Detachment - Il distacco

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Un film di Tony Kaye. Con Christina Hendricks, Adrien Brody, James Caan, Lucy Liu, Bryan Cranston.
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Titolo originale Detachment. Drammatico, durata 97 min. - USA 2011. - Officine Ubu uscita venerdì 22 giugno 2012. MYMONETRO Detachment - Il distacco * * * 1/2 - valutazione media: 3,60 su -1 recensioni di critica, pubblico e dizionari.
   
   
   
donni romani giovedì 21 giugno 2012
magnifico ritratto dolente di un insegnante Valutazione 4 stelle su cinque
72%
No
28%

L'ambientazione scolastica non deve fuorviare, perchè Detachment non è un film di genere scolastico, non solo. E' un'analisi malinconica e struggente dell'esperienza umana, un caleidoscopio di emozioni scarne, estreme, vibranti, un viaggio nei fallimenti e nelle speranze più sincere che appartengono anche a chi è costretto ai margini della società. Henry Barthes, un magistrale Adrian Brody, trattenuto, intenso e sofferente, è un supplente. Non un insegnante di ruolo quindi, ma un eterno irrisolto, migrante da una scuola all'altra. E il fatto che lo sia per scelta ci dice molto sulla sua natura schiva, a margine, a prescindere, quasi che la vita sia per lui un susseguirsi di sostituzioni, uno spostarsi da una scuola all'altra, da una realtà all'altra, da un progetto all'altro senza legarsi a nessuno, senza mettere mai radici, senza tentare di ancorare se stesso. [+]

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natadiluglio lunedì 25 giugno 2012
l'educazione è amore Valutazione 4 stelle su cinque
88%
No
12%

Recentemente ho visto un film in TV in cui un tipo pieno di buona volontà,entrato in un istituto nella Germania imperiale e pre-nazista, con un preside vecchio ma lungimirante, a contatto con ragazzi disperatamente non educati, fatica parecchio a trovare una chiave per entrare nel loro mondo ostile, diffidente, deluso, e infine trova uno strumento nuovo, ignoto, misterioso: veniva dall'Inghilterra, e consisteva nel dare calci a un pallone di cuoio. Lo strano metodo dapprima riempì di diffidenza tutti, specialmente i vecchi professori, ma poi divenne un grande modo di aggregazione, e anche se noi lo chiamiamo football e lo consideriamo ovvio, risale solo alla fine dell'ottocento. Il film che vede protagonista uno scarno professore, supplente per scelta in plessi scolastici degradati in una periferia newyorkese, mi ha ricordato l'altro, e mi pare degno di appartenere alla categoria dei film "pedagogici". [+]

[+] molto belle le tue righe, natadiluglio (di pescepensatore)
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flyanto giovedì 12 luglio 2012
un distacco totale da tutta una società ormai priv Valutazione 4 stelle su cinque
75%
No
25%

Film sulla vita di un insegnante solo e dal passato tragico che si trova a supplire un collega per un breve periodo in un liceo di periferia frequentato solo da studenti altamente difficili e violenti e praticamente irrecuperabili per ciò che concerne la loro motivazione a migliorare se stessi e la propria vita. La "missione" che si prefigge il protagonista (interpretato ottimamente da Adrien Brody) risulta praticamente inutile, eccetto il suo prodigarsi per togliere dalla strada una baby prostituta, ma nel suo vano affannarsi e lottare l'insegnate, appunto, dovrà cozzare con la spietata realtà ed abbandonare il suo operato, venendo così a creare sempre di più un "distacco" totale da quello che sono ora i valori di una certa società ed il ruolo di educatore nel sistema scolastico. [+]

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filippo catani venerdì 5 aprile 2013
un film poetico e malinconico sulla scuola Valutazione 5 stelle su cinque
100%
No
0%

Un giovane e tormentato supplente di letteratura straniera arriva ad insegnare in una scuola di un quartiere difficile. Dovrà fare i conti con le situazioni terribili dei suoi alunni, con una giovanissima prostituta che incontra vicino a casa sua e a cui offre un riparo e con la sua intricatissima situazione familiare.
Scordatevi i bei college americani, le ragazze del football e le feste di primavera; Tony Kaye ci porta alla scoperta delle scuole dei quartieri più difficili dove, grazie al sistema statunitense di test e quant'altro, vanno a finire la maggioranza dei ragazzi problematici che così mai nella vita potranno avere uno sbocco. Nel migliore dei casi andranno a rimpinguare la forza lavoro a basso costo (come spiega la psicologa a una ragazza) mentre nel peggiore si daranno alla criminalità o all'alcol o alla droga. [+]

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rosye martedì 26 giugno 2012
bello e possibile Valutazione 3 stelle su cinque
64%
No
36%

Il film ha sicuramente un indubbio fascino per l'originale messa in scena.Ma mi è sembrato un po' troppo facile il salvataggio della ragazzina prostituta come pure un po' troppo facile il suicidio programmato dell'altra ragazza. Troppo facile ancora la messa a bada di ragazzi difficili (ricordiamo con quanta amarezza e veridicità era trattato il tema in "Mary per sempre").Dunque alla fin fine un film a tesi e incentrato sulla figura di un professore (un ottimo Adrien Brody) che finirà per mettere in profonda discussione il suo approccio alla realtà e agli altri, rielaborando un passato che aveva fermato.In effetti, come ha detto qualcuno è un film particolare: non una vera e propria storia ma un esame di coscienza che scava nelle viscere della psicologia di una persona. [+]

