iladec
|
domenica 20 ottobre 2013
|
un film come pochi
|
|
|
|
Un professore dal passato doloroso è nominato come supplente in una scuola di periferia. Pur consapevole che la sua figura per quei ragazzi sarà solo di passaggio, vuole trasmetterli qualcosa.
Il passato continua a condizionare la sua vita e non gli permette di vivere davvero come forse vorrebbe.
Una figura complessa e interessante quella del professore, in cui tutte le persone che tendono ad essere introverse potrebbero immedesimarsi. Molti personaggi riconoscono in lui qualcosa di speciale, ma lui, forse per paura di un ripetersi del passato, non permette a nessuno di entrare nella sua vita. È quindi un uomo che ha paura dei sentimenti e assume questo atteggiamento per difesa.
[+]
Un professore dal passato doloroso è nominato come supplente in una scuola di periferia. Pur consapevole che la sua figura per quei ragazzi sarà solo di passaggio, vuole trasmetterli qualcosa.
Il passato continua a condizionare la sua vita e non gli permette di vivere davvero come forse vorrebbe.
Una figura complessa e interessante quella del professore, in cui tutte le persone che tendono ad essere introverse potrebbero immedesimarsi. Molti personaggi riconoscono in lui qualcosa di speciale, ma lui, forse per paura di un ripetersi del passato, non permette a nessuno di entrare nella sua vita. È quindi un uomo che ha paura dei sentimenti e assume questo atteggiamento per difesa.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a iladec »
[ - ] lascia un commento a iladec »
|
|
d'accordo? |
|
visualman
|
lunedì 5 agosto 2013
|
un bel film, che unisce cinema e letteratura
|
|
|
|
Il film di kaye con un linguaggio moderno riesce a unire spunti di buon cinema e letteratura, supportati da un adrien brody in ottima forma. davvero riuscita anche la difficile operazione di fare partecipare attori di alta caratura nei ruoli di comprimari. forse in generale un po' troppo cupo nei toni, le vicende narrate vanno dritte al cuore e soprattutto fanno riflettere, tra le tante segnalo la scena in cui lucy liu si sfoga con la ragazza senza ambizioni, purtroppo uno specchio dei tempi in cui viviamo
|
|
[+] lascia un commento a visualman »
[ - ] lascia un commento a visualman »
|
|
d'accordo? |
|
misirlou
|
venerdì 26 luglio 2013
|
inverosimile
|
|
|
|
"Detachment - Il distacco" è un film che manca completamente di tensione. Le storie dei personaggi non interessano perché tutte collocate allo stesso modo in un orizzonte talmente tragico-drammatico-problematico da risultare persino patetico, inverosimile, stucchevole. Quello che doveva e poteva (Tony Kaye, regista del bellissimo "American History X"; Adrien Brody, James Caan, Marcia Gay Harden, Lucy Liu) essere uno squarcio originale su alcune delle problematiche delle scuole americane e sui metodi di insegnamento si è trasformato in un coacervo di retorica e banalità viste e riviste; ma perché ci deve sempre essere la reincarnazione di Gesù Cristo che aiuta tutti nonostante la vita tragica (abbandonato dal padre, la mamma morta che veniva seviziata dal nonno, di cui vengono raccontati gli ultimi tragici giorni.
[+]
"Detachment - Il distacco" è un film che manca completamente di tensione. Le storie dei personaggi non interessano perché tutte collocate allo stesso modo in un orizzonte talmente tragico-drammatico-problematico da risultare persino patetico, inverosimile, stucchevole. Quello che doveva e poteva (Tony Kaye, regista del bellissimo "American History X"; Adrien Brody, James Caan, Marcia Gay Harden, Lucy Liu) essere uno squarcio originale su alcune delle problematiche delle scuole americane e sui metodi di insegnamento si è trasformato in un coacervo di retorica e banalità viste e riviste; ma perché ci deve sempre essere la reincarnazione di Gesù Cristo che aiuta tutti nonostante la vita tragica (abbandonato dal padre, la mamma morta che veniva seviziata dal nonno, di cui vengono raccontati gli ultimi tragici giorni...maddai su)? Non è credibile una figura del genere. Non è possibile seguire il film senza fare dei commenti tipo "si vabè, ora questa qui cos'ha, è isterica? Questo personaggio cos'ha invece, una crisi nel rapporto matrimoniale? L'altra cos'è, una ragazzina che si prostituisce e viene violentata? E poi che altro, la ragazza sovrappeso, artista, incompresa, istigata al suicidio dal padre e dai compagni di scuola che la deridono?" E la risposta è sempre affermativa.
