| A Dangerous Method | ||||||||||||||
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      Un film di David Cronenberg.
  Con Michael Fassbender, Keira Knightley, Viggo Mortensen, Vincent Cassel, Andrea Magro, Clemens Giebel, Franziska Arndt, Katharina Palm, Christian Serritiello. 
         continua»Drammatico,
    
   
       Ratings: Kids+16,
   
durata 93 min.
- Gran Bretagna, Germania, Canada   2011.
- Bim Distribuzione
    
    uscita venerdì 30 settembre 2011.
    
   
      MYMONETRO 
     A Dangerous Method          valutazione media:
        2,96
          
         
     
  	su
     -1
   	
  		recensioni di critica, pubblico e dizionari. | ||||||||||||||
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                        Istinti naturali e razionalità
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| lunedì 14 marzo 2016 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
| L’isteria fin dal IV secolo A.C. era associata al’ utero femminile , il cui spostamento provocava comportamenti inspiegabili, più avanti si pensava fosse la privazione sessuale la causa; in ogni caso questo si protrasse per 4000 anni fino a che nel 1895 Sigmund Freud scrisse un saggio in cui definiva l’isteria una malattia psichica più che fisica e che era legata a eventi sessuali traumatici vissuti nell’infanzia e rimossi. E’ l’alba della psicanalisi, i pazienti vengono curati con la terapia delle parole. Questo “metodo pericoloso”viene usato anche dal dottor Carl Gustav Jung ( Michael Fassbender), seguace di Freud e delle sue teorie. Giovane e brillante medico, , all’inizio del novecento , nella sua clinica di Zurigo si trova a dover curare una giovane donna, Sabina Spielrein ( Keira Knightley), affetta seriamente da isteria. Data la mente viva edinamica di Sabina ,Jung si rivolge a Freud ( Viggo Mortenson) per un consulto. Avviene così un’intreccio tra i tre,dove la donna diventa il punto focale e motivo di discussione prima,e di disputa poi, tra i due medici . Nel frattempo Jung fa la conoscenza di Otto Gross ( Vincent Cassel), psichiatra e paziente, secondo il quale bisogna sapersi liberare dalla razionalità e dalle sue regole e sprigionare le pulsioni sessuali, così la relazione tra Sabina e Jung, valica il confine professionale , violandolo, e i due si lasciano trasportare da una passione caratterizzata da aspetti sadomasochisti in cui entrambi provano piacere . La corrispondenza di Jung con Freud circa la relazione con una paziente non è sincera fino in fondo, la corrispondenza di Sabina con Freud, tanto più s’infittisce, più diviene complice e solidale. Sullo sfondo, la signora Jung, ricca e benestante, che finge di non sapere, con dignitosa sofferenza e delusa di non compiacere il marito partorendo solo figlie femmine. Le discussioni tra i due psicanalisti diventa sempre più verbosa fino a creare una linearità non più condivisa, il giovane Jung che abbraccia teorie più “mistiche” e l’anziano Freud che si dissocia con convinzione da esse. Pur mantenendo una certa fedeltà storica, il film risente di un certo classicismo, non osa, rimane algido e freddo come uno studio medico, pur essendo un film a colori, dà l’impressione di una pellicola in bianco e nero, a eccezione della scena nella barca con le vele rosse ( regalo a Jung da parte della moglie), con i corpi rannicchiati dei due protagonisti. Molti hanno detto che Cronenberg quasi non si riconosce, eppure sono evidenti le sue asimmetrie ( il rapporto medico paziente, così come ne “Inseparabii”, o le mutazioni fisiche ( Il volto deformato dall’isteria della Knigthley ), e l’interesse per la mente umana, così complessa e indecifrabile , temi molto cari al regista canadese.Ottima l’interpretazione di Mortenson e Fassbender, decisamente inferiore quella della Knithtley che spesso appare forzata e tirata. Forse non è il miglior film di Cronenberg, forse il testo teatrale lo appesantisce e gli toglie quel vigore che ben conosciamo nelle sue opere, eppure la sua estetizzante violenza non lascia indifferenti ,così come i suoi disordini emotivi. 
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