La prova di Cronenberg questa volta non convince.La trama,indubbiamente promettente e più che valida nei contenuti, è sviluppata in maniera incompleta e sintentica. I personaggi non hanno reale spessore,mancanza che si riflette inevitabilmente sui rapporti umani intorno ai quali ruota l'intera storia,affievolendone l'effettiva intensità. L'amore svanisce quasi totalmente nella sessualità, il declino dell'amicizia tra Freud e Jung è raccontato in maniera inesatta e lacunosa; la guarigione della Spielrein avviene nel giro di poche,rapide scene, nelle quali la Knightley, in quella che si è rivelata indiscutibilmente la sua migliore interpretazione, passa da una condizione psicofisica estrema ad un'apparente normalità, nella quale la perversione sessuale rimane il solo strascico di traumi che in realtà segnarono la vita della Spielrein in maniera molto più profonda e indelebile.
Buona l'interpretazione di Viggo Mortensen, lucida e verosimile quanto basta. Spicca invece Michael Fassbender, che aderisce in maniera ineccepibile al personaggio. Ma se la vera stella della pellicola resta la Knightley, l'errore è sicuramente da individuare nella regia e nella sceneggiatura. Un film discreto ma sommario,appesantito da un linguaggio fin troppo tecnico che annoia e non cattura.Mediocre.
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barbara simoncini
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domenica 2 ottobre 2011
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risposta
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Assolutamente d'accordo. Cronenberg è riuscito ad appittire tutto, a pre-digerirlo per un pubblico non abituato a questi temi e, alla fine, sembra persino che si sia stancato di girare il film e l'abbia chiuso frettolosamente. Mi ripeterò ma suggerisco la visione del precedente Prendimi l'anima: stessi temi ma resi in una pellicola di ben altro spessore sotto tutti i punti di vista.
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d'accordo? |
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gioacchino64
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martedì 4 ottobre 2011
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francamente...
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...non so che film avete visto. Il film è profondo, intenso, ben recitato e accurato sia nella collocazione storico-culturale, sia nell'esplorare i percorsi psichici ed emotivi dei protagonisti. C'è tutta l'inquietudine si Cronenberg, solo che è una inquietudine più sottile ed affascinante, nè sanguinolenta. nè mostruosa. Il mostro è la paura dentro di noi e fuori di noi. Come nell'evocativo fiume di sangue che si sarebbe abbattutto di lì a poco sull'Europa. Consiglio caldamente una nuova e più attenta visione.
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d'accordo? |
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woodroow
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sabato 26 novembre 2011
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giusto
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Perfettamente d'accordo con te, film lacunoso e mediocre, grande interpretazione di Knightley! Sarà ancora la tua attrice preferita? Ai tempi di Orgoglio e pregiudizio ricordo ti piaceva molto!
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