Suvvia è questo il modo di fare cinema del ventunesimo secolo? Buttar dentro quante più possibili tematiche sociali toccanti e attuali in un clima leopardiano?
Purtroppo il successo di "Crash - Contatto fisico" ha fatto e continua a far danni.
Incomprensibili alcune scelte registiche, vedi lo sgranato a caso in diverse scene, vedi le animazioni alla lavagna.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a misirlou »
[ - ] lascia un commento a misirlou »
|
|
d'accordo? |
|
filippo catani
|
venerdì 5 aprile 2013
|
un film poetico e malinconico sulla scuola
|
|
|
|
Un giovane e tormentato supplente di letteratura straniera arriva ad insegnare in una scuola di un quartiere difficile. Dovrà fare i conti con le situazioni terribili dei suoi alunni, con una giovanissima prostituta che incontra vicino a casa sua e a cui offre un riparo e con la sua intricatissima situazione familiare.
Scordatevi i bei college americani, le ragazze del football e le feste di primavera; Tony Kaye ci porta alla scoperta delle scuole dei quartieri più difficili dove, grazie al sistema statunitense di test e quant'altro, vanno a finire la maggioranza dei ragazzi problematici che così mai nella vita potranno avere uno sbocco. Nel migliore dei casi andranno a rimpinguare la forza lavoro a basso costo (come spiega la psicologa a una ragazza) mentre nel peggiore si daranno alla criminalità o all'alcol o alla droga.
[+]
Un giovane e tormentato supplente di letteratura straniera arriva ad insegnare in una scuola di un quartiere difficile. Dovrà fare i conti con le situazioni terribili dei suoi alunni, con una giovanissima prostituta che incontra vicino a casa sua e a cui offre un riparo e con la sua intricatissima situazione familiare.
Scordatevi i bei college americani, le ragazze del football e le feste di primavera; Tony Kaye ci porta alla scoperta delle scuole dei quartieri più difficili dove, grazie al sistema statunitense di test e quant'altro, vanno a finire la maggioranza dei ragazzi problematici che così mai nella vita potranno avere uno sbocco. Nel migliore dei casi andranno a rimpinguare la forza lavoro a basso costo (come spiega la psicologa a una ragazza) mentre nel peggiore si daranno alla criminalità o all'alcol o alla droga. Questa però è anche la storia dei professori, psicologi e presidi che si assumono il gravoso incarico di provare a insegnare qualcosa a questi ragazzi ovviamente in mezzo a umiliazioni, sputi e violenze di ogni risma. E anche gli adulti ovviamente hanno i loro fantasmi; è questo il caso del dolente supplente (un Brody in grande spolvero) alle prese con antiche vicende familiari che presentano il loro triste conto. E poi l'affetto per un'alunna con spiccate doti artistiche ignorata dalla famiglia e umiliata in classe e la giovane prostituta che cerca di avviare a nuova vita (straziante davvero il momento in cui la ragazza in lacrime gli dice che lui è l'uomo più buono e gentile che conosce e che ormai è lui la sua famiglia). Insomma storie borderline della faccia cosiddetta sporca dell'America lontana anni luce da Harvard e MIT e da famiglie accoglienti. Un film struggente e bellissimo specialmente per chi sente la vocazione di insegnare o comunque aiutare gli altri e che a mio parere è passato troppo sotto silenzio e avrebbe meritato più attenzione e riconoscimenti; forse più di uno si vergogna del sistema educativo dei suoi limiti e dei ragazzi allo sbando della democrazia (migliore?) del mondo.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a filippo catani »
[ - ] lascia un commento a filippo catani »
|
|
d'accordo? |
|
dark angel
|
martedì 19 febbraio 2013
|
film da non perdere
|
|
|
|
Film di un conoscitore profondo della sofferenza umana. Realistico e dai toni forti. Riflessione su noi stessi in chiave "pessimistica". Attori e regia di qualità. Questo film è un tuffo nelle difficoltà esistenziali. Film consigliato a chi ha una buona tenuta in apnea.
