marcoc75
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martedì 14 maggio 2024
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piacevole ma banalotta
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storia del tutto realistica della vita dei 40enni sposati con figli Un po' troppo sempliciotto il finale dove tutto magicamente si risistema...
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fabio57
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mercoledì 20 aprile 2016
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commedia per sorridere e riflettere
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Carina questa commedia sulla crisi di una coppia di mezz'età,a momenti d'ilarità si alternano quelli di riflessione.L'amore naturalmente trionferà ma solo dopo una serie di peripezie e incomprensioni.Il giro di boa degli anta è complicato, non si è più giovani, ma nemmeno vecchi,è un periodo di transizione delicato e soprattutto nelle coppie può significare rotture, litigi se non divorzi,si ricordi la famosa crisi del settimo anno.Il tocco è leggero ma il film funziona.
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ultimoboyscout
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mercoledì 22 ottobre 2014
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fuck forty!
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Commedia che tutto sommato funziona bene, nonostante in film di Apatow, in Italia, non abbiano mai fatto faville. Parla di Pete e Debbie (la vera moglia di Apatow) alle prese con la loro tranquilla e monotona vita di mezza età (se a 40 anni la si può definire così...), tra problemi sentimentali, economici, sessuali ed esistenziali e piccoli segreti non confessati, oltre a due figlie (le vere figlie di Apatow) ipertecnologizzate. Il film è scorretto quanto basta, reale ed efficace, sboccato ma divertente, amaro ma vitale, narra di una coppia alle prese con le prime rughe ai tempi dei social network e della crisi, col tempo che passa che diventa sempre più dolente.
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Commedia che tutto sommato funziona bene, nonostante in film di Apatow, in Italia, non abbiano mai fatto faville. Parla di Pete e Debbie (la vera moglia di Apatow) alle prese con la loro tranquilla e monotona vita di mezza età (se a 40 anni la si può definire così...), tra problemi sentimentali, economici, sessuali ed esistenziali e piccoli segreti non confessati, oltre a due figlie (le vere figlie di Apatow) ipertecnologizzate. Il film è scorretto quanto basta, reale ed efficace, sboccato ma divertente, amaro ma vitale, narra di una coppia alle prese con le prime rughe ai tempi dei social network e della crisi, col tempo che passa che diventa sempre più dolente. E' una specie di spin-off di "Molto incinta", film di grande successo negli States nel 2007 dello stesso regista visto che i personaggi di Rudd e della Mann erano già in quel film e lo stesso Rudd evoca un pò Apatow, neoreuccio della neocommedia americana di genere nonostante sia solo al quarto film. Spesso accusato di essere uno specialista del bromance, di film maschiocentrici, Apatow dimostra che le sue sono più che altro dramedy che affrontano in modo leggero i grandi problemi e le grandi domande delle persone normali, quindi "Questi sono i 40" è si un film d'intrattenimento ma che sa toccare tematiche importanti capaci di far riflettere, commuovere e anche immedesimare il pubblico, catapultandolo nel mezzo di una crisi esistenzial-famigliare acuta minata anche dalle fattezze fantastiche di Megan Fox e nella quale ci si potranno riconoscere i neoquarantenni e quelli che ci si stanno avvicinando. Perchè a 40 anni si deve vivere e far funzionare la vita inseguita e costruita con estrema fatica negli anni precedenti.
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liuk!
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giovedì 31 ottobre 2013
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eccessivo
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Commedia con un ottimo cast ma pessima sceneggiatura, questo è in breve This Is 40. Un film troppo sopra le righe, con una sboccataggine assolutamente immotivata e personaggi surreali. Ogni scena è forzata e ci si aspetta che spunti il regista per terminare il ciak, non si respira realtà e concretezza. Peccato.
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etabeta
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venerdì 9 agosto 2013
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commedia surreale, ma non troppo,...
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di una tipica famiglia made in USA.
Sinceramente non ho capito cosa il regista voleva dire con questo film, tra l'altro esageratamente lungo.
Messi in un calderone, ci sono gag surreali, aspetti familiari, rapporti genitori figli, lati sarcastici e perfidi nello stile personalità uomini USA, ma il tutto risulta noioso e di difficile comprensione.
Ho trovato divertente solo i primi 2 minuti del film quando lui confessa a lei di aver preso .....
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pocius
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sabato 20 luglio 2013
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altra buona commedia di apatow
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secondo me una commedia molto gradevole ( come tutte quelle dirette per ora da Apatow) che alterna momenti di puro divertimento, anche volgare ma di una volgarità mai gratuita, a momenti di riflessione sull'amore, sulla vita, sui problemi e le difficoltà. Come "Molto incinta", "Funny people" e "40 anni vergine" diverte con serietà e fa riflettere divertendo. Non mi spiego gli incassi così ridotti ricevuti in Italia
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donni romani
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martedì 26 febbraio 2013
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quarant'anni, e la famiglia va in crisi!
