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                Sigmund Freud è il padre autoritario, Young il figlio rivoluzionario, che per tutta la vita tenterà di "ammazzare simbolicamente il padre", per liberarsi dalla rigidità della scienza analitica di quest’ultimo, come farebbe il più classico dei soggetti edipici freudiani.  L'impresa di liberazione riuscirà tuttavia solo quando Freud morirà veramente, sollevando l'ormai famosissimo Young da un peso in verità insostenibile per chiunque. Il giovane psicanalista critica la riconduzione ossessiva alla problematica sessuale, per ogni tipo di patologia, del collega e patisce enormemente il suo carisma e la sua incrollabile autostima. Poco a poco le incomprensioni sfoceranno in liti epistolari, che allontaneranno i due grandi studiosi definitivamente, dopo un fecondo periodo di studi associati.L'occhio di Cronemberg si concentra sul rapporto tra Young e la sua paziente Sabina Spielrain, che, guarendo, diventa la sua amante. Le grandi teorie psicoanalitiche sempre in bilico tra la bontà della repressione e della cedevolezza all'istinto, sono, così, ironicamente incarnate dal Dottor Young, in dubbio sul cedere o meno alle "avances" della sua paziente. Infine, anche grazie all'incontro con lo psicoanalista bohemien Otto Gross, cederà. Abbandonandosi ad una vorace relazione carnale con lei. Salvo poi, dopo qualche tempo, abbandonare Sabina, oppresso dal senso di colpa per aver tradito in un sol colpo la sua deontologia professionale e la devota madre dei suoi figli. La Spielrain sola e disperata, chiederà aiuto alla sola persona che sa essere tenuta in considerazione dal suo perduto amante: Sigmund Freud. L'intromissione di Freud renderà ancor più tesi i rapporti tra i due scienziati, anche perché finirà per avvicinare l'ormai affermata psicanalista russa alle teorie sessuali del viennese, lasciando pressoché solo Young, considerato ormai da Freud poco più che un mistico, un sognatore.
 Nella battuta in cui Freud corregge la corretta dizione di "psicanalisi" in “psico-analisi”, si percepisce, oltre ad una grande sceneggiatura, che cerca di definire due delle più eminenti personalità dell’Otto -Novecento con semplici sfumature dialogiche, la vera origine delle incomprensioni tra i due. Freud non vuole in nessun modo mettere in dubbio la propria autorità e si considera superiore (ed è lui stesso ad ammetterlo, quando andranno "a portare la peste" in America), mentre Young, da parte sua, non ha forza necessaria per schiacciare le tesi di Freud. Lo dimostra il fatto che la guarigione della Spielrain, un vero e proprio miracolo medico, è ottenuto dallo svizzero con tecniche freudiane e soprattutto il fatto che lo stesso Young, in presa ad un esaurimento nervoso, si mostra in completa balia dei più profondi impulsi del sesso: cerca da un lato di costruirsi un’amante in tutto e per tutto alterego della Spielrain, dall’altro di mantenere intatto il rapporto con la madre dei suoi figli, in quell'eden di candida illusione, che è la lussuosa dimora donata dalla famiglia di lei.
 
 
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