Ribelle - The Brave

Merida è una giovane principessa insofferente alle rigide regole di corte ed all'etichetta che, invano, la madre cerca di insegnarle nella ferma convinzione che questo sia non solo il destino, ma anche il desiderio di qualsiasi ragazza della sua età. Ed è proprio nella dialettica tra destino e desiderio che a mio avviso, deve ricercarsi il senso del film. il destino, difatti, non viene considerato come un'entità immutabile da accettare incondizionatamente, a discapito delle proprie ambizioni, ma come qualcosa da ricercare all'interno di sé stessi, della propria anima e da inseguire, che talvolta può coincidere con queste ultime, ma che altre volte può avere come esito lo scendere a compromessi. La protagonista, da un lato,costituisce, dunque, l'archetipo di una vera e propria femminista che cerca di autodeterminarsi liberamente all'interno di un contesto sociale, senza l'aiuto - e qui sta la vera innovazione - di un principe azzurro, anzi gareggiando da sola per ottenere "la propria mano", dall'altro, si impegna a svolgere il ruolo per cui è chiamata con grande senso di responsabilità.
Merita, inoltre, una particolare menzione lo straordinario lavoro compiuto dalla Pixar, la quale ha conferito a tutti i personaggi - specialmente alla protagonista -  una straordinaria umanità, facendo coincidere le espressioni facciali con le emozioni trasmesse. In conclusione, è proprio il caso di dirlo, non esistono più le principesse di una volta. Decisamente meglio così.