|
|
[+] lascia un commento a dark angel »
[ - ] lascia un commento a dark angel »
|
|
d'accordo? |
|
raysugark
|
venerdì 15 febbraio 2013
|
il miglior film dell'anno
|
|
|
|
il film più bello e delicato che abbia visto dopo Trust, con attori veramente grandi tra cui Adrien Brody che ha fatto una magnifica intepretazione. Questo vale proppio la pena di vederlo.
|
|
[+] lascia un commento a raysugark »
[ - ] lascia un commento a raysugark »
|
|
d'accordo? |
|
liuk!
|
sabato 9 febbraio 2013
|
tra dramma e videoclip
|
|
|
|
Ottimo lavoro di Kaye, una pellicola artistica e complessa con un cast d'eccezione. Il sistema scolastico statunitense viene massacrato attraverso un realismo cruento visto con gli occhi di professori falliti, persone piccole e inutili, inferiori persine ad un supplente depresso e distaccato. Il punto di forza è la caratterizzazione dei personaggi attraverso attori bravissimi ed in palla. Il punto debole è l'eccessivo utilizzo di forme visive tipiche del videoclip musicale, intermezzi spesso fuori luogo e incomprensibili come gli ultimi due minuti.
Nel complesso è un film da non perdere.
|
|
[+] lascia un commento a liuk! »
[ - ] lascia un commento a liuk! »
|
|
d'accordo? |
|
ultimoboyscout
|
sabato 2 febbraio 2013
|
l'attimo fuggente 2.0.
|
|
|
|
Tony Kaye rispolvera, rivede e aggiorna contenuti e messaggi del capolavoro di Peter Weir ma ha il merito di adattarli alla realtà contemporanea avvalendosi soprattutto di un enorme Adrien Bridy. E' un interessante spunto di riflessione sul delicato ruolo dell'insegnante in un momento di deriva etica e di crisi dell'istituzione educativa in cui immensa è la responsabilità degli insegnanti nei confronti degli alunni, bisognosi di un'educazione scolastica ma anche affettiva ed esistenziale e spesso gli educatori sono dei surrogati delle figure genitoriali. Un ritrovato Brody, è proprio il caso di dirlo, sale in cattedra per interpretare un supplente sballottato da una scuola all'altra, senza tempo ne voglia di instaurare legami e rapporti, con un passato che ha lasciato segni indelebili e un presente fatto di solitudine.
