filmgarantiti
|
venerdì 17 ottobre 2014
|
l'epopea dei cristeros messicani
|
|
|
|
Durante la rivolta detta dei cristeros (i "cristi-re", come li canzonavano i sanguinari avversari per via di quel loro uso di combattere e di morire al grido di «¡Viva Cristo Rey!»), allorché tra il 1926 e il 1929 la popolazione cattolica del Messico cercò di scrollarsi definitivamente di dosso il gioco laicista di un governo nazional-social-massonico stabilito attraverso la Costituzione del 1917 e in quel momento incarnato dal despota Plutarco Elías Calles (1877-1945) che li perseguitava con asprezza, un giovane 13enne, José (interpretato da Mauricio Kuri), finisce per affezionarsi a un sacerdote, padre Christopher (Peter O'Toole), finché i governativi non lo uccidono.
[+]
Durante la rivolta detta dei cristeros (i "cristi-re", come li canzonavano i sanguinari avversari per via di quel loro uso di combattere e di morire al grido di «¡Viva Cristo Rey!»), allorché tra il 1926 e il 1929 la popolazione cattolica del Messico cercò di scrollarsi definitivamente di dosso il gioco laicista di un governo nazional-social-massonico stabilito attraverso la Costituzione del 1917 e in quel momento incarnato dal despota Plutarco Elías Calles (1877-1945) che li perseguitava con asprezza, un giovane 13enne, José (interpretato da Mauricio Kuri), finisce per affezionarsi a un sacerdote, padre Christopher (Peter O'Toole), finché i governativi non lo uccidono. Quando l'intera popolazione messicana insorge per difendere i preti e i religiosi vessati senza motivo e con raffinata cattiveria, il giovane José decide, con alcuni amichetti, di unirsi alle schiere dei "soldati di Cristo". Intanto Calles ha concluso un vantaggioso accordo con i suoi vicini "nemici-amici" di sempre, gli Stati Uniti, barattando petrolio per armi: le stesse armi con cui, mentre Washington gira il capo dall'altra parte, il governo messicano reprime spietato gl'insorti. Anche José muore tra i patimenti dopo essersi rifiutato di abiurare la fede in Dio. E alla fine i Federales hanno la meglio, soffocando per sempre la rivolta nel sangue.
Il film, come si sa, è strettamente aderente al vero; oramai la storia della "Crociata messicana" è nota fortunatamente anche in Italia, attraverso serie opere di ricostruzione storiografica. Si sa bene anche dell'appoggio che la Chiesa diede agl'insorti e della recisa condanna che il Papa lanciò contro il governo omicida con diverse encicliche. Ebbene, anche i due eroi protagonisti del film sono personaggi realmente esistiti. Enrique Gorostieta y Velarde (1890-1929), interpretato sullo schermo da Andy García, è un ufficiale a riposo, ateo, che però finisce per entusiasmarsi alla causa dei ribelli, guidandoli in battaglia con maestria e abnegazione fino alla fine, fino a quando cioè cade anche lui martire per quanto "riluttante". E il giovane volontario José altri non è se non José Sanchez Del Rio (1913-1928), martirizzato come narra la pellicola e per questo beatificato, con altri 12 compagni, da Papa Benedetto XVI il 20 novembre 2005, aggiungendosi in questo modo ai 25 martiri canonizzati il 21 maggio 200 da san Giovanni Paolo II e al padre gesuita Miguel Agustín Pro Juárez (1891-1927). Ma i caduti cattolici messicani, laici e consacrati, furono molti di più, una cifra calcolata tra i 70 e gli 85mila.
[-]
[+] sceneggiatura all'italiana
(di diariodibordomovies)
[ - ] sceneggiatura all'italiana
|
|
[+] lascia un commento a filmgarantiti »
[ - ] lascia un commento a filmgarantiti »
|
|
d'accordo? |
|
sgbtb
|
domenica 30 agosto 2015
|
pagina di storia scoperta ben interpretata
|
|
|
|
Un'altra ottima interpretazione di Andy Garcia in questo film che narra una pagina di storia rimasta (accidentale dimenticanza?) nascosta.