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Difficile definire "This is 40" una commedia tout court, perchè la realtà irrompe nelle vicende quotidiane dei protagonisti con tutte le tinte fosche che ogni coppia insieme da vent'anni ben conosce, rendendo il nuovo film di Apatow un concentrato di gioie e dolori, meschinità e slanci, umori e rumori, perchè l'intimità vera è fatta di situazioni che di solito il cinema non affronta ma che il regista di "Molto incinta" non ha paura di mostrare - pur rischiando di risultare talvolta sgradevole ai più "idealisti", a coloro che pensano che l'amore sia solo fiori e tenerezze.
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Difficile definire "This is 40" una commedia tout court, perchè la realtà irrompe nelle vicende quotidiane dei protagonisti con tutte le tinte fosche che ogni coppia insieme da vent'anni ben conosce, rendendo il nuovo film di Apatow un concentrato di gioie e dolori, meschinità e slanci, umori e rumori, perchè l'intimità vera è fatta di situazioni che di solito il cinema non affronta ma che il regista di "Molto incinta" non ha paura di mostrare - pur rischiando di risultare talvolta sgradevole ai più "idealisti", a coloro che pensano che l'amore sia solo fiori e tenerezze. Ma tutti coloro che conoscono la vera essenza dell'amore matrimoniale non rimarranno sconcertati dalle ispezioni corporali come dai litigi fondati sul niente, e apprezzeranno la schiettezza con cui Debbie, quarantenne che dichiara due anni di meno perchè non è ancora pronta per i quaranta e Pete, in difficoltà economiche ed emotive rispetto ad una maturità imposta dalla realtà, affrontano crisi e riconciliazioni, e anche se alcune scene risultano particolarmente lunghe e talvolta tendenti al demenziale nel complesso le vicende di questa famiglia sono un concentrato di umani sentimenti, dai più nobili ai più abbietti, e il pur scontato lieto fine non è stucchevole, forse perchè il terreno preparato fin lì non abbonda in scivoloso zucchero. Paul Rudd e Leslie Mann si muovono a loro agio nei panni di un uomo e una donna alle prese con il più faticoso dei mestieri, vivere, e i due vecchi padri, interpretati da Albert Brooks e John Lithgow sono paradigmi perfetti per spiegare le difficoltà di crescere che hanno i loro figli, messaggio veicolato con il sorriso, ma che colpisce duro.
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bartleby corinzio
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lunedì 18 febbraio 2013
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troppo scomposto
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Spin-off di "Molto incinta", che non è che sia propriamente rimasto scolpito nella mia memoria, questo film vuole raccontare la difficile, amara, oscena presa di coscienza dell' essere arrivati ai quarant'anni. Un'età nella quale dopo pochi colpi di palpebre si arriva ai novanta e da lì è bella che fatta. Punto, ciccia, arrivederci. Quindi meglio far attenzione e non sbattere gli occhi.
Un film troppo lungo e troppo pasticciato. A mio avviso troppo scomposto il salto di registro tra la prima e la seconda parte.
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Spin-off di "Molto incinta", che non è che sia propriamente rimasto scolpito nella mia memoria, questo film vuole raccontare la difficile, amara, oscena presa di coscienza dell' essere arrivati ai quarant'anni. Un'età nella quale dopo pochi colpi di palpebre si arriva ai novanta e da lì è bella che fatta. Punto, ciccia, arrivederci. Quindi meglio far attenzione e non sbattere gli occhi.
Un film troppo lungo e troppo pasticciato. A mio avviso troppo scomposto il salto di registro tra la prima e la seconda parte. Come se ad un certo punto alla macchina da presa si fosse messo Muccino tramutando tutto quel parlare di culi, capezzoli e Tom Petty in un punto di non ritorno di gente che urla a gente che urla frammisto a gente che corre pensando alla gente alla quale aveva appena urlato. Insomma, con il muccinismo quello che appariva come un qualcosa di un pochetto ironico diventa un singulto che neanche un simpatico peto può più stemperare.
C'è di buono che il cast c'è. O meglio, il quadretto familiare regge credibilmente sia nei momenti guasconi che in quelli mucc... Un pochetto più "drammatici" . C'è anche, ancora una volta, un netto rimando alla attuale situazione economica. Il che è coerente e inevitabile. Seppur un pochetto stridente con la bella casa dei protagonisti, le loro due vetture - non proprio delle utilitarie - ed i loro i-accessori.
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