[+]
Tony Kaye rispolvera, rivede e aggiorna contenuti e messaggi del capolavoro di Peter Weir ma ha il merito di adattarli alla realtà contemporanea avvalendosi soprattutto di un enorme Adrien Bridy. E' un interessante spunto di riflessione sul delicato ruolo dell'insegnante in un momento di deriva etica e di crisi dell'istituzione educativa in cui immensa è la responsabilità degli insegnanti nei confronti degli alunni, bisognosi di un'educazione scolastica ma anche affettiva ed esistenziale e spesso gli educatori sono dei surrogati delle figure genitoriali. Un ritrovato Brody, è proprio il caso di dirlo, sale in cattedra per interpretare un supplente sballottato da una scuola all'altra, senza tempo ne voglia di instaurare legami e rapporti, con un passato che ha lasciato segni indelebili e un presente fatto di solitudine. Un uomo autocondannatosi all'isolamento, che ha eretto barriere che verranno infrante da una prostituta e da una studentessa difficile che ha il proprio unico sfogo nell'arte. Brody è il solo traino di una pellicola riuscita a metà, è una maschera dinoccolata di sofferenza, di vuoto e di attonita quanto rassegnata accettazione che si muove all'interno di un'opera fortemente emotiva con musiche melanconicamente all'altezza ma non compatta che somiglia a una bella e buona lezioncina di esasperato pessimismo cosmico e stoicismo, sussurrata, però, con voce gentile, soave e un pizzico furba. Accanto al protagonista si muovo attori discreti come Lucy Liu, il sottovalutatissimo Cranston, Christina Hendricks, James Caan, Tim Blake Nelson ma soprattutto l'amabile e fragile Sami Gayle ma non basta. Kyle ha fatto decisamente di meglio, tornare al 1998 e al meraviglioso "American history X" era davvero impossibile.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a ultimoboyscout »
[ - ] lascia un commento a ultimoboyscout »
|
|
d'accordo? |
|
rampante
|
mercoledì 30 gennaio 2013
|
un supplente
|
|
|
|
In una scuola di periferia americana arriva il supplente Henry Barthes, un giovane uomo chiuso e solitario che porta dentro di sé un'antica ferita.
Harry ha poco tempo di stare coi suoi alunni poichè è solo un supplente.
Il contatto con loro è labile, sfuggente, lui entra ed esce dalle loro vite, il suo compito è di trasmettere loro qualche nozione, non di stabilire un legame.
Ad Henry viene affidato un nuovo incarico come supplente di letteratura in un Istituto di periferia. Deve fronteggiare una classe degradata e intrattabile.
Con pazienza, avvia un tentativo di dialogo con i ragazzi, il distacco e i suoi metodi sembrano funzionare e riesce a entrare in contatto con alcuni di loro che mostrano di apprezzare i suoi metodi fermi ma civili.
[+]
In una scuola di periferia americana arriva il supplente Henry Barthes, un giovane uomo chiuso e solitario che porta dentro di sé un'antica ferita.
Harry ha poco tempo di stare coi suoi alunni poichè è solo un supplente.
Il contatto con loro è labile, sfuggente, lui entra ed esce dalle loro vite, il suo compito è di trasmettere loro qualche nozione, non di stabilire un legame.
Ad Henry viene affidato un nuovo incarico come supplente di letteratura in un Istituto di periferia. Deve fronteggiare una classe degradata e intrattabile.
Con pazienza, avvia un tentativo di dialogo con i ragazzi, il distacco e i suoi metodi sembrano funzionare e riesce a entrare in contatto con alcuni di loro che mostrano di apprezzare i suoi metodi fermi ma civili. La sua vita sembra scivolare sulla superficie delle cose senza lasciarsi coinvolgere ma è improvvisamente sconvolta dall'incontro sulla metropolitana con Erica, una prostituta bambina Erica che riesce a fare breccia nella sua corazza e da Meredith, una sua allieva intelligente e problematica, sveglia ma particolarmente sensibile che gli si affeziona oltre misura e non riuscirà a superare il distacco.
Henry, un personaggio sfaccettato che cerca un possibile approdo verso la realtà che unisce memoria e presente in un difficile tentativo di sintesi dove un passato sepolto viene lentamente alla luce.
Scioccante la realtà della scuola americana.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a rampante »
[ - ] lascia un commento a rampante »
|
|
d'accordo? |
|
kyotrix
|
lunedì 14 gennaio 2013
|
buono, ma poteva essere migliore
|
|
|
|
Di film sui problemi dell'insegnamento scolastico ce ne sono diversi e di migliori. Detachment e' un film valido che posso consigliare, ma non eccelle in niente. Una montatura artistica che non mi fa impazzire, un insieme di situazioni molto estreme quasi irreali, ma soprattutto non mi ha colpito nei sentimenti a differenza di altri. Piuttosto consiglio freedom writers.
|
|
[+] lascia un commento a kyotrix »
[ - ] lascia un commento a kyotrix »
|
|
d'accordo? |
|
|