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riccardo tavani domenica 11 novembre 2012
l'cchiappa ragazzi nella voragine della scuola Valutazione 4 stelle su cinque
80%
No
20%

Fin dalle prime scene di questo film, torna alla mente un’immagine che è anche il titolo di un celebre romanzo americano del 1951, “The Catcher in the Rye” di J. D. Salinger. In Italia è stato tradotto con “Il giovane Holden”, perché il titolo originale è pressoché intraducibile nella nostra lingua. Corrisponde a qualcosa come “Il raccoglitore nella segale” ed è il mestiere che Holden vorrebbe fare da grande: salvare i ragazzini che rischiano di cadere giù dai bordi di un campo di segale, posto ai limiti di un precipizio. Tale immagine fu scelta anche da un nostro grande neuro psichiatra infantile, Marco Lombardo Radice, morto nel 1989, a soli 41 anni, e autore con Lidia Ravera di un altro furoreggiante romanzo degli anni ‘70, “Porci con le ali”. [+]

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laganga martedì 2 ottobre 2012
adrien brody ! Valutazione 4 stelle su cinque
78%
No
22%

Un Attore eccelso per un film eccellente, interpretazione elegante di un supplente che ha appena ricevuto un incarico in una nuova scuola colma di  alunni lavativi e insegnanti rassegnati, ai quali lui cerca di trasmettere qualcosa, cerca la fuga dal distacco, dal  cinismo che lo pervade, in continue riflessioni interiori, anche  perchè vittima di shock infantile che ritorna in età adulta.
In ogni film questo attore si dimostra impeccabile e riesce a turbare o emozionare chi lo guarda.
Hanry entra in contatto con una classe indisciplinata, poi con una babyprostituta di cui si prende cura ,lei  debole, povera di speranze, come lui,  cerca di esorcizzare il proprio disagio aiutandola . [+]

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eugenio lunedì 13 agosto 2012
la nuova frontiera dell’insegnamento americano Valutazione 3 stelle su cinque
67%
No
33%

Atarassia e solipsismo ovvero freddezza e individualismo.Indicazioni di malattie dell’animo umano spesso trascurate che portano, nei casi più estremi, a manifestazioni acute di violenza sociale. Detachment ovvero Distacco di Kaye rappresenta, sotto le mentite spoglie di un mondo a noi ben noto e cioè quello scolastico, l’esemplificazione dei succitati termini contestualizzati alla figura dell’insegnante, il supplente Henry Barthes (Brody). Trasferito in un’istituzione scolastica non meglio identificata,emblema del degrado che contraddistingue un universo culturale in declino, il solitario insegnante dovrà affrontare, “sferzato” dai fantasmi del passato che non gli lasciano requie (il suicidio della madre a seguito di massiccia dose di farmaci e la pazzia del padre relegato in una casa di riposo), una classe di studenti disagiati, trascurati dai genitori spesso troppo inesistenti. [+]

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serena moroni sabato 10 novembre 2012
il distacco:il vero successo di un fallimento Valutazione 4 stelle su cinque
63%
No
38%

Questo è un film dove è quello che non vedi, quello che non ti viene detto,e che in parte non saprai mai, quello che ti colpisce al cuore e ti fa condividere il dolore del protagonista, Adrien Brody, come fosse il tuo stesso.E così c'è l'amore e il perdono per il nonno nonostante un intreccio di torbidi ricordi lo annodi al suicidio della madre e alle proprie infnili paure, c'è il non amore come progetto e al contrario l'azione di allontanamento dall'amore-orrore della piccola prostituta e il coinvolgimento progressivo con la sua vita.C'e la proclamazione di un approccio di insensibilità alle offese volgari degli studenti, che frequentano una scuola che si va estinguendo nella proposta educativa e nelle prospettive che offre,e invece una reale dura lotta per una rifondazione umana della loro vita, perseguita con accanimento tenero e irriducibile nella sua tensione al vero. [+]

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peer gynt sabato 23 luglio 2016
il malessere dell'animo con cui dobbiamo convivere Valutazione 4 stelle su cinque
100%
No
0%

Ottimo film dotato di una scrittura ricca e pensosa, di uno stile originale (con quegli inserimenti in stile documentario, quei flashback in found-footage e quei frammenti di cartone animato stilizzato) e un gruppo di attori tutti intensi e ben calibrati. Insomma, davvero un ottimo lavoro, che è anche un film tristissimo, che ritrae l'eterno e quasi totale fallimento di chi vuole aiutare gli altri ad uscire dalla loro pervasiva disperazione ma non può. Malgrado tutto il suo impegno, malgrado la tenera disperazione che lo pervade, malgrado l'amore che vorrebbe dare per cancellare lo scoramento nell'animo degli altri, non può. Si accorge che è impossibile, soprattutto se ci si fa travolgere proprio da quei sentimenti di partecipazione (amore, affetto, comprensione, pietà) che o sono inutili o sono addirittura dannosi (per te, perché fin da subito travisati, per gli altri, perché li portano a sentire ancor di più il proprio disperante peso di vivere). [+]

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