poter condividere e se possibile tramandare le mie passioni ad Aldo: la Settima Arte e il calcio.
Ieri anche Francesco si è unito al gruppo e siamo andati al cinema dei Piccoli di Villa Borghese.
Il Premio Oscar Campanella con “Goool” regala una bella favola ai piccoli e ai più grandi fa rievocare i ricordi della gioventù passati a giocare con il famoso biliardino.
Il protagonista della storia è Amedeo, un ragazzo semplice ma con una infinita passione per il biliardino. Vive in simbiosi con i suoi calciatori. Vive in un piccolo paesino ed è segretamente innamorato dell’amica Laura. Un giorno il bullo Grosso sfida Amedeo a una partita e il nostro eroe lo sconfigge nettamente, provocando rabbia e voglia di rivincita in Grosso. Così anni dopo , divenuto un calciatore ricco e famoso, Grosso decide di comprare il paesino e distruggere il bar dove ha subito l’unica sconfitta della sua vita. Amedeo , aiutato dai suoi amici calciatori che hanno presa vita per magia, si oppone e sfida Grosso a giocare una partita vera per salvare il paese e per conquistare il cuore di Laura.
Il film piace e convince per il tema trattato, per la grafica e per una regia chiaramente animata da una vera passione per questo sport. Lo spettatore non può non seguire con il sorriso le avventure di Amedeo e dei suoi amici. Mai come in questo caso, le dimensioni contano poco, di fronte alla qualità e spessore dei personaggi.
La sceneggiatura è abbastanza originale e ricca anche se i dialoghi risultano prevedibili e scontati.
Campanella accompagna bene lo spettatore lungo questa favola appassionando con il biliardino, ma il film trova il suo limite nel ritmo con una partenza lenta e monocorde e solo nella seconda parte riesce ad aumentare i giri ed entusiasmare fino in fondo.
Il finale piace ed emoziona perché evita uno scontato lieto fine, ma insegna che anche le sconfitte possono essere delle vittorie.
La frase detta dall’avido manager a fine partita a Grosso, sintetizza bene , aihmè,il calcio moderno”Le stelle si spengono, gli eroi invecchiano, solo i manager sono immortali”.
Dopo aver visto “Goool” grandi e piccoli escono dalla sala, con la comune voglia di giocare a pallone e magari di vincere e di lasciare da parte per un po’ computer e affini.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a melvin ii »
[ - ] lascia un commento a melvin ii »
|
|
d'accordo? |
|
enzo70
|
martedì 15 settembre 2015
|
cartone discreto, ma tradisce le aspettative
|
|
|
|
La passione per il calcio va oltre i limiti fisici di Amadeo, che riesce in una partita a bigliardino a sconfiggere il bullo del paese. Passano e gli anni ed il bullo, chiamato il Grosso, torna per comprarsi il Paese e distruggere il bigliardino. Ma i giocatori del bigliardino si animano ed aiutano Amadeo a sconfiggere il Grosso in una partita di calcio che, da sola, vale il film. Va segnalata sicuramente il bellissimo prologo del film che fa risalire il primo calcio ad un pallone all’epoca dei dinosauri, con una straordinaria sequenza che ripercorre la scienza di 2001 Odissea nello spazio. Campanella è un regista impegnato e questa sua divagazione nel mondo dell’animazione è sicuramente apprezzabile anche se, onestamente, l’aspettativa era superiore.