Molto bene si vivono i sentimenti di chi trovandosi privato della libertà e sopraffattobdalla violenza si trova a dover lottare, anche se contro le proprie abitudini, per riavere per sé ed i propri cari il diritto alla libertà, e quella di vivere liberamente la propria fede.
La fede, l'amore, il coraggio, lo spirito di sacrificio ... vengono proposti con molto realismo.
Un film ricco di sentimento e di valori.
Merita di essere visto, anche da chi non vorrebbe mai vedere un film western ... qui di quel tipo di film ci sono sono i cavalli ed i paesaggi.
|
|
[+] lascia un commento a sgbtb »
[ - ] lascia un commento a sgbtb »
|
|
d'accordo? |
|
samanta
|
sabato 23 dicembre 2017
|
il diritto di combattere per la libertà
|
|
|
|
Ho visto recentemente in DVD il film Cristiada che ripercorre con notevole fedeltà il dramma vissuto dai cattolici messicani negli anni '20 del secolo scorso dal regime massonico di Calles sostenuto dalla finanza americana per gli interessi petroliferi presenti nel Messico. Di fatto venne impedita dal governo con provvedimenti arbitrari e contro la volontà della maggioranza dei messicani, la vita religiosa; ben presto dalle persecuzioni amministrative si passò alle persecuzioni fisiche con uccisioni di preti e dirigenti cattolici, persecuzione cruenta che però venne trascurata in allora dai mass media anche se fu rappresentata in film e romanzi e tra questi il celebre "Il potere e la gloria" di Graham Greene Nel film viene inquadrata la figura del generale Enrique Gorostieta (Andy Garcia) che dopo aver partecipato alla Rivoluzione contrio il Dittatore Porfirio Diaz si era ritirato nella vita civile e faceva l'imprenditore.
[+]
Ho visto recentemente in DVD il film Cristiada che ripercorre con notevole fedeltà il dramma vissuto dai cattolici messicani negli anni '20 del secolo scorso dal regime massonico di Calles sostenuto dalla finanza americana per gli interessi petroliferi presenti nel Messico. Di fatto venne impedita dal governo con provvedimenti arbitrari e contro la volontà della maggioranza dei messicani, la vita religiosa; ben presto dalle persecuzioni amministrative si passò alle persecuzioni fisiche con uccisioni di preti e dirigenti cattolici, persecuzione cruenta che però venne trascurata in allora dai mass media anche se fu rappresentata in film e romanzi e tra questi il celebre "Il potere e la gloria" di Graham Greene Nel film viene inquadrata la figura del generale Enrique Gorostieta (Andy Garcia) che dopo aver partecipato alla Rivoluzione contrio il Dittatore Porfirio Diaz si era ritirato nella vita civile e faceva l'imprenditore. Personalmente il generale era agnostico mentre la moglie (Eva Longoria) era credente, ma accetta di guidare gli insorti contro il governo, in grande maggioranza contadini non addestrati e che avevano bisogno di comandanti esperti. La sua adesione è motivata dal principio della difesa della libertà anche religiosa dei cittadini che impone di fronte a un governo tirannico il diritto di insorgere con le armi. Condurrà i cristeros (gli insorti erano denominati cosi dal loro grido viva Cristo Re) in numerose clamorose vittorie che indurranno il governo USA a inviare massicce forniture militari al Governo messicano, il generale alla fine verrà ucciso in un agguato anche se poco prima di fronte alla dedizione dei suoi soldati si era convertito. Nel film è tratteggiata anche la figura del piccolo José Sanchez del Rio ucciso dopo cruente torture da un ufficiale di Calles e beatificato da Benedetto XVI e successivamente canonizzato da Papa Francesco nel 2016, la sua fine straziante è raccontata nel film con compostezza e sobrietà.
Alla fine i rivoltosi furono costretti ad accettare un compromesso anche se poi il governo non rispettò di concedere tutte le libertà promesse.
La regia del film è di Dean Wright (supervisore degli effetti speciali ne Il Signore degli Anelli e nelle Cronache di Narnia) è una regia accurata con scene di guerra svolte con molta cura, i personaggi sono delineati senza sentimentalismi o vuote retoriche ma nella drammaticità della situazione in cui sono costretti a vivere. Buona l'interpretazione degli interpreti in particolare di Andy Garcia, tra i personaggi c'é un vecchio prete cattolico che viene fucilato perché malgrado i divieti aveva continuato a celebrare le funzioni religiose, è interpretato con notevole maestria da Peter O'Toole (l'indimenticabile Lawrence d'Arabia). Finalmente un film che va controcorrente e racconta una storia tragica che si cerca di dimenticare (ma non in Messico).
