The Possession |
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Un film di Ole Bornedal.
Con Jeffrey Dean Morgan, Kyra Sedgwick, Grant Show, Madison Davenport, Natasha Calis.
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Titolo originale The Possession.
Horror,
Ratings: Kids+16,
- USA 2012.
- M2 Pictures
uscita giovedì 25 ottobre 2012.
- VM 14 -
MYMONETRO
The Possession
valutazione media:
1,99
su
-1
recensioni di critica, pubblico e dizionari.
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Jewish Exorcismdi gianleo67Feedback: 61482 | altri commenti e recensioni di gianleo67 |
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sabato 24 novembre 2012 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
La figlia minore di un allenatore di basket in rotta con la moglie, rienviene in un mercatino dell'usato, una misteriosa scatola intarsiata senza serratura e la cui apertura sarà origine di sventure e di una subdola possessione demoniaca. La questione che lo spettatore medio si pone in questi casi è cosa vi possa essere di originale in una ennesima trasposizione filmica del mito (tra religione e morbosità horror) inaugurato quasi quarant'anni fa dal talento visionario di William Friedkin. La risposta più che l'incauto avventore della multisala, è furbescamente anticipata da uno script che cerca di mischiare le carte in tavola, sfornando (al netto della solfa della 'true story') una pietanza in cui gli ingredienti principali sono adulterati da un banale artificio anti-retorico: il demone è femmina e l'esorcista ebraico. Queste per la vertità, sono le uniche novità di un thriller-horror che parte da una discreta preparazione della suspence nella parte iniziale (con una apprezzabile fotografia in grado di ricreare la lugubre atmosfera di una minaccia incombente), si sviluppa (tra una manifestazione di telecinesi e i segni oscuri di un triste presagio) nella stanca dicotomia tra l'approccio razionale della scienza (con la risonanza magnetica al posto delle usuali TAC o PET) e l'affidamento alle pratiche esorcistiche (esoteriche) di un giovane e coraggioso rabbino anticonformista (controcorrente), per poi esaurirsi in un finale precipitoso con tanto di happy end (happy family) da manuale hollywoodiano standard. La regia è affidata all'autore del discreto Nightwatch - Il guardiano di notte (1997) che garantisce la 'correttezza' di una confezione con diversi passaggi a vuoto e momenti di ridicolo involontario (la nemesi del dentista rovinafamiglie che finisce sdentato da un refolo infernale) e che dirige con diligenza una compagine di caratteristi semisconosciuti (a parte forse il taurino attore di fiction Jeffrey Dean Morgan). L'etichetta del maestro Raimi è il solito specchietto per le allodole con scarsi esiti al box office. Apprendiamo con una certa sorpresa che 'Il Diavolo fa le scatole ma non le serrature'. Diabolico.
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