[+]
La passione per il calcio va oltre i limiti fisici di Amadeo, che riesce in una partita a bigliardino a sconfiggere il bullo del paese. Passano e gli anni ed il bullo, chiamato il Grosso, torna per comprarsi il Paese e distruggere il bigliardino. Ma i giocatori del bigliardino si animano ed aiutano Amadeo a sconfiggere il Grosso in una partita di calcio che, da sola, vale il film. Va segnalata sicuramente il bellissimo prologo del film che fa risalire il primo calcio ad un pallone all’epoca dei dinosauri, con una straordinaria sequenza che ripercorre la scienza di 2001 Odissea nello spazio. Campanella è un regista impegnato e questa sua divagazione nel mondo dell’animazione è sicuramente apprezzabile anche se, onestamente, l’aspettativa era superiore.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a enzo70 »
[ - ] lascia un commento a enzo70 »
|
|
d'accordo? |
|
enigmista12
|
lunedì 10 agosto 2015
|
film buono ma mal fatto
|
|
|
|
Amadeo è un campione di biliardino, unica cosa di cui si occupa nella vita, innamorato della sua amica Laura. Un giorno il paesino in cui abita viene comprato dal bullo Grosso (milionaria star del calcio), che avendo vinto sempre nella vita, vuole cancellare il luogo dove ha subito la sua unica sconfitta, giocando a biliardino contro Amadeo quando erano bambini. Allora Amadeo, aiutato dagli omini del gioco che hanno magicamente preso vita, dovrà sfidare nuovamente il rivale, stavolta su un vero campo da calcio. Solitamente io adoro i film d'animazione, e l'idea di uno argentino mi interessava parecchio. Avendo visto il trailer, pensavo che la storia avrebbe avuto una ragazza più tosta delle solite che ama giocare a biliardino, e che il film sarebbe stato una specie di partita di calcio collettiva tra gli omini del gioco.
[+]
Amadeo è un campione di biliardino, unica cosa di cui si occupa nella vita, innamorato della sua amica Laura. Un giorno il paesino in cui abita viene comprato dal bullo Grosso (milionaria star del calcio), che avendo vinto sempre nella vita, vuole cancellare il luogo dove ha subito la sua unica sconfitta, giocando a biliardino contro Amadeo quando erano bambini. Allora Amadeo, aiutato dagli omini del gioco che hanno magicamente preso vita, dovrà sfidare nuovamente il rivale, stavolta su un vero campo da calcio. Solitamente io adoro i film d'animazione, e l'idea di uno argentino mi interessava parecchio. Avendo visto il trailer, pensavo che la storia avrebbe avuto una ragazza più tosta delle solite che ama giocare a biliardino, e che il film sarebbe stato una specie di partita di calcio collettiva tra gli omini del gioco. Invece si è rivelato completamente diverso: di solito, quando guardo film in generale, mi piace provare ad azzeccare certe scene, e qui le avrò indovinate quasi tutte. La storia invece rispetto all'idea che mi ero dato guardando il trailer era l'esatto opposto: la prima mezz'ora è stata impiegata nella ricerca e recupero di tutti gli omini del biliardino; poi il salvataggio a Laura, portata via dal Grosso, e la battaglia tra quest'ultimo e Amadeo (scommetto che chiunque appena vede degli struzzi aggressivissimi chiusi in una cupola di vetro e costretti a correre su un tapirulan, capirebbe che la cosa sarebbe finita con una bella scazzottata). E invece la seconda parte è stata impiegata tutta in questa grande partita di calcio. I personaggi sono piuttosto fiacchi, visto che mi sembrava che Campanella avesse preso dei personaggi da manga e cartoni Disney e gli avesse modificati : Amadeo somiglia un sacco a Linguini, il cuoco maldestro di Ratatullie della Pixar, sia caratterialmente che fisicamente; poi c'è Laura che sembra Shizuka (quella di Doraemon) in versione argentina e che sostiene di saper cavarsela da sola, mentre non sa fare altro che accettare sfide complicate per gli altri, e a cui poi non partecipa nemmeno (la cosa dei ruoli fatti così delle femmine nei film di oggi mi fa abbastanza arrabbiare) senza contare che si incanta davnti alle schifose opere d'arte del Grosso (di arte astratta io non ci ho mai capito niente) quando questo l'ha rapita, ha quasi ucciso il suo migliore amico ed avrebbe raso al suolo il suo paese. Gli omini di biliardino viventi sono stati forse i personaggi migliori di tutto il film, mentre il Grosso non è altro che il tipico scemo che si da' un sacco di arie solo perchè è bravo a giocare a calcio ed è ricco, mentre alla sua prima sconfitta invece di limitarsi a borbottare imprecazioni arriva ad insultare il fondatore del paese nella quale è avvenuta l'umiliazione (e poi che umiliazione: nessuno l'ha neanche schermito). E poi c'è l'ultima scena che è la più prevedibile di tutto il film: pur di vincere la partita di calcio per il possesso del paese, quel grosso scemo del Grosso tira un calcio ad Amadeo, facendogli piuttosto male, per distrarre i giocatori e segnare il goal decisivo per la sua squadra. Naturalmente quell'ottuso di arbitro non vede il colpo basso, e quindi non da' rigore. Poi Amadeo riesce incredibilmente a raggiungere il Grosso se pur zoppicando e cerca di fermargli il goal ma lui segna lo stesso. Ma a quel punto a tutti gli spettatori dello stadio non gliene frega più chi ha vinto e tifano per Amadeo che riesce finalmente a baciare Laura, con il quale si sposerà e avrà un figlio. Davvero, si sarebbe potuto fare di meglio.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a enigmista12 »
[ - ] lascia un commento a enigmista12 »
|
|
d'accordo? |
|
veritasxxx
|
lunedì 9 giugno 2014
|
a campane', sveglia!
