A Dangerous Method |
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Un film di David Cronenberg.
Con Michael Fassbender, Keira Knightley, Viggo Mortensen, Vincent Cassel, Andrea Magro, Clemens Giebel, Franziska Arndt, Katharina Palm, Christian Serritiello.
continua»
Drammatico,
Ratings: Kids+16,
durata 93 min.
- Gran Bretagna, Germania, Canada 2011.
- Bim Distribuzione
uscita venerdì 30 settembre 2011.
MYMONETRO
A Dangerous Method ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() |
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PSICANALISI E VITA QUOTIDIANA
di sblobFeedback: |
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sabato 1 ottobre 2011 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Immagino che nessuno si aspetti videocassette con morti in diretta, leccate di cicatrici e guardoni di incidenti stradali visto che la storia è ambientata agli inizi del '900. Tracce di sangue, ma in quantità veramente irrisoria, sono rinvenibili soltanto a metà film a seguito di un amplesso. Eppure questo è Cronenberg. Sì, proprio lui ma in versione psicanalitica. Perciò so già che, come mi è successo con Videodrome, Crash, Spider, stanotte tornerà il solito sogno di me che salgo le scale di un vecchio e sporco e buio e malfamato edificio abitato da strani personaggi, perlopiù buttati lì sui pianerottoli con le gambe stese a intralciare il passaggio e poi toilette pubbliche olezzanti, un labirinto di orinatoi e cessi immersi in un'inquietante penombra e io che cerco qualcosa e mi chiedo se non sia anch'io parte di quella comunità di derelitti ai margini della società. Ma non divaghiamo. Il film è bello, non c'è un'inquadratura di troppo, non una parola fuori posto, non un dilungamento, niente che possa far dire che manchi qualcosa. La vicenda che vede intrecciarsi, in un rapporto non solo diretto ma anche epistolare (lettere che si integrano alla perfezione con l'azione), le tre figure principali di Jung, Sabina e Freud si svolge con impeccabile fluidità. Chi non sa niente di storia della psicanalisi, di filosofia o di schizofrenia non avrà da temere perché la bravura di Cronenberg sta proprio nel rendere tutto molto chiaro ma soprattutto nel non voler fare una lezione universitaria per pochi addetti ai lavori (che di sicuro riscontreranno una serie di ovvietà) quanto piuttosto nel trasferire le sue tematiche da un ambito sanguinario a uno forse più umano, anche se si tratta pur sempre di una storia border-line. La passione che lega il trentenne Carl Gustav Jung (il bello e bravo Michael Fassbender) e la schizofrenica Sabina Spielrein (la bella e qui cronenberghianamente espressiva nella scatenata estroflessione mandibolare, Keira Knightley), gli anni della frequentazione con il prof Freud, la ricerca, lo studio della mente che si intreccia alla vita, i turbamenti, le pulsioni irrefrenabili, il sesso come motivo scatenante che viene praticato e messo in discussione, le relazioni pericolose e l'incapacità di sottrarsi a qualcosa che può essere distruttivo. Se questo non è Cronenberg, ditemi allora cos'è. Presenza lampo, ma decisiva nello sviluppo della trama, quella di un Vincent Cassel con barba che interpreta Otto Gross, psichiatra sessuo-tossicomane che, affidato da Freud all'analisi di Jung, sblocca il giovane studioso dando il via alla serie di incontri a suon di sculacciate con la paziente (poi ricercatrice in analogo ambito) Sabina.
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