[-]
|
|
[+] lascia un commento a samanta »
[ - ] lascia un commento a samanta »
|
|
d'accordo? |
|
renato c.
|
sabato 22 ottobre 2016
|
bellissimo dramma storico!
|
|
|
|
La persecuzione religiosa in Messico agli inizi del XX° secolo è passata piuttosto sotto silenzio, ed anche questo film ha avuto qualche problema ad essere programmato, mentre era stato dato molto risalto alla persecuzione della Chiesa Cattolica nei paesi comunisti, soprattutto nella Cina di Mao, nella guerra civile spagnola ed altri! Ricordo soltanto un film che trattava della persecuzione religiosa in Messico: "La Croce di fuoco" di John Ford, con Henry Fonda (1947)! Comunque è bene che la gente sappia ciò che è accaduto anche in Messico, in cui i Cristiani sono stati perseguitati alla stregua dell'antica Roma: preti fucilati e impiccati, Chiese devastate, Crocefissi bruciati e così via! Tuttavia questo film fa vedere che se la libertà religiosa è sopravvissuta in Messico, è per la grande fede del popolo contadino, e per il desiderio di libertà di alcune personalità, come il protagonista del film, il generale Enrique Velarde, che seppure ateo o poco credente si è messo alla testa dei Cristeros, a combattere per la libertà! Scene commoventi comprovanti l'accettare la morte pur di non rinnegare la Fede, il cui miglior esempio è il piccolo Joselito, che, anche torturato a morte ha sempre proclamato "Viva Cristo Re!" .
[+]
La persecuzione religiosa in Messico agli inizi del XX° secolo è passata piuttosto sotto silenzio, ed anche questo film ha avuto qualche problema ad essere programmato, mentre era stato dato molto risalto alla persecuzione della Chiesa Cattolica nei paesi comunisti, soprattutto nella Cina di Mao, nella guerra civile spagnola ed altri! Ricordo soltanto un film che trattava della persecuzione religiosa in Messico: "La Croce di fuoco" di John Ford, con Henry Fonda (1947)! Comunque è bene che la gente sappia ciò che è accaduto anche in Messico, in cui i Cristiani sono stati perseguitati alla stregua dell'antica Roma: preti fucilati e impiccati, Chiese devastate, Crocefissi bruciati e così via! Tuttavia questo film fa vedere che se la libertà religiosa è sopravvissuta in Messico, è per la grande fede del popolo contadino, e per il desiderio di libertà di alcune personalità, come il protagonista del film, il generale Enrique Velarde, che seppure ateo o poco credente si è messo alla testa dei Cristeros, a combattere per la libertà! Scene commoventi comprovanti l'accettare la morte pur di non rinnegare la Fede, il cui miglior esempio è il piccolo Joselito, che, anche torturato a morte ha sempre proclamato "Viva Cristo Re!" . La seguenza in cui dopo essere stato torturato, viene condotto all'esecuzione, con i piedi sanguinanti ricorda molto il cammino di Gesù carico della Croce sulla via del Calvario, soprattutto quando cade! Commovente la scena della madre che sul luogo della fucilazione rimane contenta che il figlio abbia scelto la morte piuttosto che abiurare la Fede! Il suo martirio è stato ciò che ha portato alla conversione definitiva il generale Enrique Velarde! Perchè questo film ha trovato difficoltà di distribuzione in Italia? Penso in nome di un efferato laicismo che, pur proclamando la libertà di culto, vorrebbe, in questo mondo secolarizzato, relegare la professione della propria religione tra le pareti domestiche senza più niente in pubblico! Esempio ne è la critica a quell' annunciatrice TV che è apparsa sullo schermo con la Croce al collo!! "Mala tempora currunt!" L'esempio della Fede dei protagonisti di questo film sia di monito per tutti!!
[-]
|
|
[+] lascia un commento a renato c. »
[ - ] lascia un commento a renato c. »
|
|
d'accordo? |
|
|