|
|
|
|
Quello che il signor Campanella dovrebbe capire, è che il mondo sta cambiando. Un transessuale con la barba ha vinto l'eurofestival, una suora ha sbancato a The Voice, e persino la Disney oramai ha superato la stantia fase del "boy meets girl" e del "...e vissero per sempre felici e contenti". Quindi quale spettatore riuscirebbe mai a identificarsi con un quarantenne sfigato, senza lavoro ne' affetti e che ha come unico interesse giocare a biliardino, che aspetta non si sa che cosa per dichiararsi alla sua bella? Ok, la produzione è Argentina e non ci si può aspettare chissà che originalità dal sud del pianeta, ma questo film è veramente troppo.
[+]
Quello che il signor Campanella dovrebbe capire, è che il mondo sta cambiando. Un transessuale con la barba ha vinto l'eurofestival, una suora ha sbancato a The Voice, e persino la Disney oramai ha superato la stantia fase del "boy meets girl" e del "...e vissero per sempre felici e contenti". Quindi quale spettatore riuscirebbe mai a identificarsi con un quarantenne sfigato, senza lavoro ne' affetti e che ha come unico interesse giocare a biliardino, che aspetta non si sa che cosa per dichiararsi alla sua bella? Ok, la produzione è Argentina e non ci si può aspettare chissà che originalità dal sud del pianeta, ma questo film è veramente troppo. Tantopiù che sfruttare gli imminenti mondiali di calcio per fare un film su "lo sport più bello del mondo" sembra veramente un'indisponente trovata commerciale. I calciatori del biliardino sono ben caratterizzati, anche se non particolarmente simpatici, ma comunque meno peggio degli altri personaggi la cui realizzazione mostra chiaramente i limiti di budget. Le battute sono veramente fiacche e per di più ripetute all'eccesso ("cinese?...no, coreano!" - "bordeaux? no, granata!"), al limite dell'irritante. Ero più che bendisposto a passare un paio d'ore spensierate, ma dopo la prima mezz'ora ho cominciato a sbadigliare, il che mi capita raramente con i film di animazione. Il cattivo di turno per di più sembra uno dei personaggi di Dragonball e dopo un po' si ha la sensazione di vedere un brutto cartone animato alla tv, di quelli che fanno ora. E se il messaggio finale vuole essere "ma quanto erano belli quei giochi di una volta, che si giocavano senza ipad e playstation varie", la risposta è: "erano belli perchè non c'era nient'altro da fare". E, mi spiace dirlo, oggi ci sono molte cose migliori da fare che vedere questo filmetto mediocre. A Campane', sveglia!
[-]
[+] il mondo sta cambiando davvero?
(di gugliez)
[ - ] il mondo sta cambiando davvero?
|
|
[+] lascia un commento a veritasxxx »
[ - ] lascia un commento a veritasxxx »
|
|
d'accordo? |
|
|